Ciao a tutti.
Questo è il mio primo post ed ammetto di essere contenta all’idea di esporre ciò che vive dentro la mia testa, in un "luogo" che sembra apparire a me sicuro.
Del resto, si sa, parlare con persone sconosciute risulta più facile.
Soffro d’ansia da anni, ho 25 anni.
Mi sono sempre ritenuta una persona forte, e quindi per tanto tempo ho accantonato i miei sintomi, erroneamente, nonostante non fossero facilmente trascurabili.
Avevo paura di pronunciare ad alta voce qualcosa che, una volta assunto un suono, prende anche una forma più reale.
I disturbi sono peggiorati. Gli ultimi anni sono stati pieni di episodi difficili da affrontare, ma nonostante ciò ho sempre cercato il modo di andar avanti.
Perlopiù ho cercato di tenermi impegnata, in maniera quasi spasmodica.
Purtroppo sono arrivata al punto di vivere la mia vita in maniera offuscata.
Qualsiasi cosa, anche quella che prima mi entusiasmava, adesso mi provoca ansia, e se non mi provoca ansia, mi provoca insoddisfazione.
Se devo uscire, esigo che tutto sia sotto il mio controllo. Chi c’è, dove siamo, l’orario.
Recito sempre la parte del giullare.
A lavoro, in famiglia, in amicizia.
Sono quella che fa ridere, ed ultimamente lo sono così tanto che avverto una sorta di smania in questo mio comportamento, quando dentro vorrei solo piangere.
Ma è il mio modo di affrontare questo male, di non buttarmi giù.
Ma capita.
Capita fra le mura della mia stanza, e la rassegnazione che provo in quei momenti è quasi rassicurante, quasi mi abbraccia e conforta.
Mi sento quasi a mio agio in quel dolore.
Preferisco quello stato depressivo all’ansia.
L’ansia mi provoca pensieri ossessivi che non mi danno tregua, che mi portano a cercare di risolverli, e paradossalmente risolverli mi fa stare peggio, perché subito dopo cerco altri motivi per avere ancora l’ansia, come se io non meritassi di stare bene, serena, tranquilla.
Oggi mi sono finalmente decisa a vedere uno psichiatra.
Mi è stato prescritto lo zoloft, ed inizierò domani con una dose di 25 mg al giorno.
Mio padre soffre di disturbo bipolare, e per anni l’ho visto soffrire, interrompere le cure, riprendere, ed ho sempre avuto molta paura degli psicofarmaci.
Ma arrivati a questo punto, credo che la cura farmacologica, più l’inizio di un percorso psicoterapeutico siano la scelta giusta.
Forse scrivo qui anche per questo, per avere le vostre opinioni, per essere incoraggiata ed in qualche modo tranquillizzata, nonostante il mio psichiatra lo abbia già fatto a sufficienza.
Non voglio aspettare di trovarmi al limite per trovare una soluzione.
Ho sviluppato anche un disturbo alimentare, ed ho sul serio paura per il mio futuro.
Ho voluto raccontare a grandi linee la mia storia.
Vorrei sapere che ne pensate, vorrei le vostre opinioni in generale, e vorrei capire che ne pensate dello zoloft, se lo avete già assunto.
Grazie se siete arrivati fin qui. E buona serata.