Panico con agorafobia se mi allontano dal mio paese

  • Esattamente! Il punto (che mi chiedo), è quanto questi traumi siano radicati e quindi non estirpabili. Pare di essere sempre alla ricerca di una soluzione definitiva che di fatto non arriva mai, dovremmo abbassare ancora l'asticella delle ns pretese adattandoci ad una normale e pacifica convivenza coi nostri fenomeni mentali?


    Tutto sommato alle volte mi sento comunque molto fortunato leggendo della gravità che possono raggiungere le problematiche psichiche. Io non mi arrendo, sono in lotta continua, la sto vivendo ultimamente come una sorta di sfida a chi è il più forte e al momento a parte la terapia farmacologica (peraltro abbastanza leggera), non ho intenzione di intraprendere nuovi percorsi psicoterapeutici.

    Diciamo che combattere e arrendersi non sono due termini che aiutano a migliorare. O almeno, è quello che dicono gli psicologi. Non è una guerra, quella con l'ansia.

    Ci deve essere accettazione, quello sicuramente. Ma non significa arrendersi, quanto diventare consapevoli

    Più che altro, la pacifica convivenza aiuta per due motivi:

    1. Non combattendo, né spaventandosi più, il cervello impara a non andare sempre in allarme.

    2. Con questo atteggiamento pacifico, giorno dopo giorno, si dimentica di avere l'ansia

  • Diciamo che combattere e arrendersi non sono due termini che aiutano a migliorare. O almeno, è quello che dicono gli psicologi. Non è una guerra, quella con l'ansia.

    Ci deve essere accettazione, quello sicuramente. Ma non significa arrendersi, quanto diventare consapevoli

    Più che altro, la pacifica convivenza aiuta per due motivi:

    1. Non combattendo, né spaventandosi più, il cervello impara a non andare sempre in allarme.

    2. Con questo atteggiamento pacifico, giorno dopo giorno, si dimentica di avere l'ansia

    Ho massimo rispetto per gli psicologi ma io dopo tutto da maschio Alfa non posso modificare (non ci riesce nemmeno la depressione!), questo mio approccio combattivo con la vita, è nel mio Dna. Sono d'accordo sulla gestione dell'ansia almeno per chi pratica terapie psicologiche ma per me che ho scelto unicamente l'approccio farmacologico è la chimica ad apportare le opportune modifiche, io mi limito a vivere la mia vita così come la percepisco e la elaboro e almeno per il momento sono davvero molto soddisfatto dei miei risultati. Mi basta pensare che nonostante la mazzata depressiva vissuta sento dentro di me germogliare una forte voglia di vivere, di uscire, di assaporare le giornate. Logicamente è un percorso che nessuno mi vieta di poter modificare.


    Io generalmente applico la regola del tentativo, ergo se intraprendo un percorso mi pongo delle tempistiche per poi fare delle valutazioni, come in una dieta, se ottengo il risultato sperato vado avanti altrimenti apporto modifiche.


    Mike

  • Ho massimo rispetto per gli psicologi ma io dopo tutto da maschio Alfa non posso modificare (non ci riesce nemmeno la depressione!), questo mio approccio combattivo con la vita, è nel mio Dna. Sono d'accordo sulla gestione dell'ansia almeno per chi pratica terapie psicologiche ma per me che ho scelto unicamente l'approccio farmacologico è la chimica ad apportare le opportune modifiche, io mi limito a vivere la mia vita così come la percepisco e la elaboro e almeno per il momento sono davvero molto soddisfatto dei miei risultati. Mi basta pensare che nonostante la mazzata depressiva vissuta sento dentro di me germogliare una forte voglia di vivere, di uscire, di assaporare le giornate. Logicamente è un percorso che nessuno mi vieta di poter modificare.


    Io generalmente applico la regola del tentativo, ergo se intraprendo un percorso mi pongo delle tempistiche per poi fare delle valutazioni, come in una dieta, se ottengo il risultato sperato vado avanti altrimenti apporto modifiche.


    Mike

    Beh se per te ha funzionato, benissimo!

    Sicuramente la tenacia è un'ottima alleta nella vita

  • Sicuramente la tenacia è un'ottima alleta nella vita

    Diciamo più che altro che mi piace poter contare su me stesso. Odio di fatto adattarmi e comprendermi, cioè lo faccio anche perchè ho il diritto di avere le mie ragioni anche per soffrire ma dopo la parte alfa di me desidera salire sul ponte di comando diciamo così. Al momento lo reputo vantaggioso, diciamo che contribuisce anche alla mia autostima essendo riuscito a gestire delle situazioni che tempo addietro non avrei saputo gestire senza un'ansiolitico mentre ora lo lascio nella sua scatola.

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