Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Ciao a tutti, sono nuova su questo forum. Mi chiamo Giada e ho 19 anni. Soffro di ipocondria e ansia generalizzata da quando ne avevo 15, ma da che ho memoria ho sempre avuto ansia per la mia salute (non forte come questi ultimi anni). È iniziato tutto molti anni fa, quando un'amica di mia madre mi disse che una sua collega aveva scoperto di avere un tumore al seno poiché aveva trovato un nodulo sotto l'ascella. Da lì, passavo giornate intere a toccarmi sotto il braccio per vedere se avessi qualcosa, e quando mi convincevo di non avere nulla ritornavano i pensieri intrusivi ed ero costretta a controllare di nuovo. Poi è arrivato il primo attacco di panico, pensavo di morire. In seguito una serie di disturbi: dolori al braccio, paralisi della gamba e del braccio (corsi in pronto soccorso, feci visite e RM con contrasto, ma non trovarono nulla), mal di testa frequenti (con relativa ansia di avere un tumore al cervello), dolore al seno (l'ho avuto per tipo 7 mesi, per fortuna era solo ansia), linfonodi ingrossati, dolori lancinanti al cuore, dolore nella parte sinistra dello stomaco per mesi, colite spastica, stanchezza muscolare devastante, gambe che si paralizzavano...insomma, chi più ne ha più ne metta. Ad oggi sono fissata con la neurite ottica, e ho paura di diventare cieca. Ho fatto una visita oculistica meno di un mese fa, ma non hanno riscontrato nulla a parte una leggera congiuntivite. Io però sono convinta di avere qualcosa di grave, perché con il destro vedo sempre meno nitido rispetto al sinistro, e inoltre mi sono accorta che con il sinistro vedo più luminoso rispetto a quello destro (faccio prove continue chiudendo prima un occhio e poi l'altro perchè devo capire come vedo; se non lo avessi fatto non mi sarei mai accorta di vedere diversamente). Mi si appannano molto spesso gli occhi, soprattutto il destro, e non so piu cosa fare. Ho letto che questo è sintomo di neurite ottica e da allora vivo nel panico. Piango sempre, ho paura a mettere le lenti, la mattina mi sveglio con un'angoscia terribile e continuo a fare prove con gli occhi. L'ottico mi ha detto che non è niente e che l'occhio sinistro è quello dominante, ma io non riesco a stare mai tranquilla. Penso me lo abbia detto solo perché sa come sono. Ho paura che tutti sottovalutino la cosa, perché sanno che sono ipocondriaca e quindi liquidano tutto dicendo che è solo ansia. Scusate se mi sono dilungata, ma volevo chiedervi, a voi è mai successo nulla di tutto questo? E inoltre, quando andate a fare una visita oculistica, vi capita mai di non riuscire a mettere a fuoco le ultime righe nonostante le lenti che vi provano? Sono disperata, vorrei solo iniziare a vivere di nuovo la mia vita, sono solo una ragazza... ;(

    Ciao. Soffrire a 19 anni di qualsiasi patologia psicologica o psichiatrica mi fa venire un certo magone, in quanto questi dovrebbero essere gli anni più spensierati della nostra vita. Già il solo fatto che tutti ti "liquidano", con la solita frase "è solo ansia" la dice lunga sull'arcaicità del mondo, persone incluse, nel quale viviamo.

    Come mio solito (se ti va puoi leggere i miei numerosi post nel link diretto in firma) ti vorrei porre qualche domanda prima di dare una mia opinione, da paziente si intende, e cioè se questa tua ansia/ipocondria sia iniziata dopo un periodo di forte stress, di qualsiasi genere, e se in famiglia ci sono persone che soffrono di simili patologie.

    Solo per alleviare la situazione ansiogena che hai descritto, è normale che durante una visita oculistica non si mettano a fuoco le due o più ultime righe, questione di scariche di adrenalina, cortisolo etc., ormoni che rilascia il fisico durante le fasi di ansia. La motivazione medica la lasciamo stare, quindi stai tranquilla.

    In bocca al lupo e come sempre per qualsiasi domanda non esitare :) :thumbup:

    Ciao, a voi è mai capitato di avere il battito cardiaco irregolare quando avete un’ansia forte? Farò visita cardiologica ma nell’attesa se avete qualche risposta, grazie.

