Come proteggersi da una famiglia d'origine tossica

  • Ciao a tutti,

    frequento questo forum da molti anni, di solito scrivo per l'ansia e panico ma in questo periodo sto vivendo una situazione piuttosto pesante con la mia famiglia di origine e ho bisogno di confrontarmi con voi.

    Premetto che ho a fasi alterne sempre fatto psicoterapia, ad oggi frequento una psicoterapeuta settimanalmente per via dell'ansia e dei DOC vari.

    Ho una famiglia numerosa, i miei genitori sono sempre stati disfunzionali e hanno causato diversi danni a noi figli, oggi che siamo tutti adulti io risulto però la pecora nera della famiglia.

    Mi spiego meglio: io nasco con caratteristiche di sensibilità, empatia e ingenuità estreme, giudicati da tutta la mia famiglia con il termine "esagerata".

    Per loro ogni mia reazione era "esagerata", ok capisco, ma sono le mie caratteristiche...in questi anni di psicoterapia ci ho lavorato molto, ci sto lavorando tuttora, ma sono innate dentro di me.

    Queste mi portano ad arrabbiarmi molto, ad essere super felice, molto affettuosa, oppure permalosa...insomma sempre un po' in modo immediato e "potente", ma grazie alla psicoterapia ho imparato ad esternare le emozioni e a viverle serenamente con consapevolezza e in modo rispettoso verso gli altri.


    Questo mio modo di essere infastidisce tutti i componenti della mia famiglia, siamo sei figli e tutti non fanno altro che giudicarmi e usare le mie debolezze contro di me.

    Io ho quasi 40 anni, e settimana scorsa all'ennesimo attacco ho detto basta.

    Anche la mia psicoterapeuta mi ha detto che devo stare lontano dalla mia famiglia, perchè è tossica, mi fa del male, ma io ora mi sento sola e abbandonata.


    Mio marito mi sta vicino, ha anche preso le mie difese e finalmente è riuscito a zittire mia sorella che mi aveva appena detto: "ma non ti chiedi come mai su 6 figli tu sei l'unica che va dalla psicologa? Forse hai qualcosa che non va!". Quando me lo ha detto era presente anche mia mamma che ha annuito sottolineando che io sono la bacata della famiglia.


    In questi giorni sto malissimo, continuo a pensarci, penso alle parole cattive che mi hanno detto, a volte penso davvero di essere io il problema, fortuna che la mia psicologa mi fa ragionare!


    Il punto è che io ho due figli e adesso loro hanno iniziato a dire che per ripicca io non li farò più frequentare, che non è assolutamente vero.


    Però ho messo dei paletti, ad esempio mia sorella ultimamamente no avvisava prima di venire a casa e si presentava alla porta, non mi salutava e andava in stanza dai ragazzi, chiacchierava e poi se ne andava. i ragazzi mi chiedevano perchè facesse così, ma io ho sempre sviato perchè non sapevo cosa rispondere. Allora le ho detto per favore di avvisarmi prima di venire che sarei uscita di casa così da non creare situazioni strane e lei mi ha risposto: "io faccio qual c@££o che voglio, perchè sono i miei nipoti e tu non puoi decidere niente". Sì ma è casa mia! Già è orribile che lei entra a casa mia e mi ignori completamente davanti ai miei figli...


    Secondo voi come devo gestire questa situazione? Tenete conto che i miei figli sono grandini, uno ha 14 anni e l'altro quasi 9, hanno una folta rete di amicizie e gli zii non li cercano quasi più anche perchè negli ultimi mesi dovevano elemosinare la loro presenza!


    Grazie mille in anticipo per i vostri consigli.

    "La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente..."

  • Situazione davvero pesante. I paletti che hai messo non sono sufficienti mi sa, devi essere molto più incisiva e allontanarti proprio definitivamente, dal mio punto di vista. In un primo momento pensavo che vivessi ancora con i tuoi, poi quando ho letto che hai una tua famiglia e una tua casa, sono rimasta sorpresa. Meno male che almeno tuo marito ti appoggia, ed è tantissimo.

