Senza via di uscita

  • Ciao a tutti, non scrivo su questo forum da moltissimi anni, non perché sia guarita (figuriamoci X/) ma perché tra alti e bassi sono riuscita a gestire la mia vita. A gennaio ho avuto un aborto spontaneo alla 6 settimana. Premetto che ho già un bimbo di 4 anni e che ho sempre sognato di potergli dare un fratello ciò che però mi frenava era la paura di affrontare una nuova gravidanza. Con Samuel ho passato 9 mesi infernali, un parto a dir poco devastante e dulcis in fundo una bella “embolia polmonare post parto” che all’inzio mi venne diagnosticata come depressione...

    Ho sentito 1000 pareri riguardo alla possibilità di intraprendere una nuova gravidanza e con la giusta terapia mi é stato detto che non ci sono problemi. Così finalmente avevo trovato il coraggio e sono anche rimasta incinta subito! All’inizio però le paure erano immense, le punture di eparina che mi dovevo fare da sola sulla pancia ogni sera un incubo, non stavo bene, ero piena di tachicardia, extrasistole, l’agitazione di non riuscire ad affrontare quei 9 mesi era terribile. Le medicine le avevo scalate ma non sospese come nella prima gravidanza però comunque mi sentivo morire. Una sera sono stata molto male, febbre, dolori ovunque, vomito, ho avuto tanta paura perché non mi ero mai sentita così e ho pensato le cose peggiori. Qualche giorno dopo alla visita dal ginecologo ho scoperto che la mia gravidanza si era interrotta. Un colpo al cuore. Inutile dirvi che mi sono sentita la causa di ciò che era successo e che tutta la mia agitazione le mie ansie i miei pensieri negativi mi avessero portato via ciò che tanto avevo desiderato. Da quel giorno non sono più la stessa. Sono peggiorata molto sia a livello di ansia e ipocondria sia a livello fisico mi sento sempre molto stanca…con malesseri continui, extrasistole improvvise, vertigini, senso di svenimento. Da un po’ si sono aggiunti anche problemi intestinali e di stomaco sempre più pesanti. Vivo col pensiero costante che ho qualcosa di brutto è che potrei morire da un momento all’altro. Ho paura a stare da sola, non riesco più a guidare se troppo lontana da casa, al lavoro spesso mi sento male e devo inventare delle scuse per assentarmi. La mia vita che aveva trovato un piccolo equilibrio ora é crollata nuovamente a pezzi. Non riesco neppure più a portare mio figlio al parco da sola. Ho paura di tutto e un’angoscia costante che mi accompagna. Ora hanno pure diagnosticato un tumore a mia madre (grazie a Dio in fase iniziale 🙏🏻) e stanno facendo accertamenti a mio padre per un cortisolo troppo alto (lui non è per nulla una persona agitata) e non trovano la causa. Io sento che sto per toccare il fondo e temo di non riuscire a risalire...cerco di tenere duro per la mia famiglia e fingo però appena posso mi fiondo in bagno o in camera e piango tutte le lacrime che mi sono rimaste. Grazie a chi mi avrà letta fino a qui ♥️

  • Ciao, inizio col dire che mi dispiace molto per quello che hai passato e che questo giustifica tutte le tue ansie e paure. Stendo anche un velo pietoso sulla diagnosi di depressione sbagliata, perché è palese che se non si può contare sui medici (e purtroppo ho esperienza diretta che sia così) le speranze di superare situazioni di salute fisica e mentale si riducono di molto, gettando la persona nello sconforto. Dunque ripeto, non mi stupisco che tu sia così affranta e lo trovo normale, ma con il tempo ci può sempre essere una ripresa o un miglioramento, che per quanto piccoli, saranno sempre significativi e saranno la base sulla quale costruire rinnovata fiducia in sé stessi e nel futuro.


    Se non sono troppo indiscreta, adesso stai prendendo degli psicofarmaci? E se sì, ne trai beneficio? E poi, stai cercando di curare i tuoi problemi gastrointestinali?

  • Io sento che sto per toccare il fondo e temo di non riuscire a risalire...cerco di tenere duro per la mia famiglia e fingo però appena posso mi fiondo in bagno o in camera e piango tutte le lacrime che mi sono rimaste. Grazie a chi mi avrà letta fino a qui

    E' sempre difficile esprimersi quando si guarda dall'esterno, tuttavia ta ogni trovo giusto dirti che questa difficile esperienza ti darà certamente nuova grinta per attaccarti alla vita. L'importante è avere si spera, sempre il supporto di chi ti è vicino, far gruppo, condividere le sofferenze, sentirsi uniti quindi più forti insieme, poter contare sugli altri benchè in certe sofferenze ci sentiamo terribilmente soli. Deve passare, va superata anche per la vita che verrà e per quella che abbiamo e per cui si lotta ogni giorno.


