Soffro d'ansia da tanti anni, non ce la faccio più

  • Buongiorno a tutti, sono qui perché mi trovo in una situazione un po' difficile. Soffro di forte ansia da diversi anni (circa dieci, ho diciotto anni). Oltre a questo ho tendenze ossessivo compulsive, che nella maggior parte dei casi riesco a gestire, ma che ultimamente sono aumentate e sono difficili da tenere sotto controllo. Vado in terapia da dieci anni, ma seppure avessi ottenuto risultati nell'immediato, non sono mai migliorata a lungo termine. Sono alla mia terza psicologa, e questa è la prima che mia ha chiesto se fossi disposta a prendere farmaci e che ha dimostrato di essere aperta al dialogo, comunque potrebbe rivelarsi un fallimento anche lei dato che abbiamo fatto solo due sedute. Non so come si scrive su questi forum perché è la mia prima volta qui, ma volevo il parere di altre persone, vi chiedo di essere gentili per favore, perché non so mai se sto esagerando oppure quello che dico è veramente sintomo di un problema difficile come lo percepisco io. I miei genitori sono divorziati e mio padre non ha la patria potestà, perché ha problemi di dipendenza da cocaina. Mia madre ha sempre finanziato le mie sedute con gli psicologi, ma non ha mai capito quanto la mia mia ansia e le mie ossessioni fossero forti; non posso ignorarle e mi rendono la vita piuttosto difficile. Sinceramente, sono arrabbiata con mia madre, perché non tenta nemmeno di capirmi, ma so che mi vuole bene anche se non me lo dice e quindi cerco di non far uscire la mia rabbia. La mia mente è come un labirinto pieno di nebbia, non so mai cosa fare, come reagire e alla fine finisco sempre per dovermi distrarre guardando serie tv o leggendo libri, oppure fantasticando da sola; evito sempre i miei sentimenti e alla fine li dimentico, ma poi tornano peggio di prima. In questo periodo tutto è aumentato a causa di una situazione venutasi a creare a scuola oltre che il mio riavvicinamento alla religione, che in passato era per me era un argomento molto difficile da navigare. So che non dovrei incolpare la religione, ma le sue regole mi fatto sentire molto inadatta, mi chiedo in continuazione se Dio mi vorrà con sé. La scuola è difficile da affrontare, so che è così per molti studenti, ma alle volte non so proprio come fare ad andarci; quando sono lì sono pervasa dalla rabbia, è come un fuoco che mi brucia dentro e quando non è così non riesco a prestare attenzione e nemmeno a fare i miei compiti. Non riesco a seguire le lezioni a creare una routine che funziona, voglio solo scappare via e magari stare un po' meglio. All'inizio di questo mese ho avuto un episodio molto forte di ansia e non mi sono ripresa ancora. Era da tanto che un episodio del genere non sopraggiungeva, mia madre mi è stata vicina, ma se ora le dicessi che non sto bene, non credo che mi crederebbe. So che non sembra niente, ma ho evitato di approfondire in molti punti per essere breve, e poi non saprei come spiegarmi, penso sempre di sembrare una bambina capricciosa e magari lo sono. Se è così scusate. Comunque, ecco la mia domanda: secondo voi potrei chiedere alla mia psicologa di indicarmi un medico che mi possa prescrivere degli ansiolitici? Non so veramente come fare e vorrei solo sentirmi reale almeno una volta. Lo so che le medicine non sono magiche però magari potrebbero farmi prendere un respiro, mi sento sempre come se mi mancasse il fiato e mi sono stancata di stare in apnea. Vorrei avere la mente libera per un attimo, riuscire a studiare bene, stare tranquilla a scuola, non sentire più tutto quell'odio, poter andare in chiesa senza farmi mille paranoie. Se secondo voi non è una buona idea, che cosa posso fare? avete dei consigli? quando vi sentite così cosa fate? A me viene in mente solo di esplodere.

    Grazie mille anche solo per aver letto tutta questa roba, e grazie ancora se risponderete. Grazie per tutto,

    arrivederci e buona giornata.

  • Juniz

    Approvato il thread.
  • Ciao, ti sono vicina.

    Il medico di famiglia può prescrivere gli ansiolitici e anche la visita psichiatrica. Per la scelta di una terapia farmacologica adeguata devi necessariamente farti visitare dallo specialista. Sei maggiorenne quindi puoi andare autonomamente, se non hai il supporto familiare.

  • ciao ti sono vicina anch'io.

    Scoprire questo forum da una parte mi rende felice ed è brutto questo, però non mi fa sentire una scema che cerca di parlare e sfogarsi con persone che non sanno cosa vuol dire e che sminuiscono tantissimo il disagio che si prova in certe situazioni. La psicologa dove vado mi sta sconsigliando fortemente l'uso dei farmaci.

