Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Oggi sono andata nel panico perché ho visto le feci un po' gialle. Ho pensato subito a qualcosa al fegato o al pancreas :rolleyes:

    Non voglio cercare su internet, devo resistere.

    Sarà che sto bevendo spremute d'arancia oppure sarà un antinfiammatorio che ho preso per l'influenza.

    Mi sono scocciata di andare nel panico ogni volta!

  • Ciao, ho avuto questa prescrizione dallo psichiatra, qualcuno li ha provati?


    Fevarin 100 mg compresse divisibili

    Lyrica 75 mg

    Ciao. Ogni soggetto reagisce in modo diverso, pertanto la domanda può avere mille risposte. Ogni specialista ha un suo armamentario terapeutico ed alcuni farmaci che ritiene siano migliori, sempre secondo la diagnosi.

    Il primo è un antidepressivo appartenente alla classe degli SSRI usato principalmente per il trattamento della depressione maggiore e dell'ansia. Il Lyrica è utilizzato come farmaco tra l'altro per l'ansia generalizzata. La dose da 75 è bassa, molto probabilmente andando avanti farà un aggiustamento.

    Ricorda che nella prima settimana di somministrazione prima si avvertono gli effetti collaterali (pochi) e poi inizia il lato benefico, quindi non demordere.

    Come sempre in bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare. :)

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • Ciao. Ogni soggetto reagisce in modo diverso, pertanto la domanda può avere mille risposte. Ogni specialista ha un suo armamentario terapeutico ed alcuni farmaci che ritiene siano migliori, sempre secondo la diagnosi.

    Il primo è un antidepressivo appartenente alla classe degli SSRI usato principalmente per il trattamento della depressione maggiore e dell'ansia. Il Lyrica è utilizzato come farmaco tra l'altro per l'ansia generalizzata. La dose da 75 è bassa, molto probabilmente andando avanti farà un aggiustamento.

    Ricorda che nella prima settimana di somministrazione prima si avvertono gli effetti collaterali (pochi) e poi inizia il lato benefico, quindi non demordere.

    Ricorda che nella prima settimana di somministrazione, prima si avvertono gli effetti collaterali (pochi) e poi inizia il lato benefico, quindi non demordere.

    Come sempre in bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare. :)

    Grazie, ma come fai a sapere tutto? Sei il punto di riferimento del forum però non ho capito che ruolo hai. Grazie davvero in ogni caso.

    Comunque il medico vorrebbe lasciare questo dosaggio, pensa che devo dividere a metà il fevarin nel primo periodo. Dice che mi bastano pochi mesi e poi posso smettere. Allora mi stavo chiedendo, non è che potrei farne a meno? Se mi impegno quel tantino in più magari potrei uscirne senza farmaci. Sta per arrivare la bella stagione, potrei avere più occasioni di svago e poi ho già fatto dei progressi... Poi altra cosa, io mi sono sposata da pochi mesi, vorremmo mettere su famiglia, se prendo i medicinali e poi arriva una gravidanza devo comunque interrompere. Allora perché non imparare a godere delle cose belle della vita al 100% se sono già arrivata al 70%?

    Ecco questi sono i ragionamenti che faccio tra me e me nell'ultimo periodo. Però poi se vado in bagno e vedo feci strane vado nel panico, oppure sento una fitta e mi vedo già morta, quindi poi penso mmm mi sa che dei farmaci ne ho bisogno. Mi viene "da ridere" anche se mi guardo dall'esterno, se utilizzo la parte razionale del cervello, però prende il sopravvento spesso la parte emotiva e cado in depressione, perdo energie e motivazione!

    Un'altra cosa che devo imparare a fare è arrabbiarmi, nel senso positivo però del termine, mi arrabbio più con me stessa che con gli altri quando mi mancano di rispetto, vivo la vita passivamente, perdono sempre tutto e tutti ma mai me stessa, devo vivere con più energia, forza, far rispettare il mio perimetro, non permettere a nessuno che sia oltrepassato.

    Sono arrivata alla conclusione che chi è troppo buono e sensibile vive male, chi è cinico ed egoista (sempre nel senso buono ed entro i limiti) vive una vita differente, riesce a godersela. Perché non posso essere così?

    Mi direte e vabbè ma se uno è sensibile non potrà mai cambiare, è così e deve accettarlo. Ma no! Non mi sta bene, deve esserci un modo per strafegarsene del mondo intero e iniziare a pensare a sé stessi per una volta tanto. Questo è il mio obiettivo, scusate non so come e cosa ho scritto, mi sono sfogata, ne avevo bisogno.

