Galanteria e timore della fidanzata

  • La galanteria in effetti è sessista per definizione, però dovrebbe trattarsi di un sessismo alla rovescio, che dà alla donna un privilegio, quindi ne lascio la contestazione alle puriste della parità in tutto e per tutto, e io finchè ce n'è in giro qualche traccia ne approfitto volentieri e, una volta tanto, senza paranoie.

    Che sia in origine una tattica per adulare e indurre alla disponibilità sessuale lo do per scontato, ma poi è diventata prassi anche in contesti non palesemente seduttivi, per cui questo secondo fine può passare tranquillamente in secondo piano. Per fare un esempio, ho un amico gay che comunque, essendo circa coetaneo, si comporta con me con la stessa galanteria degli uomini eterosessuali, perchè così è stato abituato, e io lo trovo assolutamente adorabile.

    All'uomo generalmente non piace essere galante. La considera una rottura di scatole. Lo fa con lo stesso spirito con cui paga una cena: sperando di ricevere qualcosa in cambio.

    Generalmente, non lo posso sapere. Secondo me dipende. Alla base c'è quello, ma parlo a livello di costume, non del singolo individuo.

    A livello del singolo individuo, credo che ci siano anche uomini a cui piace proprio essere galanti, perchè lo ritengono parte della loro identità maschile e lo fanno senza sforzo. Il mio ex-marito, che peraltro ha un carattere che a sopportarlo faticherebbe Giobbe, è sempre stato galante con le donne, forse perchè, non essendo bello, ma sveglio sì, ha capito presto che doveva puntare su altre qualità. Poi chiaro che l'intento di fondo è sedurre, però per lui fa parte del gioco piacevole della seduzione e lo applica anche quando la possibilità di seduzione è del tutto remota, o magari neppure gli interessa. E', o meglio era, il suo modo di rapportarsi alle donne, che poi gli ha permesso di trovare partner senza particolari difficoltà pur essendo tutt'altro che un bell'uomo. Il partner che ho avuto dopo di lui, invece, pur essendo suo coetaneo, era decisamente poco galante; fra i due, però mi sono sentita molto ma molto più sminuita dal secondo, tanto che poi, a forza di farglielo notare, questo si è stufato e mi ha mollato.

    Infatti, ma in questo caso la galanteria sarebbe un "contentino", un "riempitivo" di vuoti e incapacità della donna.. ovvero una conferma implicita di inferiorità.

    Supponiamo anche che sia così. Ma vogliamo essere così ingenue da pensare che chi non è galante ci stimi di più? Dubito molto. Non credo che il ragionamento dei non galanti sia "Uhhh, questa è un genio, per cui non le verso il vino."

    Secondo me, chi non è galante ci stima tanto (poco) quanto gli altri, e in aggiunta non si fa scrupoli di farcelo capire. Insomma, se il fine ultimo è sempre arrivare al letto, bè, meglio uno che si presenta con qualche premura, anche un po' fasulla, di uno che se ne frega del tutto e dà per scontato che devi andare a letto con lui anche se non ti riserva nessuna attenzione e nessuna lusinga.

  • La galanteria in effetti è sessista per definizione, però dovrebbe trattarsi di un sessismo alla rovescio, che dà alla donna un privilegio, quindi ne lascio la contestazione alle puriste della parità in tutto e per tutto, e io finchè ce n'è in giro qualche traccia ne approfitto volentieri e, una volta tanto, senza paranoie.

    E' vero, nel tempo si è evoluta come un "sessismo al rovescio", ovvero un privilegio. Proprio per questo in un regime di parità non ha più senso di esistere.


    Al momento, come vai confermando col tuo scritto, si è ridotto a una questione generazionale. Chi è nato prima di un certo periodo considera normale la galanteria, chi è nato dopo no.

    I più evoluti, a prescindere dall'età, mantengono un minimo (ma proprio poco) di "galanteria razionale", ovvero quella che ha senso di esistere per ragioni concrete. Aspetto sempre che una donna entri in casa prima di partire con l'auto ..e non lo faccio per salvare la portiera.


    Che sia in origine una tattica per adulare e indurre alla disponibilità sessuale lo do per scontato, ma poi è diventata prassi anche in contesti non palesemente seduttivi, per cui questo secondo fine può passare tranquillamente in secondo piano. Per fare un esempio, ho un amico gay che comunque, essendo circa coetaneo, si comporta con me con la stessa galanteria degli uomini eterosessuali, perchè così è stato abituato, e io lo trovo assolutamente adorabile.

