Non so se è corretto dire questo. Non ho parlato di utilità
Ok, scrivevo di utilità/convenienza in accezione estensiva dei termini, includendo dunque anche il concetto di opportunità (di non rompere alcuni equilibri), dunque credo che vi sia pertinenza.
Non è mia intenzione criticare il tuo approccio, anzi, mi pare sostanzialmente equilibrato.
Solo che ecco, non è il mio, non riuscirei proprio ad essere così: infatti gli equilibri, se è il caso, li rompo eccome, e non mi faccio influenzare da eventuali legami parentali per quanto strettissimi od amicali di lunghissima data.
Ovvio che mi faccio in quattro per inviare a lungo moltissimi input propedeutici ed inequivocabili, ma se poi i feedback sono costantemente negativi ed incompatibili, vabbè, allora cancello indelebilmente la persona in questione, senza se e senza ma.
Per me è essenziale e vitale il potermi specchiare e il riconoscermi.
Sono consapevole anche di essere una persona con traumi importanti, dunque è anche un mio modo di proteggermi.
Ho come l'intuizione, rilevata anche da qualche altro utente, che tu condivida alcuni tratti con questo soggetto, ma in modo meno esasperato, non so se sino al punto di ammirarli e/o invidiarli.
mi dice limpidamente che è in cura per questo, ma purtroppo non riesce a modificare la sua percezione distorta; sa che probabilmente ha dei pregiudizi, ma non riesce a superarli.
Questo però lascia intravedere uno spiraglio di luce in una persona che, dalla tua descrizione, definirei aberrante e che mi farebbe ribrezzo.
(Ne ho conosciute molte così, ed alcune le ho viste finire malissimo).