  • Ciao a tutti, leggendo in oggetto, avrei bisogno di chiedervi un'opinione, forse più un supporto "morale" per cercare di uscire da una situazione che sembra essere come quella di un cane che si morde la coda. Oramai ho capito di essere un ipocondriaco ufficiale. Ho passato dei periodi buoni, e dei periodi negativi in cui ogni piccolo sintomo o fastidio, dolore ecc...mi fa temere e pensare al peggio. Poi nell'ultimo anno mi sembra di vedere solo cose negative. Ho continui alti e bassi ma una situazione ansiosa direi quasi quotidiana che a volte mi accompagna latente e sorda, ed altre volte è presente e forte. Il tutto è peggiorato dopo aver avuto il Covid ad ottobre: a 20 giorni dalla negativizzazione ho avuto la brillante idea di fare la analisi (che eseguo annualmente) e c'erano dei valori alterati di glicemia e di alcuni globuli bianchi, da lì è stato un susseguirsi di attacchi di ansia e paura di avere qualsiasi cosa, passando da periodi di ansia intollerabile e periodi tranquilli ogni tanto mi sento qualche disturbo. Ho avuto orticaria ed oggi a distanza di 3/4 mesi mi è tornata...e con lei di nuovo ansia ad alti livelli.


    La mia dottoressa e la mia psicoterapeuta mi hanno fatto fare un consulto con una psichiatra che mi ha ovviamente detto di iniziare una terapia farmacologica, alla quale però mi sono opposto pensando di riuscire a superare senza supporto farmacologico questi periodi. Purtroppo tutta la storia Covid e vaccini mi ha esacerbato la paura degli effetti collaterali, e quindi ho paura di prendere medicinali, soprattutto farmaci "importanti" come gli antidepressivi. E pensare che durante il lookdown ed anche successivamente ero uno dei pochi che proseguiva il lavoro, uscivo e non avevo nessuna paura o ansia.


    Grazie a tutti quelli che vorranno darmi una loro opinione in merito. <3

    Ciao. Prova a leggere i miei messaggi precedenti, siamo messi uguale. La tua orticaria?

  • Buonasera a tutti... sono una nuova arrivata :). Mi sono iscritta in quanto per la seconda volta in un anno mi si è scatenata una forte blefarite. Palpebre gonfie e arrossate, fortissima fotofobia e sclerite congiuntivale. Scrivo qui perché una delle possibili cause sono i farmaci che prendo per curare gli attacchi di panico, ovvero Xanax e Venlafaxina 37,5mg. Qualcuno nella mia stessa situazione? :( Vi ringrazio anticipatamente per la risposta. :folded_hands:

  • Ciao a tutti/e, scrivo qui per avere un po' di conforto e rassicurazioni.

    Ho sempre sofferto di ansia che da qualche mese è fuori controllo. Da novembre circa ho preso di tutto (influenze, intestinali, covid, placche...), praticamente ogni 2 settimane ero a casa ammalata, a questo si è aggiunto un periodo molto molto stressante a lavoro.

    A inizio marzo ho deciso finalmente di licenziarmi convinta che grazie a questo sarei stata meglio, sia psicologicamente sia fisicamente (ero una maestra d'asilo per cui prendevo di tutto dai bambini) e invece a distanza di un mese e mezzo ho raggiunto il punto più basso della mia vita.

    Non ho la forza né la voglia di fare nulla, fosse per me starei tutto il giorno a letto, un'ansia costante e invalidante più un sintomo nuovo per me, ipocondria. Probabilmente per tutti i farmaci presi ho sviluppato qualche problema intestinale su cui sto indagando (ho una gastroscopia giovedì) e praticamente ogni settimana ho sintomi nuovi su cui mi fisso spaventandomi siano qualcosa di grave. Ma non mi spaventano solo malattie gravi, anche prendere una semplice influenza, solo l'idea di avere la febbre mi fa avere brutti attacchi di panico. Per esempio da qualche giorno ho mal di gola, e ieri sera super attacco di panico per la paura di star male e dover prendere ancora antibiotico (soffro di tonsilliti e dovrò prima o poi togliere le tonsille). Quindi alla paura delle malattie si aggiunge la paura di prendere farmaci.

    Scusate per la lunghezza e spero non sia tutto troppo confuso come mi sembra nella mia testa. Vorrei qualche rassicurazione, al momento non vedo una fine a questo periodo nero.

    Grazie in anticipo.


    P.S. Scusate, aggiungo che seguo da anni un percorso di psicoterapia. Ho 27 anni.

  • Buonasera ragazzi, ho una fissa nuova e sto andando in paranoia...

