Le complicazioni infinite nei rapporti con gli altri

  • Buon pomeriggio a tutti, volevo aprire questa conversazione per cercare di capire come mai tutti e dico TUTTI i rapporti umani a mio modo di vedere in ITALIA sono vissuti male. Mi spiego: che sia amicizia, amore, rapporti di lavoro, contatti occasionali ecc. sono tutti carichi di ansia, paura, sfiducia, cattiveria, egoismo, tendenze strane, isolazionismi strani... cioè qualsiasi rapporto se inizia, perché è già tanto se inizia, è complicato e ha dei perché grandi come macigni... nessuno riesce a vivere le conoscenze amori o amicizie serenamente. Anche l'approccio verso altre persone è vissuto male, ed in generale ogni relazione con altre persone è vissuta male con danni psicologici e comportamentali non indifferenti a medio lungo termine.

    Ossia a me capita di ricontattare qualche vecchio amico di università o di liceo e chiedere se gli va di prendere un caffè e puntualmente escono scuse di ogni tipo, oppure uscire con un amico e voler allargare il gruppo e cercare di provare a PARLARE con altre persone e sembra di essere degli alieni. Voi cosa ne pensate?

  • Penso che con le persone bisogna prenderle quando vengono e lasciarle andare quando vanno. Sono figlio unico, ormai ho superato i 50 e ho avuto da sempre problemi di natura relazionale con entrambi i sessi, senza alcuna distinzione. Non sono certo un asociale, ci mancherebbe, però se dovessi fare un'analisi circostanziata delle mie conoscenze, potrei dire con totale serenità, di non avere amicizie vere, ma solo conoscenze... tanto che, giusto per citare un fatto, se volessi sposarmi non saprei a chi chiedere di farmi da testimone.

    Dopo molti anni in cui speravo di avere frequentazioni regolari, mi sono reso conto che l'amicizia, come la si intendeva un tempo, non esiste più. Di conseguenza, non mi faccio alcuna aspettativa, vivo alla giornata e se c'è modo di potersi trovare lo faccio volentieri, diversamente me ne sto per i fatti miei a leggere, suonare. ascoltare musica o fare altro. La vita è breve, meglio godersela, anche in solitudine, perché fondamentale è bastare a se stessi.

  • Penso che con le persone bisogna prenderle quando vengono e lasciarle andare quando vanno. Sono figlio unico, ormai ho superato i 50 e ho avuto da sempre problemi di natura relazionale con entrambi i sessi, senza alcuna distinzione. Non sono certo un asociale, ci mancherebbe, però se dovessi fare un'analisi circostanziata delle mie conoscenze, potrei dire con totale serenità, di non avere amicizie vere, ma solo conoscenze... tanto che, giusto per citare un fatto, se volessi sposarmi non saprei a chi chiedere di farmi da testimone.

    Dopo molti anni in cui speravo di avere frequentazioni regolari, mi sono reso conto che l'amicizia, come la si intendeva un tempo, non esiste più. Di conseguenza, non mi faccio alcuna aspettativa, vivo alla giornata e se c'è modo di potersi trovare lo faccio volentieri, diversamente me ne sto per i fatti miei a leggere, suonare. ascoltare musica o fare altro. La vita è breve, meglio godersela, anche in solitudine, perché fondamentale è bastare a se stessi.

    Grazie per la tua testimonianza. Anche io sono simile a te, purtroppo però un po' più giovane e mi trovo a dover ancora fare i conti con il senso di vuoto se non si hanno amicizie vere. Non ho problemi di nessuna natura ma ho sempre avuto poche amicizie o conoscenze, quindi credo che il problema sia più ampio di quello che diciamo noi ed è per questo che ho cercato di capire e sto cercando di indagare come mai le persone siano così restie ad allacciare rapporti, soprattutto in Italia.

    Per il resto, sì hai ragione bisogna bastare a sé stessi ma credo sia difficile da accettare che una volta finita l'età dove eri protetto dai genitori ci si ritrovi soli di fronte al precipizio.

