Che effetto fanno gli antidepressivi?

  • Non ho capito perchè se vai dallo Psichiatra dovresti interrompere il rapporto con lo Psicoterapeuta ??

    Costano. E non poco.

    Guarda che prendo antidepressivi e ansiolitici, e posso bere quanto voglio come prima.

    Beh, questo è strano...di solito è vietato assumere alcolici se prendi psicofarmaci.
    Cioè, non è vietato, ma è consigliato evitare.

    Chi te lo dice che il tuo problema non è "organico" come dici tu ??

    Non ho detto che è organico (ho detto che devo ancora verificare che non lo sia).
    Tu hai scritto
    "dallo psicologo invece ho speso 1.000 euro e non è servito a nulla !! "
    Con la mia risposta intendevo dire che è normale che non è servito a nulla se il problema è prettamente organico...capito?

  • In effetti risulta molto strana anche a me la situazione descritta da gio.... La terapia farmacologica per contrastare ansia, attacchi di panico, DOC e forme medio-leggere di depressione è la stessa che lui dice di utilizzare, cioè ansilitico più antidepressivo. L'ansiolitico "combatte" l'ansia, appunto, e l'antidepressivo stabilizza la cura e soprattutto la rende più duratura nel tempo cercando di scongiurare ricadute... Il punto è che, qualsiasi manuale medico, stabilisce che tali cure non dovrebbere durare più di due mesi, massimo due mesi e mezzo poiché gli ansiolitici sono farmaci a base di benzodiazepina, sostanza che innesca il meccanismo di assuefazione e dipendenza.... Tant'è che, la stragrande maggioranza di chi fa queste cure, in un mesetto, un mesetto e mezzo già sta molto meglio e si riprende.... Le ultime settimane servono solo a scalare il farmaco o a prolungare un pò di più la terapia nel caso in cui il paziente si sia dimostrato resistente al farmaco.... Poi, se gio prende solo l'antidepressivo SSRI, che non dovrebbe creare assuefazione, allora è un altro conto... Perchè, evidentemente, il suo problema è come si suol dire "patologico" cioè come lui hai detto, il suo cervello non produce serotonina a sufficienza, e quindi è necessaria una cura costante... Non è bellissimo, ma se serve a stare meglio come dice ne vale decisamente la pena! Se il problema non è organico ma esterno (un lutto, una separazione forzata, periodo di crescita o cambiamento, situazioni di manzanza di libertà e difficoltà di esprimere se stessi, crisi adolescenziali o della prima giovinezza, ecc...) allora la cura dovrebbe durara, come dicevo, qualche settimana....

  • In effetti risulta molto strana anche a me la situazione descritta da gio.... La terapia farmacologica per contrastare ansia, attacchi di panico, DOC e forme medio-leggere di depressione è la stessa che lui dice di utilizzare, cioè ansilitico più antidepressivo. L'ansiolitico "combatte" l'ansia, appunto, e l'antidepressivo stabilizza la cura e soprattutto la rende più duratura nel tempo cercando di scongiurare ricadute... Il punto è che, qualsiasi manuale medico, stabilisce che tali cure non dovrebbere durare più di due mesi, massimo due mesi e mezzo poiché gli ansiolitici sono farmaci a base di benzodiazepina, sostanza che innesca il meccanismo di assuefazione e dipendenza.... Tant'è che, la stragrande maggioranza di chi fa queste cure, in un mesetto, un mesetto e mezzo già sta molto meglio e si riprende.... Le ultime settimane servono solo a scalare il farmaco o a prolungare un pò di più la terapia nel caso in cui il paziente si sia dimostrato resistente al farmaco.... Poi, se gio prende solo l'antidepressivo SSRI, che non dovrebbe creare assuefazione, allora è un altro conto... Perchè, evidentemente, il suo problema è come si suol dire "patologico" cioè come lui hai detto, il suo cervello non produce serotonina a sufficienza, e quindi è necessaria una cura costante... Non è bellissimo, ma se serve a stare meglio come dice ne vale decisamente la pena! Se il problema non è organico ma esterno (un lutto, una separazione forzata, periodo di crescita o cambiamento, situazioni di manzanza di libertà e difficoltà di esprimere se stessi, crisi adolescenziali o della prima giovinezza, ecc...) allora la cura dovrebbe durara, come dicevo, qualche settimana....

    Esatto, hai detto proprio quello che intendevo io.
    Se è organico, allora è normale che duri così tanto. Ma se è puramente psicologico...non saprei.

  • Esatto, hai detto proprio quello che intendevo io.
    Se è organico, allora è normale che duri così tanto. Ma se è puramente psicologico...non saprei.

