Sono un caso così raro io che i social li uso quasi solo per mandare e leggere messaggi, tutti i giorni e senza sforzo?
Presente.... nessun social, nemmeno WhatsApp.
Sono un caso così raro io che i social li uso quasi solo per mandare e leggere messaggi, tutti i giorni e senza sforzo?
Presente.... nessun social, nemmeno WhatsApp.
L'interazione alcool/ansiolitico è veramente imprevedibile, io la sconsiglio altamente.
Ciao ragazzi, è vero, è meglio non abbinarli, ma se ti fai il bicchierino a cena e l'assunzione dell'ansiolitico è avvenuta 6/7 ore prima, la cosa è concessa. Autorizzazione da specialista, di certo non di testa mia. L'abbinamento ravvicinato è sconsigliato in quanto aumenterebbe solo l'effetto sedativo, niente di più. Ovviamente il discorso cambia se ti bevi 2 litri ogni giorno, ma qui il problema è importante anche senza assunzione di ansiolitici.
Buonasera ragazzi, avrei voluto aprire una nuova discussione, ma, ahimè, ultimamente non riesco più a creare nuovi thread. Vabbè, scrivo qui che mi sembra il posto più appropriato. Allora, sono sempre stata una ragazza piuttosto bassa. A 17 anni, credevo che la mia crescita si fosse interrotta. Per farvi capire, a 12 anni ero 1,32 m, a 17 1,50 m. Quindi, i miei 18 cm di crescita ci sono stati, solo che ho notato che in circa sei mesi sono cresciuta fino a 1,54 m. Ho notato questa cosa misurandomi prima dalla nutrizionista per la visita conoscitiva e poi continuando a misurarmi a casa. Il problema? Credevo di aver raggiunto il termine della crescita. Un aumento di così tanti centimetri in circa sei mesi mi sta un po’ preoccupando. Lo so che può sembrare strano, ma ero veramente convinta di non crescere più. Ho attribuito questa improvvisa crescita al fatto che probabilmente sto iniziando a mangiare nuovamente gli alimenti giusti, visto che prima ero in anoressia totale. Magari può essere dovuto anche a questo. Insomma, sto finalmente nutrendo il mio corpo con le cose giuste, ma la vocina che mi dice che questa crescita improvvisa potrebbe essere causata da chissà quale disturbo non sta mai zitta. Consigli, opinioni?
Ciaooo... tranquilla è normale.
Anche io ho paura a reagire d'istinto perché le volte in cui l'ho fatto sono successi solo casini. Tuttavia mi rendo conto che non lasciar agire l'istinto e mantenere troppo il controllo non va bene neanche perché alla fine ti porta a stare male dentro, il che continua a generare rabbia che rimane lì inespressa.
Ansia o non ansia,se mi fanno girare le eliche non mi faccio calpestare, poi è carattere. Meglio esternare subito che rimuginare dopo.
Non bevete se assumete psicofarmaci, mix micidiale. Io non bevo, non fumo e non prendo caffè.
Ciao hope, come tutte le cose l'importante è non esagerare, un bicchiere di chianti a cena è concesso fidati... non succede nulla.
Leggere le tue parole mi sta aiutando a rendermi conto che il mio sogno può essere veramente qualcosa di concreto, che non devo stare male in eterno, che una volta che avrò superato questa situazione probabilmente mi guarderò indietro e riderò pensando: "Dai, anche questa è andata." Mi lamento di stare male, ma forse non ricordo di essere stata ancora peggio. Ogni giorno farò un piccolo passo, piccolissimo, ma anche le corse alla fine sono composte da un passo dopo l’altro; non posso arrivare alla meta se non mi muovo. Grazie mille davvero. Cercherò di mandare alla mia ansia in riserva il più velocemente possibile. Non mi dispiace se la macchina si ferma, vuol dire che sono arrivata a destinazione. Grazie, grazie, grazie mille. Le tue parole mi riempiono di speranza e sappi che, quando avrò bisogno di una pacca sulla spalla, tornerò qui a leggere il tuo messaggio. Non voglio cantare vittoria, parlo piano così la mia ansia non mi sente, ma ho veramente bisogno di stare bene. Ho bisogno di riprendermi questi due anni spariti nel nulla. Grazie mille davvero.
Chi non ci è passato non potrà mai capire quello che si prova. Sai quante volte mi sono sentito dire: "Ancora con 'sta ansia... non ci pensare, pensa ad altro." In questi casi, senza cattiveria, vorrei che provassero solo un paio d'ore come ci si sente, poi ne riparliamo. Comunque, per qualsiasi dubbio o rassicurazione siamo sempre qui. Un grandissimo abbraccio.
