Psicoterapia: ne vale davvero la pena?

  • Salve a tutti gentili utenti. Sono una nuova utente del forum. Provo ad aprire questo thread.

    Come da titolo, ultimamente mi sto chiedendo se la psicoterapia funzioni veramente oppure no. Mi sto facendo questa domanda perché sto valutando se per me in un futuro varrà davvero la pena intraprendere un percorso (ora come ora no).

    Ho letto molte storie di persone che sono rimaste molto deluse: gente che ha avuto l'impressione di sprecare soltanto soldi e alla fine non è riuscita a risolvere i suoi problemi; storie horror di psicoterapeuti che addirittura sembravano quasi addormentarsi durante le sedute o che sbadigliavano mentre il paziente parlava; gente che afferma che è solo un luogo per sfogarsi e che lo psicoterapeuta è pagato soltanto per ascoltare problemi che altrimenti nessuno avrebbe la pazienza di ascoltare ecc...

    Non voglio condannare questa disciplina, perché ho letto anche storie di persone che dicono di averne beneficiato profondamente; sono solo molto scettica, perché a quanto pare l'incompetenza in quel campo è davvero molto diffusa.

    Inoltre, mi sembra strano che un individuo che magari si trascina dietro dei problemi da anni riesca a risolverli solo tramite il dialogo con un professionista; lo dico da persona che non ha capito bene come funziona: tu parli con lo psicoterapeuta ma poi lui che fa nel concreto per aiutarti? Ti dà qualche consiglio? Se tu nel corso degli anni, ad esempio, hai sviluppato una percezione negativa di te che magari si è ben radicata nel cervello, lui/lei come agisce per aiutarti? E infine, perché scegliere la psicoterapia e non la psichiatria?

    Sarei curiosa di sentire anche i pareri di persone che hanno avuto esperienze in prima persona.

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • E infine, perché scegliere la psicoterapia e non la psichiatria?

    Per adesso dico solo che per fare psicoterapia puoi scegliere tra psicologo (che è laureato in psicologia), o psichiatra (che è laureato in medicina e chirurgia e si è specializzato in psichiatria) entrambi per poter fare psicoterapia devono aver preso una abilitazione. Esistono poi diversi tipi di psicoterapia, cognitivo comportamentale, sistemico relazionale etc etc


    E grandissima differenza, lo psicologo non può prescrivere farmaci, lo psichiatra invece sì.

  • gente che afferma che è solo un luogo per sfogarsi e che lo psicoterapeuta è pagato soltanto per ascoltare problemi che altrimenti nessuno avrebbe la pazienza di ascoltare ecc...

    Ciao, la mia esperienza è stata questa, quando sono andato dallo psicologo ho potuto parlare più o meno liberamente di tutto.

    Consigli ci sono stati ma niente che non si potesse arrivare a elaborare da soli.

    Nessun passo in avanti sulla strada di una minima consapevolezza di sé, anzi l'impressione di essere "tenuto buono".

  • Per adesso dico solo che per fare psicoterapia puoi scegliere tra psicologo (che è laureato in psicologia), o psichiatra (che è laureato in medicina e chirurgia e si è specializzato in psichiatria) entrambi per poter fare psicoterapia devono aver preso una abilitazione. Esistono poi diversi tipi di psicoterapia, cognitivo comportamentale, sistemico relazionale etc etc


    E grandissima differenza, lo psicologo non può prescrivere farmaci, lo psichiatra invece sì.

    Ciao, grazie della risposta. In realtà queste differenze già le conoscevo. Con quella frase intendevo chiedere perché una persona potrebbe preferire intraprendere un percorso psicologico per curare il suo male (depressione, doc, ansia ecc...) piuttosto che sottoporsi a una cura farmacologica (perché alla fine si va dallo psichiatra per quello) o viceversa. In sostanza: quale dei due trattamenti è da preferire?

  • Ciao, la mia esperienza è stata questa, quando sono andato dallo psicologo ho potuto parlare più o meno liberamente di tutto.

    Consigli ci sono stati ma niente che non si potesse arrivare a elaborare da soli.

    Nessun passo in avanti sulla strada di una minima consapevolezza di sé, anzi l'impressione di essere "tenuto buono".

    Ciao. Mi dispiace davvero. Questa esperienza ti ha fatto totalmente perdere fiducia nella psicoterapia? Non hai mai pensato di riprovarci? So che molte persone cambiano psicologo tante volte finché non trovano ''quello giusto'', però non so: sono pur sempre soldi che si spendono (e non pochi) e l'idea di cambiare continuamente non è molto invitante, quindi se non l'hai fatto ti posso capire.

