Sorella sempre più problematica

  • Non invidio affatto una donna che se ne sta chiusa in cameretta a piangere. Ma quale privilegio? Si può arrivare ad un punto in cui non interessa più di niente e si dice "accada quello che deve accadere".

    Avere voglia di cercarsi un lavoro, riuscire a lavorare costantemente, è indice del fatto che si conserva ancora un barlume di sanità mentale. E se pure c'è qualche problemino, non è così invalidante.

    Cosa di cui soffre anche la povera sorella di ipposam solo che lei ha la fortuna (e non il privilegio) di avere una madre anziana che ancora provvede a lei (e poi forse una sorella), ma se questi famigliari non ci fossero stati dove sarebbe finita secondo te? In mezzo ad una strada oppure...si sarebbe pure pututa lasciare morire.

    Meglio lavorare che fare l'hikikomori, e fare l'hikikomori non è una scelta come non lo è per tanti ritrovarsi senzatetto...è una condizione inevitabile purtroppo.

    Perfetto, obiettivo centrato in pieno da entrambi.

    La sorella dell' opener non ha scelto nulla, non ne ha mai avuto la benchè minima possibilità.

    Non c'è Libero Arbitrio, e neppure Caso o (S)Fortuna, ma solo Determinismo.

    Ho un' idea ben precisa dei motivi a causa dei quali si comporta (e non potrebbe fare altrimenti) in modo così autosabotante, masochista, suicida, ne avevo accennto qualche post fa parlando della madre castrante, ma non ha avuto seguito.

    Non fa nulla.

  • Secondo me, chi parla di privilegio, ha dato uno spunto interessante: io credo che la sorella di Ipposam sia diventata così anche perché può permetterselo. Se non avesse avuto il salvagente familiare, avrebbe avuto uno stimolo in più a mettersi in gioco e a cercare di superare alcuni suoi blocchi in un'età in cui le sarebbe stato più semplice farlo. Infatti penso anche che, per aiutarla, bisognerebbe cercare di farla un po'uscire dalla sua zona di comfort...

    Brava.

  • Secondo me, chi parla di privilegio, ha dato uno spunto interessante: io credo che la sorella di Ipposam sia diventata così anche perché può permetterselo. Se non avesse avuto il salvagente familiare, avrebbe avuto uno stimolo in più a mettersi in gioco e a cercare di superare alcuni suoi blocchi in un'età in cui le sarebbe stato più semplice farlo. Infatti penso anche che, per aiutarla, bisognerebbe cercare di farla un po'uscire dalla sua zona di comfort...

    Su questo ti dico che..."non lo so". L'ho vista evolvere negli anni, anzi, "involvere". Normalmente quando hai una necessità, cosa fai? Ti sforzi, cerchi di arrivarci. Io almeno ho sempre fatto così. Lei invece si ripiega su se stessa, rinuncia prima di provare, si intristisce, sempre di più, sempre di più. Involve, in tutti i sensi. Per dire, se fosse una che si approfitta di mia madre, vedendo che la lampadina nel bagno è rotta e non sapendola sostituire potrebbe arrabbiarsi con mia madre e pretendere la sostituzione; lei invece fa un passo indietro, va al bagno al buio. Magari poi alla prima occasione glielo dice, borbotta, ma non è mai risolutiva, si piega sotto le difficoltà, e rinuncia, rinuncia a qualunque lotta, fino a chiudersi in cameretta e ciao a tutti.

    Peraltro lei si sente anche in qualche modo orgogliosa del proprio approccio; è come se dicesse: ma io non mi umilio a bussare alle aziende per cercare lavoro, ma fatelo voi; se è così, mi chiudo dentro e non mangio ma di certo non mi abbasso alle pretese del mondo. Ecco lei è così, più o meno.

