Dopo 6 anni è finita e non so cosa fare

  • Mi sono lasciato dopo 6 anni di relazione, io 24 lei 21. Durante la nostra relazione ci sono stati molti alti e bassi e tanti tira e molla. Litigavamo molto ma facevamo sempre pace alla fine. Col tempo però le cose sono migliorate conoscendoci meglio (anche se ero quasi sempre io a rincorrerla). Molte volte se la prendeva per piccole dimenticanze, tipo se non le rispondevo per qualche ora e cose così. Nei momenti di difficoltà tendeva a lamentarsi che io mi lamentavo.

    Io studio in una facoltà abbastanza difficile e che mi richiede tempo, ma lei sembra non volerlo capire. E se studio è anche per garantire un futuro ad una eventuale famiglia.

    Comunque circa 7/8 mesi fa iniziò a minacciarmi dicendo che se non mi stava bene mi avrebbe lasciato (e già qui capii che le cose stavano prendendo una brutta piega). Ovviamente gli dissi che avrei preferito rimanere solo, a quel punto lei se ne rese conto e si scusò, tutto ciò mi provocò rancore verso di lei e avevo difficoltà anche a dirgli ti amo. Una mattina mi dice che dobbiamo parlare (e già qui stavo i∙∙∙∙∙∙∙o), iniziò a dire che la nostra relazione non gli stava più bene, che non sembravamo neanche due fidanzati, cosa non vera visto che quasi tutte le sere andavo da lei e almeno una volta a settimana uscivamo, lì non ce l'ho fatta più e l'ho mandata a quel paese. Passano circa 3 settimane e mi rendo conto di aver bisogno di chiarire meglio, la contatto e le faccio capire che ero molto arrabbiato con lei, lei inizia a rinfacciarmi cose di anni prima e a fare la vittima facendomi passare per quello che gli ha rovinato la vita, sostanzialmente. Dopo ore di discussione alla fine gli tiro fuori dalla bocca che il sentimento verso di me è calato e che sta bene come sta. Sono passati 3 mesi e non si è fatta viva ma sta andando avanti con la sua vita, esce con le amiche ecc. Detto così può sembrare scontato che lei non mi ama, ma questi sono solo degli episodi, abbiamo passato tanti momenti belli insieme, tante risate, tanti abbracci e tutto. Ogni tanto mi vengono in mente i suoi sorrisi, sento troppo la sua mancanza e non mi capacito come si possano buttare 6 anni così, dopo che le famiglie si sono conosciute e frequentate, dopo tutto quello che abbiamo passato. Non so che fare, vorrei contattarla, ma ho paura di un suo rifiuto o che addirittura ignori il messaggio.

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Mi sono lasciato dopo 6 anni di relazione, io 24 lei 21. Durante la nostra relazione ci sono stati molti alti e bassi e tanti tira e molla. Litigavamo molto ma facevamo sempre pace alla fine. Col tempo però le cose sono migliorate conoscendoci meglio (anche se ero quasi sempre io a rincorrerla). Molte volte se la prendeva per piccole dimenticanze, tipo se non le rispondevo per qualche ora e cose così. Nei momenti di difficoltà tendeva a lamentarsi che io mi lamentavo. Io studio in una facoltà abbastanza difficile e che mi richiede tempo, ma lei sembra non volerlo capire. E se studio è anche per garantire un futuro ad una eventuale famiglia. Comunque circa 7/8 mesi fa iniziò a minacciarmi dicendo che se non mi stava bene mi avrebbe lasciato (e già qui capii che le cose stavano prendendo una brutta piega). Ovviamente gli dissi che avrei preferito rimanere solo, a quel punto lei se ne rese conto e si scusò, tutto ciò mi provocò rancore verso di lei e avevo difficoltà anche a dirgli ti amo. Una mattina mi dice che dobbiamo parlare (e già qui stavo i∙∙∙∙∙∙∙o), iniziò a dire che la nostra relazione non gli stava più bene, che non sembravamo neanche due fidanzati, cosa non vera visto che quasi tutte le sere andavo da lei e almeno una volta a settimana uscivamo, lì non ce l'ho fatta più e l'ho mandata a quel paese. Passano circa 3 settimane e mi rendo conto di aver bisogno di chiarire meglio, la contatto e le faccio capire che ero molto arrabbiato con lei, lei inizia a rinfacciarmi cose di anni prima e a fare la vittima facendomi passare per quello che gli ha rovinato la vita, sostanzialmente. Dopo ore di discussione alla fine gli tiro fuori dalla bocca che il sentimento verso di me è calato e che sta bene come sta. Sono passati 3 mesi e non si è fatta viva ma sta andando avanti con la sua vita, esce con le amiche ecc. Detto così può sembrare scontato che lei non mi ama, ma questi sono solo degli episodi, abbiamo passato tanti momenti belli insieme, tante risate, tanti abbracci e tutto. Ogni tanto mi vengono in mente i suoi sorrisi, sento troppo la sua mancanza e non mi capacito come si possano buttare 6 anni così, dopo che le famiglie si sono conosciute e frequentate, dopo tutto quello che abbiamo passato. Non so che fare, vorrei contattarla, ma ho paura di un suo rifiuto o che addirittura ignori il messaggio.

