Andarsene prima che sia troppo tardi

Nella vita, con fatica, avevo ottenuto eccellenti risultati, poi sono arrivati i problemi, anzi, uno solo, e tutto ha avuto una diversa e brutta evoluzione. Fai bene a sfogarti per le tue frustrazione, se riesci, cerca di accettare la situazione e di tappare i buchi, non è il massimo ma ci si può arrangiare.

Salirai su un barcone e ti fingerai profugo, in tanti presto saremo costretti a farlo, intanto non ci pensare e tenta allargare le tue amicizie e se riesci a trovare un lavoro più gratificante.

Citazione

IO PREGO TUTTI I GIORNI DI AVERE SUBITO UNA MALATTIA TERMINALE. è la mia unica exit strategy. Voi indignatevi pure, dall'alto della vostra superiorità, anche questo vi è concesso. Ma qui sotto, nei bassi fondi, dove si mangia la m∙∙∙a anche avere la speranza di una vita breve è una fortuna.

mi verrebbe da offenderti, e se non lo faccio è perchè ho un minimo di educazione.

tu neanche lo sai cosa si prova ad avere una malattia terminale o grave che ti potrebbe impedire di vivere una vita normale.
Non te la auguro proprio mai.
E probabilmente non hai mai neanche provato il terrore di averla davvero, gli ospedali, le attese... altrimenti non ragioneresti così.

detto questo continua pure a lamentarti ed a cercare attenzione

il mio intervento si conclude qui.

Chi non conosce cosa significhi avere una grave malattia o addirittura terminale, deve tentare di non crearsi problemi che non ha....chi invece si trova ammalato non può pretendere di essere compreso in tutto....ognuno vive e percepisce in modo diverso anche le stesse cose...ci vuole pazienza...

....e rispetto.

Ragazzi, dai, cerchiamo di non esasperare i toni.
Quando una persona apre un thread sta aprendo uno spiraglio - neanche tanto piccolo - nella propria vita. Possiamo non condividere il punto di vista, ma non possiamo mai piombare all'assalto con giudizi e osservazioni pesanti.

Tuttavia, ferma restando la naturale reazione emotiva di chi si sente attaccato da un'altrettanto naturale punto di vista, è bene provare a mantenere la calma e non chiuderci nella barricata del nostro punto di vista. Legittimo, giusto per alcuni aspetti, pur sempre limitato.

Io comprendo benissimo il dolore di chi non vede un futuro e si spacca la schiena senza ottenere un adeguato riconoscimento. In questo, Dolciotto, trovi il motivo della mia risposta. Infatti ho pensato: "È evidente che non si tratta di una persona che scansa la fatica e se sta messo così è perchè i suoi sacrifici non sono onorati con giusto salario. Gli consiglierò di canalizzare tutta questa energia fornita dalla rabbia e della disperazione per trovare alternative."
Sono sinceramente sicuro che puoi trovarne e sei in grado di stupire te stesso.

Comprendo anche il tuo discorso del "meglio morire" e ti dirò che lo trovo etico, seppur non possa condividerlo per i motivi che ti ho detto. Devo dirti, però, amico mio, che è effettivamente di grande impatto emotivo il tuo post perchè nel tuo dolore rischi di non considerare che altri dolori possono soverchiare il tuo attuale stato.

Le malattie terminali sono un argomento delicato, molto doloroso per chi ne è stato toccato più o meno da vicino.
In più, psicologicamente, ti fa male una proiezione in negativo. Comprenderai che, come dici tu, è una via di fuga, lontana e immaginaria, non adeguata a risolvere il tuo problema pressante, presente, contingente.

Tu ci stai provando, ci provi: non sei bamboccione. Bamboccione è chi fa il figlio di famiglia, non l'uomo che non ha ancora un'alternativa. Dimostri di meritare tanta stima, al contrario di quanto credi. Devi solo alzare lo sguardo e combattere i tuoi problemi immediati e contingenti, piuttosto che sfidare gli dei. Gli dei non si sfidano, perchè non esistono o perchè sarebbero comunque troppo alti per potersi sentire chiamati realmente in causa.

Già hai un lavoro. Cosa ti blocca dal fare un CV per ognuna delle tue figure professionali e mandarli come se fosse pioggia su terra arida?

Dolciotto, secondo me ti stai torturando. Gli altri non fanno bene a deriderti o schifarti ( come hai scritto da qualche parte, non ricordo con esattezza dove). Nessuno sa come si è creata la tua situazione, perché sei giunto a questo punto... Non è detto che sia perché tu sei oggettivamente inferiore o da disprezzare. Cerca di non aggiungere alle tue difficoltà materiali, e la conseguente sofferenza psichica, un eccesso di disprezzo verso te stesso che è solo un infierire superfluo, a mio avviso, che ti fa anche perdere lucidità.