Il cinismo è una visione senza fronzoli della vita o solo una scusa per non impegnarsi a fare nulla di socialmente o umanamente costruttivo?

Cosa significa essere "cinico"?
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Per me più che altro la seconda, nel senso che in genere il cinismo è un alibi per lasciare le cose come stanno, evitare di sbattersi e ridere in faccia a quelli che si impegnano per cambiare le cose.
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È certamente un aspetto, ho aperto il thread perché mi sono accorto di esserlo diventato, e se da un lato, mi ha aiutato a vedere molte cose nel mondo per quelle che realmente sono, dall'altro, mi ha banalizzato i valori.
Credi che sia anche indice di debolezza l'essere cinico? -
È certamente un aspetto, ho aperto il thread perché mi sono accorto di esserlo diventato, e se da un lato, mi ha aiutato a vedere molte cose nel mondo per quelle che realmente sono, dall'altro, mi ha banalizzato i valori.
Credi che sia anche indice di debolezza l'essere cinico?Bella domanda... a me pare che socialmente il cinismo sia considerato "forza" , ma si sa quante cose siano scambiate per forza dalla mentalità comune...
Diciamo che può essere fonte di vera forza se dopo la visione nuda e cruda della realtà si va oltre e si cercano soluzioni realistiche ed innovative. In quel caso è una forza fondata sulla realtà , più solida credo del coraggio cieco di un idealista, se questo, come in certi casi, agisce solo in base all'emozione che gli proviene dai suoi viaggi mentali.
Se invece è un alibi per fiaccarsi sullo status quo ed ostacolare il cambiamento proprio ed altrui è un rafforzativo della paura. -
Buona giornata,sig,Caos
Non credo proprio sia indice di debolezza.Ci vuole molta forza di volontà per riuscire a vedere le cose per quello che sono,dal mio punto di vista non vengono banalizzati i valori anzi si fà una accurata scelta(ovviamente che non può andar bene a tutti ) a questo punto si sceglie se continuare le proprie convinzioni,o tornare al mondo dei
MIcio Micio Bau Bau........vedere quello che ci circonda con obbiettività e un po di cinismo,perlomeno ci mette
nella condizione di poterci difendere da tutta quella appiccicosa melassa, che ci viene riversata addosso. -
a mio avviso il rischio più grande che si corre è quello di una vita arida
perché il cinismo è legato all'insensibilità con tutto ciò che ne consegue -
Essere cinici vuol dire dare grande importanza i valori morali in cui la persona ha fiducia, e togliere potere all'attrazione dei piaceri mondani.
Per cui essere cinici è punto di arrivo di un rigore morale, che mette a nudo l'inutilita di alcuni comportamenti molto apprezzati e premiati in società, soprattutto società dove il successo misurato sul lusso diventa eccesso ingiusto e ingiustificato.
Col pensiero cinico si sposa bene il pensiero scettico, che vuole certezza sulle asserzioni, prima di accettarle e sfugge all'entusiamo dell'ultima novità o dell'ideologia alla moda.
Ma va d'accordo anche col pensiero epicureo, che fa dell'essenzialità e della morigeratezza la ricetta per la felicità, dando spazio invece alla coltivazione dei rapporti umani e dell'amicizia, come fondamento di una vita degna e fruttuosa.
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Su un libro meraviglioso che ho letto un paio di anni fa (il Diario di Etty Hillesum) c'è un passo in cui l'autrice espone la differenza fra l'essere temprati dalla vita e dall'esserne induriti. Secondo me la questione sta tutta qua
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a mio avviso il rischio più grande che si corre è quello di una vita arida
perché il cinismo è legato all'insensibilità con tutto ciò che ne consegueSalve,non capisco il perchè di vedere ,cose,situazioni,per quello che sono, debbano portare ad una vita arida.
L'insensibile lo è anche quando si circonda di buonismo,di tante belle altisonanti parole .....ma alla resa dei conti...
ci si piange addosso ----Tutti ci deludono,nessuno ci capisce. Con un po di sano cinismo,tutto questo si cerca di limitarlo.Se
fosse come risultato,non rompere le..P..al prossimo, dal mio punto di vista è un successo -
Essere cinici vuol dire dare grande importanza i valori morali in cui la persona ha fiducia, e togliere potere all'attrazione dei piaceri mondani.
Per cui essere cinici è punto di arrivo di un rigore morale, che mette a nudo l'inutilita di alcuni comportamenti molto apprezzati e premiati in società, soprattutto società dove il successo misurato sul lusso diventa eccesso ingiusto e ingiustificato.
Col pensiero cinico si sposa bene il pensiero scettico, che vuole certezza sulle asserzioni, prima di accettarle e sfugge all'entusiamo dell'ultima novità o dell'ideologia alla moda.
Ma va d'accordo anche col pensiero epicureo, che fa dell'essenzialità e della morigeratezza la ricetta per la felicità, dando spazio invece alla coltivazione dei rapporti umani e dell'amicizia, come fondamento di una vita degna e fruttuosa.
Perfettamente in accordo con quello che hai scritto
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