La fiducia che manca davanti a menzogne scoperte dopo anni

  • Si parla infatti sempre di persone e mai di genere. So di uomini che dopo la separazione dormono in macchina o fanno la fila alla caritas per un pasto caldo, o di donne che sono state lasciate da sole a crescere figli senza il minimo accenno di alimenti o di qualche altro sostegno.


    Il fatto che uno si innamori di un'altra (o altro) non giustifica affatto tale mancanza di umanità o tale insensibilità. Per non parlare poi di uomini o donne che in corso di malattie gravi, vedi il cancro, sono state lasciate o lasciati con un camice, e credetemi ce ne sono di casi così...

  • Non per sminuire il tuo sentire, ma penso che scoprire un vero e proprio tradimento sia un'altra cosa (cit. personale). Detto questo, la cosa più importante penso sia il comportamento di chi non ha risposto da valutare, ha ignorato i suoi messaggi e non te lo ha detto? Forse proprio prevedendo questa reazione ha preferito non dire. Focalizzati sulla tua prima frase: "Sposati e sostanzialmente innamorati" l'ex è tale da dieci anni quindi cosa conta, il passato è passato, il futuro ancora non è arrivato e l'unica cosa concreta che hai è il presente.

  • Io "fortunatamente" ho scoperto tutto dopo 6 mesi, e non erano nemmeno ex e basta, ma uomini sposati quindi amanti anche di parecchi anni piu grandi di lei. Mi ha mentito spudoratamente oltre a negare anche l'evidenza, ho scoperto modi di fare totalmente opposti all'immagine che voleva veicolare di lei, praticamente mi sono innamorato di una persona immaginaria, un inganno vero e proprio. Come fai a rifidarti? La tua situazione è comunque diversa ma sostanzialmente quando si perde la fiducia cambia tutto.

  • Quindi a conti fatti, se non si vuole buttare il bimbo insieme ai panni sporchi, occorre ingoiare il tutto e tirare avanti.

    D’altronde non vedo altre soluzioni se non il lasciarci.

    Ma, a mio parere, smettere di elemosinare un chiarimento definitivo sui fatti sovrapposti e su tutte le c∙∙∙∙∙e (anche odierne) raccontate in vent’anni e pensare al presente ed al futuro, io la vedo comunque una sconfitta per la coppia.

    Chissà come andrà a finire...

    Mi devo fare coraggio da solo visto che dall’altra parte c’è, sull’argomento, una cortina di silenzio totale.

    Aiuto...

  • Per questo tipo di decisione ogni caso è a se stante. Difficile dire "cosa fare". Dipende dalla tua sensibilità e dalla sua voglia di collaborare.


    Voglia di collaborare che non significa necessariamente raccontarti i dettagli, ma quantomeno farti capire che l'errore era quello e la scelta giusta eri tu. Questo è il messaggio più importante che dovrebbe veicolarti. Se questo non lo percepisci, non arriva o nemmeno parte: la vedo dura.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Ho letto tutta la tua storia sin dall'inizio, ti do una mia interpretazione e poi mi permetto di suggerirti quella che può essere una possibile via d'uscita logica, anche perché a me è successa una cosa simile, anche se poi le mie congetture non erano tanto reali, ma questo poco importa perché comunque certe sensazioni e momenti di forte disagio li ho provati (lo racconterò in un thread apposito, forse...).


    Sicuramente il venire a sapere situazioni riguardanti la vita della tua compagna, che ha volontariamente omesso, è stata una bomba emotiva che va a minare quel rapporto di intima conoscenza e fiducia che uno ha, dopo anni, relegato negli archivi del proprio animo, e il rimetterlo in discussione ha portato ad un rimescolamento emotivo che ha travolto l'intero rapporto. Ora devi essere equilibrato e bravo nel ricostruire con logica ciò che davvero ti ferisce, quello che puoi considerare umanamente comprensibile, o giustificabile, circa i motivi per cui la tua compagna te l'ha omesso, e soprattutto come tornare serenamente e definitivamente a una situazione di ritrovata serenità e fiducia nel rapporto che per anni avete felicemente costruito. Per fare ciò devi essere completamente sincero con te stesso, superando l'orgoglio ferito. Premesso che la mancanza di sincerità è sempre sbagliata, e lo hai visto a cosa porta, in questo caso però, per come la descrivi, a me personalmente sembrano chiari i motivi della non sincerità della tua Lei: si vergognava, sapeva di aver avuto un comportamento che lei stessa considerava non in linea ed ha avuto il timore, man mano che il tempo passava, di minare il rapporto con colui che lei considera l'Uomo della sua vita, cioè TU.


