Sei anni che non esco di casa e sono in una crisi terribile

  • Non so nemmeno come faccia a scrivere. Come faccia a trovare la forza di prendere il cellulare e entrare addirittura qua per dire ciò che sto per dire, o meglio raccontare.


    Sono passati 6 anni da quando mi sono chiusa in casa, ora ho 29 anni e se prima il coraggio di uscire anche solo per una passeggiata nel mio giardino la trovavo ora niente. Non riesco a uscire di casa, non mi lavo e non ci riesco nemmeno con l’aiuto di mia madre e uscire di casa diventa anche più difficile nelle mie condizioni. Non posso andare dallo psichiatra perché non ce la faccio proprio a uscire, sono dipendente dallo xanax ma il farmaco non mi aiuta a trovare il coraggio per prendere e varcare la soglia di casa.


    Tutto sommato però questi ultimi anni ho sofferto tanto senza mai avere una crisi come quella che è arrivata quasi due settimane fa. Sto così male che non riesco nemmeno a spiegarlo, alla mia età mia madre (in preda alla preoccupazione) mi fa dormire nel letto con lei da diverse notti. Perché nel mio letto non riesco a dormire, mi sveglio nel cuore della notte con l’ansia alle stelle e lei è subito pronta a darmi qualche altra goccia.


    Poi al mattino inizio a piangere, urlo e mi dispero, non ho autostima e mi vedo uno schifo, sento un peso sul petto e se provo a mangiare qualcosa mi viene da vomitare, quindi non sto nemmeno mangiando niente. Lo psichiatra parla solo con i miei genitori, sono loro che vanno da lui per cercare di aiutare me, lui è un bravo medico, quello che ha detto a mia madre è che ho una vera e propria crisi abbastanza duratura ma che dovrebbe placarsi tra qualche giorno.


    Questo mi preoccupa, a me sembra che vada sempre peggio e che questa crisi non finirà mai. Non riesco nemmeno a respirare dal dolore. È arrivata senza preavviso e non era mai successo. Ho bisogno di aiuto ma devo aspettare che questo medico valuti il da farsi a distanza, parlando appunto con i miei. Sto distruggendo anche l’umore dei miei genitori, mia madre è costretta a stare a casa perché sto troppo male e non se la sente a farmi rimanere da sola. Inoltre l’estate non aiuta perché è una stagione che mi mette ansia, aumenta la mia depressione e mi fa sentire a disagio fisicamente.


    Non so cosa fare. Vi sono mai capitate queste crisi? E dopo sono andate via? Ho bisogno di sapere che qualcuno ne è uscito, perché sto soffrendo come un cane.

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Leggendo la tua storia noto che è molto tempo che il problema sussiste, ma desumo che fra alti e bassi in questi sei anni avrai trovato un tuo equilibrio nel convivere con questa fobia (?) che non ti permette di uscire, dunque direi che questa crisi non è un ingravescenza, un precipitare della situazione per cui chissà cosa potrà succedere, anche se i sintomi sono molto forti e intesi. Data anche la tua molto giovane età, io sarei più portata pensare (anche per esperienza) che invece è giunto il momento di "risalire", perché toccare il fondo ha solo e unicamente quello scopo.


    Non ho capito nello specifico quale sia il tuo problema, sembrerebbe una forma di agorafobia. Se così è le fobie sono superabili anche le più gravi e radicate, oppure ci si può convivere in maniera dignitosa, però il farmaco non è una cura risolutiva, alla lunga si arriva alla dipendenza o all'assuefazione. Sono convinta del fatto che quando l'ansia arriva ai livelli che descrivi nel tuo caso è perché non è stata trattata con una psicoterapia adeguata e non perché l'ansia di per sé non sia gestibile. A mio umile parere, una terapia "di impatto", come una cognitivo-comportamentale può intanto forniti gli strumenti per gestire la fobia. In futuro potrai valutare invece un percorso più introspettivo per comprendere l'orgine profonda di questi problemi.

    Mi chiedo e ti chiedo se hai mai fatto una terapia psicologica oltre a rivolgerti allo psichiatra?


    Altri consigli che potrei darti per esperienza (non sono arrivata a non uscire di casa come te, ma "quasi") è fondamentale avere abitudini sane, e la mente inzia a riequilibrarsi man mano che con sforzo si raggiungere una sana abitudine. La mancanza di esposizione alla luce solare non aiuta chi soffre d'ansia e depressione ansiosa. Al momento sei in un circolo vizioso che ben capisco in cui non esci per l'ansia ma la tua ansia non migliora stando in casa.


