Anche io credo che ci siano delle riserve in me dalle quali sto attingendo per restare aggrappata alla vita solo che la mia paura é che possano terminare….ogni tanto mi domando se riuscirò mai a vivere una vita “normale” non mi sembra di chiedere molto…
Purtroppo siamo tutti protesi a guardare sempre in avanti, spesso molto. Ciò ci fa sempre pensare, (immaginare di conseguenza), come potrà essere il nostro domani ma se queste "analisi" le fa una persona con un malessere interiore è assai facile (per non dire scontato!) che questa proiezione del futuro sia catastrofica. Accade anche a me in periodi di sofferenza o incertezza: quel malessere che ti porta a non prendere sonno perchè non riesci a focalizzare altro che le tue paure. Di fatto, va detto per onestà, il futuro non è sempre così come lo immaginiamo (certo potrebbe essere finanche peggiore!), ma anche assai migliore! Superiore alle nostre aspettative e noi non possiamo (non dovremmo) arrogarci il diritto di fare i veggenti.
Personalmente col passare del tempo cerco di concentrarmi, di apprezzare quindi, soprattutto l'oggi, altrimenti si finisce per rovinarsi anche dei momenti piacevoli per dar spazio a pensieri intrusivi che certo non fanno il nostro bene e noi dobbiamo volerci innanzitutto bene per poter poi riflettere questo amore su chi ci è vicino. Questo equilibrio a volte è sufficiente a star meglio, a creare un'atmosfera più rilassata riflettendo magari anche sul gestirci meglio le nostre intere giornate (dai rapporti con gli altri agli impegni quotidiani).
Dobbiamo costruire, cercare ogni giorno di aggiungere un piccolo mattone (anche un semplice sorriso da donare a qualcuno). Poi è umano crollare, piangere, soffrire, siamo fragili, non perfetti, siamo umani, ma abbiamo immense capacità e dobbiamo sfruttarle.
Ciao.