Ciao a tutti, leggendo in oggetto, avrei bisogno di chiedervi un'opinione, forse più un supporto "morale" per cercare di uscire da una situazione che sembra essere come quella di un cane che si morde la coda. Oramai ho capito di essere un ipocondriaco ufficiale. Ho passato dei periodi buoni, e dei periodi negativi in cui ogni piccolo sintomo o fastidio, dolore ecc...mi fa temere e pensare al peggio. Poi nell'ultimo anno mi sembra di vedere solo cose negative. Ho continui alti e bassi ma una situazione ansiosa direi quasi quotidiana che a volte mi accompagna latente e sorda, ed altre volte è presente e forte. Il tutto è peggiorato dopo aver avuto il Covid ad ottobre: a 20 giorni dalla negativizzazione ho avuto la brillante idea di fare la analisi (che eseguo annualmente) e c'erano dei valori alterati di glicemia e di alcuni globuli bianchi, da lì è stato un susseguirsi di attacchi di ansia e paura di avere qualsiasi cosa, passando da periodi di ansia intollerabile e periodi tranquilli ogni tanto mi sento qualche disturbo. Ho avuto orticaria ed oggi a distanza di 3/4 mesi mi è tornata...e con lei di nuovo ansia ad alti livelli.
La mia dottoressa e la mia psicoterapeuta mi hanno fatto fare un consulto con una psichiatra che mi ha ovviamente detto di iniziare una terapia farmacologica, alla quale però mi sono opposto pensando di riuscire a superare senza supporto farmacologico questi periodi. Purtroppo tutta la storia Covid e vaccini mi ha esacerbato la paura degli effetti collaterali, e quindi ho paura di prendere medicinali, soprattutto farmaci "importanti" come gli antidepressivi. E pensare che durante il lookdown ed anche successivamente ero uno dei pochi che proseguiva il lavoro, uscivo e non avevo nessuna paura o ansia.
Grazie a tutti quelli che vorranno darmi una loro opinione in merito.