    Non so come passi il tuo tempo ma potresti comprare online qualche libro sulla gestione dell'ansia, ce ne sono moltissimi, anche di Mindfullness. Non vederla come la soluzione a tutti i tuoi problemi ma dato che comunque non hai molta scelta al momento, è importante smorzare i propri pensieri leggendo libri che possono nutrire la tua mente.


    Ti riferisco una frase che mi disse la mia Dottoressa molti anni fa in un momento in cui ero presa da forte derealizzazione e cominciai appunto a chiudermi in casa: "l'ansia stringe il cerchio e se eviti sempre nemmeno in casa ti sentirai più sicura!", parole verissime che ancora ho stampate nella mia mente... L'ansia non è più forte di noi e di te, perché è una reazione del nostro stesso corpo, anche se può essere logorante, se si ha la forza di sopportare tutto questo si ha anche la forza di fare quei piccoli passi per superarla e non evitare più, poiché l'evitamento la nutre e la ingigantisce.


    Al momento per me è importante che tu sappia a che cosa "appoggiarti" per cominciare a muovere i primi passi fuori dalla crisi: tornando alla psicoterapia, ti è possibile in videochiamata? Oggi molti terapeuti lavorano in questa modalità.

  • Al momento per me è importante che tu sappia a che cosa "appoggiarti" per cominciare a muovere i primi passi fuori dalla crisi: tornando alla psicoterapia, ti è possibile in videochiamata? Oggi molti terapeuti lavorano in questa modalità.

    Sono d'accordo su questo punto. Trovo abbastanza inutile che i tuoi genitori vadano dallo psichiatra dicendogli come stai, e loro ti riferiscano cosa ha detto loro. Ci possono essere differenze abissali anche solo per il lessico usato. Trovo che la comunicazione diretta tra paziente e medico sia sempre fondamentale, quando possibile ovviamente. E nel tuo caso credo che fare una videochiamata non sia una cosa così impossibile.

    Seconda cosa: se non riesci neanche più ad uscire in giardino, prova almeno ad uscire su un terrazzo o poggiolo. Almeno prenderai un po' di sole e aria fresca.

  • Hai mai pensato di chiedere un ricovero? Chiami l'ambulanza e chiedi aiuto.


    Almeno decidi per te.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Ciao a tutti, grazie per le risposte. Il problema principale è il mio troppo stare male per poter uscire di casa. Se fossi in condizioni simili alla mia pre crisi e sapessi cosa avrei passato più avanti probabilmente a denti stretti avrei trovato un modo per uscire, sopportando anche il caldo. Questi giorni sono un inferno, mia madre ha mandato delle registrazioni vocali di me che piangevo e che mi lamentavo allo psichiatra e lui ha chiaramente detto che sono in una situazione gravissima e che se mi stesse ancora seguendo la Asl mi avrebbero già ricoverato. I miei si sono rivolti a lui per allontanare quelli della Asl perché avevano proposto il TSO, ma a questo punto non capisco più quale sia la strada migliore. Oggi sono stata talmente male che non mi sono mossa dal letto per tutta l’intera giornata, pianti, urla, disperazione e altri due vocali mandati al terapista per fargli sentire quanto sto soffrendo. Non capisco, questa crisi è davvero arrivata dal nulla quasi due settimane fa, e non finisce. Finché la crisi non finisce nemmeno lo psichiatra può agire provando a prescrivermi qualcosa. La terapia tramite webcam è un’idea che sto già prendendo in considerazione, alla fine è l’unica strada per poter interagire io con lui.


    Hai mai pensato di chiedere un ricovero? Chiami l'ambulanza e chiedi aiuto.


    Almeno decidi per te.

    Sì, prima ero monitorata dalla Asl ed è ciò che hanno proposto per me, ma il ricovero mi spaventa assai. E spaventa anche la mia famiglia. Le strutture qua in Sardegna non sono delle migliori. Però dalla sofferenza ci ho pensato più volte in queste quasi due settimane.

  • Sì, prima ero monitorata dalla Asl ed è ciò che hanno proposto per me, ma il ricovero mi spaventa assai. E spaventa anche la mia famiglia. Le strutture qua in Sardegna non sono delle migliori. Però dalla sofferenza ci ho pensato più volte in queste quasi due settimane.

    L'alternativa qual è?

    Nel senso che ti spaventa il ricovero (comprensibile) ma non vivi perché di fatto sei rinchiusa in casa, imbottita di farmaci, senza via d'uscita.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Non è che magari tu possa avere una forte carenza di qualche vitamina che peggiori la situazione? Tipo catenza di magnesio o altro? Contando che non penso tu prenda mai sole, come va la vitamina D? Molte sostanze sono psicoattive e se mancano sono guai.

  • Ciao Freya, non ho mai vissuto una situazione come la tua, ma leggendo le risposte che ti sono state date ti dico che sono molto d'accordo sulla terapia online.

