Secondo me non sei strano , anzi sei uno sei pochi normali..riesci a vedere oltre il "sistema"
Concordo, è la società che vive come un gregge di pecore.
Secondo me non sei strano , anzi sei uno sei pochi normali..riesci a vedere oltre il "sistema"
Concordo, è la società che vive come un gregge di pecore.
Ho sempre odiato anche io il consumismo che si cela dietro al natale, il countdown urlato da tutti 10 secondi prima della mezzanotte del capodanno e il vogliamoci tutti bene degli auguri fatti dopo, l'obbligatorietà della gita fuori porta di pasquetta e ferragosto etc etc etc.
Una volta, aldilà dei miei problemi attuali, ero molto più attivo, riuscivo sempre a svoltare la situazione a mio favore mentre adesso è come se fossi un po' invecchiato dentro e sono meno interessato ad attuare la svolta e sono diventato anche più tollerante nel considerare che alla fine lo stile di vita comune alla maggior parte delle persone porta alle celebrazioni e riunioni in determinati periodi.
Non sei strano (o almeno non hai un problema se per strano intendi questo), in realtà sono veramente tanti che la pensano come te (basta guardare le risposte in questa pagina) fai parte solo di un'altra categoria di persone!
em...a me piacciono.alcune però.
io adoro il natale, la pasqua, perchè le mie persone speciali a volte possono scendere dal nord quindi è un'occasione per rivederle.a volte è l'unica per 12 mesi.
i regali faccio pensierini fatti a mano o dolcetti fatti da me da moltissimi anni...praticamente da sempre visto che non ho mai avuto un euro in tasca.
non sopporto ferragosto e capodanno, perchè odio la bramosia del divertimento a tutti i costi e la gente riempie gli ospedali in quei giorni.
la pasquetta poi solo al cantiere in campagna noi soli o nelle zone sperdute dell'etna per evitare che litighi con quei trogloditi che lasciano sporco l'ambiente, che mettono la musica a tutto volume spaventando gli animali, per evitare di litigare con la forestale che sta a guardare e non dice nulla.
l'importante è se hai un amico festaiolo non lo giudicare,se hai un amico che non sopporta il natale invitalo ma non ti offendere se non accetta.
La bramosia del divertimento a tutti i costi è settimanale.
Quelli che il Venerdì o il Sabato devono andare in un locale/discoteca a tutti i costi. Praticamente il 90% delle persone tra i 16 e i 35 anni...
Sia mai passare la serata in compagnia in maniera diversa.
ti porto una mia riflessione:
io ho sempre detto, anche quest'anno, che odio il natale, il primo novembre, la pasqua, la pasqetta, il ferragosto, tutto!
anche quest'anno lo sto dicendo e sono così felice che questa settimana sia finita... ma quest'anno mi sto accorgendo che è perché non sono soddisfatta di alcune cose della mia vita.
Mi sono innervosita perché l'azienda chiude e ci mette in ferie forzate adesso che sono a casa a far nulla, e sarebbe meglio che potessi farle quando voglio io, magari in autunno... ma in realtà io sarei felice di essere in ferie ora, se avessi una compagnia con cui fare qualcosa di bello, se il mio ragazzo volesse farsi una vacanza con me, se sapessi di poter passare bei momenti e farmi un bel viaggio... invece di passare dal letto al pc e al divano come invece ho fatto, ecco perché ho odiato profondamente questo ferragosto! se l'avessi passato con le amiche al mare credo non andrei in giro a dire così...
stesso dicasi per il capodanno, il natale... io non ho un bel rapporto con la famiglia... è solo fonte di stress, ipocrisie e cose così....
se fossimo una famiglia unita e felice sono sicura che la vedrei diversamente...
Non hai un amica o amico da trascinare in piscina?
E' un ripiego ma ci si diverte comunque. Magari non tutti i giorni, ma è già qualcosa.
yoshi ha ragione, a me natale e pasqua piacciono perchè POTREBBE ESSERE UN'OCCASIONE FASTA di incontrare persone che non vedo da tempo,inoltre almeno il mio ristretto nucleo familiare fatto di famiglia attuale e famiglia d'origine composto da una decina di persone è un nidp sicuro.
il capodanno e il ferragosto mi ricordano 1 gli amici che non ci sono 2 gli amici che si sono comportati male.
se vado indietro nel tempo ricordo 2-3 capodanni speciali e 2-3 ferragosto, poi liti su liti su cattiverie altrui.
una su tutte: 18 anni il mio primo ferragosto NON con i genitori,organizzazione alla grande, ore 16 appuntamento alla stazione, non si presenta nessuno...ore 18 chiamo alla padrona di casa sconvolta perchè le due z∙∙∙∙∙e che dovevano dare un passaggio a me e al mio ex si erano portati dietro due deficienti da trom...durante la serata.
le due avevano detto che li avevo piantati in asso io.
risultato: lui a casa io da mia nonna pur di non andare con i miei genitori. se le z∙∙∙∙∙e avessero aperto bocca io sarei andata con altri o mi sarei organizzata un altro passaggio...e con queste ci uscivo da 3 anni.
sappiate che situazioni simili me ne sono capitate per anni.
poi perchè non mi fido manco della mia ombra......
