La nostalgia del passato

  • Ciao ragazzi. In questi giorni pensavo che ci sono dei profumi , colori , rumori , immagini che mi rimandano a dei momenti della vita di cui ho nostalgia.
    Ad esempio l'altro giorno ho sentito l'odore delle sigarette che fumavo a quindici anni di sgamo con le amiche.
    Non mi ricordo il nome ma era un pacchetto blu.
    E mi è venuto in mente quel momento quando sentivo che tutto era possibile , che avrei potuto fare qualsiasi cosa.

  • quel momento quando sentivo che tutto era possibile , che avrei potuto fare qualsiasi cosa.

    Robe da piangere a dirotto e non fermarsi piu'. Cartoline che rappresentano momenti che non torneranno piu'. Ma non perche' non sia piu' possibile sentire quell'odore, quel sapore, vedere quel paesaggio, vivere quell'esperienza. Sono spesso tutte cose ancora possibili. Ma non ci sara' piu' lo stesso "contesto". Non e' piu' la stessa cosa. Quel cielo era veramente piu' blu. Penso capiti a tutti, e' inevitabile, almeno un po' di depressione esistenziale dovuta al fatto che la vita piu' va avanti e piu' peggiora, e' un fatto oggettivo. Penso che chiunque se potesse scegliere tornerebbe bambino, tornerebbe indietro, non avanti.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Uh tantissime cose! Per quello che riguarda gli odori, non penso sia un caso che i favoriti corrispondano a ricordi. Nel mio caso l'odore di candele appena spente, l'odore della neve, del mare. Il tepore estivo/primaverile. Mi riscaldano, mi rilassano. Poi ovviamente le foto, e tutti ricordi come disegni, lettere, cartoline, regali che ho conservato gelosamente. Non li butterei mai via, anche se nel guardarli mi sale una forte nostalgia, un senso di vuoto, una stretta allo stomaco...ma poi sorrido.

    ----

    "Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti."

  • Penso che tutti abbiamo questi momenti. Io per esempio riguardo sempre i biglietti e i disegni delle feste che mi facevano i miei figli quando erano piccoli. Ringrazio sempre per quei momenti.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Tutti abbiamo le nostre "madeleine". Quando rivedo il mio primo orsacchiotto piango sempre, mi ricorda la mia prima infanzia. In generale, tutto ciò che mi ricorda quando ero bambino mi commuove.
    E mi commuovono anche i ricordi legati al mio adorato cane: l'altro giorno ho rivisto un fiumiciattolo dove adorava zompettare, è stato come rivederlo in vita.

  • Robe da piangere a dirotto e non fermarsi piu'. Cartoline che rappresentano momenti che non torneranno piu'. Ma non perche' non sia piu' possibile sentire quell'odore, quel sapore, vedere quel paesaggio, vivere quell'esperienza. Sono spesso tutte cose ancora possibili. Ma non ci sara' piu' lo stesso "contesto". Non e' piu' la stessa cosa. Quel cielo era veramente piu' blu. Penso capiti a tutti, e' inevitabile, almeno un po' di depressione esistenziale dovuta al fatto che la vita piu' va avanti e piu' peggiora, e' un fatto oggettivo. Penso che chiunque se potesse scegliere tornerebbe bambino, tornerebbe indietro, non avanti.

    Avrei scritto la stessa cosa!

  • se ti sembrava tutto possibile..è perchè era tutto possibile...racconti struggenti come peter pan ci fanno capire bene quanta tragica naturalezza c'è nel diventare adulti,trovarsi d'un tratto in un mondo opaco,fatto di grigi anche se si cerca di distrarsene con colori fittizi...quei colori come di sogno non torneranno più,ne abbiamo un contatto solo nei sogni appunto,e questo è ciò che può consolarci a volte...l'età dell'oro che i grandi filosofi descrivono..l'infanzia,l'eterno ritorno...basta potrei scrivere per ore e passare a uno stato di psicosi parlando di questo...un abbraccio! :)

  • Crescendo si sceglie, si sceglie una cosa piuttosto che un'altra, che viene esclusa. Scegliere è al tempo stesso escludere delle possibilità, che si riducono col tempo anche per questo, assieme agli altri mille motivi per cui crescendo tutto diventa più difficile e faticoso e stressante.

    Io fino ai 16/17 anni sono stato felice. Quei ricordi nessuno me li porterà via. Per fortuna ho una buona memoria. Fanno malissimo quando le cose vanno male: il dolore nasce dal contrasto col presente, dalla consapevolezza che quei momenti non torneranno, che non si è la stessa persona e che certi cambiamenti sono irreversibili.

    A proposito del passato, dei futuri irrealizzati io credo sia calzante un passo delle città invisibili di Calvino:
    "-Viaggi per rivivere il tuo passato?- Era a questo punto la domanda del Kan, che poteva anche essere formulata così:- viaggi per ritrovare il tuo futuro?
    E la risposta di Marco : - l'altrove è uno specchio in negativo. Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà."

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