Una storia come tante, o forse no

  • Ancora una volta mi sento di dirti che queste stesse identiche parole le ho scritte (e pensate) anch'io.

    Ti ripeto, storie completamente diverse.

    Per me lasciar stare questa persona, nonostante soffra un po' nel farlo (e mi manca) è la scelta migliore. Si, un po' mi manca.

    Mi manca quella dose. Di autostima, di leggerezza, di eccitazione, di ossitocina.


    La tua storia è differente, sembri molto coinvolta, consapevole ma pronta ad affrontare il rischio. Io credo che tu questo ragazzo lo voglia conoscere, sul serio, avere una relazione con lui. "Razionalmente direi di voltar pagina" hai scritto, e in effetti dalle cose che racconti oggettivamente traspare questo, "ma quando siamo coinvolti una decisione tanto semplice diventa difficile da prendere".

    Condivido. Come non potrei.

    Mi ritrovo coinvolto anch'io, ed è difficile darti un consiglio, sul serio.

    Ti ho scritto di lasciar perdere, eppure una parte di me ti capisce e sa che in fondo certe esperienze vanno vissute, a volte è il cuore che sussurra la strada.


    "Con questo non posso dire che ho smesso di volergli bene perché non è affatto così, né che ho smesso di provare interesse, benché questa facilità con cui cambia atteggiamento mi impensierisca molto. [...] Tuttora provo interesse per lui." hai scritto.


    Credo che nel profondo tu sappia già quello che vuoi.

    Non ti dico cosa sia giusto o sbagliato, non conosco la risposta. Che sia l'inizio di una grande storia, una relazione anonima o niente di tutto questo a me non è dato saperlo.

    A volte semplicemente la strada ci chiama, se non ci fossero rischi da correre la vita smetterebbe di essere un'avventura :)

  • Juniz sì, non nego che ci siano o ci siano state queste spinte, a condividere delle cose insieme anche nella vita reale, certo. Non avrebbe proprio senso una storia vissuta totalmente al telefono, anzi sarebbe folle. Se fosse un contatto semplicemente piacevole con cui si scambiano dei messaggi senza impegno potrebbe pure starci. Dico, come amico o un semplice conoscente con cui si ha il piacere di parlare di argomenti di interesse comune. Ovviamente non è questo il caso.

    Posso fare un mea culpa per quanto riguarda il fatto di essere sempre stata (almeno da un certo punto della mia vita in poi) un po' titubante nel prendere delle decisioni ferme o lanciarmi nel vuoto. Ma questo sempre perché c'è quel qualcosa che non mi convince mai del tutto. Tenendo fermo l'interesse, mi ritrovo con una persona che a momenti dice di tenerci e tanto e che mi cerca ogni giorno. Che si impensierisce anche se sono più distante. Ma poi mi scontro anche con frasi che mi fanno pensare che sia distaccato o voglia cercare un distacco.

    C'è da dire una cosa, che mi ero dimenticata di accennare. Quando gli ho prospettato la possibilità che potesse essere lui a venire da me (poiché io non potevo sul momento), l'ha presa anche male. E ha iniziato con frasi come "io non vengo in un posto dove poi non so nemmeno se torno vivo a casa". E questo perché io sono del sud (sì, lo so, ci sarebbe un bel "no comment"). Mi sono sentita crollare il mondo addosso, uno perché non mi pare che ci sia tutta questa reciprocità.

    Il fatto è che, prima ancora che da parte mia, mi sembra che ci sia qualcosa che manca proprio da parte sua. E questo mi ha portato a temporeggiare più del dovuto. Questo e tante altre discussioni in cui, credimi, si è detto veramente di tutto. Tra l'aver confidato i miei malesseri e i miei momenti di difficoltà, che usa contro di me quando ci ritroviamo a litigare, e le offese gratuite, posso dire che siamo veramente caduti in basso.


    Faulkner decisa non proprio, perché quella spinta che sento verso di lui poi dopo certi discorsi va a calare. Soprattutto quest'ultima volta. Io so come puoi sentirti. Avere accanto (beh, nel mio caso non proprio accanto) una persona con cui sentirci diversi, che magari attraverso i sentimenti che proviamo ci fa vedere il mondo sotto una luce diversa, con cui sentiamo di condividere qualcosa di più, ci fa provare quel pizzico di entusiasmo in più anche nel vivere la vita di tutti i giorni. Ma quando le cose non vanno esattamente nel verso giusto, quel legame che all'inizio ci ha anche fatti sentire liberi finisce per diventare una condanna. Io riconosco anche di avere delle colpe in questo, probabilmente avrei potuto gestirla in modo differente o magari avrei dovuto troncare prima. Non per mancanza di affetto, ma probabilmente per una questione di dignità, perché ormai è tutto sdoganato.

