Senza via di uscita

  • Anche io credo che ci siano delle riserve in me dalle quali sto attingendo per restare aggrappata alla vita solo che la mia paura é che possano terminare….ogni tanto mi domando se riuscirò mai a vivere una vita “normale” non mi sembra di chiedere molto…

    Purtroppo siamo tutti protesi a guardare sempre in avanti, spesso molto. Ciò ci fa sempre pensare, (immaginare di conseguenza), come potrà essere il nostro domani ma se queste "analisi" le fa una persona con un malessere interiore è assai facile (per non dire scontato!) che questa proiezione del futuro sia catastrofica. Accade anche a me in periodi di sofferenza o incertezza: quel malessere che ti porta a non prendere sonno perchè non riesci a focalizzare altro che le tue paure. Di fatto, va detto per onestà, il futuro non è sempre così come lo immaginiamo (certo potrebbe essere finanche peggiore!), ma anche assai migliore! Superiore alle nostre aspettative e noi non possiamo (non dovremmo) arrogarci il diritto di fare i veggenti.


    Personalmente col passare del tempo cerco di concentrarmi, di apprezzare quindi, soprattutto l'oggi, altrimenti si finisce per rovinarsi anche dei momenti piacevoli per dar spazio a pensieri intrusivi che certo non fanno il nostro bene e noi dobbiamo volerci innanzitutto bene per poter poi riflettere questo amore su chi ci è vicino. Questo equilibrio a volte è sufficiente a star meglio, a creare un'atmosfera più rilassata riflettendo magari anche sul gestirci meglio le nostre intere giornate (dai rapporti con gli altri agli impegni quotidiani).


    Dobbiamo costruire, cercare ogni giorno di aggiungere un piccolo mattone (anche un semplice sorriso da donare a qualcuno). Poi è umano crollare, piangere, soffrire, siamo fragili, non perfetti, siamo umani, ma abbiamo immense capacità e dobbiamo sfruttarle.


    Ciao.

  • Grazie infinite a tutti voi che mi avete risposto… vorrei abbracciarvi uno ad uno perché solo quando ci si nuota in questo mare si può capire quanto sia grande il disagio e il dolore che si prova. Ci sono dei giorni in cui mi sembra di stare un pochino meglio e mi illudo che forse le cose stanno migliorando e il giorno dopo precipito nel barato più profondo e faccio 1000 passi indietro. La cosa che più mi fa rabbia é vedere il tempo che passa e io che non riesco a godermi nulla della mia vita, vedere mio figlio che cresce mentre io sono impegnata a tenere a bada le mie crisi di ansia. Nessuno ce lo ritornerà mai questo tempo perso… e per quanto io mi sforzi di essere forte e di andare avanti poi ricado continuamente sempre nello stesso identico modo. Il 9 Maggio ho l’appuntamento dallo psichiatra… ho deciso di cambiare radicalmente cura… era da tanto che volevo farlo ma avevo sempre paura. Arrivata a questo punto non mi resta altra scelta…

    Cara GloGlo, rivedo me in ogni tua parola! Posso solo immaginare il tuo dolore. Ho vissuto un'esperienza traumatica anche io, quando la mia bimba era in pancia. Operata d'urgenza, con un elevato rischio di morte sia per me e ancor di più per la mia bimba. Ci sono state delle complicazioni e non so chi mi ha dato la forza di aggrapparmi così prepotentemente alla vita..alla stessa vita che mi fa una paura immensa, che non mi fa respirare e che mi ha regalato tanta ansia e paure. Parlo a te, ma è come se lo facessi a me.. Possiamo farcela, dobbiamo farcela, per noi, per i nostri familiari, per i nostri figli.

    Ci sono giorni in cui sono disperata, come oggi! Vorrei piangere e urlare dal dolore: sono stanca di stare sempre male. Ho un male fisico reale, ingigantito dall'ansia.. E allora ecco che vengo etichettata come ansiosa e basta! E questo mi fa rabbia! Perché, come dico sempre, io non sto male perché ho l'ansia, ma ho l'ansia perché sto male!

    Ti abbraccio e ti sono vicina! <3

  • Però ultimamente vado spesso in diarrea e ho notato anche che il colore delle mie feci é più chiaro del solito.

    Vedi di richiedere un test per l'intolleranza al lattosio e analisi del sangue per l'intolleranza al glutine. Tutt'e due provocano diarrea.

    Prova a mangiare cibi senza lattosio e glutine e vedi se ti senti meglio.

    Anche molti farmaci contengono lattosio e glutine. Quindi controlla ed eventualmente fatteli cambiare.

    Riguardo il figlio perso credo che sarebbe meglio affrontare questo lutto insieme ad una psicologa, visto che hai tutti questi sintomi ansiosi.

    Cerca di fare un percorso per accettare l'accaduto. Non sempre i progetti che facciamo si realizzano. Poi magari prendi anche in considerazione l'adozione, se proprio vuoi dare un fratello a tuo figlio. Adesso ci sono molti bambini ucraini senza famiglia. Non sarebbe un bel gesto d'amore magari averne uno a casa? C'è anche l'affidamento temporaneo, è un atto d'amore e potrebbe aiutarti a ritrovare il sorriso. Ma parlane con una psicologa per vedere se è il momento adatto oppure se devi aspettare un pò. Parla con qualcuno che possa aiutarti a livello interiore perchè tanti sintomi mostrano che non hai accettato questa perdita e sarebbe meglio elaborare tutto per poter trovare di nuovo la serenità. Oltre tutto se stai male tuo figlio lo sente e non sta sereno neanche lui.

  • Ciao e grazie intanto per aver avermi risposto. Si, mi sto curando con degli antidepressivi per lo specifico assumo 10 gocce di elopram e qualche goccia di ansiolitico (Rivotril) la mattina e la sera e poi al bisogno. Però sono anni che faccio sempre la stessa cura e sto incominciando a pensare che forse non mi aiuti più

    Ciao. Purtroppo in Italia gli psicofarmaci sono utilizzati molto male, si cerca di andare avanti anni ed anni con lo stesso dosaggio, perchè si pensa più farmaco più effetti collaterali, purtroppo non è così.

    Che senso ha dare 10 gocce di un antidepressivo per anni ed anni?

    Certamente se si riesce nell'intendo di migliorare la patologia ok, ma se non si raggiunge questo scopo, credo sia inutile. I manuali hanno una codifica sull'efficacia dell'antidepressivo ma come ben sappiamo sono pochi ad attuarlo.

    Esso, quando non si hanno effetti collaterali importanti, deve essere somministrato a basso dosaggio ed alzarlo gradatamente fino alla dose massima per una settimana/dieci giorni, dopo se non si verifica nessun effetto si cambia molecola.

    Parla con lo psichiatra e se non ti soddisfa cambialo, io ne ho cambiati 4 o 5 non ricordo. La tua salute in primis.

    Sempre a disposizione per domande :thumbup:

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

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