    Ciao, vi siete conosciuti giovanissimi e a quell'età i cambiamenti per forza di cose ci sono, si evolve. Lei è stata sincera, non prova più le stesse cose e l'unica cosa che puoi fare è prendere le distanze anche tu. Non cercarla, ormai sono passati 3 mesi, sembrano pochi ma in questi frangenti sono tantissimi per il recupero emotivo. Già adesso dici che ti viene in mente "ogni tanto". Non è che ci pensi proprio continuamente, è già un buon risultato.

  • Ciao, vi siete conosciuti giovanissimi e a quell'età i cambiamenti per forza di cose ci sono, si evolve. Lei è stata sincera, non prova più le stesse cose e l'unica cosa che puoi fare è prendere le distanze anche tu. Non cercarla, ormai sono passati 3 mesi, sembrano pochi ma in questi frangenti sono tantissimi per il recupero emotivo. Già adesso dici che ti viene in mente "ogni tanto". Non è che ci pensi proprio continuamente, è già un buon risultato.

    Hai ragione ma io conosco tante coppie che si sono messe insieme da piccoli e si sono anche sposate. Forse mi sono espresso male ma in realtà la penso sempre e sto ancora molto male.

  • Hai ragione ma io conosco tante coppie che si sono messe insieme da piccoli e si sono anche sposate. Forse mi sono espresso male ma in realtà la penso sempre e sto ancora molto male.

    Molte di quelle coppie, però, "scoppiano" con la scoperta del "nuovo", te lo dico per esperienza. Succede perché una certa stanchezza è da mettere in conto dopo anni di relazione e ci vogliono motivazioni "altre" (stima reciproca, progetto di vita a lungo termine) per evitare la tentazione delle nuove opportunità, fortissime quando si matura pur rimanendo giovani.


    Più parti giovane in coppia e più l'attrazione del "nuovo" diviene forte, a meno di una convinzione fideistica. Rimane eventualmente un certo affetto, dato anche dalla familiarità acquisita, ma le sensazioni "forti" si trovano altrove se non si hanno reali interessi a lungo termine.


    Se sono tre mesi che lei non si sente, dammi retta, non è il caso di farsi vivi per chiedere "chiarimenti", dei quali solo tu senti il bisogno.


    Questa storia dei "chiarimenti", per me, equivale a pensare che la vita sia come un videogioco, nel quale c'è sempre il pulsante del "reset", che elimina le responsabilità di conduzione del gioco nella partita precedente.


    Non è così la vita ...


    (----- 8) -----)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Mi sento un c∙∙∙∙∙∙e. Ho perso una relazione importante quando poi bastava dargli qualche attenzione in più ma sono una testa di c∙∙∙o e non l'ho fatto. Ormai è troppo tardi e ho paura che mi veda più come un fastidio che altro. Mi da l'impressione di essersi tolta un peso di dosso. Non riesco a darmi pace. Non riesco a immaginarmi un futuro con un'altra donna. Era di una semplicità e bellezza (almeno per me) unica. Mi guardo intorno ma non riesco a vedere qualcuna che possa realmente interessarmi. Ho perso interesse in tutto. La sua indifferenza mi sta uccidendo. Tutti mi dicono di andare avanti. Ma se guardo avanti vedo solo una vita a metà. I ricordi mi stanno uccidendo, quei posti in cui ero libero di andare si sono chiusi per sempre.

    Voi direte che è normale poi passa. Ma io non voglio lasciarla andare.

  • Vivere significa adattarsi alla realtà che si vive.


    Cullarsi nei rimpianti per esperienze passate, che non possono più riproporsi negli stessi termini è, purtroppo, un esercizio mentale che denota incapacità di comprendere la realtà ed i limiti che ciascuno di noi ha.


    Un rapporto sentimentale non è una creazione unilaterale, è frutto di un incontro di due volontà che si ritrovano su certi presupposti.