    Il tuo amico si comporta in quel modo per motivi educativi, molto probabilmente generazionali. Se avesse 25 anni le donne le tratterebbe al pari degli uomini.


    Tu lo trovi "adorabile" per lo stesso suo motivo.


    credo che ci siano anche uomini a cui piace proprio essere galanti, perchè lo ritengono parte della loro identità maschile e lo fanno senza sforzo.

    Sono gli "uomini femminilizzati" di cui parlavo nell'altro post, oppure sono quelli che per educazione/generazione hanno ancora questa informazione nella mente.


    Ma vogliamo essere così ingenue da pensare che chi non è galante ci stimi di più?

    E' una questione di coerenza. Il messaggio del "contratto sociale" deve essere chiaro e razionale. In questo i movimenti femministi hanno parecchio sbagliato, tanto è vero che non esiste una tesi: alcune si offendono, altre se la godono. Nella confusione vince sempre la scelta "salvifica", ovvero quella meno pericolosa: evitare di essere galanti.


    Infatti è quello che sta accadendo, semplicemente.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • I gesti sono inevitabilmente impregnati del tipo di energia che quella persona emana. Lo stesso gesto in base alla persona ha una vibrazione molto diversa.


    Il gesto di galanteria che viene dall'ego e fatto più per se siessi ha una qualità vibratoria diversa da quello che proviene da un uomo che agisce con l'ispirazione e col cuore.


    E ... anche con la stessa persona si possono vivere le due modalità differenti.

    Tu parli di vibrazione, io parlavo di percezione. Mi pare siano le due facce della stessa medaglia.


    Però non credo che sia così facile da sentire o comprendere subito. Ho conosciuto parecchie donne, l'ultima l'altro ieri che il loro racconto l'hanno finito con "non avrei mai pensato fosse violento, era così galante". È un esempio estremo (quello della violenza) ma che riporta l'incapacità di molte di sentire cosa realmente viene comunicato.

    namasté

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  • Tu parli di vibrazione, io parlavo di percezione. Mi pare siano le due facce della stessa medaglia.


    Però non credo che sia così facile da sentire o comprendere subito. Ho conosciuto parecchie donne, l'ultima l'altro ieri che il loro racconto l'hanno finito con "non avrei mai pensato fosse violento, era così galante". È un esempio estremo (quello della violenza) ma che riporta l'incapacità di molte di sentire cosa realmente viene comunicato.

    Sì.


    E in effetti le possibilità le sono moltissime. Non ho mai conosciuto uomini violenti però mi è successo di osservare la "trasformazione" (e rimanere sotto choc perché inaspettata) che può fare un uomo, in particolare in fase di conoscenza, quando dalla galanteria (per rimanere in topic) si passa alle espressioni egoiche più incattivite con giudizi, svalutazioni e pure insulti. Che sono forme di violenza.


    -----


    Ne aproffitto avendo letto il dibatitto per aggiungere un commento sulla galanteria:


    Per me come ogni concetto anche quello della galanteria è in quanto tale astratto e mentre la si vuole definire, quindi oggettivare, mi sembra che si trasformi in un barattolo con un editchetta con scritto sopra "Galanteria" dove poi ognuno di noi inserisce cio' che vuole e nelle dosi che meglio crede e molto spesso questo dosaggio è l'espressione inconscia dei propri bisogni. La regola dei bisogni è la sostanza di ogni cosa umana come affermava Carl Rogers.


    L'ho fatto anche io avendo parlato (secondo me) di differenze fra educazione e galanteria e cosa mi sembra una mancanza e cosa no: Ma fondamentalmente penso che la "galanteria" essendo un'azione emanata da una persona (così come la danza è "ballata") e non avendo esistenza propria e oggettivabile come una sedia o un tavolo al netto del "come dovrebbe essere o del come è": Si approda inevitabilmente al discorso fatto sopra con la huesera: Segnamo pure dei contorni e delle regole, un meglio o un peggio... ma la vita è fatta di moltissime variabili per cui tutto finisce per avere valore relativo.


    Dall'altro lato c'è la razionalizzazione della galanteria e del sua coerenza nell'epoca della parità ... Può essere un'analisi corretta da un punto di vista logico-razionale che mette la galanteria sul piano del comportamento indiscutibilmente "artificiale", escludendo semanticamente che nella stessa parola di galanteria possa esistere un movimento instintivo e sentito. Puo' essere che sia così però a me le misurazioni logiche rattristano sempre un po' e mi trasmettono un'idea alla base difensiva delle possibili interazioni fra uomo e donna.

