Comunicazione nei forum

  • La trovo un'osservazione interessante ed è un punto fondamentale dell'auto-mutuo-aiuto.

    I Forum di discussione, però, non sono gruppi di auto-mutuo-aiuto, lo preciso perché ho notato che hai usato più volte questo parallelismo. In un Forum come questo, ad esempio, vi sono delle sezioni più incentrate all'aiuto, molte altre sono finalizzate alla discussione o al salotto e la presenza di contraddittori è ciò che consente un argomento di svilupparsi al meglio, non essendo un Forum che tratta argomenti troppo specifici ma più generalmente "psicologia" attira presenze di ogni tipo, c'è chi risponde da sempre senza parlare della sua vita e c'è chi invece scrive solo per un problema esclusivamente personale. In certi Thread come la Guerra in Ucraina o il Passaporto Vaccinale, non vi sarebbe stato modo e luogo di usare tutti quegli accorgimenti per un ambiente, come dire, più meditativo, anche se è auspicabile porsi sempre con il massimo garbo, però questo può risultare difficile in certi frangenti o in argomenti per loro natura divisivi all'interno di un'utenza così eterogenea. Poi ci sono Forum che non hanno neanche quello spazio incentrato all'aiuto, trattano proprio tematiche e argomenti. Se la tua osservazione è quindi rivolta a come dovrebbe essere un'ambiente finalizzato all'auto-mutuo-aiuto, a mio giudizio, i Forum possono avere questo scopo, ma non hanno certamente lo spirito del "gruppo" nato appositamente per questo: altrimenti bisognerebbe rimuovere tutte quelle sezioni dove si discutono temi che si sa essere in partenza potenzialmente divisivi per lasciare spazio solo alla "crescita personale".

    DALI :hibiscus:

  • I Forum di discussione, però, non sono gruppi di auto-mutuo-aiuto, lo preciso perché ho notato che hai usato più volte questo parallelismo. In un Forum come questo, ad esempio, vi sono delle sezioni più incentrate all'aiuto, molte altre sono finalizzate alla discussione o al salotto e la presenza di contraddittori è ciò che consente un argomento di svilupparsi al meglio, non essendo un Forum che tratta argomenti troppo specifici ma più generalmente "psicologia" attira presenze di ogni tipo, c'è chi risponde da sempre senza parlare della sua vita e c'è chi invece scrive solo per un problema esclusivamente personale. In certi Thread come la Guerra in Ucraina o il Passaporto Vaccinale, non vi sarebbe stato modo e luogo di usare tutti quegli accorgimenti per un ambiente, come dire, più meditativo, anche se è auspicabile porsi sempre con il massimo garbo, però questo può risultare difficile in certi frangenti o in argomenti per loro natura divisivi all'interno di un'utenza così eterogenea. Poi ci sono Forum che non hanno neanche quello spazio incentrato all'aiuto, trattano proprio tematiche e argomenti. Se la tua osservazione è quindi rivolta a come dovrebbe essere un'ambiente finalizzato all'auto-mutuo-aiuto, a mio giudizio, i Forum possono avere questo scopo, ma non hanno certamente lo spirito del "gruppo" nato appositamente per questo: altrimenti bisognerebbe rimuovere tutte quelle sezioni dove si discutono temi che si sa essere in partenza potenzialmente divisivi per lasciare spazio solo alla "crescita personale".

    Nell'auto-mutuo-aiuto c'è un aiuto che però porta con se anche un messaggio di solidarietà tra pari, che non significa essere identici, ma che non ci sono maestri e allievi o terapeuti e pazienti. Certamente questo non è un forum di solo auto-mutuo-aiuto, e infatti ben venga la discussione su altre tematiche.


    Il problema che io ho posto è però quando ci si pone da un punto superiore e si pone l'altro su un piano inferiore, considerandosi gerarchicamente più elevati. Ora se si va in cura da un professionista o se si va in una qualche scuola, mi sembra normale che ci sia questo squilibrio tra le parti e però c'è anche responsabilità in chi ricopre il posto superiore. Se invece si è in un contesto libero ed anonimo, ritengo che chi si ponga su un piano superiore semplicemente si gratifichi, si bei di stare li, senza prendersi le responsabilità che richiede ricoprire un ruolo superiore. Chi sta su un ruolo inferiore invece può venire influenzato credendo di avere a che fare con un "superiore", che però è esente da responsabilità e pure anonimo.

  • Hai aperto uno spunto molto interessante.

    Come faccio a capire se la sensazione di provocazione che provo parte da me oppure dai comportamenti di chi mi viene istintivo identificare come provocatore?
    E anche se il comportamento dell'interlocutore sia veramente il risultato di una provocazione, sono veramente in grado di distinguere la (non) consapevolezza con cui viene agito?


