Borderline, narcisista, etc.. : non stiamo esagerando?!

  • Secondo quale fenomeno antropologico, sociologico, psicologico (ditemi voi)
    in questo forum c'è questa tendenza ad abusare delle parole "borderline" "narcisismo" come se stessero ad indicare un tipo di frutto che trovi al bancofrutta del mercato?
    Si parla di disturbi psicologici o peggio psichiatrici senza averne le conoscenze adatte,
    Voglio dire, uno si studia 5 anni di psicologia o psichiatria/medicina...ma che lo fa a fare, se tanto la gente si auto cataloga ed etichetta da sola o anche l'una con l'altra. "Io sono bipolare e tu che sei?" "mah, io oggi mi sento un po' narcisista"
    Che faccia chic avere un qualche disturbo o avere a che fare con persone disturbate?
    Che serva a buttare tutte le colpe sull'altro per poter passare noi come delle vittime "tu sei il border e io sono il tuo co-dipendente"?
    Ma come come si fa, a riconoscere, a distinguerli.... alcuni disturbi sono talmente simili che la linea che li divide è sottilissima
    Per non parlare di tutte le sotto categorie esistenti, come il "Narcisista sadico".

    Insomma, perché ci è tanto difficile dire che una persona è semplicemente 'na s∙∙∙∙∙a, perché dobbiamo metterci in bocca termini che non conosciamo o che conosciamo solo per sentito dire...o letto qualche articoletto di dubbia fonte su internet...

    E non mi riferisco alle dinamiche sociali, ai copioni... piuttosto alla brutta abitudine che ci porta dover catalogare l'altro a tutti i costi. Dovergli quasi per forza affibbiare un etichetta.

    Questo thread non vuole essere una provocazione, ma una riflessione che è nata dopo aver letto il centesimo commento con la parola "borderline". E capita a tutti di cadere in questo tranello. Tutti ne siamo più o meno vittime.

  • Insomma, perché ci è tanto difficile dire che una persona è semplicemente 'na s∙∙∙∙∙a, perché dobbiamo metterci in bocca termini che non conosciamo o che conosciamo solo per sentito dire...o letto qualche articoletto di dubbia fonte su internet...

    Bellissima questa... :roftl: Scusa...ma anche se l'argomento è serio...questa mi ha fatto ridere!
    E comunque...concordo con quello che hai detto...l'ho pensata molte volte questa cosa dell'abuso
    delle etichette...troppo facili da -attaccare-...o da -attaccarsi-...senza nemmeno conoscere il vero significato
    dei termini e della serietà della patologia...e questo -errore-...l'ho fatto anche su me stessa...spesso!

    In tanti anni che bazzico su questo forum...ne ho sentite di tutti i colori...e spesso mi sono ritrovata
    a pensare: -altro ché...questa persona è 'na s∙∙∙∙∙a...senza stare a scomodare Freud o altri Luminari del genere!

    Le Persone hanno miliardi di sfaccettature...ma spesso...nessuna catalogabile o diagnosticabile come Patologia
    quelle...purtroppo...esistono...ma adesso come adesso...c'è un vero e proprio abuso dei termini psicologici...
    quasi come se fosse diventata una moda...una volta andava di moda il piccolo chimico...adesso...il piccolo psicologo!

    :girl:

    Per Arrivare all'Alba...Non C'è Altra Via che La Notte...Kahlil Gibran Ogni Donna ha un Paio d'Ali chiuse dentro Sé...e Sogna Ancora Vette Inesplorate... La Notte delle Fate...Enrico Ruggeri Nanì... ♫ Nanì... ♫

  • Mi sento chiamato in causa (chissa come mai eh eh eh) e ti rispondo.

    Sono stato con una persona 300 giorni: mi ha osannato e idolatrato manco fossi il papa sceso tra i fedeli, tutto a un tratto ha avuto una fase depressiva, dopodiche ha fatto di tutto per litigare, utilizzando il meccanismo dei sensi di colpa per colpirmi, rendermi fragile e giustificarsi.
    E semplicemente una s∙∙∙∙∙a?
    Forse una persona vicino ai 40 anni ha fatto dei progetti di vita, ha riflettuto ha ipotizzato un nucleo familiare con questa persona e cerca in tutti i modi di fargliela capire..ma niente..sei tu tutto a un tratto quello sbagliato, quello che non va bene, quello con cui non si puo costruire niente...forse questa persona ti mette in testa molta confusione, ricordi tanti bei momenti insieme, sorrisi, baci, sguardi..sparisce tutto a un tratto senza un motivo...forse e umano volere una spiegazione?

    Non sono uno psicologo, non voglio piu commettere ulteriori errori e non voglio perdere di nuovo tempo con una persona, percio, vado a fondo nella mia persona per poter correggere quanto ho potuto sbagliare e per capire che persona avevo davvero davanti....

    Se poi tu, riesci di punto in bianco a lasciare una persona, non sei propriamente umana..e non te lo dico con ricerche accurate ma te lo dico cosi come viene.

  • E'un fenomeno legato a internet. E' umano cercare delle spiegazioni alle proprie vicende personali che altrimenti sarebbero inspiegabili, disumane, sconcertanti. E' lo stesso fenomeno di chi ha un disturbo fisico e cerca le risposte sul web. La mente umana vuole dei perchè.

    Credo che il modo migliore per affrontare la faccenda sia quello di cercare di capire, leggendo e informandosi, ma poi lasciar andare tutte le nozioni e ascoltare se stessi, cercare l'onestà dentro di se. Questa è la cosa più difficile perchè comporta tanta sofferenza e messa in discussione anche di se stessi e dei propri obbiettivi di vita.