    Non ci sono altri motivi, e che il periodo sia stato di un mese o di 6 poco cambia, ripercorrere quelle sensazioni le crea imbarazzo e sofferenza, soprattutto perché sa di averti ferito. Ora devi davvero dimostrare di essere un vero uomo Alpha: un periodo di delusione è normalissimo, ma è il momento di dimostrarle con tutta la tua forza che la tua fiducia in lei è totale, e razionalmente parlando non potrebbe essere altrimenti. Ti scrivo queste cose perché guardando dal di fuori le osservo con equilibrio, probabilmente io al tuo posto starei pure peggio, io che poi sono un po' geloso retroattivo ed anche molto sospettoso...ecco perché ti puoi fidare del mio parere. Secondo me la tua ferita è una ferita d'orgoglio maschile di un Uomo che si ritiene il massimo per la sua Donna, che ha molta stima e considerazione per lei e che la ama (nel senso nobile del termine).


    Pensi di essere un Uomo di Valore che accanto ritiene di aver scelto una Donna di valore, per cui l'aver realizzato che per un altro uomo, anche se tanti anni fa, la tua Donna sia stata un semplice "passatempo" o, peggio ancora, per il tuo orgoglio la tua Donna si sia concessa ad un uomo che ha fatto poco o nulla per meritarsela, abbassa dentro di te la considerazione che avevi di Lei, e questa cosa è tanto più amplificata dal fatto che per qualche mese Lei continuava a desiderare, o quantomeno a non accantonare, questa persona pur avendo già iniziato una conoscenza ed un rapporto con Te; questo, per il tuo orgoglio sano e di Uomo di valore, crea in te un fortissimo disagio, e poiché tu non puoi di fatto cambiare il passato, come non può farlo Lei (anche se lo farebbe volentieri se potesse) lo inquadri in una mancanza di fiducia, proiettata nel presente e nel futuro, motivata dal fatto che non te lo ha detto.. Su questo hai sicuramente ragione, ma sai meglio di me che non è questa la tua vera ferita, sai benissimo che la Tua compagna mai ti tradirà né ti deluderà, come sai benissimo che ti ama. Il problema resta l'insicurezza che ciò ti ha causato, e cioè ti senti come l'uomo di riserva: noi uomini, che abbiamo avuto tante esperienze, che spesso ci siamo sentiti amati, rincorsi, e magari abbiamo anche amato meno, ci costruiamo un forte EGO e questa vicenda a te lo ha scalfito. Io non mi stupirei se tu ti sentissi addirittura inadeguato anche a livello sessuale ora...


    Il silenzio di tua moglie non aiuta, anche se è umanamente comprensibile, elaborare logicamente e con freddezza la cosa ti permetterebbe di superarla, anche io ho bisogno di questi stessi processi mentali. Quando scriverò cosa è successo a me, e come questo ha minato la mia serenità, mi piacerebbe avere il tuo parere.

  • Le tue considerazioni ed i tuoi suggerimenti sono ineccepibili. Hai ragione su molte cose e, in particolare che “Ora devi davvero dimostrare di essere un vero uomo Alpha: un periodo di delusione è normalissimo, ma è il momento di dimostrarle con tutta la tua forza che la tua fiducia in lei è totale, e razionalmente parlando non potrebbe essere altrimenti” (non so ancora bene come usare le citazioni, quindi te le riporto in corsivo). Vero tutto, ma proprio la mia razionalità si scontra con 1000 sue contraddizioni o ricostruzioni a dir poco improbabili. Siamo entrambi molto provati da questa vicenda, ma la sua crescente "indifferenza" o indisponibilità a chiarire ANCORA OGGI alcuni fatti, negando pure l’evidenza, la trovo irrispettosa nei miei confronti.

