E' vero, ma non bisogna esagerare in nessuna direzione.
In psicologia, specie quella pedagogica, il concetto di "positivo" è molto meno definito di quanto non si creda ingenuamente in senso comune. Esagerare con concetti "positivi" forma l'individuo (il figlio) in modo ingenuo e con aspettative che poi possono non trovare terreno fertile nell'ambiente in cui questo figlio andrà a svilupparsi.
Ne abbiamo avuto (e ancora ne abbiamo) un esempio concreto con il disastro educativo degli Xennial e dei Millennial.. i quali credevano (e alcuni ancora credono) di vivere in un mondo che non esiste e ne hanno pagato le conseguenze, sia in termini psichici che economici. Il forum è pieno di persone che si credono "fallite" perché avevano aspettative troppo positive.
A livello pedagogico "positivo" è dato più dal risultato in proiezione che non dall'accezione iniziale o intenzionale dell'azione educativa che si va a praticare sul figlio. Una educazione corretta comprende sia elementi volgarmente ritenuti "negativi", sia elementi volgarmente ritenuti "positivi".
Persino il pessimismo, in dosi misurate, può essere certamente ritenuto un ingrediente corretto per l'educazione. Aiuta a non farsi aspettative irrealistiche, le quali sono la primaria fonte di infelicità.
Ognuno dá quel che ha come ho già scritto, e dovendo scegliere io preferisco chi infonde positività, a costo di creare adulti illusi è ingenui, piuttosto che individui cinici e calcolatori.