Ora che avete terminato gli studi, lavorate (lavoricchiate dai) e siete giovani adulti o adulti, chi single, chi accoppiato... che cosa vi è rimasto di quegli anni eccetto la laurea e l'esaurimento? Quanto hanno realmente inciso quegli anni sulla vostra vita personale e affettiva?
Sono sicuro che quando vi siete iscritti e vi siete trasferiti e preso casa con altri studenti eravate pieni di aspettative e un buon 50% di voi credeva che finalmente avrebbe cambiato vita e si sarebbe realizzato (in amore, in amicizia, con gli studi).
Questa svolta c'è stata e quindi al termine degli studi vi ritrovavate con una vita diversa da quella che avevate prima (amicizie cambiate / amori cambiati) oppure l'uni è stato un "viaggio andata e ritorno" per cui alla fine del percorso avete comunque continuato la vita di prima (più o meno stesse amicizie / siete tornati nella vostra città d'origine a lavorare) ?
Sono sicuro che un pò di aspettative si sono disilluse e che credevate di ottenere la gloria e di arrivare all'apice della vostra vita dopo la laurea (visione adolescenziale post-diploma).
Invece succede che si arriva ai 25-30 anni e siete adulti e sono c∙∙∙i

Ora che siete adulti, come li vedete i vostri anni universitari?
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Gli anni universitari li vedo come un bagaglio incommensurabile che mi porterò avanti per tutta la vita (sia sotto il punto di vista conoscitivo che di crescita personale).
Uno dei (pochi) investimenti buoni fatti in vita mia.
Devo dire però che io ho sempre studiato per il piacere personale della conoscenza e mai per avere un riscatto sociale.
La mia ambizione è sempre stata diventare me stesso+raggiungere un certo livello di equilibrio interiore e lo studio (assieme ad altre cose ovviamente) l'ho visto come uno strumento per raggiungere questo obiettivo.
Le nozioni in se non servono a nulla se dietro non c'è una PERSONA valida....valida nel senso che sa stare al mondo e si sa comportare bene con il prossimo (e con se stesso).
Se mi fossi iscritto all'Università per raggiungere la gloria, personalmente, non sarei durato una settimana.
Infine l'Università rappresenta un patto con se stessi; quello di continuare a "studiare" per tutta la vita.... -
Per me sono stati anni molto importanti.
In primo luogo perche' mi sono ritrovato per la prima volta fuori dalla casa parentale, e ho quindi cominciato a vivere in modo piu' indipendente. Il dovermi confrontare con la realta' di una grande citta', 10 volte piu' popolosa della mia mi ha fatto diventare piu' adulto e maturo.
Particolarmente importante e' stato poi lo studio all'estero.....ho legato con delle persone, che mi hanno posto davanti agli occhi quanto fosse miserabile la vita che conducevo prima da un punto di vista umano....da allora ho cercato (anche se non sempre con successo) di migliorare.
Da un punto di vista delle conoscenze l'universita' e' stata senz'altro utile: moltissime cose si imparano solo sul campo, ma alcuni concetti di base sono assolutamente necessari.
Al momento lavoro in una citta' diversa da quella d'origine e diversa da quella in cui ho studiato.
Non ho mai collegato lo studio universitario alla gloria: il mio approccio agli studi era totalmente utilitaristico, in linea con la pochezza umana che mi caratterizzava fino a qualche anno fa. Fortunatamente il periodo universitario si e' rivelato come un'utilissima palestra anche per la mia interiorita'. -
Non sono serviti ad un *azzo.
Non vedevo l'ora di scontare la pena ed uscire di prigione.
La vita vera è iniziata il giorno dopo essere uscito di cella... -
Sono stati importantissimi e lo si scopre spesso a parecchi anni di distanza.
Molti concetti appresi mi aiutano ancor oggi nella mia attività lavorativa, specie nelle relazioni. -
Io l'università la devo ancora finire, ma lavoro a tempo pieno e non frequento più le lezioni da anni.
Quando l'ho cominciata, non avevo grosse aspettative, volevo solo laurearmi con un voto alto e imparare. I voti alti li prendevo, però non imparavo niente di utile e quasi tutti i professori non valevano niente. Allora ho cominciato a studiare solo per passare gli esami, quindi senza sapere ogni cosa e mirando anche solo al 18. Ci ho guadagnato in stress e mi sono laureato comunque con un voto superiore al 100. La triennale mi ha comunque permesso di trovare un lavoro discreto, le conoscenze acquisite all'università non mi servono a nulla e, se faccio bene il mio lavoro, è grazie alla formazione delle superiori.
Riguardo ad altri aspetti, volevo fare nuove amicizie e ci sono riuscito, trovare una ragazza e non ci sono riuscito. Per vari motivi negli ultimi anni ho perso completamente fiducia nelle persone, e mi sono rintanato nella solitudine. Comunque, il primo anno di università è stato veramente bello.
Adesso sto facendo la magistrale solo per il pezzo di carta, sperando di riuscire a prenderlo prima o poi. Lavorare a tempo pieno e studiare insieme è veramente difficile e ho sopravvalutato la mia voglia di fare. -
Sono sicuro che quando vi siete iscritti e vi siete trasferiti e preso casa con altri studenti eravate pieni di aspettative e un buon 50% di voi credeva che finalmente avrebbe cambiato vita e si sarebbe realizzato (in amore, in amicizia, con gli studi).
Avevo la facoltà di giurisprudenza a 200 metri da casa. Avevo aspettative che sono svanite dopo 10 giorni di corsi. Direi che non mi è rimasto niente di quegli anni. Direi anni sprecati. Comunque colpa mia, non dell'università in sè.
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Dal punto di vista sociale, sono stata fortunata, ho trovato un bel gruppo con cui frequentare le lezioni e molto spesso trattenerci insieme per pranzo etc, alcuni si sono persi dopo la laurea, altri sono rimasti anche se a parecchi km di distanza.
Inoltre l'ultimo anno l'ho passato in una nuova casa con tre coinquiline, due delle quali sono ancora mie amiche, non so quanto mi sia servito per l'indipendenza visto che tornavo sempre da mamma e papà xp
Dal punto di vista didattico, non sono stata molto soddisfatta, però alla fine mi sono messa sotto con lo studio ed è stata una fonte di orgoglio per me...fa niente che poi non mi è servito a nulla per il lavoro che sto facendo -
inutile e buttati nel c∙∙∙o fino ad ora..ma tanto tra pochi mesi mollo tutto
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Molto importanti. Non tanto per le conoscenze acquisite, quanto perchè non avevo mai studiato seriamente. Ho imparato un metodo e l'importanza dell'impegno per ottenere dei risultati.
Dall'altro lato ho capito che impegnandosi in qualche cosa seriamente, si può sopperire a molte carenze personali. Nell'ambito della scuola, un individuo meno dotato che però si impegna di più di un altro più intelligente ottiene di più.
C'è da vedere se questo vale anche una volta conclusa la carriera accademica.
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