    Credo (lo dico per vissuti difficili) che abbiamo tutti delle riserve di energia, capacità e carattere, le quali ci danno un boost di forza proprio quando sembra non farcela più. Abbiamo mille e una capacità di riemergere. Lo dico per spronare in te la forza che solo una mamma sa di avere dentro di se, la forza della vita.


    Un abbraccio.

  • E' sempre difficile esprimersi quando si guarda dall'esterno, tuttavia ta ogni trovo giusto dirti che questa difficile esperienza ti darà certamente nuova grinta per attaccarti alla vita. L'importante è avere si spera, sempre il supporto di chi ti è vicino, far gruppo, condividere le sofferenze, sentirsi uniti quindi più forti insieme, poter contare sugli altri benchè in certe sofferenze ci sentiamo terribilmente soli. Deve passare, va superata anche per la vita che verrà e per quella che abbiamo e per cui si lotta ogni giorno.


    Credo (lo dico per vissuti difficili) che abbiamo tutti delle riserve di energia, capacità e carattere, le quali ci danno un boost di forza proprio quando sembra non farcela più. Abbiamo mille e una capacità di riemergere. Lo dico per spronare in te la forza che solo una mamma sa di avere dentro di se, la forza della vita.


    Un abbraccio.

    Grazie infinite per queste tue parole, alle volte basta davvero poco per sentirsi spronati ad andare avanti malgrado tutto. Anche io credo che ci siano delle riserve in me dalle quali sto attingendo per restare aggrappata alla vita solo che la mia paura é che possano terminare….ogni tanto mi domando se riuscirò mai a vivere una vita “normale” non mi sembra di chiedere molto…eppure fino ad oggi ho sempre dovuto lottare per vivere come una persona che non ha i nostri problemi vive. Tutto é così faticoso….anche le cose più semplici diventano un’impresa epica e la sera quando mi metto a letto e chiudo gli occhi (se ci riesco) é forse l’unico momento in cui sento di potermi lasciar andare finalmente e di non dover più recitare la parte di quella che finge di star bene davanti a tutti. 🥺 Ricambio l‘Abbraccio ♥️

  • Ciao, inizio col dire che mi dispiace molto per quello che hai passato e che questo giustifica tutte le tue ansie e paure. Stendo anche un velo pietoso sulla diagnosi di depressione sbagliata, perché è palese che se non si può contare sui medici (e purtroppo ho esperienza diretta che sia così) le speranze di superare situazioni di salute fisica e mentale si riducono di molto, gettando la persona nello sconforto. Dunque ripeto, non mi stupisco che tu sia così affranta e lo trovo normale, ma con il tempo ci può sempre essere una ripresa o un miglioramento, che per quanto piccoli, saranno sempre significativi e saranno la base sulla quale costruire rinnovata fiducia in sé stessi e nel futuro.


    Se non sono troppo indiscreta, adesso stai prendendo degli psicofarmaci? E se sì, ne trai beneficio? E poi, stai cercando di curare i tuoi problemi gastrointestinali?

    Ciao e grazie intanto per aver avermi risposto. Si, mi sto curando con degli antidepressivi per lo specifico assumo 10 gocce di elopram e qualche goccia di ansiolitico (Rivotril) la mattina e la sera e poi al bisogno. Però sono anni che faccio sempre la stessa cura e sto incominciando a pensare che forse non mi aiuti più. I miei problemi gastrointestinali li ho ormai da una vita (gastrite cronica) solo che nei momenti di forte stress esplodono con tutta la loro meraviglia. Prendo un gastroprotettore al mattino che mi aiuta e al bisogno assumo un antiacido. Però ultimamente vado spesso in diarrea e ho notato anche che il colore delle mie feci é più chiaro del solito. Siccome ho fatto da poco in ecografia addome in cui si vede un lieve ispessimento della cistifellea e una bile più densa ho chiesto alla mia dottoressa di farmi fare delle analisi più approfondite (ovviamente temo qualche brutto male 🤦‍♀️).

    Ho dovuto supplicarla perché ormai per lei tutti i miei mali sono ANSIA…peccato che lei é stata la prima a riempirmi di ansiolitici quando avevo l’embolia polmonare. 🙆‍♀️ Ho dovuto andare privatamente da un pneumologo perché ero esasperata e nessuno mi credeva che stavo male… in più 2 accessi al Ps con la diagnosi di iper ventilazione da ansia e depressione post parto. Puoi immaginare il trauma che ho vissuto. Mi sono sentita ABBANDONATA da tutti e con un bimbo di pochi giorni…..

  • la sera quando mi metto a letto e chiudo gli occhi (se ci riesco) é forse l’unico momento in cui sento di potermi lasciar andare finalmente e di non dover più recitare la parte di quella che finge di star bene davanti a tutti.