    Tastandomi l'addome sento il normale tessuto adiposo e delle palline, tipo a grappoli, mi sto impanicando tantissimo leggendo su internet (ovviamente sbagliando) e sto pensando al peggio. Qualcuno ne ha? Qualcuno ha una risposta? Grazie e scusatemi...

  • Grazie, ma come fai a sapere tutto? Sei il punto di riferimento del forum però non ho capito che ruolo hai.

    Ciao. Non ho nessun ruolo in questo forum, ma nel passato (vecchia gestione) sono stato un moderatore. Gentilmente mi è stato chiesto di farlo nuovamente, ma per impegni di lavoro ho dovuto declinare. A questo aggiungi che in più di 30 anni, in qualità di paziente, ho fagocitato centinaia di libri anche a livello universitario e mannaggia a me quando l'ho fatto ^^

    Il mio pensiero sul ruolo dei farmaci è che devono essere somministrati per patologie medie-severe. Purtroppo questo non succede, basta andare da un qualsiasi medico e vedersi prescrivere farmaci (benzodiazepine/antidepressivi) per momenti che ognuno nella nostra vita attraversa con qualche difficoltà. Resta inteso che questo è un mio pensiero, però noto la faciloneria della prescrizione.

    In primis ribadisco che gli attori della vita siamo noi e noi solo possiamo descrivere il nostro stato d'animo, che - ripeto - differisce per ogni individuo, pertanto quando questi stati sia di ansia che depressione influiscono sulle normali quotidianità della nostra giornata allora meglio effettuare una visita specialistica.

    Quando ancora vi è una situazione gestibile, prima di ricorrere agli psicofarmaci è meglio adottare uno stile di vita sano, alimentazione, sport, meditazione, fitoterapia etc. possono essere di grande aiuto. In aggiunta a tutto questo bisogna imparare principalmente a gestire lo stress, inteso in tutte le sue forme e varianti. Sembra difficile e capisco che vi sono in ballo molteplici situazioni, ma bisogna gestirlo ed i modi ci sono.


    Concludendo sei tu che devi prendere la decisione, sempre guardando a quello che esponi e rappresenti al professionista, ricordando che c'è ansia leggera, media e grave. In bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare :)


    Buonasera ragazzi, ho una fissa nuova e sto andando in paranoia...

    Tastandomi l'addome sento il normale tessuto adiposo e delle palline, tipo a grappoli, mi sto impanicando tantissimo leggendo su internet (ovviamente sbagliando) e sto pensando al peggio. Qualcuno ne ha? Qualcuno ha una risposta? Grazie e scusatemi...

    Ciao. Secondo te il tessuto adiposo da che cosa è composto? Lascia stare il dott. Google, lo ripeto per la miliardesima volta, se non sei medico od una figura similare ti porta solo ad uno stato di paranoia. E' normale avere le "palline" anche in una persona magra, si tratta soltanto di pannicolo adiposo, nulla di male. Metti il cervello in linea e tirati una martellata ogni volta che interroghi il dott. Google :D

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


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  • Repcar, tu sei il mio mantra ormai hahahaha.

    Mi sono letto un sacco di consigli che dai e credimi ce la sto mettendo tutta, ma proprio non so più dove sbattere la testa :(

    Ogni tot di centimetri sull'addome sento palline, ma non le palline di tessuto adiposo normale, un po' più grandi...non sono nemmeno un centimetro probabilmente però le sento, sto impazzendo. Grazie ancora per le tue risposte, sei davvero d'aiuto per tutti noi, credimi <3

  • Ciao. Ti faccio una domanda: secondo il tuo parere un soldato vive lo stress della guerra prima della battaglia o dopo? Quando sei in battaglia hai l'adrenalina, il cortisolo etc. al massimo, sei all'erta per ogni minima cosa. Quando il tutto va a scemare il nostro corpo ritorna alla normalità, ma ci vuole del tempo per il nuovo adattamento.

    E' normale che stando a contatto con i bambini, stante il tuo ruolo, il periodo trascorso e lo stress vissuto che il tuo fisico sia stato sempre all'erta, ora che il tutto è rientrato a livello fisiologico il tuo cervello, che ricorda non si ferma mai, ha esaurito quelle sostanze nutritive privandoti di quell'energia che avevi prima.

    Sicuramente hai sviluppato una carenza di anticorpi ecco il motivo di questa tua paura sintomi di ogni tipo. Prova a fare per almeno tre mesi una cura basata su minerali, acidi, etc., facendo sempre un controllo ematico.

    Ricorda che di periodi neri è costernata la nostra vita, quindi un grande in bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare. :slightly_smiling_face:


    P.S. una domanda che faccio sempre: dopo anni di psicoterapia dovresti aver raggiunto un grado di consapevolezza su quello che provi, o sbaglio?

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