trio velenoso

  • Ciao a tutti,oggi più triste che mai, mi sono messa alla ricerca di una situazione simile alla mia, forse per trovare qualche risposta, conferma o magari solo conforto e consigli.
    Ho bisogno di raccontare a qualcuno di estraneo quello che mi sta succedendo.Ho 37 anni e di certo poca fortuna in amore!
    la mia ultima storia importante, lunga 8 anni di cui 2 di convivenza è finita 5 anni fa, all'inizio non è stato facile, ma adesso siamo come fratello e sorella. E fino a qui è tutto ok.
    L'anno scorso è scattata una scintilla con un uomo di 53 anni che conosco da 12 anni, il miglior amico del mio ex.
    In questi 12 anni abbiamo condiviso tantissime cose assieme, feste, viaggi, quasi tutti i giorni sempre assieme, più che amici eravamo come una famiglia, io e il mio ex, lui e la sua compagna....e ahimè la sua carissima "trombamica" ventennale, lavorano assieme, lei lo accudisce e gli prepara i pasti.
    Apro una parentesi sulla trombamica perchè è proprio lei il problema di tutto e soprattutto di tutte...premetto che è, o meglio credevo, la mia migliore amica, eravamo come sorelle.
    Lei ama quest'uomo da sempre, c'è sempre stata, fin dai tempi in cui lui era sposato.
    Lui si è separato ma non per lei, bensì per un'altra donna...ma lei c'era sempre.
    Si è lasciato ed ha iniziato una storia con un'altra donna...lei c'era sempre tra loro.
    Per l'ennesima volta ha chiuso quella storia e ne ha iniziata un'altra, la più lunga dopo il matrimonio, 8 anni, lei c'era!
    tutte le sue ex hanno sempre sofferto amaramente la sua ossessiva presenza nella vita di lui, ma lui ha sempre imposto questa donna a tutte, a volte persino a letto, giustificandosi e dicendo che lei era una parte importante della sua vita e non poteva farne a meno. Immaginate i deliri delle fidanzate di turno! (quando dico lei c'era intendo che nel momento in cui lui litigava con la fidanzata del momento o lui aveva voglia di lei o di sesso in generale, lei correva in soccorso...perchè lo ama!)
    Lui non l'ha mai scelta come la sua donna, perché le vuole bene ma non la ama, perchè dice che le storie finiscono e non vuole perderla creando una storia con lei.
    Lei non ha nessuno ed è sempre rimasta fedele a lui per 20 anni.
    Una donna infelice, priva di voglia di vivere.
    Il caso, la sfortuna o forse la stupidità ha voluto che io, nonostante sapessi ogni retroscena della vita di lui e della mia amica, in un momento assurdo della mia vita, ho iniziato con lui una frequentazione diversa dalla solita amicizia avuta fino a quel momento.
    Lui aveva da poco chiuso la sua ultima storia, si definiva single e la mia presenza nella sua vita gli piaceva parecchio.
    Io mi sentivo in colpa nei confronti della mia amica, ma lei stessa mi ha preso in disparte e mi ha detto "per me non c'è nessun problema, meglio tu che un'altra, vai tranquilla!"
    Io cado nella trappola peggiore della mia vita, mi innamoro, ritrovo quelle sensazioni che solo quando ami puoi sentire, lui dice di amarmi come non aveva mai amato, dice di essere felice e di sentirsi di nuovo vivo e pieno di voglia di fare, dice che gli ho stravolto la vita, che sono speciale e tutte le cose più belle che si possano sentire.
    Lei esplode di gelosia! Io di più...per me è inaccettabile dividermi un uomo, ma nonostante tutto cerco di mandare giù rospi troppo grossi, lei pretende di passare un giorno a settimana da sola con lui a casa sua, non più tutti assieme come facevamo prima, dicono che non fanno nulla di male.
    Lui diventa ipergeloso di me, del rapporto col mio ex, nonchè suo migliore amico, ma anche dell'aria che respiro, mi controlla il telefono, dubita continuamente di me, non si fida...ed io che lo amo alla follia, inizio a isolarmi da tutti e tutto per fargli capire quanto ci tengo.
    Lui non rinuncia a nulla, continua a vedersi con la mia amica, a portarla a cena fuori, a passare giornate con lei, mentre io aspetto a casa il mio turno!
    Questa storia va avanti da 13 mesi
    Lui dice di soffrire quando la domenica io devo andar via da casa sua, perchè lui deve andare a prendere lei per passare la giornata assieme.
    Mi dice che gli dispiace ma non riesce a trovare una soluzione, non vuole far del male a lei, che vede come una santa in croce a causa sua, e non vorrebbe farne a me...ma me ne fa ed anche parecchio.
    Io ho un carattere più forte, ogni volta mi arrabbio e gli urlo contro le peggior cose, ma poi ci ricasco di nuovo
    Ieri dopo l'ennesima lite per gelosia e per il "cambio turno", ho deciso di troncare, non resisto più, ci soffro troppo. Sicuramente ho sbagliato ad entrare in una storia simile, ma i sentimenti non chiedono il permesso.Ho litigato amaramente anche con la mia amica.
    Mi manca tantissimo, ma non posso far altro che scappare da questo amore tossico
    che ne pensate?spero di esser stata più chiara possibile, questa storia è già una mega confusione a viverla, figuriamoci a scriverla.
    Datemi un consiglio, sono proprio giù