    Giustissimo dire la propria opinione ma se l'insegnante aggressivo "parla a vanvera" senza nessun danno (tipo la disinformazione) io proverei a non entrarci in comunicazione, perlomeno se non sono chiamata in causa direttamente :)

    Non credo basti osservare una persona una sola volta per farsi un'idea di cosa stia facendo, invece se la segui in tante occasioni allora puoi avere un'idea più definita. Se non riesci a distinguere una provocazione non posso dirti come si faccia, non sono molto bravo con le parole, forse ci sono testi o articoli in merito reperibili. Io ho conosciuto vari provocatori e te ne accorgi, sia perché tendono a fare a varie persone quell'effetto sia perché si può scorgere una certa gratificazione nel loro agire questo potere.


    Che il provocatore sia consapevole o meno in fin dei conti sono affari suoi, il problema è che trascina dove vuole anche altre persone, è la sua specialità.


    Molte persone se non sono chiamate in causa preferiscono stare fuori da queste cose, è comprensibile. Io invece mi pongo questi problemi perché nella mia vita ho incontrato persone interessate a provocare, a sminuire, ad innalzarsi e l'ho visto fare a spese degli altri. Quindi rendo loro i giochi più difficili, non perché mi diverta ma perché pure io sono libero di introdurre nel mondo il mio contributo.

  • Secondo me chi "insegna" sicuramente dà spunti utili, però se non parla poi anche del suo vissuto può essere percepito come "maestrino".

    E' verissimo. Capita anche a me direttamente.

    Ho notato che quando mi lascio scappare cose tipo la tachicardia, il fatto che in passato ho avuto attacchi di panico, la mia esperienza con genitori e partner disfunzionali, l'ipersensibilità o altri "danni" miei personali: le mie parole vengono accettate di più anche se sono maestriniche.


    Hai aperto uno spunto molto interessante.

    Come faccio a capire se la sensazione di provocazione che provo parte da me oppure dai comportamenti di chi mi viene istintivo identificare come provocatore?

    Una buona tecnica è valutare quello che scrive l'interlocutore per quello che è e non per quello che temiamo o immaginiamo che sia. A tal proposito potrebbe essere utile depersonalizzare totalmente il testo come se l'avesse scritto qualcun altro.


    Molto spesso noto che le parole di chi scrive vengono modificate e restituite per come l'interlocutore le percepisce.

    - Uno scrive: "Gli uomini tradiscono per diversificare"

    - e dall'altra parte torna: "Tu pensi che gli uomini siano tutti traditori"

    Quando si arriva a questa mistificazione credo che l'oggettività dell'orecchio di chi ascolta sia ormai inaffidabile.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Se non riesci a distinguere una provocazione non posso dirti come si faccia, non sono molto bravo con le parole, forse ci sono testi o articoli in merito reperibili.

    La provocazione è effettivamente tale se il ricevente la percepisce come tale, non è una questione "oggettiva" in sé. Non sei mai stato in una discussione di gruppo in cui lo stesso si divideva di fronte a un litigio tra 2 persone con opinioni opposte?


    Io posso anche avere un'opinione distorta e non percepire come provocazione una frase che viene detta dall'interlocutore con quello scopo.


    Ovviamente sto facendo l'avvocato del diavolo, esistono delle norme di rispetto, educazione civica che dir si voglia, ma mi sembra con la tua frase che la questione viene liquidata un po' troppo facilmente.

  • E' verissimo. Capita anche a me direttamente.

    Ho notato che quando mi lascio scappare cose tipo la tachicardia, il fatto che in passato ho avuto attacchi di panico, la mia esperienza con genitori e partner disfunzionali, l'ipersensibilità o altri "danni" miei personali: le mie parole vengono accettate di più anche se sono maestriniche.

    Quando "ti lasci scappare" ti metti in gioco e gli altri sono propensi a considerarti ad un livello simile al loro.

    Bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante :glowing_star:

  • Il problema che io ho posto è però quando ci si pone da un punto superiore e si pone l'altro su un piano inferiore, considerandosi gerarchicamente più elevati. Ora se si va in cura da un professionista o se si va in una qualche scuola, mi sembra normale che ci sia questo squilibrio tra le parti e però c'è anche responsabilità in chi ricopre il posto superiore. Se invece si è in un contesto libero ed anonimo, ritengo che chi si ponga su un piano superiore semplicemente si gratifichi, si bei, di stare li, senza prendersi le responsabilità che richiede ricoprire un ruolo superiore. Chi sta su un ruolo inferiore invece può venire influenzato credendo di avere a che fare con un "superiore", che però è esente da responsabilità e pure anonimo.