Display MoreBuonasera amici, come state? Spero tutto bene. Mi trovo nuovamente qui ad aggiornare questa conversazione. Le cose ultimamente sono andate meglio: è da circa 3 o 4 giorni che sento i sintomi di distacco dal mondo diminuire piano piano. Non mi sto più concentrando sul loro significato. Ormai mi sono arresa: finché cerco di mandarli via, loro metteranno radici ancora più profonde.
Lo psicologo non mi ha ancora risposto. Forse, considerando che io scrivo le e-mail non nella forma canonica, può essere che il mio messaggio sia finito tra quelli indesiderati, oppure può essere semplicemente che lo psicologo non mi voglia rispondere, visto che sono già stata abbastanza angosciante con lui. Vabbè, incrocio le dita: se mi risponde, bene; altrimenti, amen.
Una visita oculistica, per motivazioni che ho già spiegato in un’altra discussione e che, se mi dovessi mettere a spiegare nuovamente, probabilmente finirei a Natale prossimo, è andata bene. Il medico ha detto che vuole spostare la risonanza magnetica verso dicembre. Uffa, io ero già felice di farla verso fine settembre, così mi sarei potuta togliere ogni paranoia legata a un tumore cerebrale, vabbè, aspetto con pazienza dicembre. Come vi dicevo prima, negli ultimi giorni ho notato che i sintomi stanno piano piano scemando. Al mattino mi sento stordita, alla sera mi sento un po' distaccata dal mondo, ma certamente con intensità differenti rispetto a prima.
Chiariamo, mi sento costantemente fuori dal mondo, ormai sapete anche voi questa filastrocca: 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ma sento che, in un certo senso, il senso di non appartenenza a questo mondo stia diminuendo più velocemente. Ad esempio, ieri sera stavo guardando un film con mia madre e, a un certo punto, ho sentito la sensazione di un peso che si toglieva dal centro del petto. Mi è sembrato di cadere dall’alto e ho avuto la stessa sensazione di quando, dopo un viaggio in macchina in alta quota, si stappano le orecchie, come quando sotto la doccia lo shampoo finisce sulle orecchie e tu lo togli con il getto dell’acqua. Insomma, mi sono sentita più presente in quel momento. Anche le distorsioni visive erano diminuite.
Diciamo che le cose sono andate bene fino ad oggi pomeriggio. Poi sono uscita e l’ansia è un po' tornata. Credo che, in un certo senso, io stia facendo piccoli passi, piccoli piccoli. Il senso di distacco prima era continuo, anche ora lo è, ma comunque, in casa diminuisce. Arriverà il giorno in cui sarò in grado di far diminuire anche quando sarò fuori casa? Non lo so, ma spero e credo fortemente di sì.
Vorrei chiedere a tutti quelli che sono usciti da questa situazione: secondo voi, sto migliorando? Oppure è un andamento normale e ciclico di questa malattia? Anche a voi, quando le sensazioni sono finite, sembrava di essere tornati al mondo reale? Grazie mille per l’attenzione.
Ciao carissima, sei sulla strada giusta. Un piccolo passo ogni giorno fa la differenza. L'accettazione della situazione non fa altro che sgretolare piano piano i pensieri intrusivi che provi; è come una macchina in riserva: prima o poi si ferma. La stessa cosa funziona con l'ansia, i sintomi e le somatizzazioni. Finché si dà energia, lei corre veloce; quando entra in riserva, piano piano rallenta, finché non si ferma. L'accettazione toglie alimentazione all'ansia, quindi avanti così. Ricordati: tempo e tanta pazienza, il sole è all'orizzonte.
Soluzione ideale: tutti a Tenerife...!!!!!
la mia situazione in questi giorni non è migliorata. Ho sempre un alto livello di ansia che non passa, ma credo di aver capito a cosa sia dovuto. In quest'estate diciamo ho fatto un po' il ragazzino: mi sono divertito facendo le stupidaggini da 18 enne. Adesso devo tornare alla mia vita normale, a studiare e soprattutto tra un mese compirò 25 anni, e questa meta mi mette ansia. Mi sembra di dover abbandonare per sempre la gioventù ed entrare nel mondo dei grandi. Io non voglio farlo, sento che la mia età sta diventando troppo seria, voglio ancora comportarmi da giovane, voglio vivere e divertirmi. So che sembra una cosa stupida ma questa situazione mi sta togliendo il sonno. Ieri ho avuto una festa di compleanno e solo in parte sono riuscito a distrarmi con i miei amici. Ho già mandato un messaggio al mio terapeuta per anticipare la seduta a domani se è possibile...