    Mi sembra di capire che nascondi questo problema agli altri, che come dici "fingi di star bene davanti a tutti".


    E' un comportamento normale, che penso facciamo quasi tutti, ma è totalmente distruttivo.

    Spero che almeno in famiglia non sia cosi.


    Cercare di affrontare tutto questo da soli peggiora la situazione e non aiuta.

    Se sul posto di lavoro ti assenti con una scusa oltre che il malessere dell'ansia starai male anche per i sensi di colpa.

    Se invece dici chiaramente perché stai male, forse qualcuno avrà qualcosa di dire e qualcuno no, ma almeno il senso di colpa non andrà a consumarti ulteriormente. Poi credimi che ci sono più persone che hanno problemi di ansia/depressione e affini di quanto pensi.


    Certo ci vuole molto coraggio ad urlare di cosa soffri, perché la società ha sempre etichettato chi ha problemi psicologici come "matti".

    Ma i tempi cambiano, devono cambiare, non bisogna vergognarsi di soffrire di ansia, di depressione, di DOC, ecc.

    Specialmente nel tuo caso, quello che hai passato avrebbe abbattuto chiunque.


    Il ritorno alla "normalità" si conquista ogni giorno, anche poco alla volta, non importa quanto tempo ci vorrà, se qualche giorno torni indietro di un po', l'importante è essere convinti che ci meritiamo di stare bene e specialmente che non abbiamo colpe.


    Coraggio :slightly_smiling_face:

  • Come già detto in un altro thread, io sono quasi nelle stesse condizioni. Sono incinta al quarto mese e sto soffrendo da 2 mesi di ansia e depressione perinatale. Sto introducendo (dietro consiglio della psichiatra) psicofarmaci a iosa eppure, sebbene ora l'ansia sia solo di sottofondo, non riposo bene, ho un'angoscia che persiste tutto il giorno e non riesco ad uscire di casa. Pensa un po'... dovrebbe essere il periodo più bello del mondo per una donna e invece...

  • Mi trovo nella tua stessa situazione e a volte non so dove sbattere la testa, guardo i miei figli e piango perché penso di non potermeli godere visto che me ne andrò via presto in quanto sto troppo male, e pare che tutti i dottori ti prendano solo per ansiosa e basta. Anche io la sera quando mi sdraio penso sia il momento migliore, perché lì sono sola con me stessa e mi lascio andare.. Un abbraccio fortissimo.

  • Allora... la prima cosa che ti posso dire è quella di non sentirti in colpa. Di solito noi abbiamo anche un lato razionale della mente, mentre l'inconscio è quello che ci fa credere a delle cose dal profondo senza però esserne coscienti pienamente. Probabilmente dopo l'attacco di ansia avvenuto il tuo inconscio ti dice che la colpa è tua e come ci creiamo false preoccupazioni possiamo anche creare false risposte ai nostri problemi. Devi pure pensare che quando abbiamo questi attacchi è come se scattasse un allarme antincendio senza che ci sia nessun incendio e se non ci sono fiamme ma senti solo le sirene puoi al massimo avere il terrore di bruciarti ma nei fatti non succede nulla... Te lo dico proprio perché molte volte dobbiamo trovare una causa ai nostri problemi a cui dare colpa ma non sei tu ad essere colpevole, ricorda.


    Sul fatto del presente e la paura di poter stare male da un momento all'altro non sei certo sola, credo che chi legge o scrive in questo forum ha le tue stesse sensazioni e cerca di andare avanti, chi affrontando, chi lamentandosi, chi sperando di trovare la soluzione...


    PS: ti scrivo mentre la sto avendo io stesso. Ormai la devo lasciare scorrere e aspettare. È un allarme, e dopo un po' smetterà di suonare. Non posso fare altro, non serve fare altro...

  • Grazie infinite a tutti voi che mi avete risposto… vorrei abbracciarvi uno ad uno perché solo quando ci si nuota in questo mare si può capire quanto sia grande il disagio e il dolore che si prova. Ci sono dei giorni in cui mi sembra di stare un pochino meglio e mi illudo che forse le cose stanno migliorando e il giorno dopo precipito nel barato più profondo e faccio 1000 passi indietro. La cosa che più mi fa rabbia é vedere il tempo che passa e io che non riesco a godermi nulla della mia vita, vedere mio figlio che cresce mentre io sono impegnata a tenere a bada le mie crisi di ansia. Nessuno ce lo ritornerà mai questo tempo perso… e per quanto io mi sforzi di essere forte e di andare avanti poi ricado continuamente sempre nello stesso identico modo. Il 9 Maggio ho l’appuntamento dallo psichiatra… ho deciso di cambiare radicalmente cura… era da tanto che volevo farlo ma avevo sempre paura. Arrivata a questo punto non mi resta altra scelta…

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