    Se è puramente psicologico è un mezzo suicidio perchè poi quei farmaci a un certo punto cominceranno a perdere di efficacia e non saprà più dove aggrapparsi per fuggire dai suoi malesseri.... Però, non possiamo giudicare senza conoscere le reali cause del disturbo... Se gio dice cha la sua causa è interna, va bene così! Anzi, se fosse davvero così fa bene a prendere antidepressivi ogni giorno altrimenti la sua vita sarebbe l'equivalente di un rottame!
    Piuttosto, la cosa che vorrei sottolineare è che gio ha parlato di "serotonina" che è ormai diventata una parola piuttosto comune... In reltà si è sperimentato che in alcuni casi di depressione, la causa è da ascrivere al rapido riassorbimento delle molecole di serotonina causandone una carenza.... E quindi si opta per un farmaco che ristabilisca gli equilibri biochimici cerebrali... Ma non in tutte le forme di depressione la storia funziona così!
    E poi, mi piacerebbe capire come è possibile stabilire la provenienza degli attacchi di panico, dell'ansia, della depressione o del DOC... Ovvero, come si fa a dire se hanno una causa interna o patologica oppure esterna? Mi piacerebbe saperlo...

  • Se è puramente psicologico è un mezzo suicidio

    E' proprio quella la mia preoccupazione. NEL CASO IN CUI NON CI FOSSE una causa organica allora cosa farò?
    Se sarà tutta una questione di psiche?

    mi piacerebbe capire come è possibile stabilire la provenienza degli attacchi di panico, dell'ansia, della depressione o del DOC... Ovvero, come si fa a dire se hanno una causa interna o patologica oppure esterna?

    Si fa tramite un EEG fatto dal Neurologo. (Se non sbaglio).
    Mio padre lo fece quando soffrì di attacchi di panico da giovane, credo si monitori l'attività cerebrale per vedere se è dovuto a qualche malfunzionamento.
    Nel caso in cui sia tutto normale allora è una questione psicologica, in tal caso il neurologo può:
    -prescriverti qualcosa
    -consigliarti il medico più adatto (psicoterapeuta/psichiatra)
    - entrambe le opzioni

    So che si va dal Neurologo in questi casi per sapere se c'è qualcosa che effettivamente non va.

  • http://www.repubblica.it/salut…rigine_genetica-10847299/

    e ce ne sono molti di articoli che dicono questo.

    Infatti io non dico che sia così. Io dico che ci sono sia cause organiche che psicologiche.
    Se una cosa è organica la forza di volontà non ti basterà mai, in tal caso fai bene a prendere farmaci.
    Se no il contrario al massimo chiedi un pò di aiuto psicologico. Inoltre sul discorso del "è genetico" ci sarebbe poi da fare un approfondimento.

  • Non voglio fare la scettica o con la verità in mano perché alla fine manco i medici sanno di preciso le cause di certi disturbi, ma a me sta storia dell'origine organica mi sembra un po' na scusa per imbottirsi di farmaci senza manco muovere un dito per provare a risolvere il problema con la propria forza di volontà attraverso una terapia psicologica combinata a una terapia farmacologica.

    Non sto dicendo che è impossibile che un disturbo possa essere patologico, ma io prima di farmi scudo di un'affermazione simile, proverei semplicemente a cambiare psicologo se quello da cui vado non mi aiuta affatto e pure di farsi un esamino di coscienza su quanto effettivamente ci si impegna a seguire questa terapia psicologica.

    Gli psichiatri comunque non sei costretto a pagarli di tasca tua, io lo psichiatra non lo pago perché vado all'ospedale pubblico, il che mi permette di seguire entrambe le cose, anche perché non ha molto senso prendere farmaci senza fare anche un percorso psicologico, a parte i casi in cui la psicoterapia serve a poco.

    Nessuno potrà mai dirti quale farmaco fa quale effetto, o meglio, può dirtelo ma è troppo soggettivo per essere attendibile, a me può dar noia o non fare niente un tot farmaco e ad un altro risolve la vita, non si può sapere finché non si provano, sempre però sotto stretto controllo del medico.
    Il periodo di transizione di cui altri hanno parlato ad esempio io l'ho vissuto raramente, a me o un farmaco non mi faceva nulla o mi iniziava a far effetto dopo poco.

  • Alla fine sono stato dalla mia dottoressa di base, neurologa. Dopo una bella chiaccherata mi ha detto che non se la sente, nonostante terapie farmacologiche dicano che si può fare, di prescrivermi degli antidepressivi perchè "ho diciannove anni e non vuole che la mia vita sia attaccata ad una boccetta" aggiungendo piuttosto "di riprendere la psicoterapia" anche perchè è una cosa "che ci vogliono anni" e sei mesi che ho già fatto "non sono abbastanza nemmeno per vedere i primi frutti della terapia".
    Ha poi aggiunto di prendere solo qualche goccia di xanax in più e di prenderle sia la mattina che la sera, non solo la mattina.

    Gli psichiatri comunque non sei costretto a pagarli di tasca tua, io lo psichiatra non lo pago perché vado all'ospedale pubblico

    Gli ho chiesto anche queste informazioni al riguardo e mi ha detto che alla fine non basterebbero perchè questo tipo di psichiatri tratta solitamente i pazienti per tempi brevi massimi di 6 mesi oppure si cambia sempre medico, annullando così il vero rapporto che si dovrebbe creare tra medico e paziente. E' così?

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