    Il nostro problema, se così può definirsi, è che forse non vogliamo proprio arrenderci. A volte mi dico che è per qualche motivo di rivalsa. Non esattamente su di loro, ma su noi stessi. Perché vogliamo convincerci che quello che abbiamo sentito non è stato sbagliato, né che ce lo siamo immaginato. Vogliamo dare un senso a tutto quello che abbiamo vissuto finora, perché pensare che sia stata solo una perdita di tempo non è qualcosa che siamo disposti ad accettare. Nel mio caso, la prova del nove sarebbe proprio quella di incontrarlo, avere un confronto diretto. Ed è anche la cosa più difficile da fare vista la situazione corrente.

  • E ha iniziato con frasi come "io non vengo in un posto dove poi non so nemmeno se torno vivo a casa". E questo perché io sono del sud (sì, lo so, ci sarebbe un bel "no comment"). Mi sono sentita crollare il mondo addosso, uno perché non mi pare che ci sia tutta questa reciprocità.

    Il fatto è che, prima ancora che da parte mia, mi sembra che ci sia qualcosa che manca proprio da parte sua. E questo mi ha portato a temporeggiare più del dovuto. Questo e tante altre discussioni in cui, credimi, si è detto veramente di tutto. Tra l'aver confidato i miei malesseri e i miei momenti di difficoltà, che usa contro di me quando ci ritroviamo a litigare, e le offese gratuite, posso dire che siamo veramente caduti in basso.

    Quindi lui non è disposto a scendere ma nel caso dovresti salire tu ?

    Ma quanti anni ha?


    Siete troppo coinvolti per non esservi mai visti. Credo che la cosa migliore sia staccarti un po' da lui (dichiarando le tue intenzioni) e se è destino, vi risentirete in futuro e combinerete un incontro quando riuscirete a gestirla senza produrre phatos, ma in maniera più consapevole e pratica. Ma al momento siete troppo dentro nella dipendenza virtuale a mio avviso per riuscirci.

    DALI :hibiscus:

  • Esatto Juniz, non sembra molto propenso a venire da me. Il che rende tutto più complicato, anche in vista di una relazione a distanza, perché dovrei essere sempre io a spostarmi.

    Lui è cinque anni più giovane di me.

    Ci sono troppi alti e bassi, più di quelli che sono disposta ad accettare. Anche oggi, da come si è posto, mi è sembrato che volesse dimostrarmi che ha una visione molto "individuale" dei suoi progetti. Questo nonostante poi continui a cercarmi costantemente. Non ci sto neanche male come una volta, con lui è sempre così. Probabilmente è proprio questo che farò, staccarmi definitivamente.


    Grazie ancora a tutti per i vostri consigli.

  • Esatto Juniz, non sembra molto propenso a venire da me. Il che rende tutto più complicato, anche in vista di una relazione a distanza, perché dovrei essere sempre io a spostarmi.

    Lui è cinque anni più giovane di me.

    Ci sono troppi alti e bassi, più di quelli che sono disposta ad accettare. Anche oggi, da come si è posto, mi è sembrato che volesse dimostrarmi che ha una visione molto "individuale" dei suoi progetti. Questo nonostante poi continui a cercarmi costantemente. Non ci sto neanche male come una volta, con lui è sempre così. Probabilmente è proprio questo che farò, staccarmi definitivamente.


    Grazie ancora a tutti per i vostri consigli.

    Ma hai provato a darti una spiegazione dei suoi comportamenti? Se non ci tiene perché ti cerca? Lui non sta conoscendo altre persone ma focalizzato su di te e tu su di lui? Lavora? Che tipo di vita conduce? Ho la sensazione che sia nello spettro autistico ad alto funzionamento (Asperger).

    DALI :hibiscus:

  • Ho la sensazione che sia nello spettro autistico ad alto funzionamento (Asperger).

    Scrivo in breve quali sono gli elementi che me l'hanno fatto pensare:


    - Hai parlato di introversione, passare giornate a documentarsi, e che "vive in un mondo tutto suo".

    - Difficoltà a socializzare sin da ragazzino.

