Mostra di PiùO mamma, si vede che proprio non mi spiego: non si tratta di fare discorsi, si tratta dell'opposto, di ascoltare.
Perché non è umanamente possibile che in una coppia ci sia il carnefice al 100% e la vittima al 100%.
Lui stesso dice che lei gli esprimeva amore in maniera non non fisica e affettuosa, però insomma sto amore lo esprimeva in qualche maniera. Quale?
Se proprio non ce la fa neanche a chiedere alla moglie un: tu come stai?
Provi almeno a ripercorrere dentro di sé le conversazioni, le promesse che si sono fatti, insomma le tappe del proprio percorso. A meno che non abbia sposato una estranea che ha continuato a rimanere tale.
E smetta di nascondere le cose (es il fatto che va in terapia) solo per quieto vivere, tanto non mi pare granché quieto e sereno, altrimenti non scriverebbe si questo forum.
Penso di aver capito cosa intendi mai, ma con certe persone questa è un'operazione estremamente rischiosa da compiere, perché ti rende vulnerabile. Se tu offri all'altra persona la possibilità di esprimersi, implicitamente gli fornisci anche l'autorizzazione a chiedere che tu risani tutti i torti che lei ritiene tu gli abbia fatto. Ma se ogni torto è solo e sempre tuo, e mai suo, risanarli diventa un secchio bucato di dare infinito, che termina con il divorare totalmente chi dà, o con ripicche se poi ad un certo punto ti rifiuti..Quindi in certi casi è meglio non svegliare il can che dorme, se dai un dito ti prendono il braccio. Non dico sia il caso di sua moglie, ma sta a lui valutarlo e farsi due conti, se gli conviene l'approccio che hai suggetito oppure proteggersi preventivamente.