Sono una persona di quasi 50 anni, amo il mio lavoro (ambito educativo con i piccoli) ma sono precaria da sempre.
Dopo un anno e mezzo di mobbing mi sono ritrovata, qualche mattina fa, ad apprendere che il posto indeterminato che mi sarebbe spettato era stato dato ad un'altra persona con meno esperienza e venuta molto dopo di me nel contesto lavorativo dove sto dal 2019... il tutto fatto alle mie spalle e facendomi trovare di fronte al dato di fatto comunicatomi solo dalla 'fortunata' (davanti ai dolci portati per festeggiare) che mi invitava a chiedere spiegazioni in segreteria.
Ho faticato a restare a lavoro perché questa ennesima mancanza di considerazione e rispetto (i superiori potevano avvertirmi ed eticamente dovevano) mi ha fatto crollare. Colleghe mute, quella che credevo più sensibile mi ha colpevolizzata perché si vedeva che ero tesa e arrabbiata visto che rispondevo a monosillabi (agli adulti).
Non sono più andata a lavoro da allora, sono passate circa tre settimane, sono seguita da psicologa e psichiatra.
Inoltre pochi giorni prima di questo evento, il mio compagno (da circa un anno) mi dice che non sente più passione per me pur provando tanto amore, chiedendogli cosa allora volesse profondamente ottengo un 'non lo so'.
Ho dovuto, in ginocchio, recidere questo rapporto che ormai mi stava facendo solo sentire sbagliata e non concedeva sbocchi, ma sento di essermi come mutilata, non ho avuto altra scelta, lo amo eppure mi ha costretta a mettere la parola fine, lui non sapeva, non voleva perdermi ma... nel pianto di entrambi ho constatato la fine del nostro rapporto più che sceglierlo.
Ho iniziato a prendere quello che lo psichiatra consiglia ma ho paura ad assumere lo Xanax nei momenti più acuti come adesso... mi manca l'aria, l'angoscia è persistente, i familiari e gli amici più cari tutti impegnati nei loro guai in questo periodo. Ho fallito in tutto nella mia vita, credo di non meritare nulla e vorrei tanto sparire, affrontare le giornate è sempre più difficile, mi manca il calore della relazione che avevo, mi sento molto sola... Non riesco ad immaginare di poterne uscire, passo le giornate a cercare di dormire il più possibile, ho mille paure e non ce la faccio più... mi si riempie la testa di domande e penso spesso a chi si procura tagli e mi chiedo se davvero trovino conforto. Devo essere in qualche modo una persona indegna per combinare così tanti disastri, a volte mi sembra di odiarmi...