  • A me sembra che ci sia una enorme sottovalutazione del ruolo effettivamente svolto dall'amica nella vita di lui, che infatti definisci "trombamica".

    Per brevità direi che questa donna abbia nella sostanza, e da sempre, il ruolo della vera "altra metà" di lui. Di fatto lei è quella moglie accogliente e compagna, anche di di trasgressione, che forse ogni uomo sogna.
    E comunque : lei è il suo riferimento costante, ognuno dei due ha sacro rispetto dei desideri e delle aspettative dell'altro, e hanno anche una rara intesa sessuale. Mi sembra ci siano tutti i fondamenti del matrimonio perfetto.
    Tu dici che lui non la ama, e il fatto che continui a tentare relazioni e convivenze con altre sembrerebbe confermarlo, ma il condizionale diviene d'obbligo considerando tutto il resto.

    Forse ci sarebbe da chiarire quale sia il concetto di "amare" per quest'uomo; potrebbe essere sincero nell'affermare di non amarla, ad esempio, solo perchè chiama "amore" le fibrillazioni da infatuazione/innamoramento che non si provano più verso la donna che è compagna certa e affidabilissima di vita (perchè si prova ben altro e di ben piu' inattaccabile).

    Altrettanto sarebbe essenziale conoscere l'idea di "amore" dell'amica; si potrebbe avere l'amara sorpresa di scoprire che questo assetto che si ripete negli anni corrisponda ad una particolare scelta esistenziale di lei, come è astrattamente più che possibile. In tal caso sarebbe lui a sconfinare nel ruolo di dipendente da lei.

    E' soltanto la mia opinione, ma credo che la scelta di chiudere sia l'unica praticabile se si aspira ad un rapporto di coppia convenzionale.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Se posso permettermi...che storia allucinante! Premesso che non intendo giudicarti perché l'amore è anche irrazionale ma qui conoscendo bene la situazione (o sarebbe meglio dire l'Harem), ho l'impressione che ci sia di mezzo anche una buona dose di masochismo della serie so a cosa vado incontro ma ci vado lo stesso. Domanda: cosa hai ottenuto di buono da questa relazione? Forse da questa risposta potrai iniziare a districarti da questa situazione premesso che almeno da come la racconti la "Trombamica" (se non è copyright vorrei aggiungerlo al mio vocabolario), ha un ruolo insostituibile nella vita di lui quindi A) accetti di essere come tutte le altre (magari un domani scaricata anche tu), B), speri che tu rappresenti per lui la chiave di volta per scaricare una volta per tutte la "Trombamica", C) mandi tutti e tutte a quel paese.

  • Mi pare una classica storia di guerra territoriale femminile.
    Il gioco è tutto tra voi donne, lui ha un ruolo secondario.

    Pensiamoci bene: cosa ha cambiato lui del suo comportamento e della sua vita? Rispondo io: niente. E di "niente" è imputabile. Per "giusta" o "sbagliata" che sia la sua condotta: è coerente e costante, chiara sin dall'inizio e senza inganni. Intravedo questo comportamento anche da parte dell'amante. Non sarebbe diventata gelosa se non vi fosse stato un (chiaro) tentativo di "farla fuori".

    Credo che sia stata una guerra persa dal principio. Lui non lascerà la sua amante di sempre; almeno non per una donna con il ruolo di compagna.

    Penso che un tentativo in effetti sia lecito, ma la perseveranza in questi casi può essere diabolica.