Mostra di PiùNo, non sei strano tu, io faccio uguale, sono poche le "convenzioni" a cui prendo parte non perché lo fanno tutti ma semplicemente perché mi fa piacere farle, la maggior parte mi arrecano un fastidio unico, a partire dalla c∙∙∙∙∙a di dire "io indosso tot capo d'abbigliamento perché va di moda" e non c'hai un cervello tuo per decidere secondo tuo gusto cosa metterti, non "perché va di moda"??? ma fammi il piacere va!
Le festività poi non ne parliamo proprio, io non sono religiosa quindi le detesto un po' tutte, per me il Natale andrebbe abolito se non fosse che mi piace vedere le città illuminate, gli alberelli luccicanti e colorati, la neve scenografica di cui purtroppo non posso godere abitando sul mare.
Fare regali invece lo trovo banale e consumistico se visto nell'ottica che "si fa perché funziona così", uno può fare regali anche senza festività anche se io personalmente non avendo tutti sti soldi, uso sta scusa per fare pensierini a quelle pochissime persone che se lo meritano a cui mi piace dimostrare che per me non sono come gli altri.
Quella che odio più di tutte è San Valentino, festa inutile di cui godono davvero solo i commercianti e i ristoratori. Se due si amano davvero non c'hanno bisogno di ste s∙∙∙∙∙∙∙e per fare qualcosa di diverso dal solito assieme. Pasqua poi non ha veramente alcun senso se non sei religioso, se voglio abbottarmi di cioccolata, l'occasione non manca mai.
Il sabato sera non è automaticamente sbronzarsi da sdraiarsi per terra e discoteca, lo è per molti ma molto dipende da che tipo di gente frequenti, anche in quel caso sta all'intelligenza delle persone decidere cosa fare e perché, io non frequento gente del genere altrimenti non uscirei praticamente mai, anzi sono più io che magari se ci sono serate degne di nota vorrei andarci e loro sono restii. Più che altro non mi piace l'accostamento vado a ballare=voglio rimorchiare a bestia, io se ci vado ci vado perché mi piace la musica che mettono e quindi me la voglio godere con la compagnia giusta, se capita quello è solo un extra ben accetto, non certo lo scopo della serata.
Da comprendere invece secondo me è molto facile, basta partire da queste poche parole: manipolazione di massa.
I media, la pubblicità, le religioni, la moda, le aziende e purtroppo ormai anche l'arte nelle sue varie forme (non tutti per fortuna) basano i loro guadagni ed esistenza sulla manipolazione della mente della gente, se non si potessero avvalere del fatto che molte persone sono facilmente influenzabili con certi mezzi, molti sarebbero falliti o comunque sopravviverebbero proprio per grazia ricevuta.
Solitamente i più facilmente manipolabili sono le persone poco acculturate (non tutte grazie al cielo) che non hanno i mezzi per andare oltre l'apparenza, le persone giovanissime e gli anziani che sono più "mentalmente fragili" di persone che per un motivo o per l'altro hanno sempre fatto valere le proprie idee e non hanno abboccato a ogni menata che qualcuno ha cercato di appioppargli, oppure dopo averne prese tante di sole, ha imparato a difendersi da esse.
Poi ci sono i casi che escono da queste categorie che sono semplicemente limitati più o meno volontariamente di pensiero perciò non c'arrivano proprio ad un punto di vista abbastanza obiettivo da capire che quello non è oro colato e adeguarsi a ciò non significa automaticamente diventare dei fighi o di successo. O non c'arrivano, o c'è voluto pochissimo a manipolarli perché è bastato capire le sue debolezze e far perno su di esse.
Basti pensare alla storia di Vanna Marchi e c∙∙∙∙∙e annesse per averne l'esempio più eclatante, gente così schifosa che fa perno sulle disgrazie altrui per ottenere soldi, potere o chissà cos'altro.
Ecco una delle varie cose che contribuiscono sempre di più alla spietata decadenza della società moderna che si avvale della legge del più furbo.