    E se messa alle strette si trincera nei suoi silenzi.

    Vedo tutto questo come una offesa alla mia intelligenza.

    A volte essere intelligenti sopra la media ed avere un forte intuito non aiuta: in gioventù partecipai ad un concorso per entrare in accademia navale. Seppi dalla commissione esaminatrice di essere arrivato primo su 2500 altri concorrenti nei test e prove somministrati per la valutazione del quoziente intellettivo: per tanti anni ho pensato umilmente che mi avessero sopravvalutato. Ora, dopo un percorso professionale di tutt’altro genere (siamo entrambi avvocati) comincio a pensare che quella commissione alla fine qualche ragione ce l’avesse.

    Ma se questa "dote" mi ha molto aiutato nel lavoro, viaggiando a 1000, in questo caso la maledico perché rende tutto più doloroso: devo ingoiare il rospo, sic et simpliciter, se si deve o vuole andare avanti. Ma la mia estrema razionalità si mette continuamente di traverso. Forse essere un tantino più stupidì avrebbe portato meno dolore.

    E questa consapevolezza mi strugge quotidianamente.

    Anche sulle mascoline insicurezze sopravvenute hai perfettamente ragione: per quanto la mia vita sia stata sessualmente colma di soddisfazioni, tanto prima quanto con la mia attuale donna, questi trabocchetti mentali sono all’ordine del giorno.

    E come potrebbe essere diversamente?

    Abbiamo sempre avuto una ottima intesa sessuale che - unitamente all’amore sempre crescente - mi ha fatto pensare (da lei confermato pienamente, ma che altro potrebbe dirmi se non questo?) con prove tangibili che il sesso tra noi è stato il massimo, rispetto alle precedenti esperienze.

    Per quanto riguarda me questo è (o era) assolutamente vero. ...Poi, non ricordo più neppure a quale titolo, esce fuori che il tizio in questione era particolarmente dotato…

    È vero che a detto tra noi le cose andavano benissimo, ma chi mi potrà levare mai il dubbio - oggi - che con quello non sia stato meglio?

    Come hai ben ipotizzato queste sono "trappole mentali" che più si cerca di scongiurare, più rendono inquieto il tutto.

    È complicata davvero questa situazione.

    Quel che è certo è che - in barba alla condizione "Alfa" - so di non poter vivere senza lei (arrivati a questo punto non mi sento di poter affermare la stessa cosa per lei).

    Solo che vivo male e anche il lasciarsi non servirebbe a farmi uscire da questa condizione assurda che, come giustamente hai intuito, ormai risiede stabilmente in me.

    Lei potrebbe chiarirmi - anche per sommi capi - le tante cose che so non quadrare: almeno mi sentirei meno preso in giro. Ma non lo vuole fare. Ormai è chiaro.

    E quindi, che fare?

    Ti ringrazio fraternamente per le parole che hai saputo scrivermi nella tua limpida analisi.

    Grazie ancora e scusami per lo sfogo.

  • Altissimi e bassissimi. Dopo quella che sembrava la fine, negli ultimi due giorni ci siamo riavvicinati ma il percorso per recuperare è lunghissimo. Aspetto con ansia di leggere la tua esperienza. Abbracci fraterni.


    P.

    Sei riuscito a tranquillizzare la tua compagna e farla aprire con te? Spero di sì e che il vostro rapporto ne abbia beneficiato, perché la fiducia e la sincerità in una coppia sono fondamentali. Le bugie o le omissioni, invece, sono veleno.


    Io terrei sempre conto che, anche se hai come me un carattere che vuole sempre andare a fondo e riesce ad aprirsi con l'altro facilmente, non sempre l'altra persona è come noi.


    Avrei piacere anche che tu leggessi la mia esperienza e mi dessi un tuo parere, così da prendere spunto per delle riflessioni.

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