Ciao... A 25 anni ti senti vecchio? Lascia stare, non abbandonare mai la parte di bambino che c'è in te. Io a 56 anni sono peggio di un bambino, e ti assicuro che mi diverto un casino (se non sono in ansia ovviamente).
Display MoreCiao, ripresa non proprio. In questi giorni mi ha detto 0,50 mg tre volte al giorno, se necessario. Solo che io non sono molto diligente. Pensi sia messa male male? E sono convinta che sia SOLO ansia nella forma peggiore mai avuta? Con un nucleo depressivo forse. Anche se non mi sento tale, sono più arrabbiata.
Sto malissimo, ho tremato tutta la notte e adesso. In passato avevo uno stato di angoscia che spingeva sul petto perché dovevo liberarmi di qualcosa, ma la proporzione tra episodi del passato è 20 a 20000000 di stanotte e oggi.
Ho fatto 15 sedute da una psicoterapeuta EMDR che non fa supporto in urgenza. Le ho riscritto stamattina con il malessere che ho. Dovrei vederla oggi pomeriggio e non so come ci arrivo, visto che sto male anche fisicamente. In 45 minuti che volano, mi risponde al mio grido di aiuto dicendo che lei, deontologicamente, non fa terapia extra, solo in seduta. I tremori sono dovuti all'ansia, alla paura, allo stress fortissimi. Si curano con training autogeno, respirazione e farmaci. Le prime due non fanno per me; ci provo a fare la respirazione ma non mi cambia la vita. I farmaci sono gli antidepressivi, ma l'ho interrotto a ottobre e non voglio riavvelenarmi il fegato, che ha già una sua patologia importante. Ero andata in terapia per evitare i farmaci.
Ma una del mestiere mi deve dire: "Guardi, si tratta di un disturbo PTSD." Ieri mi venivano flashback di maggio, della sala operatoria, della paura immane che avevo.
Stanotte tremavo, ma sembrava avessi un mostro dentro e non riuscivo a toglierlo. Vorrei che mi dicesse cosa è quel qualcosa che non afferro ma che aumenta esponenzialmente il terrore, la confusione, l'estraneità, ecc.
Ho paura che mi prenda un infarto o altro, se sto come stanotte. Ovviamente ci si mette il caldo che mi uccide e fa male al cervello, la solitudine, lo stile di vita infelice, ma sono cause. Abbiamo le cause e i sintomi, tranne quello di qualcosa che mi sfugge, ma non ci sono soluzioni? È terrificante.
O si impazzisce o si muore o si sta come sto io finché non si muore o si impazzisce dalla sofferenza.
Un malessere che mi fa sentire petto e stomaco come se dentro ci fossero bombe, fuoco, terrore. Non so che male fisico possa essere. Se vado al pronto soccorso spiegando cosa ho, mi danno degli ansiolitici, ma non ci voglio andare, perché solo nominare l'ospedale mi provoca rigetto, rifiuto cosmico. Ho un trauma in tal senso e da ieri ho flashback in tal senso.
Sono anni che ho perso mio fratello e che lo sogno, ma solo 10 giorni fa il rifarlo mi ha procurato un'angoscia che non mi leva dalla mente e dal cuore. Da lì parte questo enorme, anomalo, gigantesco malessere.
A questo si aggiungono le delusioni relazionali e amicali, il caldo che non mi fa stare bene, la sensazione di solitudine, annoiata, senza progettualità. Non perché non mi piacciano, ma perché non sto bene.
Sono arrabbiata con l'osteopata che doveva farsi viva come aveva detto per riprendere i massaggi al piede post ferie. L'ho chiamata, messaggiata; solo ieri mi ha risposto dopo 2 giorni, dicendo che era occupata, che aveva ripreso l'attività a pieno ritmo e che mi avrebbe chiamata ieri in giornata, ma non lo ha fatto. I pochi benefici ricevuti se ne sono andati. Insomma, sono stufa di non portare a termine nulla, nonostante il mio impegno.
Credevo che nella vita ogni problema avesse una soluzione, invece no. Solo altri problemi quando non dipende tutto dalla persona che li ha.