    Mi chiedo perchè tu ti senta a dover così dipendere da loro, ormai sei adulta, hai i tuoi figli e la tua famiglia...non puoi semplicemente non sentirli più? Che te ne fai di 5 fratelli più i genitori contro? Una famiglia dovrebbe essere un riferimento positivo, o almeno non tossico né disfunzionale come la tua. Prendi le distanze da queste persone, figuriamoci se puoi sopportare atteggiamenti di invadenza come quelli di tua sorella. Ma stiamo scherzando?

  • Grazie nuovaalba per la tua risposta.

    Hai ragione, sono adulta e ho la mia famiglia. Ma mi sento sempre in difetto verso la mia famiglia di origine perché appunto sono un po’ la pecora nera…ci sto lavorando con la psicologa, non è facile ma pian piano va meglio.

    Il problema grosso è come gestire la relazione dei miei figli con il resto della mia famiglia. Io non ho più intenzione di averci a che fare, questa è stata l’ultima volta che gli ho permesso di ferirmi così in maniera profonda e gratuita. Ma loro continuano a far finta di nulla davanti ai miei figli, se mi incontrano in giro salutano solo i ragazzi e ignorano completamente me. Poi i miei figli ci soffrono perché si chiedono il perché…e credimi che anche io ci sto male perché è davvero brutto sentirsi completamente ignorata così, solo perché secondo loro io non sono normale.

    "La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente..."

  • Grazie nuovaalba per la tua risposta.

    Hai ragione, sono adulta e ho la mia famiglia. Ma mi sento sempre in difetto verso la mia famiglia perché appunto sono un po’ la pecora nera…ci sto lavorando con la psicologa, non è facile ma pian piano va meglio.

    Il problema grosso è come gestire la relazione dei miei figli con il resto della mia famiglia. Io non ho più intenzione di averci a che fare, questa è stata l’ultima volta che gli ho permesso di ferirmi così in maniera profonda e gratuita. Ma loro continuano a far finta di nulla davanti ai miei figli, se mi incontrano in giro salutano solo i ragazzi e ignorano completamente me. Poi i miei figli ci soffrono perché si chiedono il perché…e credimi che anche io ci sto male perché è davvero brutto sentirsi completamente ignorate, così, solo perché secondo loro io non sono normale.

    Cosa significa che sei la pecora nera? Avrai un carattere forse un po' controcorrente e poco in linea con il pensiero comune dei tuoi familiari? E con questo? Ognuno è fatto a modo suo e nessuno è autorizzato a mancarci di rispetto solo per modi di pensare o di agire alternativi. Basta non mancare di rispetto a nostra volta. Prova a spiegare ai tuoi figli la situazione senza colpevolizzare nessuno, di' loro che il loro riferimento in quanto loro madre sei tu e di non dare troppo peso a quanto accade perchè sono cose che riguardano te e i tuoi familiari. Se poi la situazione diventasse intollerabile taglia proprio tutti i ponti, non sei obbligata a sottostare a certe cattiverie. Non ne hai bisogno.

  • Ma loro continuano a far finta di nulla davanti ai miei figli, se mi incontrano in giro salutano solo i ragazzi e ignorano completamente me


    Questo lo trovo allucinante, come anche autoinvitarsi a casa tua e poi ignorarti...

    Francamente io mi allontanerei e li terrei lontani dai ragazzi per un po', perché il loro atteggiamento ti danneggia troppo come figura genitoriale. Forse converrebbe anche spiegare ai ragazzi che ci sono un po' di problemi con gli zii, anche perché sicuramente si sono già ampiamente accorti che qualcosa non va.

  • Questo lo trovo allucinante, come anche autoinvitarsi a casa tua e poi ignorarti...

    Leggere ciò mi solleva, non sai quante volte mi sono chiesta se davvero sono io quella strana!

    Forse converrebbe anche spiegare ai ragazzi che ci sono un po' di problemi con gli zii, anche perché sicuramente si sono già ampiamente accorti che qualcosa non va.

