Noi, ragazzi di oggi

  • Citazione da Faust

    Cominciando gia dai cartoni animati o dalle trasmissioni di cazzeggio, dove per ore non si dice nulla?

    sono d'accordissimo. In certi canali della tv a pagamento questi programmi gia' ci sono.

    Il problema e' che in Italia tutto quanto viene doppiato. I film doppiati, i cartoni doppiati. Perche' poi?

    perche' se no non fa audiens. Perche' l'italiano medio e' un pigro.

    Io da piccola ho guardato un sacco di cartoni animati giapponesi ad esempio. Credo che se li avessi visti in lingua a quest'ora saprei il giapponese.

  • No Ari, molti insegnanti di inglese all'universita' NON SANNO L'INGLESE E BASTA, e guadagnano stipendi da docenti universitari per non essere in grado nemmeno di dire a un'aula shut up.

    Guarda, meglio che mi fermo qui altrimenti mi esplode una vena...

    Vabbè, io non volevo essere così drastica, casomai c'è qualche insegnante di inglese qui che si offende... e poi non ho frequentato quelle facoltà, quindi parlo per sentito dire, ma dai racconti che sentivo fare dalle mie ex compagne di liceo che affrontavano quel percorso di studi, mi parlavano di 2-3 esami di lingua con relativi scritti, essenzialmente grammatica, e fondamentali, poi il resto era ascoltare lettrici a lezione che parlavano in inglese, ma ovvio che se l'inglese non lo mastichi neanche capisci cosa dicono, anche perché la pronuncia inglese vera, e mi sa che lo sai meglio di me, è molto diversa da quello che immaginiamo noi in italia. Il resto era tutto in Italiano, credo anche l'orale di quei 2-3 esami di lingua di cui sopra. Comunque si, ho un ottimo ricordo di quell'insegnante, mi è rimasto nel cuore, era giovane e easy, ricordo i pomeriggi al cineclub a vedere i film in lingua originale organizzati da lui, e noi avevamo un rapporto così "convenzionale" con gli altri insegnanti, che una roba del genere era una piacevole novità.
    Sia ben chiaro, io non è che parlassi un inglese perfetto (e ci mancherebbe), però mi ero resa conto, alla fine, di poter esprimere qualsiasi concetto in modo fluente e senza errori grammaticali, senza pensare in italiano e poi tradurre in inglese. Lo ringrazio davvero tanto, quel mio prof.

    Riguardo il fatto di imparare cose tipo modi di dire al ristorante, non so, mi sembra un aggirare il problema. Perché anche quelle espressioni rischiano di diventare obsolete e ti ritrovi un giorno a chiedere un vino e a essere guardata come se dicessi "how do you do" (che poi tuttora si usa in forma howdy o similari, non è del tutto sparito). Boh, io continuo a preferire un linguaggio meno usuale forse, ma comunque corretto. In fondo tra l'usare la forma espressiva in voga e quella di 100 anni fa esistono tante vie di mezzo, l'importante è che siano corrette e non ci fai la figura tipica dell'italiano, quella di chi dice "two gust is megl che one" e si sente simpatico nel mentre. :D

  • Citazione

    Riguardo il fatto di imparare cose tipo modi di dire al ristorante, non so, mi sembra un aggirare il problema. Perché anche quelle espressioni rischiano di diventare obsolete e ti ritrovi un giorno a chiedere un vino e a essere guardata come se dicessi "how do you do" (che poi tuttora si usa in forma howdy o similari, non è del tutto sparito). Boh, io continuo a preferire un linguaggio meno usuale forse, ma comunque corretto. In fondo tra l'usare la forma espressiva in voga e quella di 100 anni fa esistono tante vie di mezzo, l'importante è che siano corrette e non ci fai la figura tipica dell'italiano, quella di chi dice "two gust is megl che one" e si sente simpatico nel mentre.

    Il problema è che per forza di cose bisogna impararlo questo Benedetto inglese, gli annunci di lavoro oggi come oggi, richiedono almeno l'inglese come lingua scritta e parlata in modo fluente.
    Ma cosa cambia? Che qui in Italia come al solito una necessità è diventata occasione di business, infatti i corsi di inglese hanno costi imbarazzanti, si parla di 1.500 euro al mese per lezioni di gruppo ogni settimana di un ora e mezza, in Svezia e Sud Africa che sono paesi in cui ho vissuto, il governo stanzia fondi per così di inglese gratuiti, oltre tutto il corollario che ho detto sopra, quindi film in lingua originale e via discorrendo.

    Ma una lancia a favore dell'italian-english la voglio spezzare, settimana scorsa ero su un set fotografico per lavoro, c'era sta modella russa e ci ho scambiato 4 chiacchiere, parlava un discreto inglese! Alla mia domanda: Where did you learn to speak english? Risposta: in italy, everybody speaks english here!...annamo bbbbene insomma!