La terapeuta non mi ha ancora aiutato come volevo o vorrei. So che prima di fare EMDR ci vuole la raccolta di informazioni, anamnesi, ecc., ma devo morire di malessere prima di star meglio? Mi sentivo da ottobre che la situazione non era bella, che accumulavo malessere e traumi e non volevo riprendere i farmaci, tranne lo Xanax che è l'unico che posso accettare di prendere. Invece mi trovo al 3 settembre con un ingorgo emotivo di traumi, flashback degli stessi, delusioni, difficoltà logistiche vere, mio padre invalido da gestire, mille cose da fare tutte su di me. Sono più di 20 anni che è così. Posso essere arrabbiata e stremata?
Potrò sperare di star bene o devo arrendermi all'idea che non ci starò mai? In questo momento la vedo così, dopo ieri sera, stanotte e oggi.
Oggi pomeriggio non voglio fare seduta online; voglio andare in studio, ma mi reggo poco in piedi e mi porterò la sedia a rotelle che ho usato mesi fa per quando non potevo camminare. La porterò così aperta come se servisse a qualcuno. In caso mi senta distrutta, mi ci metterò. Tutto questo, però, mi crea disagio; mi sembra di essere tornata indietro, invece di migliorare.
Con la terapeuta non ho fatto né tecniche per contenere il panico né training autogeno per stare meglio. Anche se non mi piace come tecnica, oggi non so cosa succederà. Però devo accettare che se ho urgenza, lei proprio non esiste o me ne cerco un'altra. E ti pare facile quando stai male e non hai nessuno che ti supporta?
Nel frattempo, credevo di aver imparato dal passato modi per arginare e contenere, invece no, se sto così. Volevo riposare, vorrei riposare prima di andare da lei, ma appena mi sdraio, si attiva il mostro di malessere. Provo a chiudere gli occhi e provo terrore, angoscia assurdi. Probabilmente dormire, lasciarmi andare al sonno, vuol dire perdere il controllo che ho sempre esercitato. E ne ho timore.
Ma ormai la razionalità che mi aiutava in passato non mi è più utile. Sto nelle acque più agitate di tutta la mia vita e non riesco a mandare giù il groppo, il malessere. Non lo ingoio né lo espello.
Sono riuscita ad essere più chiara o no? Odio percepirmi alienata, distaccata, e poi di nuovo piena di sensazioni corporee strane. Si può stare così male come sto io? Ho scritto di nuovo al mio neuropsichiatra, che mi ha detto che se voglio posso riprendere l'antidepressivo con lo Xanax a supporto, ma per me è una sconfitta.
Vorrei essere tranquillizzata che non morirò nonostante ciò che vivo e provo, ma chi me lo dice? Non impazzirò! Stanotte avevo mio padre che non poteva fare più di tanto e non sapevo da chi farmi aiutare. Una solitudine oggettiva; del resto non è che puoi chiamare un amico o conoscente alle 3, e distrarmi non mi bastava. Forse va bene per un malessere più leggero, ma quando sei in loop o rimugini o sei pervaso, serve forse piangere a dirotto o non lo so. Un miracolo magari. Di notte è tutto più brutto e poi dicevo: “Oddio, sto male, sto male, ma che faccio? Non posso chiamare il 118 perché solo pensarlo, dopo questi miei traumi, non posso nemmeno pensarci un secondo!”
Vorrei che il mio post fosse letto da tanti e che potessero arrivarmi un po’ di rassicurazioni, sempre che bastassero davvero. L'unica cosa che la terapeuta ha detto è che io sono a un livello di consapevolezza/razionalità forte, ma non ho fatto lo scatto con quella emotiva e emozionale. E lì sta il problema. Mi disse che dobbiamo elaborare il lutto per il trauma di tuo fratello e che lo devi lasciare andare per tornare a vivere. Solo sentirlo da lei e scriverlo ora mi attiva una risposta corporea pazzesca.
Ciao carissima, come ti hanno già detto, sei ancora con tutti i piedi nella fase del lutto. Non hai ancora consciamente elaborato la perdita; è una situazione soggettiva, ovvero le reazioni sono diverse da persona a persona. Ci vuole tempo e soprattutto accettazione. So che non è facile. Purtroppo, quando si perde una persona cara non si hanno alternative, è così. Ricordati che lui sarà sempre con te, dentro il tuo cuore, e di certo non vorrebbe vederti così. Per quanto riguarda lo Xanax, prova a seguire le indicazioni del medico: tre volte al giorno, mattina, pomeriggio e sera prima di andare a dormire, con intervalli di 7/8 ore tra l’assunzione di una pastiglia e l’altra. Non sono medico, era la mia terapia assegnata anni fa dallo specialista; io prendevo 0,25 mg anziché 0,50.
Un grandissimo abbraccio.
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