Mostra di PiùSalve a tutti, vorrei chiedervi delle opinioni sulla mia esperienza con la paroxetina.
Da quando ho iniziato a soffrire di attacchi di panico mi è successo di non riuscire più a concentrarmi abbastanza per studiare. A scuola non sono mai stato una cima, anzi... tuttavia avevo una capacità di studiare e di ricordare abbastanza nella media le varie informazioni, quando mi mettevo d'impegno. Dopo le superiori è iniziata l'ansia e gli attacchi di panico che non mi hanno più lasciato. Iniziai con la paroxetina a 20 mg che mi aiutò a gestire molto efficacemente il mio disturbo. Mi sentivo rinato, quindi iniziai con grande entusiasmo l'università. Collateralmente all'inizio dell'università si venne a formare in famiglia una situazione grave: per farla breve, mio fratello iniziò ad avere degli episodi psicotici, era aggressivo e scontroso più di quanto non lo fosse già prima, faceva uso di stupefacenti e non voleva farsi aiutare ma chiedeva in continuazione soldi a mia madre, per non dire estorceva soldi.
Io ero molto angosciato da questa situazione perché temevo che potesse farci del male da un momento all'altro, cosa che abbiamo sfiorato parecchie volte ma che non è mai accaduta fortunatamente.
Man mano che cercavo di continuare a studiare notavo che non ricordavo le cose che studiavo come un tempo anche se passavo diverse ore sui libri quotidianamente. Non riuscivo a spiegarmi questo e mi sono accanito sempre di più fino ad andare in depressione perché mi resi conto che mi ero bloccato ma non avevo il coraggio di ammetterlo né a me stesso né agli altri. Da allora non sono riuscito più a sbloccarmi, anche nella sfera relazionale ero poco concentrato, distratto e annebbiato. Ero seguito dal CSM del mio paese ma non arrivammo a una risoluzione del problema. Ricordo che lo psichiatra fu un po' brusco perché rimanevo molto in silenzio durante le sedute, mi vergognavo molto di essere caduto in quella situazione, mi vergognavo molto perché attribuivo il fallimento nello studio interamente a me. Quindi iniziai a cercare altrove altri specialisti che mi seguissero e ho provato altri farmaci negli anni ma non c'è stato verso di ristabilire le capacità cognitive che avevo prima di iniziare a soffrire di attacchi di panico. Non so se questo calo della performance è stato causato dall'ansia e dal panico o dalla paroxetina o da un mix di entrambi o ancora che il dosaggio era troppo basso.
Ricordo che la psicologa del CSM mi disse che seguiva una ragazza mia coetanea che stava assumendo molti più farmaci di me e che stava proseguendo negli studi, giusto per asfaltarmi un po' di più di quanto non facevo già io.
Qualcuno ha avuto un'esperienza simile con la paroxetina?
Mah... io sono progettista e, prima di avere questa ricaduta, mi ero messo a studiare derivate, integrali sui campi magnetici, mutua induttanza, solenoidi, spire, formule di Laplace, cose che a scuola non avevo nemmeno fatto. Questo atteggiamento ha contribuito ad aumentarmi l'ansia e a farmi scoppiare, perché non bastava mai, ci capivo poco, ricordavo poco e allora continuavo a pensare, ripetere ecc. ecc.... Cioè, non è nemmeno che avessi bisogno di sapere così a fondo certe cose, però saperle mi dava sicurezza. Credo che il tutto faccia parte del disturbo ansioso.
Poi, sul discorso di ricordare o meno... se fossi in te, cercherei di adattarmi senza pensare troppo a chi sia la colpa, perché potrebbe essere una cosa fisiologica per chiunque. Anche io da giovane ricordavo di più.