    - Non ritrovo questo passaggio, ma avevi scritto che ha degli interessi particolari/inusuali? Correggimi pure se ricordo male.


    Riguardo la vostra interazione:

    - Ti è parso fuori luogo e inopportuno quando vi sentivate.

    - Quando hai cominciato a ricambiarlo è emerso che lui non vuole venire a trovarti e l'ha detto abbastanza sinceramente senza accampare scuse. In sostanza ha enunciato una frase estrema e fuori luogo (quella sul sud) di cui nemmeno lui si rende conto.

    - In tutto questo vorrebbe avere una relazione con te.

    - Deduco, per interessarti a lui, dato che non mi sembri una persona superficiale, che abbia della qualità e non sia solo impacciato, infantile, aggressivo, etc.

    - Percepisci quindi interesse da parte sua ma non reciprocità nella relazione, nell'iniziativa, negli intenti.


    Se hai la sensazione che sia "fedele" e corretto con te (non sente altre ragazze) questo potrebbe essere un altro indicatore.


    Ovviamente prendi la mia ipotesi con le pinze perché non si può sapere con certezza a meno che non sappia di esserlo e non te l'ha detto, in alternativa, solo una diagnosi potrà dirlo (ma se fosse subclinico -come molti lo sono- probabilmente non arriverà mai alla diagnosi ufficiale perché sintomi lievi non portano ad indagare), al massimo puoi approfondire l'argomento asperger nel caso volessi cercare una qualche spiegazione.


    Poi che abbia problemi relazionali penso sia comunque abbastanza chiaro... a prescindere dall'etichetta che si andrà a mettere su di essi. Il problema è che ci stai male perché questi comportamenti ti disorientano.

  • Grazie davvero molto Juniz per queste indicazioni. Cerco di rispondere a tutto, per quello che so di lui perlomeno e anche per alcuni punti oscuri.


    Sì, lavora. Ha un impiego come operaio. Un po' lo detesta perché pensa di dover fare l'operaio a vita dal momento che non ha mai preso una laurea, ma di converso dice di nutrire un vero e proprio odio verso tutto il sistema scolastico e le università. Le motivazioni che offre non sono chiare. A volte dice che non ha potuto continuare a studiare per un problema di salute, altre perché la vita al liceo è stata così difficile che gli è passata la voglia (perché compagni e professori lo prendevano di mira, almeno così racconta).


    In verità questa sua convinzione di essere perseguitato ritorna spesso in riferimento a molti altri ambiti della sua vita, amici e ragazze in particolare. Non ne ha avute molte, mi ha fatto accenno a una storiella avuta da adolescente e a una ragazza con cui è stato insieme per alcuni anni da più grande. Anche quella all'inizio era una storia a distanza. Non mi ha mai parlato bene di questa persona come non parla bene praticamente di nessuno, genitori compresi. Non so quanto possa fare affidamento alle sue parole perché ho sempre il presentimento che i suoi giudizi nascano da percezioni distorte. Quello che so è che questa ragazza si è trasferita nella sua città per studiare e non capisco se abbia stretto una relazione con lui per avere un appoggio, una conoscenza in vista del trasferimento, o se abbia "ripiegato" sulla sua città proprio per stargli vicino. Ne parla come una persona che non aveva amici, che in qualche modo lo ha sfruttato e che alla fine lo ha tradito. Su quest'ultimo punto ho sempre avuto dei dubbi e più che altro per le dinamiche assurde che mi ha raccontato.


    Non ha molti amici e li reputa quasi tutti dei voltafaccia. Il più delle volte questo giudizio salta fuori se per qualche motivo non lo accontentano o la pensano diversamente da lui.


    La sua vita è molto ordinaria, perlopiù lavora, esce forse una volta ogni due settimane. Non ha molti contatti con altre ragazze, tolta una lontana parente che non vede molto spesso e un'altra amica con cui ha sempre un contatto a distanza. Dice di non riuscire a rapportarsi alle ragazze nel senso più romantico del termine se prima non sente di poter stabilire un vero legame.


    Perlopiù sta a casa, ma forse per costrizione. Legge molto, ascolta tanta musica, guarda tantissimi film e documentari. Non è tanto questo a essere inusuale, quanto il tempo che riesce a dedicare a queste passioni. Dice di essere stato preso in giro anche su questi aspetti perché le persone che conosce sono molto più propense a trascorrere il tempo libero in altri modi. Le offese più pesanti sono giunte più dalle ragazze che dai ragazzi. Allo stesso tempo però dice di avere più affinità col genere femminile perché le donne sanno essere più sensibili degli uomini e lui in effetti è molto, molto sensibile.


