Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Ciao carissima, io ho sofferto di depressione. I miei pensieri ossessivi erano riferiti al futuro e al terrore di perdere i miei affetti, non avevo paura di morire io. Quindi capisco benissimo cosa stai provando, anche se non ho sofferto proprio dello stesso disturbo.

    Intanto tu, razionalmente, ti rendi conto che è un'ossessione? Se lo scrivi, secondo me sì. Cerca di tenerti impegnata: fai, fai, fai, in modo da stare concentrata su quello che stai facendo, qualunque cosa sia: pulisci casa, fai la spesa, cucina un piatto nuovo mai fatto, passeggia, disegna, dipingi, suona uno strumento, vai in un museo, impara a cucire o lavorare a maglia. Non so, devi spostare l'attenzione sul qui e ora, qualunque cosa sia.

    Io per esempio sono una pessima guidatrice: stavo molto concentrata a guidare e mentre guidavo stavo leggermente meglio. Non aspettarti miglioramenti in poco tempo, "rassegnati" a stare male per mesi, che questa è la tua vita. Un passo alla volta per arrivare a sera. Terribile, si soffre, si sta malissimo, ma ti assicuro che PASSA.

    Immagino che la psicologa ti dica questo... Cosa ti consiglia?

  • Ciao speranza24 purtroppo come ti dicevo già su un altro post non sto lavorando e non ho hobby.

    Sono totalmente in balia di questi pensieri catastrofici.

    Ma tu come ne sei uscita?

    Ciao, io ti consiglio di approfondire la tecnica di defusione del pensiero.

    È inutile combattere contro le preoccupazioni, questo scatena l'effetto contrario rispetto a quanto desiderato.

  • speranza24, diciamo che con gli psicologi sto facendo un po' di casino. Ieri sono tornata da quella che avevo lasciato dopo 8 mesi perché non ho visto nessun risultato. Non ci vedevamo da 2 mesi, ma mi è servito a poco, onestamente. Mi ha detto che prima di andare a guardarmi in bocca devo leggere 20 pagine di un libro o andare a camminare.

    Oggi invece sono andata dallo psicologo che avevo scelto 2 mesi fa. Lui fa terapia breve strategica che sembra la terapia d'eccellenza per il DOC, l'ipocondria e l'ansia, ma anche qui dopo 7 sedute - nonostante, devo essere sincera, non abbia seguito molto i compiti a casa - non ho trovato molto giovamento.

    Comunque oggi mi ha detto assolutamente che fino alla prossima seduta non potrò più guardarmi in bocca, e quando mi viene l'istinto devo scrivere. Sarà difficilissimo, ma se voglio iniziare a stare bene devo stare nel "disagio", accettare che non posso controllare e che se dovessi avere qualcosa di brutto, non ci posso fare nulla. Siamo tutti esposti alle malattie.

    Comunque sto male, purtroppo. Oggi ho ricominciato a prendere 0,50 di Xanax alla mattina e alla sera perché sono troppo fuori controllo.

    Mi dispiace per la tua storia, immagino quanto abbia sofferto anche tu.

    Un abbraccio.

  • Allora, Papavero, la terapia dallo psicologo è una goccia nel mare. Se ne hai la possibilità, dovresti continuare finché non guarisci. Sette sedute non sono nulla: io ci sono andata ogni 3 settimane per un anno intero, più due volte a settimana dallo psichiatra. Perciò in tutto avrò fatto una ventina di sedute in 18 mesi, se non di più.

    Devi stare nel disagio: se lo contrasti è peggio. Pensa che, per adesso, è così. Il farmaco aiuta, ma soprattutto devi aiutarti tu. Fai quello che ti dicono: ti sembra senza senso, ma aiuta. Fidati, fai quello che devi come un automa.

    Scrivi, scrivi tutto quello che senti. Esci, cammina, corri, fai qualcosa che ti tenga impegnata la mente e il corpo.

  • Vixen grazie ora cerco in internet.

    Se vuoi indicarmi qualcosa sono qui.

    Un sorriso.

    Sicuramente su internet trovi qualche tecnica. In sostanza bisogna allenare il cervello a distanziarsi dai pensieri.

    Questo si basa sulla teoria psicologica che il pensiero è incontrollabile e può creare disagio/scatenare l'ansia. Ho fatto nell'ultimo anno un nuovo tipo di psicoterapia e stavolta credo di essere migliorata molto, non guarita. Di fatto non si può guarire dall'ansia perché è un'emozione

  • Buongiorno a tutti,


    nel lontano 2008 ebbi uno spiacevole avvenimento che speravo di poter dimenticare col tempo e che invece ogni tanto riaffiora.