    Non è facile riuscirla a controllare, assumo 6 gocce di lorazepam dorm la sera per aiutarmi a dormire ma penso siano inutili. Ovviamente la paura mi blocca tantissimo ad assumerne di più. Me le ha prescritte il medico curante però penso ci voglia lo psichiatra per avere una giusta terapia e giusta dose.

  • Il discorso è chi è nella trappola ansiogena con gli attacchi di panico, può davvero farcela senza farmaci. Perché il farmaco placa l'agitazione ma non ha nessun potere nei confronti dei meccanismi psicologici che attivano poi le somatizzazioni. Non c'è alcuna cura per quelli. C'è sicuramente possibilità di cambiamento ma ci vuole tempo, volontà, dedizione e sicuramente una buona psicoterapia.

  • Visti gli scarsi risultati con la psicoterapia (e le forti spese sostenute immagino) consiglierei una visita psichiatrica.

    Una terapia farmacologica potrebbe avere quel successo che non hai ottenuto con gli psicologi.

  • Anch'io ti consiglio una visita psichiatrica, devi anche provare a chiarire meglio il problema a tua madre, sei giovanissima e hai il tempo di lavorarci su.. io commisi l'errore di sottovalutare il problema allora quando potevo agire meglio, ne parlai in parte così da andare da uno psichiatra ma i miei poi si convinsero che quello che avvertivo come un vero disagio era meno importante di quello che sembrava, avrei dovuto dire meglio tutto quello che mi accadeva nonostante il pudore di farlo, forse se fossi intervenuta meglio prima coinvolgendo di più loro oggi avrei avuto meno seccature, comunque ti consiglio di farti seguire anche con una terapia comportamentale seria perché i farmaci danno l'illusione di stare meglio ma poi tutto ritorna a galla perché il problema va risolto cercando di analizzarlo alla radice, fatti aiutare coraggio e auguri di cuore!

  • Hai solo 18 anni, mi si stringe il cuore, ti sono vicino anche se solo virtualmente. I farmaci ti possono aiutare moltissimo se hai forti crisi però soltanto una visita dal medico può chiarire la situazione. Vai con tua madre sono sicuro che ti potrà aiutare.

  • Anch'io ti consiglio una visita psichiatrica, devi anche provare a chiarire meglio il problema a tua madre, sei giovanissima e hai il tempo di lavorarci su.. io commisi l'errore di sottovalutare il problema allora quando potevo agire meglio, ne parlai in parte così da andare da uno psichiatra ma i miei poi si convinsero che quello che avvertivo come un vero disagio era meno importante di quello che sembrava, avrei dovuto dire meglio tutto quello che mi accadeva nonostante il pudore di farlo, forse se fossi intervenuta meglio prima coinvolgendo di più loro oggi avrei avuto meno seccature, comunque ti consiglio di farti seguire anche con una terapia comportamentale seria perché i farmaci danno l'illusione di stare meglio ma poi tutto ritorna a galla perché jl problema va risolto cercando di analizzarlo alla radice, fatti aiutare coraggio e auguri di cuore!

    Vorrei tanto poterne parlare apertamente con mia madre, e in passato ho tentato, però non ha mai capito, il che è assolutamente comprensibile, perché cose non le capisco nemmeno io. Ci sono cose che ho difficoltà a dire alla mia psicologa e che sinceramente non mi sento di dire a lei. Certe volte è severa verso le mie ossessioni e lo so che lo fa perché spera che cambi qualcosa, che smettano, però è impossibile e il suo sbraitare peggiora solo le cose. Mio zio è seguito da uno psichiatra per delle problematiche personali e questo psichiatra trattò anche mio nonno per la sua depressione; mio zio ha proposto a mia madre che andassi dal suo psichiatra e mia madre ha stranamente accettato, perciò per fine mese probabilmente potrò interfacciarmi con questo specialista. Di recente è tornata l'ossessione del lavarmi le mani che combinata col freddo ha reso la pelle delle mani rossa e arida; si è spaccata in alcune zone e ho visto piccole tracce di sangue. Certe volte uso lo sgrassatore per pulirle, però da qualche giorno toccare la confezione peggiora solo le cose quindi sto evitando. Tutti i miei pensieri mi stanno dando così fastidio che sono continuamente nervosa. Spero che la possibilità di combinare qualche farmaco alla terapia possa, col tempo, alleviare le cose.

    Grazie mille a tutti per aver risposto, vi sono molto grata, siete stati tutti gentilissimi e mi sono sentita capita. Vi auguro tante buone cose :)

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