Una serie che ti ha colpito/a per la psicologia del personaggio

  • Ci sono molte serie nelle varie app tv ma credo che non tutte siano fatte bene. O meglio, io guardo serie thriller e quindi se non è fatta bene ( come Mindhunter o l'Altra Grace..) non mi lascia nulla. Ma l'anno scorso, complice il lockdown, son rimata molto colpita da una serie che non m'ispirava per niente ma che poi si è rivelata ottima perchè la ricostruzione psicologica dell'assassino è stata perfetta. La serie è "VERSACE" e io non credevo fosse cosí intrigante questa serie, l'ho visto solo per curiosità visto che non amo cose sulla moda. Però son rimasta veramente colpita. Non so se qualcuno di voi l'ha vista ma se vi piacciono i personaggi con una mente contorta allora ve la consiglio.


  • Terrò in considerazione di guardarla perchè anche a me interessa molto la psicologia dei thriller.

    Per quanto riguarda la tua domanda la prima serie che mi colpì molto fu Xena, in particolar modo Callisto la nemesi di Xena.

    Mi colpì perchè in quel periodo mi sentivo vuoto e apatico come lei, e provavo molta empatia nei suoi confronti. Mi riconoscevo tanto nei suoi stati d'animo, e perfino nell'espressività del suo volto. Avevo una vera e propria infatuazione nei suoi confronti.


    Poi mi colpì anche il film "ragazze interrotte", un capolavoro. Ancora oggi ritengo sia uno dei pochi film ad aver catturato in pieno l'essenza dell'essere umano. La sociopatia di Lisa, il disturbo borderline misto al disturbo paranoico schizofrenico di Susanna, e poi la depressione e fragilità della ragazza abusata dal padre di cui non ricordo il nome. Ricordo bene l'attrice però, morta in circostanze misteriose.


    Ho sempre provato attrazione per i personaggi femminili un pò folli, l'ultima Harley Quinn. Non so perchè ma la fragilità che si nasconde dietro la loro follia mi fa uscire fuori di testa. Mi innamoro proprio.


    L'unico personaggio maschile la cui personalità psicologica mi ha attratto molto è Joker, quello interpretato dall'attore che è morto. Anche se devo dire che mi ha colpito parecchio anche quello più recente, l'ultimo film basato totalmente sulla psicologia del protagonista. Ora che ci penso dovrei riguardarlo uno di questi giorni.


    Senti una cosa ma tu sei pazza e fragile allo stesso tempo? Vuoi sposarmi? ahahahahah :D scherzo naturalemente ^^


    Ah che sciocco dimenticavo Megan Fox, mi sono ricordato adesso guardando la foto del tuo profilo. Come dimenticare il personaggio da lei interpretato in quel film di cui non ricordo il nome. Quello ambientato in una scuola. Mamma mia, lei poi ha un tipo di bellezza diabolica che attrae ancora di più.

  • Diversi, uno su tutti è il personaggio di Dexter Morgan, il Serial Killer che uccide solo criminali sfuggiti alla giustizia, secondo il codice che gli ha insegnato suo padre per cercare di sfuggire alle inevitabili conseguenze che porta commettere azioni criminali. Ho molto gradito il suo ritorno la serie: Dexter: New Blood, anche se è stata molto criticata.

    No one knows a prescription drug’s side effects like the person taking it. Make your voice heard.

  • Le serie sono zeppe di personaggi con una psiche interessante.