  • E' un tema affrontato molte volte nel forum, come darti torto.


    Ho anche io tante delusioni alle spalle, la mia esperienza è che è pieno di gente falsa e opportunista, gente che pensa al proprio immediato tornaconto e la cui amicizia non vale nulla. Io sono molto cercata solitamente perchè sono molto affidabile, onesta, disponibile. Ma non sono cercata MAI per sapere semplicemente come sto o se serve a me qualcosa.

    Col tempo si impara a fare a meno di questi rapporti e alla fine ti trovi che i veri amici sono 2 e se sono 3 ti senti davvero fortunato.

  • E' un tema affrontato molte volte nel forum, come darti torto.


    Ho anche io tante delusioni alle spalle, la mia esperienza è che è pieno di gente falsa e opportunista, gente che pensa al proprio immediato tornaconto e la cui amicizia non vale nulla. Io sono molto cercata solitamente perchè sono molto affidabile, onesta, disponibile. Ma non sono cercata MAI per sapere semplicemente come sto o se serve a me qualcosa.

    Col tempo si impara a fare a meno di questi rapporti e alla fine ti trovi che i veri amici sono 2 e se sono 3 ti senti davvero fortunato.

    Grazie per la tua testimonianza.

  • Buon pomeriggio a tutti, volevo aprire questa conversazione per cercare di capire come mai tutti e dico TUTTI i rapporti umani a mio modo di vedere in ITALIA sono vissuti male. Mi spiego: che sia amicizia, amore, rapporti di lavoro, contatti occasionali ecc. sono tutti carichi di ansia, paura, sfiducia, cattiveria, egoismo, tendenze strane, isolazionismi strani... cioè qualsiasi rapporto se inizia, perché è già tanto se inizia, è complicato e ha dei perché grandi come macigni... nessuno riesce a vivere le conoscenze amori o amicizie serenamente. Anche l'approccio verso altre persone è vissuto male, ed in generale ogni relazione con altre persone è vissuta male con danni psicologici e comportamentali non indifferenti a medio lungo termine.

    Ossia a me capita di ricontattare qualche vecchio amico di università o di liceo e chiedere se gli va di prendere un caffè e puntualmente escono scuse di ogni tipo, oppure uscire con un amico e voler allargare il gruppo e cercare di provare a PARLARE con altre persone e sembra di essere degli alieni. Voi cosa ne pensate?

    Mi dispiace per questa tua situazione e confermo che i rapporti interpersonali sono spesso fonte di problemi. Però è difficile dire molto di più perché che tutti i conoscenti che tu contatti, inventino scuse mi pare strano. Forse c'è qualcosa che ha guastato queste conoscenze nel passato?


    Altra domanda: sottolinei che così sarebbe solo in Italia. In quale contesto/paese hai fatto esperienze diverse?

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Mi dispiace per questa tua situazione e confermo che i rapporti interpersonali sono spesso fonte di problemi. Però è difficile dire molto di più perché che tutti i conoscenti che tu contatti, inventino scuse mi pare strano. Forse c'è qualcosa che ha guastato queste conoscenze nel passato?


    Altra domanda: sottolinei che così sarebbe solo in Italia. In quale contesto/paese hai fatto esperienze diverse?

    Ciao, ho fatto conoscenze in Svizzera, Germania, Estonia e Canada per studio e non è come in Italia.

    Io sono un ragazzo nice, come direbbero all'estero, anche socievole ma c'è un'indisponenza in Italia che fa paura...

    Per le mie ex conoscenze non direi no, forse incomprensioni ma tanto tempo fa. Poi è solo passato il tempo e le cose sono cambiate?!

    Ma perché precludersi uscite e vita sociale verso persone che si sono reinteressate a te.

  • E' un tema affrontato molte volte nel forum, come darti torto.


    Ho anche io tante delusioni alle spalle, la mia esperienza è che è pieno di gente falsa e opportunista, gente che pensa al proprio immediato tornaconto e la cui amicizia non vale nulla. Io sono molto cercata solitamente perchè sono molto affidabile, onesta, disponibile. Ma non sono cercata MAI per sapere semplicemente come sto o se serve a me qualcosa.