    Un paio di volte l'anno riesce a fare dei viaggi molto importanti, direi impegnativi. Sono quasi tutte mete lontanissime e poco gettonate. Questo è un lato che mi è sempre piaciuto, per questa curiosità di vedere con i suoi occhi i luoghi di cui magari finora ha solo letto. Ama moltissimo la natura e la storia.


    Sicuramente mi ha colpito perché sembra una persona anche molto profonda. Io non me ne intendo molto, ma avverto sempre qualcosa di strano che non riesco a spiegarmi. A me piace anche il suo modo di essere, perché da un lato sembra molto centrato e sensibile. E' anche molto intelligente, con lui si può parlare di tutto (in teoria), ma poi ci sono questi momenti in cui diventa così aggressivo che sembra proprio un'altra persona. Diventa cinico, sarcastico, anche cattivo. E a volte lo scopo è proprio quello di farmi stare male. Una volta per esempio, durante un litigio, è arrivato a dire che era stato con una ragazza. L'ha posta così: "potrei esserci stato davvero, o forse no. Ma tu non lo saprai mai e puoi anche morirci nel dubbio". Nel dubbio, gli ho detto che stando così le cose ne avrei tenuto conto e sarei andata avanti per la mia strada, allora si è disperato, mi ha detto che era una sciocchezza e che il mio proposito chiudere i contatti, adeguarmi e andare avanti senza tenere più conto di lui era una cattiveria bella e buona.

  • Ciao Anya, questa persona non l'hai mai vista dal vivo, ti intriga ma allo stesso tempo hai riscontrato che ci sono diversi problemi e non banali, come eccessiva aggressività, ritiro sociale e tendenza a isolarsi, sfiducia e negatività nei confronti delle persone (parlare male di tutti, indistintamente, non è un bel segno) e in più hai anche determinate sensazioni a pelle non molto incoraggianti (parli di sensazioni strane che non riesci a spiegarti, però ci sono). tra l'altro anche questi giochetti del "sono stata con una" e poi disperarsi quando tu giustamente prendi le distanze... non so, non mi sembra proprio una persona su cui investire il mio tempo e le mie energie.

  • Ciao Paoletta90. Grazie per il tuo punto di vista. Porto l'ultimo aggiornamento, fresco fresco di stasera. La goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo un anno e mezzo di cattiverie senza fine. Dato che è in fissa con il volermi trascinare in un viaggio che vuole organizzare e senza mai avermi vista appunto, dove ci sarebbero altre persone, gli ho voluto chiedere chi fossero queste persone. Premesso, manca un anno a questo ipotetico viaggio, anno in cui avrei dovuto prima incontrarlo di persona e capire un attimo com'è fatto veramente oltre che questi suoi amici, perché non mi lancio con persone che non ho mai visto, ma per curiosità gli ho voluto comunque chiedere che tipi fossero questi ragazzi. Una domanda invadente o prematura forse, ma non meno prematura del suo coinvolgermi in viaggi lontani. E' subito diventato ostile, ha iniziato a insinuare che volessi sapere dei suoi amici per chissà quale motivo, che avrei usato quelle informazioni per far loro del male, sulla base del "non ti conosco e non mi fido", dove per essere uno che dice di non conoscermi vedo che tira fuori dei giudizi davvero assurdi sulla mia persona. Ha ribadito che non ha interessi per me, che non mi conosce di persona quindi non si può fidare né provare nulla, e ha ritrattato tutte le parole, allo stesso modo assurde, che mi ha detto lo scorso anno. Sono consapevole della prematurità della cosa, ma mi diceva che non aveva mai provato nulla di lontanamente paragonabile nemmeno con le ragazze con cui era stato assieme. Ora è andata a finire che quelle cose non le ha nemmeno pensate, che non si può pensare una cosa del genere nei confronti di una persona che non si conosce da vivo. Tutto giusto, se non fosse che quelle parole le ha dette eccome. Strane che potessero essere, le ha dette. Io sono sempre più confusa e avvilita. Ho deciso di chiudere ogni cosa. Non riesco a capirlo, non riesco a stargli appresso. Voglio solo uscire al più presto da questa situazione e riprendermi in mano la mia vita.

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