    Ciao. Certamente, non succede a tutti ma è una situazione che si manifesta soventemente. L'ansia ne è colpevole come altre decine di fattori del tutto normali ed innocenti, quali freddo, caldo, sudorazione, paura, timore, mancanza di sonno etc.

    Stai tranquilla, quello che percepisci non è il battito irregolare ma una palpitazione che è cosa ben diversa.

    Come sempre in bocca al lupo e per qualsiasi domando non esitare :) :thumbup:

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • Ciao. Soffrire a 19 anni di qualsiasi patologia psicologica o psichiatrica mi fa venire un certo magone, in quanto questi dovrebbero essere gli anni più spensierati della nostra vita. Già il solo fatto che tutti ti "liquidano", con la solita frase "è solo ansia" la dice lunga sull'arcaicità del mondo, persone incluse, nel quale viviamo.

    Come mio solito (se ti va puoi leggere i miei numerosi post nel link diretto in firma) ti vorrei porre qualche domanda prima di dare una mia opinione, da paziente si intende, e cioè se questa tua ansia/ipocondria sia iniziata dopo un periodo di forte stress, di qualsiasi genere, e se in famiglia ci sono persone che soffrono di simili patologie.

    Solo per alleviare la situazione ansiogena che hai descritto, è normale che durante una visita oculistica non si mettano a fuoco le due o più ultime righe, questione di scariche di adrenalina, cortisolo etc., ormoni che rilascia il fisico durante le fasi di ansia. La motivazione medica la lasciamo stare, quindi stai tranquilla.

    In bocca al lupo e come sempre per qualsiasi domanda non esitare :)

    Ciao, ti ringrazio molto per avermi risposto. Io non so da cosa sia dovuta questa mia ansia, semplicemente per il fatto che ho iniziato a soffrire di ciò da molto piccola, quindi non riesco a trovare un fattore scatenante. Non ero stressata, perciò non saprei. A 15 anni è arrivato il picco perché mio nonno si è ammalato gravemente, e questo ha portato in me una serie di ansia e stress ingestibili. So solo che non vivo più, ormai mi sento morta dentro e nessuno riesce a capirmi. Ho iniziato un percorso psicologico per la seconda volta, ma non so a quanto questo possa servire. Non ho più la forza di affrontare tutto ciò.

  • Ciao, ti ringrazio molto per avermi risposto. Io non so da cosa sia dovuta questa mia ansia, semplicemente per il fatto che ho iniziato a soffrire di ciò da molto piccola, quindi non riesco a trovare un fattore scatenante. Non ero stressata, perciò non saprei. A 15 anni è arrivato il picco perché mio nonno si è ammalato gravemente, e questo ha portato in me una serie di ansia e stress ingestibili. So solo che non vivo più, ormai mi sento morta dentro e nessuno riesce a capirmi. Ho iniziato un percorso psicologico per la seconda volta, ma non so a quanto questo possa servire. Non ho più la forza di affrontare tutto ciò.

    Ciao. Sempre secondo la mia opinione da paziente l'ansia patologica, e non la semplice ansia, nasce da eventi della vita e dal nostro DNA. Certamente non tutti ne siamo "bersagli" e come ribadisco sempre ognuno è una persona a sé stante, ha una sua storia ed un suo percorso.

    Non entrerò nei dettagli della farmacologia poiché sei troppo giovane, e per quanto possibile sarebbe meglio che il tutto si risolvesse senza ricorrere all'aiuto di psicofarmaci pertanto, visto che stai per la seconda volta affrontando un percorso psicologico, vorrei porti le seguenti domande:

    - che tipo di terapia ha utilizzato lo psicoterapeuta?

    - quanto tempo è durata? Ne hai tratto beneficio?

    - quando si manifesta maggiormente il tuo stato ansioso (mattina appena sveglia, pomeriggio, sera?)

    - hai difficoltà a prendere sonno? Quante ore dormi (circa?)

    - la tua manifestazione ansiosa si presenta soltanto con la comorbidità dell'ipocondria oppure hai altre fobie?

    - effettui ricerche su Google ad ogni tuo sintomo? (domanda della quale, purtroppo, penso già di conoscere la risposta) ;)

    - il tuo medico di base ti ha mai consigliato benzodiazepine da assumere quando hai i sintomi?