Volevo chiedervi una cosa: voi riuscite a "vivere bene" questo non essere mainstream? Mi spiego, non ve lo chiedo in modo provocatorio, ma sinceramente. Perchè condivido tutto ciò che dite e mi sento esattamente allo stesso modo, ma vivendo in un piccolo paese è molto facile venire additati come quelli "strani", persino dai vostri stessi amici. Io non la vivo bene. E ho finito per cedere su diverse cose, che faccio forzatamente e senza convinzione, facendo finta che mi interessi, ma solo per far star zitti gli altri. La cosa mi ha svuotata e inaridita completamente.
Mi rendo conto di aver sbagliato, pensando che fingere non mi pesasse e mi aiutasse a non farmi più "puntare il dito", invece è stata una scelta per me deleteria.
Come vi siete posti nei confronti del "mantenere le vostre opinioni e non avere paura di ciò che pensa la gente"?
Volevo chiedervi una cosa: voi riuscite a "vivere bene" questo non essere mainstream? Mi spiego, non ve lo chiedo in modo provocatorio, ma sinceramente. Perchè condivido tutto ciò che dite e mi sento esattamente allo stesso modo, ma vivendo in un piccolo paese è molto facile venire additati come quelli "strani", persino dai vostri stessi amici. Io non la vivo bene. E ho finito per cedere su diverse cose, che faccio forzatamente e senza convinzione, facendo finta che mi interessi, ma solo per far star zitti gli altri. La cosa mi ha svuotata e inaridita completamente.
Mi rendo conto di aver sbagliato, pensando che fingere non mi pesasse e mi aiutasse a non farmi più "puntare il dito", invece è stata una scelta per me deleteria.
Come vi siete posti nei confronti del "mantenere le vostre opinioni e non avere paura di ciò che pensa la gente"?
Francamente credo che tu stia sbagliando a snaturarti, io subisco spesso lo stesso giudizio, ma con il tempo ho imparato a frgarmene.
Un detto dice:" guardatemi male perché sono diverso, io riderò di voi perché siete tutti uguali"
Io ora come ora non ho problemi a mettere me stesso prima degli altri, se poi pensano che sono strano, asociale ecc, be fatti loro.
Certo non tutti capiranno, alcune persone prenderanno le distanze...ma preferiresti seguire le altrui opinioni?
No, adesso so che non lo preferirei.
Caos, hai ragione (il proverbio non lo conoscevo, ma calza a pennello). In poche righe hai detto quello che vorrei fare, come vorrei essere!
Io non ho avuto (non ho ancora, forse) la forza d'animo necessaria.
E' difficile, perchè è davvero da tanti anni che, stupida me, mi comporto in questo modo. La mia terapeuta dice che ho bisogno di trovare (ritrovare?) una mia individualità (identità?). Questo è fino a che punto mi sono spinta e fino a che punto tutto ciò ha inciso sulla mia vita, le scelte per ciò che riguarda lo studio (diploma, laurea) e che a loro volta hanno determinato il lavoro che ho fatto (dovrei fare se oggi, ne avessi uno).
Con il risultato che ho vissuto male tutto, come cose imposte che mal sopportavo, che mi dovevo sforzare a portare avanti. Che stupida!
Devo incolpare solo me stessa, su questo non ci sono dubbi: sarebbe troppo comodo rovesciare la responsabilità sugli altri, su quelli che ti fanno sentire diversa/o.
Forse è una debolezza desiderare di essere apprezzati dagli altri, di essere accettati, che qualcuno, se no provare affetto per te, possa almeno non disprezzarti.
Il sentimento era che ovunque mi girassi io venissi disapprovata, rifiutata. In casa per prima cosa, all'esterno in seconda istanza.
Io vivo in un paese minuscolo, con una mentalità che definire rurale è fare un complimento. Persino le poche persone più "anticonformiste" alla fine si rivelano abbastanza allineate...
Sai le fregature. le delusioni. La solitudine.
Tutto ciò mi ha creato una forma di stress cronicizzato che non mi fa vivere bene. MI rende immobile perchè ogni cosa, nuova soprattutto, mi crea stati di ansia generalizzata, apprensione, etc... per cui sono immobile, persa nella mia solitudine e l'unica cosa che per ora riesco a fare è andare dalla terapeuta (con una cadenza poco assidua, perchè di più lei non può) e scrivere qui, a voi.
Cosa devo fare?
Scusate mi sono dilunagata, scusate non devo scadere nel vittimismo, ma a volte lo sconforto prende il sopravvento.
Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.
Hai trovato quello che cercavi?
In caso contrario sappi che puoi effettuare una ricerca all'interno delle decine di migliaia di discussioni presenti sul Forum di NienteAnsia, tra le quali troverai senz'altro una risposta a ciò che cerchi.
Prova.