Dunque, devo premettere che ho sempre amato l'estate, e soprattutto ho sempre atteso con grande aspettativa vacanze e ferie. Questo fatto è una costante nella mia vita, e da quando ero bambina ad oggi che ho più di 40 anni non è mai cambiato, cosa che mi mette anche un po' in imbarazzo perché mi rendo perfettamente conto che è un comportamento infantile, ma è precisamente così che mi sento su questo tema. Ad ogni modo chiaramente da quando lavoro ho tot ferie e bon, ho imparato ad adeguarmi, seppur con dispiacere. Quest'anno però è diverso, sono in maternità...e la mia estate è tornata ad essere quella di quando ero bambina, lunga e piena di mare e di sole. Nonostante ciò...proprio quest'anno mi sembra stia volando via. Gli altri anni quelle 2-3 settimane di ferie mi parevano lunghe tutto sommato, e comunque sufficienti a farmi ricaricare; quest'anno vorrei che questa estate non finisse mai, non mi bastano i giorni rimanenti, ne vorrei ancora e ancora e ancora, e sono angosciata all'idea che finisca e anche all'idea che sarà l'ultima così...così lunga e piena. Il tempo mi vola via, vorrei ritornare a Giugno e avere ancora tutto Luglio da vivere. Vorrei fermare il tempo, sedermi in riva al mare col mio bimbo in braccio e restare così a lungo e a lungo...Sarà pure che la prospettiva del rientro al lavoro mi spaventa e tanto...sarà che non mi piace l'ambiente, ma vorrei fosse possibile fermarmi dove sono adesso, come sono adesso. Mi chiedo se è normale ciò che provo, o se è inaccettabile alla mia età...Possibile prendere così male la fine dell'estate? Come reagire?
Vivere male la fine dell'estate
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Guarda, non è mai inaccettabile ed è nostro diritto fermarci un po', io sono pro anni sabbatici!
Hai altri mesi a disposizione per la maternità?
Poi vabe per quanto riguarda l'estate soggettivamente non ne godo mai, quindi per me è uguale agli altri periodi XD
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fine dell'estate???
Devo ancora fare 1 giorno di ferie dal lontano....bho e chi se lo ricorda più....per cui No, l'estate non è finita
Tornando a te, credo sia normale nella situazione in cui ti trovi. Ma hai cambiato lavoro? Mi ricordo che raccontavi di un lavoro pieno di stimoli e soddisfazione?
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Sarà pure che la prospettiva del rientro al lavoro mi spaventa e tanto...sarà che non mi piace l'ambiente, ma vorrei fosse possibile fermarmi dove sono adesso, come sono adesso.
A me verrebbe da pensare che un po' possa entrarci il lavoro, se ne hai verificato limiti che prima non avvertivi, ma che soprattutto possa avere grande ruolo la neo-maternità.
Insomma...è umanissimo che piaccia la vita di famiglia, con la possibilità di viversi in libertà marito e figli piccoli.
Diciamo che la vedo come una versione felice e più che umana della "sindrome della capanna", ma del tutto gioiosa.
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Juniz
Spostato il thread dal forum Parliamone in Privato al forum Umore Depresso. -
Creamy: l'anno sabbatico ce lo si può concedere se si è soli e senza responsabilità....ma con 2 figli e più case da mantenere è impensabile anche il mese sabbatico. Dovrò rientrare al lavoro immediatamente al termine della maternità obbligatoria.
la huesera : certo per fare qualche giorno di ferie c'è tutto il tempo, ma il mio è un bisogno di libertà che non posso soddisfare in 15 giorni per capirci, è qualcosa di più. Peraltro no, non ho cambiato lavoro ma lo vorrei tanto, vorrei cambiare ambiente più che altro, il mio lavoro mi piace, ma non ho gli spazi che vorrei e al rientro so che ne avrò ancora meno per forza di cose.
gloriasinegloria: il mio disagio è un mix tra sindrome della capanna (è vero che sto passando un tempo magico con i miei bimbi) e consapevolezza di andare incontro ad un periodo lavorativo di deflessione. L'unione delle due cose è micidiale. Se sapessi di trovare un periodo ricco di soddisfazioni lavorative la prenderei diversamente.
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il mio è un bisogno di libertà che non posso soddisfare in 15 giorni per capirci, è qualcosa di più. Peraltro no, non ho cambiato lavoro ma lo vorrei tanto, vorrei cambiare ambiente più che altro, il mio lavoro mi piace, ma non ho gli spazi che vorrei e al rientro so che ne avrò ancora meno per forza di cose.
Quindi da un lato sono cambiate le tue esigenze/priorità e dall'altro hai un posto di lavoro che non ti piace.
Potrebbe forse essere l'occasione per cambiare, prendendoti lo spazio ed il tempo che ti serve.
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Quindi da un lato sono cambiate le tue esigenze/priorità e dall'altro hai un posto di lavoro che non ti piace.
Potrebbe forse essere l'occasione per cambiare, prendendoti lo spazio ed il tempo che ti serve.
In realtà non direi che sono cambiate le mie esigenze e priorità: io sono da sempre costantemente alla ricerca di più spazio per le mie passioni, adesso i mesi di maternità sono stati anche l'occasione per potermici dedicare. Dopo la prima maternità sono tornata in ufficio pronta per nuove sfide, mentre stavolta incontrerò i vecchi problemi e basta, non ho le prospettive che vorrei. Non posso però prendermi il tempo che vorrei, io sono costretta a tornare operativa per vincoli economici: certamente proverò a cercare altro ma capisci che è estremamente improbabile che io ci riesca considerata la maternità in corso e i successivi mesi di allattamento, senza contare l'età...mi sento decisamente spalle al muro.
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il mio disagio è un mix tra sindrome della capanna (è vero che sto passando un tempo magico con i miei bimbi) e consapevolezza di andare incontro ad un periodo lavorativo di deflessione. L'unione delle due cose è micidiale. Se sapessi di trovare un periodo ricco di soddisfazioni lavorative la prenderei diversamente.
E' anche vero che intossicarsi la vita pensando a situazioni che ci risultano sgradite (io sono proprio specialista, in questo, nel lavoro) e poi avere la ferma volontà di non sottrarsi comunque mai agli impegni (specialista anche in questo, come penso sia tu)...alla fine un vantaggio ce l'ha, e cioè che quando affronti le situazioni, moltissimo spesso,...non solo non le trovi sgradevoli come te le eri prefigurate, ma riesci anche a goderne aspetti gratificanti che ci sono e in cui non avevi sperato minimamente !
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Sull'estate la penso come te...
Io amo l'estate, a volte mi deprime perché sono molto sola, non lavorando nel periodo estivo, ma le altre stagioni non hanno la stessa magia.
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Ah...quelle estati dell'infanzia, da giugno a settembre, il privilegio di essere italiani o comunque vivere in Italia....tre mesi di libertà! Come non amare tutto ciò?
Quello che senti è normalissimo, non c'è proprio niente di strano.
Beh, potresti pensare di emigrare in un paese tropicale, che ne so, il Brasile, e sarebbe sempre estate, poi però forse ti stuferesti. L'ideale sarebbe una professione tipo l'insegnante... però non è facile, i concorsi...la precarietà...
Altrimenti, chiudi gli occhi, metti le cuffiette e ascolti Irene Grandi ....e perché no? Sono in vacanza da una vita e perché no? Tra una discesa e una salita...
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