Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Ti ringrazio molto per la tua risposta, sei davvero gentile e ho davvero bisogno di parole di conforto :folded_hands: Potrai capirmi allora quanto queste parestesie siano fastidiose, soprattutto quando si fanno sentire di più... Poi ci sono momenti in cui non sento proprio nulla. Ecco, in quei momenti cerco di farmi forza e mi convinco che passerà. Provo anche con la meditazione e le tecniche di respirazione di tanto in tanto per placare lo stress. Diciamo che, purtroppo, immagino per chi è più suggestionabile come me, certi sintomi sono difficili da non notare perché sono subdoli e uno pensa: cosa potrebbe mai essere? Cosa ho che non riesco a decifrare? Passerà mai? Poi credo che finché diamo importanza a questi sintomi, non ne usciremo. Quindi bisogna lavorare molto su se stessi, sull'autostima e sulle insicurezze. Me ne rendo conto :face_with_rolling_eyes:

  • Ti ringrazio molto per la tua risposta, sei davvero gentile e ho davvero bisogno di parole di conforto :folded_hands: Potrai capirmi allora quanto queste parestesie siano fastidiose, soprattutto quando si fanno sentire di più... Poi ci sono momenti in cui non sento proprio nulla. Ecco, in quei momenti cerco di farmi forza e mi convinco che passerà. Provo anche con la meditazione e le tecniche di respirazione di tanto in tanto per placare lo stress. Diciamo che, purtroppo, immagino per chi è più suggestionabile come me, certi sintomi sono difficili da non notare perché sono subdoli e uno pensa: cosa potrebbe mai essere? Cosa ho che non riesco a decifrare? Passerà mai? Poi credo che finché diamo importanza a questi sintomi, non ne usciremo. Quindi bisogna lavorare molto su se stessi, sull'autostima e sulle insicurezze. Me ne rendo conto :face_with_rolling_eyes:

    Ciao, purtroppo quando inizia la paranoia il nostro sistema "di allarme" si attiva e quindi parte l'ansia. Ho imparato, prendendo il buono dalle varie psicoterapie fatte, che è impossibile fermare il pensiero intrusivo che alimenta l'ansia.

    Si può però bloccare la risposta che noi diamo a quel pensiero, attraverso varie tecniche (che sto cercando di approfondire).

    Esempio pratico.

    Mi viene mal di testa. Sono un soggetto ansioso, quindi decodifico il semplice mal di testa come un segnale di pericolo. Il sistema nevoso si allarma e continuo ad annebbiare la mente rimuginando sul sintomo.

    È grave? Mi sta venendo un aneurisma? È meningite? Etc.

    L' unica cosa che si può fare è bloccare tutte queste domande interne, che rispondono al primo segnale e innescano il circolo vizioso ansiogeno.

    Quindi bisognerebbe tornare all' inizio del problema, quando c'era solo il mal di testa.

    Il primo pensiero era, quindi, "ho mal di testa". Dopo di questo bisogna trovare un modo per non replicare alla semplice constatazione della realtà. Dovrebbe quindi partire un altro pensiero, meno catastrofico del classico che si ripresenta, che metta un punto a quello originario. Esempio: "ok, ho mal di testa, tra poco passerà o, nel peggiore dei casi, prenderò un antinfiammatorio. Dopo di questa risposta bisogna trovare la via giusta per chiudere definitivamente il discorso e andare avanti con la propria quotidianità. Facile solo a dirsi.

    Ci sto ancora lavorando... Vi faccio sapere!

  • Buongiorno! Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Immagino che non sia facile e che sia un percorso molto lungo e tortuoso, perché bisogna scardinare il proprio modo di pensare. Quello che mi chiedo è: il fatto che uno abbia tante somatizzazioni diventa una conseguenza dei propri pensieri ipocondriaci/intrusivi? Cioè, eliminati questi pensieri dovrebbero sparire anche le sensazioni corporee che ci danno il tormento tutti i giorni? Bisogna quindi lavorare sul modo di reagire a questi sintomi per risolvere il problema alla radice? Chiedo perché le vostre esperienze sono di grande supporto. Di certo facci sapere come va e come procede con questo approccio che può essere di aiuto a tanti di noi! Io spero di chiudere questo capitolo con le risonanze magnetiche che dovrò fare, perché una volta uscite negative, come spero e immagino che sia, devo solo mettermi l’anima in pace e lavorare completamente sulla mia ansia e la mia persona :crossed_fingers:

  • ... Poi ci sono momenti in cui non sento proprio nulla. Ecco, in quei momenti cerco di farmi forza e mi convinco che passerà. Provo anche con la meditazione e le tecniche di respirazione di tanto in tanto per placare lo stress.

    ---- Poi credo che finché diamo importanza a questi sintomi, non ne usciremo. Quindi bisogna lavorare molto su se stessi, sull'autostima e sulle insicurezze. Me ne rendo conto :face_with_rolling_eyes:

    Hai centrato in pieno. Le somatizzazioni sono legate all'ansia, più o meno recondita, ed hanno solitamente fluttuazioni legate agli stati d'animo.


