Buon pomeriggio a tutti/e,
ho già scritto altre volte sul forum, ma questa volta apro un nuovo thread per un motivo diverso...
Come scritto già altre volte, soffro di disturbo ossessivo-compulsivo e vado in terapia da qualche anno. Assumo anche un farmaco, il Cipralex, perché in passato la situazione era diventata insostenibile: adesso, anche grazie al farmaco e a miei enormi sforzi, la situazione è stabile.
Tuttavia, ho davvero una bruttissima situazione in famiglia, soprattutto a partire dagli ultimi mesi: mia madre vuole cacciarmi via di casa.
Considerate che ho 25 anni e, nonostante i miei problemi, ho finito gli studi, mi sono laureata a massimi voti e ho anche trovato un lavoretto subito, senza neanche prendermi pause o concedermi qualche viaggio/piccolo lusso post-laurea. Il contratto che ho è però da stagista, quindi fra qualche mese potrebbero mandarmi via senza troppe storie.
Nonostante questo e nonostante il mio disturbo (fra l'altro nessuno in famiglia sa che prendo uno piscofarmaco), mia madre continua a sgridarmi, addossarmi ogni e dico OGNI colpa per le cose che succedono. E' sgarbata, cafona, risponde male. Oggi per l'ennesima volta ha detto che non mi vuole in casa e mi ha addirittura lanciato i vestiti fuori dalla finestra.
Io non posso andarmene di casa (anche se vorrei), perché nonostante il lavoro non sono ancora autonoma economicamente e rischio di rimanere a casa fra qualche mese. Mia madre mi ha già detto che se non me ne vado mi renderà la vita in casa un inferno: non mi permetterà di mangiare con loro, dovrò lavarmi i miei vestiti a parte e senza metterli nel cesto dei panni sporchi con gli altri, mi starà addosso per ogni cosa fuori posto. In tutto questo, mio padre è succube di mia madre e non dice NIENTE (proprio nulla).
Considerate che non mi drogo, non bevo, non fumo, non ho vizi, ho finito gli studi puntualissima, lavoro (non è colpa mia se il contratto dura solo 6 mesi), se riesco aiuto in casa anche se faccio orari lavorativi veramente duri. Mi stiro la mia biancheria, sistemo la camera ecc. Tutto questo per dire che non sono perfetta, ma non merito neanche di essere trattata così. A volte quando mia madre mi sgrida e insulta reagisco anch'io urlandole contro perché mi sono stancata del suo comportamento e perché tanto non mi ascolta mai neanche se provo a parlare civilmente. Tutto questo con il mio disturbo ossessivo che è abbastanza forte.
Voi che ne pensate? Mia madre può davvero cacciarmi di casa anche se non so come fare economicamente? AVete avuto esperienze simili?

Buttata fuori di casa
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ciao , mi sembra che ci siano state recenti sentenze che stabiliscano ch finche il figlio non è autonomo il genitore deve provvedere alle sue necessità , cose che io ho letto di sfuggita magari qualcuno che studia legge o che è piu informato sa risponderti meglio.
A me viene in mente una domanda ma perche vuole cacciarti di casaa ? cosa gli da fastidio ? Il tuo mi sembra un comportamento irreprensibile ..se fosse per una questione di spese prova a contribuire ovviamente in base alle tue possibilità..comunque una che lancia i vestiti dalal finestra mi sembra un po' isterica ... -
Scusa sei propio sicura che sei tu ad aver bisogno di psicofarmaci e terapia? Capisco sia difficile, ma penso che se ti allontani da casa e stai serena starai molto meglio.
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Non conoscendo la tua storia mi permetto di porti due domande, non per criticare ma per comprendere meglio la situazione:
1) come mai una madre vuole cacciare di casa una figlia che definirei perfetta, seria e meritevole?
2) come mai i tuoi non sono a conoscenza delle tue terapie? -
Mia madre può davvero cacciarmi di casa anche se non so come fare economicamente?
No, non può, stai tranquilla!
Potrebbe soltanto se la situazione reale fosse OPPOSTA a quella che hai descritto, e cioè se la tua presenza in casa generasse SERISSIMI E COMPROVATI problemi OGGETTIVI alla sua salute, ma parliamo di ipotesi da delirio.
C'è qualcosa in particolare che tua madre ti rimprovera ?
Infine, scusa ma...anche in questo mi collego ad altrui post precedenti e che condivido: se questo comportamento è soltanto vessatorio nei tuoi confronti a causa di problemi psichici di tua madre...potresti tu attivarti per far emergere questo quadro che TI danneggia ed avere i provvedimenti opportuni dalle autorità competenti. Insomma: il maltrattamento è un reato! Basta denunciarlo e comporta pene se chi maltratta è sano di mente e comporta presidii d'autorità se chi maltratta non è completamente in sé. -
Cerca di trovare un modo per poter andare a vivere da sola, allontanandoti da quella casa e da certi comportamenti che hanno le persone che ti sono vicine in questo momento, il tuo stato psico/fisico traerebbe sicuramente un immediato giovamento.