    - hai mai avuto un attacco di panico?

    - racconta un pochino la tua vita quotidiana (studi, lavoro, come trascorri il tuo tempo libero, etc.)

    Scusa le tante domande, ma come premesso io provengo da anni di esperienza in questo campo ed ho acquisito una certa conoscenza, ed anche se non è assolutamente mia intenzione sostituirmi agli specialisti quando un paziente viene liquidato con la classica frase "è solo ansia", sminuendo tutto quello che concerne la sintomatologia, mi infastidisce parecchio. Comunque per quanto possibile la cura farmacologica deve essere l'ultima spiaggia, quindi non cercare di scannerizzare il tuo corpo ad ogni minimo sintomo perché non serve a nulla, e togliti dalla testa tutte queste malattie immaginarie che hai descritto, la cui insorgenza esula da tutto ciò che è l'ansia.

    Come sempre in bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare :) :thumbup:

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  • Ciao, cercherò di rispondere alle tue domande in modo più esaustivo possibile. Quando ho iniziato ad andare da uno psicoterapeuta avevo 16 anni, non saprei dirti che tipo di terapia abbia utilizzato. Semplicemente gli raccontavo quello che mi succedeva e lui cercava di spiegarmi qualcosa con delle metafore... È durata all'incirca 3 mesi e no, non ne ho tratto beneficio, tanto è che ho deciso di interromperla. Il mio stato ansioso si manifesta in ogni momento della giornata, mi accompagna costantemente dalla mattina alla sera, ma appena mi sveglio e soprattutto la sera raggiunge il suo picco. Ho difficoltà a prendere sonno, ci sono notti che dormo soltanto 5 ore o meno. Mi sveglio in continuazione nel bel mezzo della notte e non riesco a respirare, penso a tutti i miei sintomi e non riesco più a dormire perché sono troppo agitata. Ho altre fobie: qualsiasi cosa faccia è accompagnata da una componente ansiosa molto forte, anche in contesti in cui essere ansiosi non ha assolutamente senso. Il mio google è costellato da ricerche sui miei sintomi, tant'è che ormai posso prendere una laurea in medicina per quanto cose so. Non mi hanno mai consigliato benzodiazepine. Ho avuto mille attacchi di panico, alcuni più brutti di altri, mi sentivo morire ma dovevo stare in silenzio per non farmi vedere dai miei genitori. Studio all'università, la sera di solito leggevo libri oppure uscivo per andare a danza o dai miei amici, ma tutto questo non riesco più a farlo. Ho paura ad uscire, penso solo a quello che potrei avere, non c'è mai un momento di aria per me. Sono esausta. È molto difficile non scannerizzare il mio corpo, ma anche quando non lo faccio volontariamente esce fuori qualcosa.. io ci provo ad essere positiva, sul serio, voglio vivere, ma la mia paura è più forte di tutto il resto. Grazie comunque per il tuo interessamento.

  • Ciao, cercherò di rispondere alle tue domande in modo più esaustivo possibile. Quando ho iniziato ad andare da uno psicoterapeuta avevo 16 anni, non saprei dirti che tipo di terapia abbia utilizzato. Semplicemente gli raccontavo quello che mi succedeva e lui cercava di spiegarmi qualcosa con delle metafore... È durata all'incirca 3 mesi e no, non ne ho tratto beneficio, tanto è che ho deciso di interromperla. Il mio stato ansioso si manifesta in ogni momento della giornata, mi accompagna costantemente dalla mattina alla sera, ma appena mi sveglio e soprattutto la sera raggiunge il suo picco. Ho difficoltà a prendere sonno, ci sono notti che dormo soltanto 5 ore o meno. Mi sveglio in continuazione nel bel mezzo della notte e non riesco a respirare, penso a tutti i miei sintomi e non riesco più a dormire perché sono troppo agitata. Ho altre fobie: qualsiasi cosa faccia è accompagnata da una componente ansiosa molto forte, anche in contesti in cui essere ansiosi non ha assolutamente senso. Il mio google è costellato da ricerche sui miei sintomi, tant'è che ormai posso prendere una laurea in medicina per quanto cose so. Non mi hanno mai consigliato benzodiazepine. Ho avuto mille attacchi di panico, alcuni più brutti di altri, mi sentivo morire ma dovevo stare in silenzio per non farmi vedere dai miei genitori. Studio all'università, la sera di solito leggevo libri oppure uscivo per andare a danza o dai miei amici, ma tutto questo non riesco più a farlo. Ho paura ad uscire, penso solo a quello che potrei avere, non c'è mai un momento di aria per me. Sono esausta. È molto difficile non scannerizzare il mio corpo, ma anche quando non lo faccio volontariamente esce fuori qualcosa.. io ci provo ad essere positiva, sul serio, voglio vivere, ma la mia paura è più forte di tutto il resto. Grazie comunque per il tuo interessamento.