    Il grande sicuramente si è accorto ma non sono mai riuscita a rispondere alle sue domande perché ho timore di non usare le parole giuste, ho anche paura che lui ci soffra perché ci tiene agli zii. Il più piccolo invece mi chiede ogni tanto quando gli zii vengono oppure se può chiamarli.

    Siccome tra le tante cose, mi hanno accusato di strumentalizzare il piccolo inducendolo a contattarli per fare in modo che si sentano incastrati e poi obbligati a passare del tempo insieme, io gli rispondo sempre che gli zii sono impegnati e che è meglio non disturbarli. Spero che pian piano smetta di chiedere… ma che situazione pesante!!

    "La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente..."

  • Vedo similitudini con la tua situazione e la mia anche se vivo ancora coi miei, sono molto sollevata che tu abbia tuo marito che è assolutamente dalla tua parte e ti è di supporto! Mi è saltato all'occhio ciò che ha detto tua sorella ed è inconcepibile per me che lei si senta il diritto di fare "il c∙∙∙o che vuole" IN CASA TUA presentandosi come le pare, senza neanche salutarti (sembrano le sorelle di mio padre quando lui era moribondo e venivano a trovarlo, entravano senza salutare e guardandoci storto e andavano nella sua stanza a fare la veglia funebre parlando sottovoce, stavano un'ora contata e poi andavano via sempre senza salutare), mancandoti di rispetto nella tua dimora ma soprattutto davanti ai tuoi figli. Io le impedirei proprio di venirci, a casa tua. Non le dare il potere di farti del male anche nel tuo "spazio sacro". Immagino che tu stia male perché pensi che un giorno i tuoi figli possano rinfacciarti il fatto che non abbiano un rapporto con la parentela e te ne faresti una colpa, ma a questo punto direi che parenti così meglio perderli che trovarli. E non sei assolutamente sbagliata, ma manco per niente, dunque non c'è nulla per cui tu debba sentirti in colpa. Fai bene a usare scuse generiche come "gli zii sono impegnati", così nessuno potrà accusarti di mettere i tuoi figli contro di loro quando in realtà sono loro a non volerli vedere.

  • Mio marito mi sta vicino, ha anche preso le mie difese e finalmente è riuscito a zittire mia sorella che mi aveva appena detto: "ma non ti chiedi come mai su 6 figli tu sei l'unica che va dalla psicologa? Forse hai qualcosa che non va!". Quando me lo ha detto era presente anche mia mamma che ha annuito sottolineando che io sono la bacata della famiglia.

    :huh:

    Chiudi totalmente con loro (semplice a dirsi lo so...). Le situazioni di guerra familiari sono le peggiori, perché sono le persone che bene o male siamo costretti a vedere. In molte famiglie ci sono guerriglie in atto che durano anni: odio, vendette, ripicche, sotterfugi, pettegolezzi... sono guerre tra le quattro mura.

    Dare consigli in questo caso è semplice ma metterli in atto e più difficile, valuta comunque l'idea di chiudere ogni rapporto con loro o vederli lo stretto necessario (se proprio). Non farti mettere i piedi in testa.

    Io dico, per mia esperienza, che le guerre in famiglia richiedono i servizi sociali, gli avvocati, le denunce, le forze dell'ordine quando necessario, devono uscire allo scoperto, non devono rimanere confinate tra le quattro mura. I panni sporchi si devono lavare per strada, in piazza se necessario.

  • Di solito comunque nelle famiglie disfunzionali è proprio "la pecora nera"(cioè quella sana) che va in psicoterapia perché crede di essere quella sbagliata o di avere qualche patologia per poi rendersi conto che in realtà è esattamente il contrario...

    Proprio così: va a finire che solo la "pecora nera" si mette in discussione, ma forse di tutto il nucleo era -almeno inizialmente- l'unica che più si avvicinava al modo di essere delle persone comuni.


    Mi spiego meglio: io nasco con caratteristiche di sensibilità, empatia e ingenuità estreme, giudicati da tutta la mia famiglia con il termine "esagerata".

    Per loro ogni mia reazione era "esagerata"

    Anche io vengo accusata dalla mia famiglia di avere reazioni esagerate. La psichiatra sostiene che invece è tutto nella norma. A chi devo credere?

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