Sorella sempre più problematica

Citazione da La Marina

Ma il lavoro non ha dato una svolta positiva alla sua vita? Immagino che uno dei suoi motivi di maggior malessere fosse la disoccupazione e il non avere un "ruolo sociale". Ora che un ruolo ce l'ha, non è un po' più serena?

Purtroppo non direi proprio. Premesso che sono state esperienze molto brevi, pochi mesi nell'arco degli ultimi 5 anni, prima del covid, dovendo andare in presenza entrava in un mood di ansia che rasentava la disperazione, a partire dagli spostamenti che la mettevano in estrema difficoltà, passando per i contatti con i colleghi che erano fonte di enorme stress, e finendo con la frustrazione di fare sempre lavori precari. A volte le hanno interrotto questi contratti, altre lei stessa si è alzata e se ne è andata, insomma periodi pessimi. Adesso, da remoto, va molto meglio, già il fatto di non dover uscire di casa la mette molto a suo agio, tuttavia si lamenta anche di questo perché almeno a parole lei dice di volerli questi contatti, è come se avesse dimenticato che quando andava in presenza tornava piangendo (letteralmente). In definitiva, io considero positivo questo suo impegno, tuttavia siamo molto molto lontani dall'autonomia e dall'equilibrio. Mi fa discorsi che mi spaventano a volte, per la totale mancanza di attinenza alla realtà, discorsi da persona di 15-20 anni, in termini di aspettativa, come non avesse 43 anni ma appunto non più di 23. Mi dispiace moltissimo quando percepisco questo gap, dovuto sicuramente alle esperienze mancate.