    DALI :hibiscus:

  • Dall'altro lato c'è la razionalizzazione della galanteria e del sua coerenza nell'epoca della parità ... Può essere un'analisi corretta da un punto di vista logico-razionale che mette la galanteria sul piano del comportamento indiscutibilmente "artificiale", escludendo semanticamente che nella stessa parola di galanteria possa esistere un movimento instintivo e sentito. Puo' essere che sia così però a me le misurazioni logiche rattristano sempre un po' e mi trasmettono un'idea alla base difensiva delle possibili interazioni fra uomo e donna.

    Domanda, hai un appuntamento con un ragazzo conosciuto da poco, si presenta con un mazzo di rose.

    Tu questo gesto come lo prendi? Non ti sto chiedendo se ti piace o no l'uomo che si presenta con i fiori o se a te piacciono i fiori, ma cosa pensi di quel gesto da parte dell'uomo, a che pro?

    Il mondo e' pieno di pazzi

  • Domanda, hai un appuntamento con un ragazzo conosciuto da poco, si presenta con un mazzo di rose.

    Tu questo gesto come lo prendi? Non ti sto chiedendo se ti piace o no l'uomo che si presenta con i fiori o se a te piacciono i fiori, ma cosa pensi di quel gesto da parte dell'uomo, a che pro?

    Beh se ho l'appuntamento è implicito che un po' mi piace no? :D


    Comunque rispondo alla tua domanda: Lo prendo bene come gesto.


    A che pro lo prenderei bene ? perché all'apparenza, che è l'unica variabile che ho in quel dato momento, è un gesto di cui non vedo il motivo di giudicare o pregiudicare negativamente. Rimanendo fermi al gesto. Le altre considerazioni arriveranno poi conoscendolo.

    DALI :hibiscus:

  • Beh se ho l'appuntamento è implicito che un po' mi piace no? :D


    Comunque rispondo alla tua domanda: Lo prendo bene come gesto.


    A che pro lo prenderei bene ? perché all'apparenza, che è l'unica variabile che ho in quel dato momento, è un gesto di cui non vedo il motivo di giudicare o pregiudicare negativamente. Rimanendo fermi al gesto. Le altre considerazioni arriveranno poi conoscendolo.

    si ovvio che un po ti piace ^^ , pero' parlando di galanteria, anche quello è un gesto galante, e come dici tu non lo giudichi negativamente.


    Ti ho chiesto questo perche' da quello che tu dicevi qui' "Dall'altro lato c'è la razionalizzazione della galanteria e del sua coerenza nell'epoca della parità ... Può essere un'analisi corretta da un punto di vista logico-razionale che mette la galanteria sul piano del comportamento indiscutibilmente "artificiale", escludendo semanticamente che nella stessa parola di galanteria possa esistere un movimento instintivo e sentito.", a me non torna perche' un gesto galante possa essere visto non coerente nell'epoca della parita', che poi di parita' io non in questo periodo proprio non ne vedo visto i femminicidi che ci sono.


    A parer mio la crisi di conoscere un'altra persona in questo periodo, oltre allo scoppio dei social, e' anche dovuto al fatto che si vuole sempre di piu' su tutto, e non sta piu' bene nulla.

    Ribadisco che vedere un gesto galante come un qualcosa di negativo in un periodo dove si leggono solo di femminicidi, e' lo specchio dei tempi.

    Il mondo e' pieno di pazzi

  • a me non torna perche' un gesto galante possa essere visto non coerente nell'epoca della parita', che poi di parita' io non in questo periodo proprio non ne vedo visto i femminicidi che ci sono.

    Non torna perché non è il mio pensiero ma quello che ho capito dal dibattito dell'ultima pagina :D in particolare mi riferivo ai post di Bruce sulla galanteria.

    DALI :hibiscus:

  • Non torna perché non è il mio pensiero ma quello che ho capito dal dibattito dell'ultima pagina :D in particolare mi riferivo ai post di Bruce sulla galanteria

    Hai ragione, il mio discorso era comunque in generale, anche se era fatto ad una mia risposta a te, perche' mi e' sembrato di capire che generalmente alle donne i gesti di galanteria non vengono visti di buon occhio, tutto qua' ;)

    Il mondo e' pieno di pazzi

  • Forse io sono ancora ancorata al discorso dell'opener e trovo ci sia una certa incoerenza avere l'aspettativa di gesti di favore. Ben vengano se sono spontanei e fatti volentieri ma vivere nell'aspettativa che anche no. Non al giorno d'oggi

    namasté

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