    Poi c'è anche un aspetto di comunicazione, se io parlo con pietrow per esempio e gli dico che penso che la mia ex abbia avuto comportamenti da narcisista istrionica, lui dopo quello che ha passato e letto mi capisce al volo. Sarebbe più complicato dirgli ogni volta che lei voleva sempre essere al centro dell'attenzione, se le facevi osservazioni anche innoque andava su tutte le furie, era sempre irrequieta, doveva sempre primeggiare ecc... ecc...

    The greatest meditation is a mind that lets go rumpete libros utnam vostra corda rumpatur

  • avere una "malattia" da curare è molto meglio che prendere atto della miseria umana

    Revig
    come già dicevo di là, studiato e capito il fenomeno c'è una motivo per cui non riesci ad andare avanti.
    c'è un qualcosa che ti tiene nel limbo e non è la tua ex....ma sei tu (a prescindere dalla storia con l'ex)
    a mio modestissimo avviso

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • In realta' la spiegazione e' abbastanza semplice. Basta osservare che la quantita' di esperti in un determinato campo e' proporzionale alla mancanza di scientificita' dell'argomento. In altre parole, ci sono campi in cui tutti possono sentirsi e spacciarsi come esperti solo per il fatto di esprimere la propria opinione. Sono i cosiddetti "opinionisti", cioe' gli esperti delle cose indimostrabili. Ecco quindi perche' per strada, al bar, in famiglia, tra gli amici, nei forum, in televisione... troverai molti esperti di argomenti tra cui l'amore, la psicologia, le arti, il giornalismo, la politica. Al contrario, troverai molti ma molti meno esperti di argomenti come la matematica, la fisica, la meccanica. E' facile fare l'opinionista: si puo' dire tutto e il contraro di tutto, tanto sara' sempre la tua parola contro quella di qualcun altro, e non ci sara' un modo oggettivo di dimostrare chi ha ragione e chi torto. E il sesso! Come dimenticare il sesso. Tutti sessuologi. La donna vuole l'uomo col coso lungo, ammettiamolo, sfatiamo il mito che sfata il mito che sfata quell'altro mito.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Revig
    come già dicevo di là, studiato e capito il fenomeno c'è una motivo per cui non riesci ad andare avanti.
    c'è un qualcosa che ti tiene nel limbo e non è la tua ex....ma sei tu (a prescindere dalla storia con l'ex)
    a mio modestissimo avviso

    Si, avevo considerato le tue parole come sagge già nell'altro thread. La metafora del limbo è azzeccata. Ho letto la divina commedia in chiave esoterica per mia passione personale. Vista come una metafora poetica di un viaggio iniziatico alla vita, come un modo per parlare alla parte inconscia.

    Io mi sento proprio nel limbo e il percorso che mi attende, se ne voglio uscire, è il passaggio per l'inferno, cioè il proprio inferno personale, attraverso la sofferenza che mi porto dentro e che non dipende solo dalla mia ex come hai acutamente notato. Perciò prima di poter "uscir a riveder le stelle" (guarire fuor di metafora) si procede scendendo nei propri inferi e lì si osserva l'orrore con distacco, si porta alla consapevolezza il seme del male che si ha dentro, poi si espia nel purgatorio e infine si (dovrebbe) riscoprire l'amore, la beatrice interiore.

    La metafora ci suggerisce anche il fatto che per scendere negli inferi c'è bisogno di una guida, di un Virgilio che ci porti per mano, se no l'ingresso è talmente spaventoso che non si procede oltre. Questa figura, mi chiedo e vi chiedo, nella vita reale chi potrebbe rappresentare? forse uno psicoterapeuta? Oppure una qualche risorsa interiore?

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  • La metafora ci suggerisce anche il fatto che per scendere negli inferi c'è bisogno di una guida, di un Virgilio che ci porti per mano, se no l'ingresso è talmente spaventoso che non si procede oltre. Questa figura, mi chiedo e vi chiedo, nella vita reale chi potrebbe rappresentare? forse uno psicoterapeuta? Oppure una qualche risorsa interiore?

    in linea di massima credo che ognuno di noi abbia le risorse per partire per questo viaggio
    non tutti avranno la capacità di riconoscere le risorse, le occasioni che si presenteranno.

    detto questo, io ho fatto un bel po' di psicoterapia per arrivare a capire certe cose e riconosco che la fortuna mi ha affiancato una persona molto competente; però in un momento della mia vita in cui ero pronta a tutto ciò e non era il primo tentativo. non sottovaluterei nemmeno altre risorse: così è stata illuminante la salita in montagna durante un sabato di marzo, tra neve, freddo e nebbia ed altrettanto preziose sono state le lezioni di yoga con i suoi concetti di attenzione, protezione e consapevolezza. da buona montanara: metti nello zaino tutte le esperienze importanti e te le porti appresso nel tuo viaggio.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • resilienza e assertività...rispondendo agli ultimi post...


    per quanto riguarda il 3D ...
    come per tutto si fa abuso..e le parole non hanno un diverso uso..vengono abusate anch'esse...

    c'è anche il fatto che per farsi capire si dice una parola sola e politically correct per farsi capirre al volo...

    ma il succo è quello...si parla di gran s∙∙∙∙∙i e basta....

    s∙∙∙∙∙i al naturali o ossigenati...ma è quella la categoria....

    Amatevi l'un l'altro, ma non fatene una prigione d'amore. Gibran

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