    Sheldon Cooper è una sorta di Asperger geniale

    Gregory House è un genio neurotipico

    Dexter Morgan è un sociopatico atipico

    John Reese (di Person of Interest) ha la sindrome dell'eroe

    Harold Finch (sempre di Person of Interest) è un genio paranoico

    Etc.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Eh, qui... cari, avrei tanto da dire ma cercherò e come meglio posso di essere quanto più riassuntiva che si può... da buona amante delle scienze umane e perché no anche della psicologia vi propongo una serie particolarmente attinente con tale materia... è proprio il periodo in cui la psicoanalisi di Freud di cui anche la storia parla e quindi anche il romanzo psicologico è all'ultimo grido... non a caso nella terra in cui e ambientata e proprio in quegli anni vi operavano James Joyce e Virginia Woolf, Stern ecc... avrete sicuramente capito di cosa sto parlando ovvero dell'Inghilterra degli anni '20 e la serie tv è quella dei Peaky Blinders... inoltre anche i personaggi prevalentemente presi in esame presentano le problematiche dell'epoca e il protagonista in modo particolare dato che egli ne sta a indicare proprio l'idealtipo televisivo freudiano di colui cioè che è eros e tanatos che dal greco in italiano sarebbe amore e morte nonchè lo Zarathustra Nietzscheano cioè lo Übermensch od Oltreuomo ovvero colui che vive sopra ogni cosa, colui che sa vivere, colui in cui tutto è coniugato e soprattutto i due principali di quella tragedia classica greca che adesso è morta come lo stesso Dio con l'odierna società... questi due principi sono l'apollineo e il dionisiaco... Infatti questo principale il cui nome preciso è quello di Thomas Michael Shelby, figura assai complessa, è qualcosa di assai mistico sia per la sua provenienza scarsamente religiosa ma fortemente gitana, da questo punto di vista lo possiamo considerare così ma anche e fortemente umana con le sue abilità da bravo stratega e con le sue debolezze di irlandese all'interno di una comunità inglese che al tempo stesso lo osteggia e lo teme proprio nel pieno della crisi angloirlandese di quel tempo, infatti non a caso è proprio in quegli anni che dopo vari decenni di ribellioni l'Irlanda riesce a ottenere la sua tanto sudata indipendenza dalla madrepatria... oltre a questo, è un uomo uscito infelicemente glorioso dalla guerra che infine l'ha premiato come sergente maggiore dell'esercito britannico con ben due medaglie, che farsene se pur vittorioso come ennesimo membro della triplice intesa ne è uscito sconfitto interiormente e i demoni gli divoravano la mente, gli stessi di quel che oggi chiameremo comunemente appunto stress o meglio trauma da vero soldato e che è ancora oggi attuale poichè lo potremmo riscontrare in un qualsiasi combattente della guerra Russia-Ucraina? Ecco l'elemento psicologico cardine della vicenda: il Disturbo Post Traumatico da Stress... l'oppio che lo accompagna per tutta la notte è un altro elemento del tempo da non sottovalutare poiché a quel tempo era l'ottimo antidoto contro ogni male mentale e non a caso anche Freud ne parlava assai di ciò, sapete per esempio perché la Cocacola si chiama così? Io, si... è perché inizialmente la si ricavava dalle foglie di coca e cola ma poi ben presto le prime verranno considerate illegali, le altre erano meno dannose e vi rimasero... questa era un ottimo psicofarmaco per questo, inizialmente infatti veniva prodotta proprio per questo cioè per scopi medico-analgesico-psichiatrici, era un ottimo calmante insieme alla morfina... anche la cocaina è molto presente sulla scena, è la miglior cura per suo fratello maggiore Arthur... ecco, anche questo è assai dipinto da questo punto di vista e con questo anche tutti gli altri personaggi, pure la sua personalità mi ha assai affascinato, è particolarmente profonda... li potremmo confrontare l'uno con l'altro sono simili ma alquanto diversi ma più questo che quello, direi... entrambi presentano gli uomini del tempo ma diciamo solo che la figura di Arthur è più realista, l'altra anche prontamente letteraria poichè artistica, eterea... un po' come se fosse il Dorian Gray della pellicola, il Superuomo di D'Annunzio... Arthur invece è più come un Zeno di Svevo, un Mattia Pascal di Pirandello... un profilo il suo divertente, canzonatorio ma soprattutto inetto...è in questi che si vede la classicità che svanisce sfociando in quella che poi si può definire in francese mal du siecle, male del secolo o per meglio dire crisi dell'Io... da qui la concezione di massa, di capo, di totalitarismo... ecco i potenziali di Tom, in lui possiamo vedere quello che poi si vedrà da lì a poco ma è un concetto che un po' si ripete in tutto il '900 e soprattutto il primo e già a partire dai primi anni della belle époque ed ecco anche un po' che diamo il via alla sociologia della comunicazione con l'americano Zio Sam, è la società moderna d'altronde a funzionare così e questo è già ben evidente nella rivoluzione industriale che ritorna dettagliatamente sulla scena, anche i peaky blinders funzionano esattamente come a una vera e propria catena di montaggio: Tom è l'imprenditore, Arthur l'amministratore, Lizzie Stark la segretaria ecc... mi ricorda anche un certo quadro di quei tempi ovvero Il famoso quarto stato e loro appartengono in effetti alla parte più infima della società inglese ma ben presto tutto si capovolge, certamente le radici rimangono e in Arthur ma anche in Tom questo è anche ben evidente... potrà anche affiancare il fratello a Westminster, Arthur rimarrà sempre il teppistello dalla parolaccia facile... Tom invece vuole sempre tornare al suo stato natura, dopotutto era l'alterego di Zarathustra non è vero? Infine, è proprio l'attore che ha la parte di Tom ad essere il mio attore preferito per eccellenza, preparatevi perché lo rivedremo presto perché tra un mese esce Oppenheimer... ;)

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