  • Citazione

    Oddio Sera, sai che non avevo proprio considerato questo aspetto?
    io davo per scontato la genuinita' di quei filmati. Tu li trovi studiati a tavolino?

    Le interviste che avevo visto io davano questa impressione, ma non ho nessuna fonte che lo confermi. In un'altra intervista, non ricordo a quale soubrette degli anni 80 ( forse la Carlucci ) , ricordo che paragonando la tv di oggi a quella del passato dicevano che i varietà del sabato sera erano preparati al millimetro, dalle presentazioni, agli interventi dei comici ai balletti che rispetto agli "stacchetti" attuali, erano molto più professionali. Vedendo qualsiasi programma dell'epoca infatti si note che erano preparati con più cura, vabbè che poi oggi hanno preso piede i reality che pur essendo finti, sono l'esatto opposto.

  • Non ho ben capito l evoluzione del 3d quindi spero di non dire troppe c∙∙∙∙∙e.
    A me pare un discorsi vecchio come il mondo. Le generazioni del passato criticano quelle nuove. La differenza sta nel velocità cin cui lo fanno.
    Mio nonno criticava mia mamma che criticava mio fratello che criticava me che critico la mia nipote più grande che critica sua sorella...
    C è un decadimento generale? Secondo me sì. Però c è da sempre. Mio nonno faceva latino alle elementari, mia mamma alle medie e io e mio fratello al liceo. È un esempio.
    Cosa voglia dire non lo so,però.

    Ne faccio un altro. J.S.Bach sapeva suonare diversi strumenti. I compositori di oggi raramente sanno suonare il pianoforte. Che vuol dire?
    In alcune lettere Mozart parla di un suo trio composto x una occasione speciale. Dice che la parte al piano venne affidata alla signorina X che se la cavò egregiamente a prima vista (ossia letto e suonato sul momento). Brano che a me ha richiesto un mese di lavoro (e lo facevo di riflessione).

    Quindi? Siamo meglio di chi viene dopo di noi ma peggio di chi ci precede?
    Non lo so...

    C è grossa crisi! :D

  • In quei tempi, credo che non avessero molti svaghi come adesso e quindi si concentravano più sulla propria cultura. Ora quando non sappiamo cosa fare nei momenti di noia, molti di noi aprono Facebook o una chat e stanno ore e ore a scrivere p∙∙∙∙∙∙∙e, anche io per carità uso internet e il pc, ma lo faccio anche per informarmi e confrontarmi e non ho smesso di leggere un bel libro alla sera, purtroppo non tutti fanno la stessa cosa, molti si limitano a leggere gli stati dei propri amici e basta, non sanno usare i mezzi a propria disposizione se non per spendere il proprio tempo in assurdità, che ci possono anche stare ma vedo gente che sta 24 sù 24 a non fare una nerchia e credo sia abbastanza grave come cosa.

  • La lingua è un MEZZO di comunicazione, non il fine, e dev'essere efficace affinchè il messaggio passi, altrimenti diventa esercizio di stile, sicuramente bello ma ascrivibile più a forma d'arte che a canale di comunicazione.

    Per quanto abbia capito il tuo discorso, e per certi versi lo condivido, io vedo una sfumatura diversa nella questione che ha a che fare proprio con la formazione di uno studente, in modo più ampio rispetto al semplice insegnamento dell'italiano. La lingua non è SOLO un mezzo di comunicazione, lo è a livello ingenuo, almeno IMHO. La lingua è anche applicazione pratica di una serie di abilità logiche che permettono di tradurre (uso il termine volutamente) il nostro pensiero attraverso una serie di regole sintattiche apprese teoricamente. Forse farò un ragionamento un po' astruso e poco corretto (non è il mio campo ma mi consento l'opinione personale), ma trovo una certa similitudine, almeno a livello logico, tra una grammatica che permette di esprimere concetti e la sintassi formale di altri linguaggi, tipo quello matematico o informatico. Ovviamente la grammatica di una lingua è molto più ampia perché ha scopi molto più ampi, ma segue in parte analoghe regole logiche. Inoltre è più ampia perché meno sintetica. Se scrivo un'equazione, in pochi segni ho riassunto la fenomenologia di un fenomeno, quel paragrafo di commento che spiega l'andamento dello stesso e che in termini lessicali richiede molte chiacchiere.
    Conoscere più grammatiche può favorire le capacità logico-matematiche perché porta ad un'astrazione del nostro modo di tradurre i concetti in costrutti, andando oltre quello usato ingenuamente. Un po' come capire che 2+2 può fare 4, come 100 oppure 11, oppure 10. L'operazione è la stessa, cambia l'alfabeto. E quando ti abitui a lavorare in basi diverse, guardi all'operazione in modo più consapevole.
    Tagliare sulla grammatica significa fornire meno stimoli alla formazione di uno studente in altre abilità.

