trio velenoso

Citazione da Soleneve

Mi ha messo davanti ad una scelta, lui non se la sente di mettere da parte lei, la persona a cui vuole bene e che si sente in dovere di far svagare di tanto in tanto per via dell'aiuto che lei gli da al lavoro.

Citazione da Ismaele

Se vuoi il mio punto di vista, a conclusione, scegliere la prima opzione sarebbe una buona cosa attravero una roulette russa: imporgli 1. di lasciarla perdere, anche nell'amicizia e, se ne ha il potere, 2. di licenziarla.

Perdonate il momento di vanagloria in cui, citandomi, mi dico quanto avessi ragione e torniamo in topic.

Il grassetto della tua citazione indica: lui ha dimostrato di aver scelto sentimentalmente. È innamorato.
Il sottolineato dimostra: (essendo uomo con senso del dovere nei suoi riguardi) l'ha scelta come compagna (evidentemente per la vita). Ed è amore. Vero.

Molto interessante: dimostra di amarla come dovrebbe ogni marito la sua consorte: sentimento forte che lo lega e senso del dovere verso di lei. È bellissimo.

Certo, per te deve essere doloroso, ma da romanticone non riesco a non ammirare la bellezza di questo legame così pervicace e duraturo. Un matrimonio così è forse la perfezione.

L'osservazione sul matrimonio dovrebbe far pensare che, forse addirittura in maniera consapevole, questi due signori sono una coppia a tutti gli effetti che non disdegna la possibilità di rendere la coppia... tridente. Casi di coppie "trangolari" esistono, qualcuno ha fondato "cellule familiari". Un esempio qui.

si può fare anche a 4 o 5...il problema è che nessuno dovrebbe soffrire

Fran: nì.

Ovvero: la tua osservazione si allontana dalla situazione ma è un corollario generale.
"Nessuno dovrebbe soffrire"... In amore si soffre sempre. Nelle coppie sane in maniera funzionale, nelle coppie non sane in maniera disfunzionale. Tralasciamo il discorso off topic.

Il problema di questa specifica relazione è che la nostra amica ha scelto una relazione a tre (potenzialmente era tutto già scritto: aveva già visto tutto, tutto già conosciuto) e adesso lamenta le conseguenze.

Quindi la tua risposta per dovrebbe essere: "il problema è che dovrebbe esserci un accordo iniziale"... E questo era conoscibile, immaginabile e a dir poco ovvio.

Ti dico altro: se arrivasse un uomo eccellente, la nostra amica aprirebbe gli occhi sulla mediocrità delle sue frequentazioni.

al di la' della sofferenza, mi sembra che la nostra amica non accolga questa situazione, ma si imponga di subirla

Questo è quello che dice e magari così le appare.

Ma diciamo la verità: se ho una conoscenza ultradecennale con una persona notoriamente irosa e io stesso sono consapevole di questo difetto avendo avuto esperienza diretta... Come potrò dire che non credevo avrebbe mai dato in escandescenze con me?

Diciamola senza esempio: Soleneve conosce un uomo da tantissimo tempo e sa bene che costui ha una vera e propria relazione con una donna che ha superato tutte le relazioni avute con altri. Soleneve dice di essere amica di questa donna, quindi sa bene che questa donna non è dolce di sale e non si ferma davanti a niente per il suo uomo. Sa che la cosa è reciproca: il suo uomo non la lascia. Mai.
Sa anche che la sua amica ci tiene tanto a questo "dolce mascalzone": da amica, Soleneve, quante volte avrà raccolto le sofferte confidenze di questa donna!
Eppure, la nostra amica Soleneve - già amica di questa donna - ha pensato bene di instaurare una relazione con quest'uomo...

Con tutto il rispetto per tutti ma dove sta la sorpresa?
Quindi se vogliamo essere precisi: non si impone di subirla, tenta goffamente di scalzare quella sua (ex) amica da una situazione sentimentale che è perdurata finora attraverso peripezie che conosce benissimo e di cui ora sta facendo esperienza diretta. Sta male? Sì. Lui ha torto? No. La donna che sta con lui ha torto? No.
Soleneve ha scelto questa situazione quando ha preferito, senza prudenza, avviare una relazione con costui di cui ogni 'difettuccio' era noto.

però da quello che dice ne soffre. E' vero che nell'amore ci sta la sofferenza, ma è sbagliata l'equivalenza amore=sofferenza

Non metto in dubbio la sofferenza, semplicemente trovo fuori luogo "l'ingenuità" con cui tutti qui ignoriamo un concetto importante: lei ha iniziato tutto essendo ben consapevole che la situazione è questa perchè lo è sempre stata.

Non esiste amore=sofferenza, hai ragione. Ma esiste che nei rapporti umani e nelle relazioni ci stanno piccoli o grandi dolori, piccole o grandi fratture. È naturale. Il problema è che questa sua attuale sofferenza è come quella del bambino che ben avvisato ha scelto di trasportare un tizzone ardente a mani nude.

Soffre e va curato. Ma non va incoraggiato a soffrire con fare vittimistico: è la conseguenza di una scelta formulata avendo tutti i presupposti per evitare la scottatura. Per questo ripeto quanto dissi qualche tempo fa in questo thread: prenda in considerazione l'idea di acquietarsi in questa relazione triangolare, se proprio vuole quest'uomo. Diversamente non può averlo e lo ha sempre saputo. Averlo ignorato per un tempo è solo una leggerezza, un'imprudenza. Una scelta che l'ha portata a questo.

Io temo, ma lo dovrebbe dire la nostra amica, che lei si sia imbarcata in questa situazione non perché l'accettasse, ma in quanto si illudeva di cambiarla, da qui la possibile frustrazione.

È come chi lamenta di non riuscire a terminare gli studi in chimica perché troppo duri e lontani dalle proprie aspettative perché non ottiene i risultati sperati nonostante la lode. In fondo che voleva di difficile? Solo cambiare il piombo in oro e tramutare i metalli.