    E poi voglio dire una cosa a chi dice che a quarant'anni se ti presenti a un colloquio senza aver mai lavorato e sei pure un po' strano non ti prendono; da una parte un po' lo penso anche io, e anzi, senza nemmeno essere strano, un quarantenne del tutto "tipico" per non dire "normale" ha difficoltà anche solo ad accedere ad un colloquio, anche se ha un'esperienza ventennale. Non c'è dubbio su questo e non temo smentita. Eppure...Eppure mia sorella, senza aver fatto nulla negli ultimi 15 anni, dove per nulla intendo nulla davvero, nemmeno che ne so, volantinaggio, nulla nulla nulla...manda un cv vuoto, con scritta la verità, studi interrotti, nulla di 15 anni e poi un corso di pochi mesi alla regione a cui l'ho iscritta io per "movimentarle" la vita...e beh...la chiama subito un'azienda, le fa un colloquio online, e la prende (per pochi mesi) a fare un mestiere specifico per cui serve quel corso alla regione, e poi la stessa azienda la richiama l'anno dopo, sempre per un contratto mini, pagato però benissimo. Non voglio dire che sia il lavoro della vita, ma sicuro è un lavoro, e il fatto che l'abbiano anche solo chiamata per me è moltissimo, ma proprio tanto. E' la prova provata che davvero c'è un po' posto per tutti!

    Certo, non voglio assolutamente dire che con pochi mesi di lavoro un povero cristo che deve mantenere una famiglia svolta; ma se una ditta colloquia una persona over 40 senza alcun background e le fa fare uno stage o simili, pagato e non poco, per me è segno che un minimo di posto c'è davvero per tutti. Non oso immaginare se fosse stata un po' più smart, secondo me la avrebbero assunta, ha corso il rischio.

  • E poi voglio dire una cosa a chi dice che a quarant'anni se ti presenti a un colloquio senza aver mai lavorato e sei pure un po' strano non ti prendono; da una parte un po' lo penso anche io, e anzi, senza nemmeno essere strano, un quarantenne del tutto "tipico" per non dire "normale" ha difficoltà anche solo ad accedere ad un colloquio, anche se ha un'esperienza ventennale. Non c'è dubbio su questo e non temo smentita. Eppure...Eppure mia sorella, senza aver fatto nulla negli ultimi 15 anni, dove per nulla intendo nulla davvero, nemmeno che ne so, volantinaggio, nulla nulla nulla...manda un cv vuoto, con scritta la verità, studi interrotti, nulla di 15 anni e poi un corso di pochi mesi alla regione a cui l'ho iscritta io per "movimentarle" la vita...e beh...la chiama subito un'azienda, le fa un colloquio online, e la prende (per pochi mesi) a fare un mestiere specifico per cui serve quel corso alla regione, e poi la stessa azienda la richiama l'anno dopo, sempre per un contratto mini, pagato però benissimo. Non voglio dire che sia il lavoro della vita, ma sicuro è un lavoro, e il fatto che l'abbiano anche solo chiamata per me è moltissimo, ma proprio tanto. E' la prova provata che davvero c'è un po' posto per tutti!

    Verrebbe da pensare che tutto sommato questo lavoro le piaccia.

    Premesso che parlo senza sapere di cosa si tratti, potrebbe seguire corsi ulteriori collegati con quello che ha fatto che le permettano di specializzarsi e approfondire. Unirebbe l'utile al dilettevole, coltivando un interesse e diventando al tempo stesso ancora più appetibile per le aziende (non dimentichiamoci poi che inizia ad avere pure esperienza).

    Faccio il tifo per tutte e due :winking_face:


    giuseppex argomento interessante, ma mi fermo per non continuare con il fuori-tema.

  • ma solo Determinismo

    Secondo me anche.

    Ho un' idea ben precisa dei motivi a causa dei quali si comporta (e non potrebbe fare altrimenti) in modo così autosabotante, masochista, suicida, ne avevo accennto qualche post fa parlando della madre castrante, ma non ha avuto seguito.

    Non so se quello che vuoi dire sia OT però sarebbe interessante approfondire.

    Se un giorno ti andrà si potrebbe aprire una discussione in uno spazio adatto del forum. :)

    Eppure mia sorella, senza aver fatto nulla negli ultimi 15 anni, dove per nulla intendo nulla davvero, nemmeno che ne so, volantinaggio, nulla nulla nulla...manda un cv vuoto, con scritta la verità, studi interrotti, nulla di 15 anni e poi un corso di pochi mesi alla regione a cui l'ho iscritta io per "movimentarle" la vita...e beh...la chiama subito un'azienda, le fa un colloquio online, e la prende (per pochi mesi) a fare un mestiere specifico per cui serve quel corso alla regione, e poi la stessa azienda la richiama l'anno dopo, sempre per un contratto mini, pagato però benissimo.