    Quel sistema amoroso era funzionale. Qualcosa dall'esterno ha cercato di "romperlo" e il sistema si è ribellato tramite la reazione dell'amante e la resistenza di lui.

    Per quel che mi riguarda, dal punto di vista psichico è andata come doveva andare.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • I sentimenti non chiedono il permesso ma si alimentano.
    Le scelte invece si scelgono attivamente.

    Beato lui che ha trovato l'amore della sua vita (la parola amante è perfetta: che ama) e beato lui che trova donne così inconsistenti da accettare questa situazione.

    Dov'è l'inconsistenza? Nell'accettarla e nel soffrire. Una persona matura o accetta e se la gode o tronca IMMEDIATAMENTE. Tu hai addirittura cominciato conoscendo il carosello. Non mi fraintendere: non ti giudico. Però la tua amica forse si aspettava una relazione a tre: lei era più legittimata nelle crisi di gelosia. Lei è la matrona.

    La definisci infelice di vivere ma dimostra un tale attaccamento alla vita, una tale forza su di lui... una relazione perfetta: accettano le posizioni, lui non vuole perderla... etc.

    Da ciò che hai scritto mi pare che tu non sia mai stata capace di rapporti in cui sei forte come hai scritto, anche quest'amicizia col tuo ex rivela la tua incapacità a reagire, a distruggere per ricominciare, ricostruire. Sei tendenzialmente una persona sottomessa, passiva. Anche questa cosa della cricca, comitiva con i fenomeni da baraccone è molto interessante (mi esprimo in quedti termini perchè ti salti che tu stessa non ne parli in termini lusinghieri).

    Parli di scintilla: no. Eri sola. Lui ha calcato qualche attenzione o carineria o atteggiamento che già prima aveva nei tuoi riguardi e tu hai preferito cedere perché era più comodo che trovarne uno normale. Ed anche questo tuo ex che definisci fratello: non ti ha per niente in considerazione perché se per lui fossi una sorella avrebbe fatto di tutto per farti notare l'errore.
    La tua amica, invece, vipera Sì, è stata leale e cortese: davvero meglio tu che un'altra, le cose restano in famiglia. Una bella famiglia degli orrori.

    Io non critico che abbiate io menage a Trois, lo ritengo etico. Critico aspramente l'ipocrisia di volerlo, attuarlo e soffrirne.

  • No Michele, non modifico il post per rispondere perché è un off topic: lui non muove un bel niente e la nostra amica qui ha scelto felicemente di fare i bagagli. Lei si sente sola e ha ripiegato sul 50enne innamorato.

    È lei l'estranea. Lei ha tutti gli strumenti per capire che l'amante è lei e non l'amica. Ed è stata ipocrita a credere di essere più pura dell'amica sinceramente innamorata con un discorsetto ipocrita... provando a prendere il posto di 20 anni di rospi che l'amica ha inghiottito e lei conosceva perfettamente. Lui è solo uno scemo fortunato. La nostra amica è, per assurdo, l'amante.

  • Sarà anche una guerra territoriale femminile ma è comunque lui a muovere i fili e a imporre a tutte la sua amica del cuore.

    Lui ha mosso i fili all'interno dei suoi spazi, non di quelli degli altri.
    Per quel che ne sappiamo noi potrebbe anche non esser stato lui a scegliere la (presunta) fedeltà dell'amante.

    L'imposizione di cui parli scatterebbe se lui avesse cambiato qualcosa in corso d'opera e per futili motivi. Appare invece ovvio dal racconto (fin troppo topico) che lui è stato ed è coerente con quel che ha sempre fatto e dichiarato alla luce del sole e a tutte. Mi pare che i patti fossero chiari sin da (ben) prima che questa donna iniziasse un rapporto con lui.

    Beato lui che ha trovato l'amore della sua vita (la parola amante è perfetta: che ama) e beato lui che trova donne così inconsistenti da accettare questa situazione.

    Non so se è beato o se semplicemente in virtù di qualche sua virtù (soldi, potere sociale, carattere speciale) son cose che può fare, il femminile glielo permette, quindi: le fa.

    Avrà anche lui i suoi grattacapi derivanti da queste situazioni, ma se agisce onestamente non avrà nulla che lo terrà sveglio la notte.

    È lei l'estranea. Lei ha tutti gli strumenti per capire che l'amante è lei e non l'amica.

    Se per "amante" intendi "l'intrusa", allora Sì.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

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