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Concordo con gloriasinegloria, tua madre va fermata, non devi essere tu ad andartene di casa. Io al posto tuo non me ne andrei di casa, non rinuncerei ai miei diritti a causa altrui.
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Comprendo la situazione spiacevole, però ti chiedo: hai mai pensato che i tuoi problemi potrebbero anche dipendere in parte dall’ambiente in cui vivi? Forse staccarti da questo ambiente invalidanti ti farà bene. Oggi non esistono più contratti a tempo indeterminato come un tempo; il massimo a cui si può aspirare è un contratto a tutele crescenti che non dà grandi garanzie. Intendo dire che non è affatto detto che l’instabilità lavorativa sia solo temporanea, bisogna trovare il modo di vivere comunque. Hai 25 anni e una laurea e delle capacità (stai lavorando); non è poco! Valuta se puoi permetterti di affittare un monolocale o anche una stanza, con qualche amica, per cominciare. Piano piano vedrai che te la cavi e potrai essere orgogliosa di te, al di là di ciò che pensa tua madre.
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Ciao: se le cose son esattamente come hai descritto tu e questo sinceramente mi fa un po' pensare... però evito di esprimere perplessità in tal senso ,e mi attengo sia alla tua condizione che descrivi e alla legge italiana,ti do due consigli : 1) Consultorio e allertano i servizi sociali del Comune.tu intanto registra tutto quello che è oggetto di minaccia da parte di tua madre. 2) Parlane con lo psichiatra pubblico e ti certifica tua problematica ( servirà) . Da un punto di vista legale non può far nulla contro di te . 3)Chiedi cosa fare a un Sindacato: hanno il legale almeno una volta settimana in sede . Vai col certificato asl psichiatra . Vedrai che tua madre dopo non farà queste azioni . *Inzia dal secondo consiglio, poi subito al terzo . Tu comunque registra tutto file per file
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Ringrazio veramente tutti per le risposte e per i consigli...aggiungo che in passato aveva già cercato di cacciarmi di casa e avevo dovuto "rifugiarmi" da un mio zio! Però questa volta mi sono rifiutata, lavoro e non do particolari problemi, non capisco perché debba andarmene da una casa che in parte è anche mia.
Per rispondere ai post delle persone che giustamente, non conoscendo a fondo la mia situazione, si chiedono come sia possibile una situazione del genere essendo in apparenza io una "figlia modello"...credetemi, NON LO SO. Quello che mi viene rinfacciato è di non fare abbastanza in casa, di non aiutare. Considerate che io lavoro dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 18 e faccio un lavoro molto pesante e stressante, anche fisicamente. Purtroppo in settimana non riesco effettivamente a fare tantissimo in casa, ma:
- mio padre due giorni alla settimana fa metà giornata;
-mia madre fa la maestra e ogni giorno fa o solo mattina o solo pomeriggio
-ho una sorella più piccola al liceo che torna a casa tutti i giorni alle 14.
Questo per dire che non sono l'unica a casa e che potremmo impegnarci un po' tutti per tenere in ordine la casa. Poi mia madre è una "tiranna", non puoi parlarle o dire la tua se sai già che lei non è della stessa opinione: si altera, si arrabbia e dice APERTAMENTE di avere sempre ragione. Per cui appena cerco di dire la mia o di spiegare che alcune situazioni mi fanno soffrire/star male, lei dà di matto. Mio padre in tutto questo è completamente succube di mia madre e non interviene, anzi le fa da "cagnolino". E' come se non esistesse, forse proprio per questo mia madre scarica ogni responsabilità su di me (tanto mio padre non è capace di prendere una decisione che sia una).
Non ho mai parlato della terapia farmacologica perché temevo proprio la reazione di mia madre e non volevo farla preoccupare...durante l'ultimo litigio ho deciso di dirglielo, sperando che capisse che per me non è già facile in generale...sapete cosa mi ha detto? "TU NON DISTRUGGERAI LE NOSTRE VITE" e più in là, quando ho minacciato di chiamare la polizia, mi ha detto "E IO TI FACCIO FARE UN TSO".
Quest'ultima frase mi ha veramente fatto stare male e mi sono sentita ancora più stigmatizzata...ovviamente anch'io non sono stata una santa e ho cominciato a insultarla, ma a quel punto l'ho fatto per difendermi.
Comunque avete ragione, dovrei andarmene di casa...mi sto informando per andare a stare in qualche convitto o monolocale, speriamo bene. Sicuramente è stato l'ambiente famigliare a peggiorare, se non a creare, la mia situazione mentale attuale.
Però io soffro già di OCD, di depressione e ansia...questa situazione è stata ancora un colpo in più alla mia autostima. Pensate che mia madre ha deciso che, finché rimarrò in casa, non vuole che mangi a tavola con la famiglia...per cui devo mangiare da sola e in salotto, neanche fossi un cane...meno male che c'è mia sorella che cerca di tirarmi su di morale e mi vuole bene....
P.s.: ah, in tutti uesto pago tutte le mie spese personali, giustamente lavoro, non peso economicamente, mi lavo e stiro i vestiti, riordino la mia camera e il bagno ecc... Per cui non sono un "peso morto" in casa...
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