    Dal mio osservatorio noto che chi si pone su un piano superiore viene facilmente smentito dagli altri. Infatti molte volte le argomentazioni citate con fare di inattaccabilità o dall'alto di una presunta sapienza superiore vengono sconfessate dalle altre voci e ciò che rimane è il nudo ego o l'ermetica autoconvinzione di chi le ha rese. Quando il problema invece può farsi concretamente serio e quindi l'utente anonimo senza alcun titolo professionale sconfina in pareri che esulano dal confronto fra pari (ad esempio consigli medici) o scivola nell'opera di persuasione verso un singolo che appare fragile e non in grado di discernere, su questo mi sento di dire che non vi è un solo post che non passi al vaglio della moderazione prima di essere approvato. Insomma laddove il confronto non dovesse per la naturale presenza ed eterogeneità di contraddittori "riequilibrarsi" da solo affinché a ogni opinione, per quanto scritta nella forma "Io sono io" non vi sia anche spazio per opinioni e tesi opposte, diviene una faccenda di competenza "amministrativa", questo parlando del comportamento di un singolo a presunto danno dell'intera comunità. Poi certamente residua la questione di quanto può essere fastidioso (o finanche ridicolo mi verrebbe da dire) chi si elegge da solo a maestro supremo; ma che un ego ingombrante possa esercitare controllo e manipolare tutto il resto è un'altra questione e ne passa un bel po' a mio giudizio e non la credo praticabile per le motivazione sopracitate, almeno in questo luogo, altri non saprei dire. Inoltre, a ben vedere, spesse volte la stessa persona (o le persone) con questo fare, in una o più circostanze, risultano utili ad altri che espressamente le ringraziano; c'è sempre un grado di soggettività nel come si percepisce un fenomeno, o forse vi sono anche i lati positivi in ciascun essere umano.

    DALI :hibiscus:

  • Quando "ti lasci scappare" ti metti in gioco e gli altri sono propensi a considerarti ad un livello simile al loro.

    In verità sono solo uno che ha avuto la fortuna di sopravvivere a un vissuto pessimo, con la sfortuna di avere una memoria quasi eidetica. Chi mi conosce di persona lo sa. Nessuno scambierebbe il suo posto col mio.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • La provocazione è effettivamente tale se il ricevente la percepisce come tale, non è una questione "oggettiva" in sé. Non sei mai stato in una discussione di gruppo in cui lo stesso si divideva di fronte a un litigio tra 2 persone con opinioni opposte?


    Io posso anche avere un'opinione distorta e non percepire come provocazione una frase che viene detta dall'interlocutore con quello scopo.


    Ovviamente sto facendo l'avvocato del diavolo, esistono delle norme di rispetto, educazione civica che dir si voglia, ma mi sembra con la tua frase che la questione viene liquidata un po' troppo facilmente.

    Sei liberissimo di non vedere provocazioni, io sono per la libertà :)


    Dal mio osservatorio noto che chi si pone su un piano superiore viene facilmente smentito dagli altri. Infatti molte volte le argomentazioni citate con fare di inattaccabilità o dall'alto di una presunta sapienza superiore vengono sconfessate dalle altre voci e ciò che rimane è il nudo ego o l'ermetica autoconvinzione di chi le ha rese. Quando il problema invece può farsi concretamente serio e quindi l'utente anonimo senza alcun titolo professionale sconfina in pareri che esulano dal confronto fra pari (ad esempio consigli medici) o scivola nell'opera di persuasione verso un singolo che appare fragile e non in grado di discernere, su questo mi sento di dire che non vi è un solo post che non passi al vaglio della moderazione prima di essere approvato. Insomma laddove il confronto non dovesse per la naturale presenza ed eterogeneità di contraddittori "riequilibrarsi" da solo affinché a ogni opinione, per quanto scritta nella forma "Io sono io" non vi sia anche spazio per opinioni e tesi opposte, diviene una faccenda di competenza "amministrativa", questo parlando del comportamento di un singolo a presunto danno dell'intera comunità. Poi certamente residua la questione di quanto può essere fastidioso (o finanche ridicolo mi verrebbe da dire) chi si elegge da solo a maestro supremo; ma che un ego ingombrante possa esercitare controllo e manipolare tutto il resto è un'altra questione e ne passa un bel po' a mio giudizio e non la credo praticabile per le motivazione sopracitate, almeno in questo luogo, altri non saprei dire. Inoltre, a ben vedere, spesse volte la stessa persona (o le persone) con questo fare, in una o più circostanze, risultano utili ad altri che espressamente le ringraziano; c'è sempre un grado di soggettività nel come si percepisce un fenomeno, o forse vi sono anche i lati positivi in ciascun essere umano.

    Prendo atto che tu non consideri un problema ciò che io ho notato, fa parte della diversità tra le persone.

    Modificato una volta, l'ultima da Richard Lux: Incorporato un post creato da Richard Lux in questo post. ().

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