  • Ciao. Mi dispiace davvero. Questa esperienza ti ha fatto totalmente perdere fiducia nella psicoterapia? Non hai mai pensato di riprovarci? So che molte persone cambiano psicologo tante volte finché non trovano ''quello giusto'', però non so: sono pur sempre soldi che si spendono (e non pochi) e l'idea di cambiare continuamente non è molto invitante, quindi se non l'hai fatto ti posso capire.

    Non so dirti, adesso non ci penso ma potrei cambiare idea e riprovarci.

  • intendevo chiedere perché una persona potrebbe preferire intraprendere un percorso psicologico per curare il suo male (depressione, doc, ansia ecc...) piuttosto che sottoporsi a una cura farmacologica (perché alla fine si va dallo psichiatra per quello) o viceversa. In sostanza: quale dei due trattamenti è da preferire?

    A volte psicologo e psichiatra lavorano in coppia. Potrebbe essere lo stesso psicologo a suggerirti di rivolgerti parallelamente ad uno psichiatra in modo da coadiuvare la terapia con i farmaci, se crede ce ne sia bisogno.

    Poi ci sono anche i terapeuti ultra-contrari ai medicinali che sconsigliano l'approccio farmacologico in ogni caso.


    Purtroppo succede spesso di trovare psichiatri che prescrivono farmaci con una facilità inquietante, anche quando il paziente, diciamoci la verità, potrebbe benissimo farne a meno. Farmaci che non sono caramelle, dagli effetti collaterali che possono diventare anche pericolosi. Io personalmente ti sconsiglio uno psichiatra a meno che tu non sia convinta di avere un male grave che ne necessita la consultazione. Se non sei sicura e vuoi rivolgerti a qualcuno, ti direi di andare prima da uno psicologo.


    I fattori che concorrono a determinare o meno la buona riuscita della psicoterapia sono diversi: in primis la bravura, l'esperienza e il costante aggiornamento cui si sottopone lo specialista, ma c'è anche l'approccio del paziente. Per dirne una: è un'ovvietà che si debba essere disposti a rivelare tutto e ad aprirsi completamente, ma nei fatti capita di avere delle difficoltà in tal senso.

    Non so spiegarti bene, ma credo dipenda dalla sinergia tra la bravura del terapeuta e il modo di porsi collaborativo del paziente.


    In conclusione, se devi scegliere io ti consiglierei di provare la psicoterapia, ma ci vuole fortuna a trovare il dottore giusto.

  • Ho letto molte storie di persone che sono rimaste molto deluse: gente che ha avuto l'impressione di sprecare soltanto soldi e alla fine non è riuscita a risolvere i suoi problemi; storie horror di psicoterapeuti che addirittura sembravano quasi addormentarsi durante le sedute o che sbadigliavano mentre il paziente parlava; gente che afferma che è solo un luogo per sfogarsi e che lo psicoterapeuta è pagato soltanto per ascoltare problemi che altrimenti nessuno avrebbe la pazienza di ascoltare ecc...

    Tieni conto che la maggior parte dei commenti che leggi sono di persone che se ne lamentano, perché chi ne ha trovato giovamento difficilmente si fa venire la voglia di (tornare a) scriverne (qui o altrove).


    A tal proposito sono utili anche le poche testimonianze di chi ne ha tratto giovamento, che ti ricordo non essere un numero di cui tenere conto come proporzione (sempre per il motivo spiegato nella frase sopra).


    Detto questo: Sì, specialmente negli ultimi periodi pare che le terapie siano diventate più "deludenti". Non ho dati concreti da fornire, ma se ne è parlato anche all'interno della categoria.


    A mio parere (e non solo mio) è anche colpa dell'eccessivo numero di terapeuti presenti che cercando di contendersi i pazienti hanno iniziato ad essere troppo accondiscendenti o troppo "passivi" durante la terapia, in modo da non deludere il paziente e trattenerlo quindi il più possibile.


    Quando la terapia funziona: tende a infastidire il paziente, poiché lo spodesta dalla posizione di comfort e/o mette in luce debolezze o consapevolezze scomode. Se consideriamo che la maggior parte delle persone oggi è tendenzialmente diseducata e/o immatura: per evitare conflitti con il paziente si rischia di evitare anche la terapia... è così che temo il terapeuta diventi un ascoltatore passivo.


    Inoltre, mi sembra strano che un individuo che magari si trascina dietro dei problemi da anni riesca a risolverli solo tramite il dialogo con un professionista; lo dico da persona che non ha capito bene come funziona: tu parli con lo psicoterapeuta ma poi lui che fa nel concreto per aiutarti? Ti dà qualche consiglio? Se tu nel corso degli anni, ad esempio, hai sviluppato una percezione negativa di te che magari si è ben radicata nel cervello, lui/lei come agisce per aiutarti? E infine, perché scegliere la psicoterapia e non la psichiatria?