    La nostra lingua è veramente colorita e a me piace, i concetti si esprimono chiaramente e per ogni contesto c'è una parola specifica che può descrivere il tutto, l'inglese non è così va ad interpretazione e molte frasi si adattano al contesto, in italiano il contesto è descritto perfettamente da una frase.

    Ecco, io per esempio resto sempre affascinata dall'inglese per il motivo opposto: la sua sintesi a livello di costrutto. Con tutto sommato pochi verbi, con tutto sommato poche preposizioni è in grado di rendere sfumature di significato che nella nostra lingua richiedono perifrasi o verbi specifici che magari sfuggono ai più o al momento. E' un modo di scrivere completamente differente dal nostro, che non richiede una parola specifica ma pochi termini opportunamente combinati. Un alfabeto con pochi segni, almeno rispetto al nostro, poco ridondante, ma comunque estremamente preciso nella comunicazione. Non si nota moltissimo a livello quotidiano, ma basta aprire un testo di un certo livello in lingua inglese per rendersi conto che certe cose che sono immediatamente comprensibili a leggerle in inglese diventano complicate da tradurre in italiano se non modificando completamente la struttura della frase, in barba alle nostre tante parole in più. Ovviamente non sto a dire che l'inglese è meglio dell'italiano, ma la sua diversità andrebbe approfondita, proprio per il discorso dell'astrazione di prima. Paradossalmente analizzare certe differenze può rendere più consapevole l'uso della nostra stessa lingua. Se non si fa a scuola, difficilmente capiterà nella vita. Almeno IMHO.

  • Citazione

    Con tutto sommato pochi verbi, con tutto sommato poche preposizioni è in grado di rendere sfumature di significato che nella nostra lingua richiedono perifrasi o verbi specifici che magari sfuggono ai più o al momento

    Non so Arianna, in tutta onesta mi è capitato di leggere testi identici in italiano e in inglese e devo dire che ho trovato più coinvolgimento e capacità di espressione nella nostra lingua che in quella anglosassone, ma la stessa sensazione l'ho avuta anche vedendo film, hai ragione quando dici che la nostra lingua richiede spesso perifrasi o verbi specifici, ma per questo, per esempio,uno stato d'animo può essere descritto in tutto il suo contenuto, perché esiste una parola che lo descrive, che ne so mi viene a mente la parola STIZZITO, in inglese non esiste un suo corrispondente, invece in italiano la puoi utilizzare per una situazione specifica, ben definita.

    Citazione

    Forse farò un ragionamento un po' astruso e poco corretto (non è il mio campo ma mi consento l'opinione personale), ma trovo una certa similitudine, almeno a livello logico, tra una grammatica che permette di esprimere concetti e la sintassi formale di altri linguaggi, tipo quello matematico o informatico.

    Perdonami, ma non mi è chiaro il concetto, intendi che una lingua è anche l'estensione della capacità di ragionamento?

  • Probabilmente è anche generalizzazione. Probabilmente nel montaggio dell'intervista hanno scelto i ragazzi che riuscivano a donare più effetto alle parole all'interno del discorso.
    Alla fine, anche ora, prendendo in esame 40 studenti di 17/18 anni trovi tranquillamente quella decina che riesce ad esprimersi ad hoc.
    Certo, che il superficialismo dilaghi ora, è assodato. Che si pensi più al divertimento, di più all'aspetto estetico del mondo mi sembra sia palese.
    Si è persa totalmente la semplicità. Tutto questo ha comportato una nuova era nevrotica,la perdita totale dei valori intellettuali.


    Mistificazione è una delle tante parole che vorrei usare.

    E non c'è niente niente al mondo che mi salva.

  • Certo, che il superficialismo dilaghi ora, è assodato. Che si pensi più al divertimento, di più all'aspetto estetico del mondo mi sembra sia palese.
    Si è persa totalmente la semplicità.

    Non so...partendo dal presupposto che per contrastare l'entropia siamo costretti ad essere sintetici e immediati, ecco che quello che per alcuni puo' essere superficiale per altri e' la semplicità.

    Poi si tratta , al di la della forma, di vedere quale è il contenuto sotteso.
    Personalmente non credo che scrivere tomi sui sentimenti, e romanzi su storie d'amore, aiuti le persone a vivere meglio sentimenti, relazioni e amore. Anche se sono scrittti in un ottimo italiano, usando tutte le sfumature lenguistiche e poetiche. Anzi, li trovo molto diseducativi, tanto quanto una decina di sms che riassumono benissimo una storia d'amore nei suoi dati salienti.

    Mistificazione è una delle tante parole che vorrei usare.

    Anche io. Per illustrare la cultura e l'attualità in cui siamo immersi, frutto di secoli di storia.

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