quindi anche qua è consigliabile?
Vedi quello che ho scritto tra parentesi.
Se ci tieni a "fare una buona impressione",a prescindere da cosa succeda dopo,è consigliabile.Se NON conosci una persona,non puoi prevedere quanto questa possa "tollerare" ciò che tu le mostri.Io per esempio non mi sento a disagio di fronte a persone emotive,o davanti a "confessioni" anche molto personali fatte in prima battuta,quando ancora non ci conosciamo.Questo perché anche io tendo a fare così,e per questo sento di poter comprendere,o quanto meno di poter riuscire a non sentirmi spaesata di fronte a loro.
Ma non tutti sono così,ergo:essere capaci di stare per un po' in una zona "neutra" ti permette di scegliere cosa fare dopo,sulla base di ciò che hai imparato su quella persona,su quanto sai possa o meno tollerare,cosa può comprendere o cosa può lasciarla disarmata.Se ti butti fin da subito perdi questo privilegio,e stai a vedere di volta in volta l'effetto che le fai,passivamente,senza filtrare le tue emozioni.
Questo ostacola la conoscenza,che potrebbe essere messa a rischio da comportamenti che creeranno pregiudizi nella mente di quella persona,pregiudizi più difficili da abbattere se la volontà di approfondire la conoscenza è venuta quasi meno...è un circolo vizioso.
E poi,riflettendoci bene...quante sono le persone che ti accettano "per quello che sei"? Veramente poche,nel migliore dei casi.E anche in quei pochi casi,secondo me è improprio dire che ti accettano per quello che sei e basta,perché hanno pazienza e ti vogliono bene.No.Ok,anche l'affetto è in gioco,ma lo è tanto quanto la loro soglia di tolleranza nei tuoi confronti.Si è in un qualche modo compatibili,e il tuo modo di fare con loro funziona,altrimenti non si starebbe assieme:non sono dei martiri che si immolano alla tua causa.Io parto sempre dal presupposto di avere interesse a pormi in modo "positivo" nei confronti degli altri...è ovvio che se questa necessità non ci fosse,non avrei problemi a mostrare tutto ciò che mi passa per la mente...se poi qualcuno non capisce amen.Ma penso che nessuno possa arrogarsi il diritto di ragionare così.
Tutto questo per dire che credo che i filtri siano alla base di ogni buona relazione,o se non altro,alla base della possibilità di scegliere come impostare un rapporto,senza essere in balia del giudizio altri,subendolo passivamente perché non si può fare a meno di mostrare tutti i propri sentimenti.