    Sì è possibile risolvere problemi vecchi di anni con l'aiuto di una terapia, più che di un terapista. Il compito del terapista è far si che la terapia attecchisca sul paziente e che questo segua la via più adatta alla sua psiche.


    Rispondo a qualche tua domanda per quello che so io (e che arriva dagli insegnamenti di una persona esperta in materia):


    Cosa fa nel concreto per aiutarti?Dovrebbe aprirti la mente se ci sono chiusure. Dovrebbe spingerti a valutare altri punti di vista se sei fossilizzato in una posizione ossessiva. Dovrebbe farti rilevare comportamenti inopportuni se glieli racconti. Dovrebbe aiutarti a (ri)elaborare i pensieri verbalizzandoli. Etc.


    Quando i pensieri vengono "parlati" (verbalizzati) la mente tende a ricostruirli per renderli con la parola e quando ritornano nella mente possono essere più "puliti", meno distorti, più compresi.


    Per aiutarti a correggere una percezione negativa di te calcificatasi in anni e anni ci sono varie tecniche. Una per esempio è quella di resettare l'auto-valutazione (e l'autostima) introducendo parametri che sconvolgono dapprima la valutazione di altre figure di riferimento, poi anche quella di se stessi. Se serve con paragoni, anche scomodi, con lo stesso terapeuta se è già nato un sentimento di rispetto.


    Molto spesso il parere negativo su se stessi è frutto di una educazione deviata da parte dei genitori e/o di esperienze traumatiche. Alcune terapie mirano a mettere in luce le falle e le debolezze degli insegnamenti familiari per metterli in discussione e accompagnare il paziente a valutazioni postume che evidenziano la fallibilità delle figure di riferimento, dei bulli o di qualsiasi sia la causa del problema. Il criterio di valutazione familiare che ci spinge a credere di non valere o di valere troppo è quasi sempre errato.


    Psicoterapia e psichiatria sono imparentate, anche se in secondo grado.

    La psichiatria si focalizza sull'aspetto medico farmacologico della cura di disturbi mentali. La psicoterapia è unicamente basata sul verbo e sull'interazione con il terapeuta. Il fine molto spesso coincide. A seconda del tipo di problema del paziente può essere necessaria l'una o l'altra. I disturbi più "gravi" vanno curati in psichiatria, tuttavia per rendere completa la terapia molto spesso è necessaria anche la psicoterapia.


    La mente è fatta di chimica e pensieri. I pensieri si spostano, manipolano e "aggiustano" tramite la verbalizzazione. La chimica si "aggiusta" con il farmaco.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Ciao, anche io sono nuovo e purtroppo ho molta esperienza nel campo della psicoterapia perché soffro d'ansia generale grave da circa 11 anni. Quindi mi permetto di darti dei consigli nella speranza che tu possa stare meglio:


    1) A seconda del tuo disturbo e da quanti anni ne soffri, se sono molti e il tuo disturbo non passa, devi fare una visita psichiatrica che ti darà una terapia appropriata;

    2) Informati, informati e ancora informati. Ci sono tantissime terapie valide per disturbi legati alla mente: training autogeno, mindfulness, biofeedback, la TCC (terapia cognitivo comportamentale) usata con la terapia d'esposizione. Queste sono solo alcune delle terapie che hanno un fondamento scientifico, cioè approvate;

    3) Quello che va bene a te non va bene a me e viceversa. In risposta alla tua domanda se la psicoterapia fatta da una persona esperta aiuta, anche se solo ci si vede per parlare, ti dico di sì, come lo può essere scrivere un diario, o come scrivere delle lettere;

    4) Identifica il tuo problema, tu sai dentro di te quali sono i tuoi limiti e i tuoi problemi. Gli specialisti ti daranno la soluzione.


    Spero di essere stato d'aiuto. Saluti, Valerio.

  • Ciao ParadisoPerduto , sì, ci sono tanti incompetenti e ciarlatani ma, per fortuna, anche bravi professionisti. Ho fatto molta psicoterapia e posso dirti che la sensazione è stata quella di avere inforcato un paio di occhiali che mi consentivano di vedere il mondo in modo diverso. Hai già avuto risposte senz'altro più informate della mia, comunque dico la mia... credo che la psicoterapia possa aiutare a rimodulare i pensieri disfunzionali attraverso una sorta di ristrutturazione cognitiva.

    a totally amazing mind/so understanding and so kind

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