    Ero in vacanza con amici a Cuba e qui in Italia mi aspettava l'inizio di una situazione delicata, con turbolenze che riguaravano relazioni con amici a cui era legato e che per questioni con una ragazza, che ora è la mia compagna, avrei messo in discussione cambiando molti equilibri di vita. In quel momento e anche ora non so se quello che è successo sull''aereo di ritorno è stato un caso (dato che avevo mangiato un enorme panino prima di salire sull'aereo) oppure ansia per questo motivo, sta di fatto che per la prima volta nella mia vita sono stato molto male, lo stomaco mi si è gonfiato e non riuscivo più a respirare bene, è stato un trauma indimenticabile, molte ore di volo, uno scalo e poi ancora un volo in cui stavo malissimo con attacchi di panico. Pensavo a questioni di digestione, bevevo coca cola per cercare di sistemare la situazione, ma probabilmente peggiorai le cose. Chiamarono un medico a bordo etc etc. Insomma quell'evento segnò i miei successivi anni pesantemente, con corse al pronto soccorso e momenti in cui mi sembrava di morire perchè prima di arrivare ad usare, purtroppo, gocce calmanti e un percorso psichiatrico farmacologico che mi aiutò molto.


    Ho avuto momenti in cui mi sono sentito completamente immune da questo tipo di eventi, ma purtroppo in alcuni periodi di stress nella mia vita ho delle manifestazioni simili a quelle del 2008, mi si ostruiscono le vie respiratorie, tutto sembra partire da irrigidimento delle zone addominali a causa di tensione e che mi causano fatica a respirare, poi se la situazione non è delle migliori come a breve spiegherò, le cose peggiorano e non riesco ad uscirne se non ricorrendo a gocce calmanti. A volte invece mi si intasa il naso per fattori esterni tipo aria condizionata e mi sale l'ansia, se per caso sono stressato non riesco a controllare l'evento.


    Ora vengo al dunque, ieri sono stato ad uno spettacolo teatrale comico e si è ripresentato il problema in maniera molto marcata, all'inizio ridevo poi mi sono accorto di avere qualche difficoltà a respirare allora mi sono slacciato un po' i pantaloni che effettivamente stringevano molto. Però si era ormai innescato un problema dal quale non sono riuscito ad uscire, ho cominciato a sudare, ad avere difficoltà a deglutire, ad aver appunto questa bruttissima sensazione di non riuscire a deglutire e respirare normalmente. L'ho fatto presente alla mia compagna, dopo un po' mi sono dovuto prendere le goccine calmanti che avevo portato con me, ma dopo un po' mi sono dovuto spostare dal teatro in bagno perchè la situazione era insostenibile. In quei momenti mancandomi l'aria ho la testa che va in confusione, difficilmente potrei avere una conversazione e se provavo a ridere la situazione peggiorava parecchio, come avessi ancora meno forza per respirare e mi si bloccava la respirazione. Devo a questo punto notare che mi suggete praticamente tutte le volte a cui partecipo a eventi in cui sono seduto in una consizione in cui devo rimanere necessariamente per lungo tempo, è successo ieri sera a teatro, è successo in altre due occasioni, in modo più leggero e controllabile, ad un cabaret, anche allo stadio e soprattutto in aereo dove solitamente prendo gocce calmanti preventivamente. A me, già di base, non divento matto per questo tipo di eventi, ma a volte me li regalano e allora anche ingenuamente ci vado, questa volta anche abbastanza contento, infatti non credevo potesse accadere ciò. Sono molto stressato per una situazione lavorativa che mi sta turbando molto, poi ieri prima di andare a teatro ho fatto una corsa sotto il sole cocente, prima di entrare ho fatto mangiato un cono gelato freddo. Non so se una serie di situazioni hanno condizionato quello che poi è successo. Ma sono davvero stufo, vorrei trovare una soluzione, ma al momento tutti i miei tentativi non hanno risolto definitivamente il problema. E sono un tipo che non molla fino a quando non trova la soluzione, ma ora non so cosa fare a parte tornare dal medico di base e discutere su eventuali persorsi che però non so dove possano portare, anche perchè mediamente, stress a parte, sto bene. Solo quando mi trovo in queste situazioni mi trovo davvero a disagio.


    Qualcuno ha idee per autarmi ad affrontare il problema?


    Spero di essermi spiegato al meglio.

  • So bene di cosa parli, stomaco e pancia. Ne soffro da quando ero una ragazza, ora ho 56 anni. Fatti i dovuti accertamenti medici per capire a livello fisico cosa avessi, perché è la prima cosa che bisogna fare: gastroscopia e colonscopia con altre analisi ecc... Saputo la diagnosi che non è nulla di grave mi è stato detto che alla base c'è un disturbo d ansia, di cui soffro da sempre. Cura: psicoterapia che ho iniziato a fare,tardi, secondo me. Ma meglio tardi che mai. Comunque la psicoterapia mi sta aiutando tanto, te la consiglio.

  • Sto riflettendo su ieri sera, sono molto triste per l'accaduto...prima che ieri iniziasse lo spettacolo siamo stati seduti oltre un ora ad aspettare perchè siamo arrivati in anticipo, eravamo tranquilli chiacchierando e guardando Instagram senza alcun problema. Probabilmente poi ridendo forte e avendo la chiusura dei pantaloni molto stretta, in aggiunta a uno stress già presente, ho avuto sensazione di avere poca aria e da li magari è partita più ansia che ha innescato il tutto. Un ipotesi.

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