    Ti posso comunque parlare della mia esperienza in quanto ho seguito tutta (o quasi) la terapia in videochat, ed è stata una scoperta! Inizialmente ero scettica, poi in realtà ho cominciato ad apprezzarne la comodità, e in effetti mi sono trovata molto bene.

    Non avrei cambiato la mia terapista per nulla al mondo, e siccome lei spesso cambiava sede di lavoro essendo dislocata fra nord e sud siamo sempre riuscite a rispettare gli appuntamenti.

    Inoltre come leggevo sono d'accordo anche io che la soluzione non si può trovare se non sei tu in primis a parlare con lo specialista.


    La nota positiva in tutto ciò è che tu ti rendi conto del tuo star male e che vuoi uscirne, e anche il fatto che tu lo abbia scritto qui è davvero molto significativo.

    Vorrei starti vicina e abbracciarti, perché tutti a modo nostro abbiamo sofferto e io per prima vorrei che nessuno avesse queste sofferenze psicologiche.

    Stai cercando aiuto e questa è una gran cosa, vuol dire che non vuoi rimanere nella tua condizione e che ti rendi conto che così non va bene; scusami se mi permetto però di dirti che, essendo una condizione pregressa e reiterata nel tempo, probabilmente era comunque giunto il momento di fare qualcosa per sistemarla, perché capisci bene che (motivi a parte) chiudersi in casa per anni sicuramente era una condizione che non ti faceva stare bene, motivo per cui forse è arrivata la crisi.

    Ora, tutto ciò non possiamo dirtelo noi, ma possiamo esserti vicini, raccontarti le nostre esperienze e darti il nostro conforto.

    Aggiornaci sulla tua situazione e soprattutto abbi forza e fede... ce la farai, sei forte!

  • Non è che magari tu possa avere una forte carenza di qualche vitamina che peggiori la situazione? Tipo catenza di magnesio o altro? Contando che non penso tu prenda mai sole, come va la vitamina D? Molte sostanze sono psicoattive e se mancano sono guai.

    Prendo integratori, quindi no. È proprio una crisi che è arrivata a ciel sereno. Io convivevo con questa cosa ed ero più o meno tranquilla. Adesso mi alzo dal letto e non riesco nemmeno a mangiare senza vomitare.

  • Freya0093 concordo con Garden sulla verifica, tramite esami ematici, della vitamina D...parlo per esperienza. La avevo bassissima e quando ho migliorato con l'integrazione i valori, la mia ansia è notevolmente diminuita.

    Non sono mai arrivata ad una situazione identica alla tua ma simile si.

    Ho passato lunghi periodi rinchiusa in casa senza mangiare con mia madre e tutta la mia famiglia che si sono "annullati" per me, per farmi mangiare, lavare, vivere.

    (Riporto un aneddoto solo per far capire la situazione. A me rilassa molto ricevere carezze sulle mani, sulle braccia, sul viso ma anche su tutto il resto del corpo. L'apice del rilassamento lo raggiungo se queste carezze vengono fatte con un pennello da trucco occhi che, essendo sottile, mi solletica quasi.

    Mia madre passava le notti a "spennellarmi" per farmi dormire mentre io piangevo e andavo in crisi con dispnea e tachicardia)

    Ad un certo punto mi sono resa conto che non potevo continuare così e che se non volevo farlo per me stessa dovevo farlo per loro, perchè stavo rendendo la loro vita un vero inferno e non lo meritavano.

    Una mattina, dopo una nottata tremenda, mi sono alzata, mi sono fatta aiutare a lavarmi e vestirmi e ho chiesto a mia madre di accompagnarmi fuori casa, fino all'auto. Non volevo salirci...solo arrivarci...mancanza di respiro, tachicardia, tremori, nausea, sudarella, gambe molli, forti sbandamenti ma sostenuta da un lato da mamma dall'altro da papà, piangendo sono arrivata all'auto. Tornata a casa ho capito che non mi sarebbe successo nulla, non era pericoloso e il giorno dopo l'ho rifatto. Ci ho messo due settimane per salire in macchina e fare un giro dell'isolato (sempre con il terrore dentro) ma ce l'ho fatta. Ho affrontato le mie paure.

    Sono passati quasi 20 anni...non sto benissimo ma crisi come quella non ne ho più avute.

    Fatti aiutare, vedrai che puoi farcela anche tu. Devi volerlo con tutta l'anima...contatta un medico, fatti prescrivere farmaci idonei, assumili e scalali come ti indica, non abusarne che rischi di diventarne dipendente. Sono un aiuto ma la parte fondamentale devi farla tu.

    Fatti forza, alzati dal letto vai a lavarti!

    Volevi sapere se qualcuno ce l'ha fatta...io sì...ora tocca a te!

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