    Ciao. Innanzitutto non devi ringraziare di nulla, per quanto mi riguarda cerco solo di condividere la mia esperienza con le persone che si trovano a dover affrontare la "bestia".

    Iniziamo col dire che devi stare lontana da Google in quanto è deleterio, e non essendo del settore ogni tuo sintomo troverà risposta nella più subdola delle malattie.

    Personalmente penso che visto che hai già provato ad affrontare il tuo problema attraverso una breve psicoterapia, senza ottenere alcun effetto, forse sarebbe il momento di iniziare una cura farmacologica, sempre con uno specialista in psichiatria, in modo tale da attenuare la tua sintomatologia per poi magari accostarla ad un percorso di psicoterapia che a quel punto potrà portare maggior beneficio.

    Ricorda che il cervello è un organo del nostro corpo e come tale può anche "ammalarsi", pertanto necessita anche lui di una cura, quindi devi stare lontana da certi stereotipi che sicuramente nel passato hanno contribuito a rendere tale figura un "mostro".

    Altra cosa da tenere conto è che ognuno ha un suo percorso, ma la cosa certa è che vivere con l'ansia costante è come vivere un inferno.

    Per qualsiasi domanda resto a disposizione ed intanto in bocca al lupo. :) :thumbup:

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    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • I miei genitori sono contrari ad una cura farmacologica, dicono che se arrivo a quello vuol dire che sono malata sul serio. Il problema è che lo sono sul serio, ma non posso continuare a stressarli, ormai si sono stancati. Nonostante io abbia 19 anni e sia quindi maggiorenne, non posso prendere determinate decisioni da sola, e anche fosse, non ho un sostentamento economico sufficiente. Studio, quindi non lavorando non ho abbastanza denaro per me. È un tunnel senza uscita, sto per impazzire.

  • Ciao a tutti. I miei problemi di stomaco, tra virgolette perché potrebbe a questo punto essere tutto, non sono passati. Anzi, sono forse peggiorati. Mi da fastidio la parte sinistra della pancia, proprio sotto le costole, vicino lo sterno... ma a preoccupare la mia situazione ancora di più sono, perdonatemi l’esplicita parola, le feci. Ieri sera ho mangiato di fretta e furia delle zucchine fredde di frigo (ma comunque cotte) e oggi le ho ritrovate tutte nel water. Ma proprio tutte. Ma non è finita qui: su una estremità delle feci c’era una striatura di sangue piuttosto evidente, anche se molto sottile. Mi è già capitato ma pensavo fosse del banale pomodoro. Non so se ho emorroidi interne. Comunque domani ho l'ecografia dell’addome completa ma nel frattempo sono, credetemi, terrorizzata.


    Aggiungo che ho fatto una visita da un gastrointerologo che mi ha visitata dicendomi che è gastrite. Però comunque mi ha prescritto una eco addome superiore (dato che la vado a fare da un privato me la farò fare completa, anche al colon). Le analisi del sangue erano a dir poco perfettte... ma io comunque sono basita.

  • Ciao a tutti. Eccomi qui, non più giovanissimo ma comunque mi ritengo discretamente in forma a parte, appunto, questa paura, questa ansia e questa ipocondria che mi prende e non mi fa vivere come vorrei. Perché di questo si tratta, non si vive come vorremmo e qui, in questo spazio, trovo tante e tanti come me che sentono e vivono le stesse cose.


    Paura, non di fare gli esami, ma dei referti. Sono anche donatore e ogni 3 mesi la stessa storia...una paura incontrollata che mi blocca e mi prende tutto. Ogni sintomo, ogni cosa, ma soprattutto questa dannata paura dei referti...


    So di non essere solo, e questo è già tanto...

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