    Notizia due volte positiva...

    In primis ha dimostrato che qualcosa lo sa fare nel mondo del lavoro.

    Secondo che c'è ancora un po' di speranza per chi è rimasto indietro...

    argomento interessante, ma mi fermo per non continuare con il fuori-tema.

    Si.


    Comunque in parte un po' in tema lo è, perchè ad esempio ho saputo che in Giappone agli hikikomori danno una specie di pensione d'invalidità.

    E la società giapponese sappiamo com'è! Ultra-darvinista e selettivista all'ennesima potenza...insomma lì se non sei in grado di inserirti nel mondo del lavoro sei un paria...eppure nonostante ciò hanno capito e provveduto.

    Quindi se ci sono arrivati in Giappone...penso che per persone proprio ininseribili nel mondo del lavoro quella sia la strada.


    Ma per quanto riguarda la sorella di ipposam spero che anche con la sua piccola esperienza lavorativa, trovi una sua strada nel mondo del lavoro. :thumbup:

  • Peraltro lei si sente anche in qualche modo orgogliosa del proprio approccio; è come se dicesse: ma io non mi umilio a bussare alle aziende per cercare lavoro, ma fatelo voi

    Un po' di orgoglio te lo fanno venire. Vogliono farti credere che pure per la mansione più elementare occorra chissà quale scienza o esperienza.

    Anno dopo anno per me era diventato umiliante ricevere porte sul muso anche da gente della mia età, tutt'altro che comprensiva, anzi spesso con atteggiamenti sprezzanti. Ti fanno sentire una mendicante, come se dovessi vergognarti.

    In certe attività non ci ho più rimesso piede neppure come cliente.

  • Un po' di orgoglio te lo fanno venire. Vogliono farti credere che pure per la mansione più elementare occorra chissà quale scienza o esperienza.

    Per questo avevo detto che agli annunci di lavoro sembra che vogliano figure che siano un mix di Einstein e Rambo (o Walker Texas Ranger ^^), che poi vai a vedere la posizione lavorativa...è per fare il lavapiatti. :D

    Ma questo succede perchè c'è troppa domanda di lavoro ed allora il datore di lavoro si può permettere di fare lo schizzinoso...


    Ora in questa bolgia come fa un problematico ad inserirsi?

    Semplice...non si inserisce mai, e si sente dare pure dello sfaticato. :(

  • Un po' di orgoglio te lo fanno venire. Vogliono farti credere che pure per la mansione più elementare occorra chissà quale scienza o esperienza.

    Anno dopo anno per me era diventato umiliante ricevere porte sul muso anche da gente della mia età, tutt'altro che comprensiva, anzi spesso con atteggiamenti sprezzanti. Ti fanno sentire una mendicante, come se dovessi vergognarti.

    In certe attività non ci ho più rimesso piede neppure come cliente.

    E il paradosso è che se cerchi lavoro e hai 20 anni di esperienza sei troppo esperto, "cerchiamo una figura più junior".

  • Penso che nel caso della sorella di ipposam l'aspetto economico sia poco rilevante e, a questo punto della sua vita, ininfluente. L'aspetto centrale credo sia stato l'assenza di esperienze, anche negative si intende, avendo apparentemente vissuto in una specie di campana di vetro.

  • Non so se quello che vuoi dire sia OT però sarebbe interessante approfondire.

    Se un giorno ti andrà si potrebbe aprire una discussione in uno spazio adatto del forum. :)

    Credo che sia molto pertinente, ma temo che non verrebbe compreso, il rischio di equivoci sarebbe alto.

    Il punto è che per me non sarebbe un interesse "intellettuale", ma qualcosa di molto profondo, viscerale, perchè riguarda la mia permanenza in vita.

    Scriverei anche di me, sarebbe anche di una qualche utilità se non altro come sfogo, ma, in tutta sincerità, temo le risposte, sono sensibile a livelli parossistici sull'argomento, troppo, troppo fragile, vado a pezzi per un nulla.

    Se mai un giorno mi sentirò un poco più solido, ci penserò, ma ora proprio no.

    In ogni caso, grazie.

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