I primi mesi (un minimo di 6 e un massimo di 12) sono i più intensi e belli perché è sufficiente l'entusiasmo, il tutto facilitato anche dall'odore di libertà, di non dover ancora ragionare seriamente una progettualità e far quadrare i conti come si suol dire.
Poi inizia a essere più complicato e cominciano ad emergere le differenze, è fisiologico che l'"immagine" che si aveva dell'altro dovrà essere sostituita con la realtà di un carattere che man mano si và scoprendo soprattutto nella quotidianità.
A mio umile avviso il punto di una relazione non è: a) stare sempre bene, specie quando si fanno molte attività quali vacanze, etc., b) una routine rassicurante per uno, o per tutti e due. La relazione è uno stimolo a crescere, a una certà età, aiuta anche a comprendere esperienze su cui magari non ci si è mai soffermati a riflettere, in questo senso rende più "integri", capisci meglio chi sei, in questo tuo caso per esempio emerge una paura dal passato, l'hai riconosciuta per ciò che è, quindi una cosa già molto buona. Per il resto l'inquietudine fa sempre parte del percorso, soprattutto quando si sceglie una persona perché questa piace, è stata anche un "rischio" e non la si è scelta per aggrapparsi a qualcosa che tranquillizza ... Non è facile far "funzionare" due percorsi, due vite, due storie, due sessi diffenti, due età talvolta differenti ... E' quasi un secondo lavoro ... Abbi fiducia comunque, se hai dubbi chiedi.