In questi giorni riflettevo sulla mia vita, sui miei rapporti, e non posso che concludere, a distanza di quasi 20 anni di conoscenza, che mia suocera è stata ed è una fonte inesauribile di problemi.
Premetto che il mio è uno sfogo, so benissimo che c'è poco da fare, ma ecco se in passato cercavo giustificazioni e consolazioni varie, se mi dicevo che in fondo aveva anche dei lati positivi, oggi non posso che concludere che sono davvero difficili da trovare. Ha fatto e cresciuto mio marito, ok, con cui vado d'accordo e ho costruito la mia famiglia. Ma superato questo aspetto, lei di fatto ha contribuito e contribuisce alla nostra vita solo negativamente, con la sua lista infinita di problemi che genera continuamente, problemi che in buona parte derivano da lei stessa, e che ovviamente arrivano dritti dritti a casa nostra. Io la vedo davvero poco, eppure in ogni momento della vita sento la sua presenza, è una vera spada di Damocle che pende sulle nostre teste. Ogni situazione di serenità è gravata dalla minaccia di qualcosa che può danneggiarci a causa sua, incombe sulle nostre vite in modo nefasto. In passato, quando era più giovane, era molto attiva nel creare dei problemi, poteva essere qualunque sciocchezza che diventava tragedia. Un telecomando che non funzionava proprio mentre andavamo all'aeroporto; un armadio crollato sul pavimento da sistemare urgentemente, una presa di corrente da sistemare, una visita medica a cui accompagnarla, un funerale, una depressione di ferragosto che ci imponeva il rientro in cittá per farle compagnia. Anni e anni e anni di fastidi piccoli ma continui. Poi la malattia neuropsichiatrica conclamata, le chiamate continue, la solitudine, l'incapacitá un po' reale un po' voluta di fare determinate cose. Oggi pende più che mai sul nostro futuro, qualunque problema arriva qui a casa nostra e non riusciamo a staccare mai da lei e dai suoi guai, che davvero genera continuamente, non può farne a meno, incurante del male che può fare e indifferente persino verso i nipoti, che ignora completamente (perfino è stata capace di presentarsi a mani vuote al battesimo del mio bimbo). Ho costruito un posto dove poter passare serenamente l'estate, godermi i miei bambini, riempire le giornate di fiori, profumi, corse al mare, cene in giardino tra rane e cicale, amici vecchi e nuovi, ma la mia serenità è compromessa da lei, perché non si lascia gestire, non ci lascia andare, anche a distanza fa danni, e non voglio scendere nei dettagli, ma mio marito ogni due per tre deve intervenire. A volte guardo gli altri nonni, ci chiacchiero, ci son persone piacevoli anche a 80 anni, persone da cui imparare, persone solari, forti; invece noi abbiamo questa signora che trascina nel suo baratro tutto ciò che tocca. Credo che sua madre sia il principale e forse unico difetto di mio marito. Io cerco di non pensare a lei, cerco di godermi il presente, ma poi inevitabilmente irrompe nel nostro quotidiano e non farsi influenzare è difficile.