L'esistenza del libero arbitrio è uno dei dibattiti aperti e non ancora risolti. Nel senso normalmente per comodità e perché comunque siamo in una dimensione relativa si dà per scontato che esista ma nel mettere in dubbio la sua esistenza a livello radicale si apre una questione assai complessa.
Comunque giuseppe ovviamente in simpatia perché abbiamo sempre discusso proficuamente: Secondo me poni la questione in modo un po' confuso.
Già nella discussione a mio umile avviso si è confuso un aspetto: il talento non è il raggiungimento della perfezione tecnica. A mio avviso il talento, specie in ambito artistico, è connesso all'ispirazione e alla necessità. L'artista deve far sgorgare l'arte (ai vari livelli come musica, pittura, danza) questo converge con il perfezionamento. Per cui il talento non è una cosa tiepida, ma è pregno di passionalità, secondo me vale anche per lo sport e pure per il calcio pur ammettendo che non nutro simpatia a riguardo. Altrimenti si può essere bravi o addirittura professionali ma non c'è un talento coltivato. Spesse volte, da adulti, si scoprono talenti innamorandosi di una disciplina. Ovviamente più difficile per lo sport rispetto il vincolo del corpo. Però esistono persone che hanno scoperto da adulti di avere grandi doti creative ad esempio.
Per cui rispetto la domanda che poni io farei una distinzione: molte cose possono essere piacevoli da fare ma di poche siamo veramente innamorati, il talento, lo assocerei a ciò che si ama fare piuttosto a ciò che è appena piacevole. Riguardo gli hobbie si parla di avere forse una predisposizione nella forma mentis e quindi capacità particolari o sopra la media: pensiamo ad alcune persone neurodiverse e come risolvono facilmente difficili problemi logici, ma non vedo perché non si possa definire anche questo un talento.