    Una volta completate le risonanze magnetiche - che vedrai risulteranno negative, visto l'andamento discontinuo dei disturbi ;) - ti dedicherai pienamente a sciogliere le tue ansie. Fastidiose ma risolvibili.

  • Buongiorno! Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Immagino che non sia facile e che sia un percorso molto lungo e tortuoso, perché bisogna scardinare il proprio modo di pensare. Quello che mi chiedo è: il fatto che uno abbia tante somatizzazioni diventa una conseguenza dei propri pensieri ipocondriaci/intrusivi? Cioè, eliminati questi pensieri dovrebbero sparire anche le sensazioni corporee che ci danno il tormento tutti i giorni? Bisogna quindi lavorare sul modo di reagire a questi sintomi per risolvere il problema alla radice? Chiedo perché le vostre esperienze sono di grande supporto. Di certo facci sapere come va e come procede con questo approccio che può essere di aiuto a tanti di noi! Io spero di chiudere questo capitolo con le risonanze magnetiche che dovrò fare, perché una volta uscite negative, come spero e immagino che sia, devo solo mettermi l’anima in pace e lavorare completamente sulla mia ansia e la mia persona :crossed_fingers:

    Ciao!

    Diciamo che io vengo da quasi un anno di psicanalisi, dove ragionavo col terapeuta sulla mia vita, parlando di eventi traumatici e situazioni che potevano essere all'origine del disturbo.

    Di fatto, però, parlare di questo non mi ha aiutato. Ho quindi deciso di cambiare approccio e passare a una terapia di tipo cognitivo comportamentale che, come hai ben detto, lavora più sul pensiero, sul funzionamento del cervello e quindi su come scardinare certi pensieri intrusivi. Diciamo che ormai le ho provate tutte, questa nuova mi sembra più promettente. Vediamo comunque come va. Ti auguro il meglio e tanta forza per affrontare questi test!

  • Ciao a tutti, sono nuova e ho bisogno di un consiglio, di un aiuto, di trovare persone come me. Mi sento un'aliena, mi trattano come tale.

    Ormai ho perso il conto degli anni, forse ne sono passati già 6. La mia vita sta diventando devastante a causa della tensione muscolare al collo. Vivere con il collo costantemente rigido non è l'unico problema. Il non sapere cosa sia mi provoca grande ansia, perché ogni volta penso che mi stia per succedere qualcosa al cervello, considerando i sintomi che accompagnano questa rigidità muscolare. Sto per diventare mamma per la seconda volta e la gravidanza sta peggiorando questa situazione, costringendomi a vivere ogni giorno con questo disagio. Sono stanca, ho paura. Qualcuno è nella mia stessa situazione? Quali sintomi avete? C'è una soluzione? Ho già speso soldi per il fisioterapista e non si è risolto nulla... Grazie se risponderete ;( <3

  • Ciao a tutti, sono nuova e ho bisogno di un consiglio, di un aiuto, di trovare persone come me. Mi sento un'aliena, mi trattano come tale.

    Ormai ho perso il conto degli anni, forse ne sono passati già 6. La mia vita sta diventando devastante a causa della tensione muscolare al collo. Vivere con il collo costantemente rigido non è l'unico problema. Il non sapere cosa sia mi provoca grande ansia, perché ogni volta penso che mi stia per succedere qualcosa al cervello, considerando i sintomi che accompagnano questa rigidità muscolare. Sto per diventare mamma per la seconda volta e la gravidanza sta peggiorando questa situazione, costringendomi a vivere ogni giorno con questo disagio. Sono stanca, ho paura. Qualcuno è nella mia stessa situazione? Quali sintomi avete? C'è una soluzione? Ho già speso soldi per il fisioterapista e non si è risolto nulla... Grazie se risponderete ;( <3

    Ciao, io ho lo stesso problema. Sono andata dal neurologo, ha detto che l'unica soluzione sono gli psicofarmaci.

    Comunque, io faccio regolarmente yoga e aiuta molto. Un abbraccio

  • Ciao, sto vivendo in pratica la medesima cosa. Ormai non riesco più ad uscire senza che mi venga un attacco di dissenteria... sto rovinando la vita a me stessa e a tutti quelli che mi circondano... porto solo malumore, agitazione e ansia.

    Prima l'ansia si manifestava con forte tachicardia e peso sul petto, ora sono mesi che mi prende la pancia. Martedì ho un ulteriore visita... vorrei solo uscirne e essere spensierata come tutti e non farmi mille problemi solo per bere un caffè in giro con altri. Sono stanca.

  • Ciao a tutti, non so se questa è la sezione giusta ma non ne ho trovato un’altra più adatta. Dunque ho 54 anni, una bella famiglia e sono terribilmente ipocondriaco. Ma quello che mi angoscia di più è la salute dei miei figli, 11 e 14 anni. La piccola ad esempio è da tre giorni che ha 38.5-39 di febbre con mal di testa ma senza mal di gola o tosse e io sono letteralmente terrorizzato, non riesco a gestire queste situazioni che dovrebbero essere invece normali per un genitore. Mia moglie per fortuna è tutto il contrario di me ed è questo che mi tiene a galla ma con lei ormai non ne posso più parlare perché è ossessionata... Spero possiate farmi un po’ di compagnia perché mi sento solo. Grazie.

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