    Col tempo si impara a fare a meno di questi rapporti e alla fine ti trovi che i veri amici sono 2 e se sono 3 ti senti davvero fortunato.

    Mi trovo con questa affermazione, la cosa più triste per me è che la mia più cara amica vive distante e non ci vediamo praticamente mai.


    Ciao, ho fatto conoscenze in Svizzera, Germania, Estonia e Canada per studio e non è come in Italia.

    Premettendo che non posso parlare in prima persona per l'estero non avendoci mai vissuto, comunque un contesto di studio o quantomeno passami il termine improprio "protetto" come quello universitario non fa molto testo, è così anche in Italia.

    La perdita e difficoltà delle amicizie dopo i 25 circa, è anche confermata negli USA da studi e da psicologi. Non so se poi queste ricerche sono state replicate in altri paesi e quali, sicuramente qualcun altro c'è.

  • Buon pomeriggio a tutti, volevo aprire questa conversazione per cercare di capire come mai tutti e dico TUTTI i rapporti umani a mio modo di vedere in ITALIA sono vissuti male. Mi spiego: che sia amicizia, amore, rapporti di lavoro, contatti occasionali ecc. sono tutti carichi di ansia, paura, sfiducia, cattiveria, egoismo, tendenze strane, isolazionismi strani... cioè qualsiasi rapporto se inizia, perché è già tanto se inizia, è complicato e ha dei perché grandi come macigni... nessuno riesce a vivere le conoscenze amori o amicizie serenamente. Anche l'approccio verso altre persone è vissuto male, ed in generale ogni relazione con altre persone è vissuta male con danni psicologici e comportamentali non indifferenti a medio lungo termine.

    In Italia è anche fondamentalmente un fattore culturale.


    Molte relazioni nel nostro Paese sono più pesanti perché culturalmente sono gestite in modo corrotto o in stile familistico amorale (clientelismo, favoritismo, etc).


    Per esempio i rapporti di lavoro hanno mille forze contrapposte e mille regolamenti per tutelare tutti (e alla fine non si tutela nessuno), perché la tendenza generale è quella di dare priorità a chi ha raccomandazioni e sfruttare brutalmente tutti gli altri. I dipendenti stessi per difesa, necessità e malcostume, dal canto loro hanno sviluppato la tendenza a sfruttare le aziende e le tutele offerte dal lavoro in modo improprio.


    Nei rapporti interpersonali fa scuola il comportamento dell'ex compagno della Meloni (presidente del consiglio). C'è ancora una forte mentalità di utilizzo del sesso come merce di scambio, sia lato offerta (femminile), sia lato richiesta (maschile). Il risultato è che un po' tutte le relazioni vengono influenzate da quest'aurea di "dare/avere" e i rapporti non sono mai completamente spontanei.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Condivido. Credo che molto dipenda anche dalla famiglia, continuo a credere che i padri italiani nell'educazione dei figli e soprattutto delle figlie abbiano fatto danno enormi.


    Mi trovo con questa affermazione, la cosa più triste per me è che la mia più cara amica vive distante e non ci vediamo praticamente mai.


    Premettendo che non posso parlare in prima persona per l'estero non avendoci mai vissuto, comunque un contesto di studio o quantomeno passami il termine improprio "protetto" come quello universitario non fa molto testo, è così anche in Italia.

    La perdita e difficoltà delle amicizie dopo i 25 circa, è anche confermata negli USA da studi e da psicologi. Non so se poi queste ricerche sono state replicate in altri paesi e quali, sicuramente qualcun altro c'è.

    Sì guarda, in parte hai ragione ma ho visto in America per esempio che i rapporti non sono così complicati come qua... è tutto più easy. Le persone non sono interessate a secondi fini, ma ho trovato più rispetto in generale. Anche in Germania ho incontrato persone ottime pure fuori dall'università e mi sono trovato bene. In Italia soprattutto al nord trovi solo gente molto sospettosa, meglio il sud.

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