    Se viene meno la volontà di uno dei partner, perché sono cambiati i presupposti (per qualunque ragione) bisogna prendere atto che è finita quell'esperienza.


    Non è vero che esiste solo la persona che si è avuto accanto per anni.

    Certo, essere lasciati crea disappunto e smarrimento.

    La reazione deve intervenire, passati i primi momenti.

    E' questione di sapersi affrancare dalla comodità mentale, dal crogiolarsi nell'abitudine di linguaggi fisici e comportamentali sperimentati (e dati per scontati).


    Non c'è nulla di scontato, nella vita, bisogna tenerlo a mente quando le cose vanno bene e ci si illude che vadano sempre così. Evidentemente, nei momenti difficili non è facile riprendere atteggiamenti flessibili nella socialità, ma è uno sforzo da compiere per la propria sanità mentale.


    (-------- :/ --------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Mi sento un c∙∙∙∙∙∙e. Ho perso una relazione importante quando poi bastava dargli qualche attenzione in più ma sono una testa di c∙∙∙o e non l'ho fatto. Ormai è troppo tardi e ho paura che mi veda più come un fastidio che altro. Mi da l'impressione di essersi tolta un peso di dosso. Non riesco a darmi pace

    Scusami, ma è un errore madornale, quello che stai enunciando.

    Tu ti sei comportato come credevi fosse giusto; è stata la tua compagna che ha cambiato idea e non te l'ha comunicato. Quando ti è stato evidente, dai suoi comportamenti anomali, che la relazione era in profonda crisi lei aveva già sperimentato la soluzione alternativa.

    Lei era avanti a te di qualche anno-luce ...


    Un amico che si trova nella tua condizione da oltre 7 anni, ancora va cercando spiegazioni, facendo le domande più strampalate alla ex moglie, che ha scoperto lo tradiva da anni. L'ultima è stata quella di chiedere come facesse a fare all'amore con lui mentre manteneva una relazione (anche sessuale) con l'amante-collega di ufficio.

    Dopo anni che lei gli rispondeva che non erano affari suoi, di recente gli ha detto (la verità intuibile) che lo faceva per tenerlo "buono" ...

    E il poveretto ancora non si capacita, dopo tanti anni, che potesse comportarsi così.


    Meglio provare a reagire subito e rimettersi in una condizione di apertura a nuove esperienze.


    (--------- 8) ----------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • non mi capacito come si possano buttare 6 anni così, dopo che le famiglie si sono conosciute e frequentate, dopo tutto quello che abbiamo passato. Non so che fare, vorrei contattarla, ma ho paura di un suo rifiuto o che addirittura ignori il messaggio.

    Purtroppo devi capacitarti del fatto che anche le belle storie possono finire, anzi quando si incrinano in questo modo, quando soprattutto uno dei due non è disposto a crescere con l'altro (penso ai tuoi studi), beh allora forse meglio sia andata così. Devi solo farci il callo, ci starai male ma i sacrifici che metti nello studio valgono molto di più. Io la vedo così. Chiedersi insistentemente il perchè delle cose non ha senso, è un logorio. Se certe cose accadono è perchè possono capitare, è la vita ma la vita deve andare avanti.

  • Diciamo che nel caso di un tradimento uno può mettersi l'anima in pace (almeno credo). Nel mio caso non c'è stato nessuno tradimento e attualmente lei non sta con nessuno. Ho capito quello che vuoi dire, cioè che non vale la pena chiedere spiegazioni perché non ci bastano mai.


    Purtroppo devi capacitarti del fatto che anche le belle storie possono finire, anzi quando si incrinano in questo modo, quando soprattutto uno dei due non è disposto a crescere con l'altro (penso ai tuoi studi), beh allora forse meglio sia andata così. Devi solo farci il callo, ci starai male ma i sacrifici che metti nello studio valgono molto di più. Io la vedo così. Chiedersi insistentemente il perchè delle cose non ha senso, è un logorio. Se certe cose accadono è perchè possono capitare, è la vita ma la vita deve andare avanti.

    Ma infatti io ho perso molta motivazione nello studio, perché un mio obiettivo era anche tirar su una famiglia come si deve e non far mancare nulla a nessuno (io sono cresciuto in una famiglia dove si tira avanti e dove si fanno tante/troppe rinunce). Io ho bisogno di una donna al mio fianco, non riesco a essere veramente felice senza una donna. Sto uscendo con delle persone/amici ogni tanto ma mi rendo conto che non può essere neanche lontanamente paragonato ad avere una donna che ti ama.

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