Noi, ragazzi di oggi

  • Pero' e' un peccato.

    Mah se ci pensi i grandi cambiamenti,le grandi rivoluzioni sono apparse lentamente e le avvisaglie più note arrivano dal passato proprio nella lingua. La lingua parlata per certi versi definita volgare non è che tutti (specie i dotti e preparati) la appoggiassero , ma pur senza nulla togliere a loro esplose a dare forma a nuove stili o ere.

    Se vogliamo è vero che nelle scuole la lingua inglese è ferma ad un vecchio stile (partire dalla gramm ecc),ma già fuori i vari corsi a poco prezzo e facile soluzioni crescono a vista d'occhio a far affacciare un'altra fascia di mercato interessata ma sempre titubante .

    Oggi in quei corsi che io ho conosciuto in parte si insegna poca grammatica ma molta pratica. Nel senso la lingua inglese si inserisce in contesti di vita quotidiana tipica del tipico cittadino. Cioè serve in primis a comunicare in Hotel per esempio,o a presentarsi o a ordinare al ristorante e via dicendo sempre alla maniera inglese.

    Visto da vicino nessuno è normale

  • Citazione da lillas

    Oggi in quei corsi che io ho conosciuto in parte si insegna poca grammatica ma molta pratica. Nel senso la lingua inglese si inserisce in contesti di vita quotidiana tipica del tipico cittadino. Cioè serve in primis a comunicare in Hotel per esempio,o a presentarsi o a ordinare al ristorante e via dicendo sempre alla maniera inglese.

    infatti io sostengo questo sistema.

    Discorso diverso invece per chi studia letteratura, allora l'approfondimento della lingua e della sua grammatica e' indispensabile.

  • Ciao a tutti.
    Ieri ho visto in tv dei filmati degli anni ottanta, montati tutti insieme per argomenti. C'era questo spezzone in cui intervistavano dei ragazzi fuori da un liceo di Milano, avranno avuto sui 17 o 18 anni, e sono rimasta estremamente colpita da una cosa: tutti si esprimevano con una proprieta' di linguaggio incredibile. Frasi articolate e risposte pertinenti. Tutti i congiuntivi al loro posto e ben coniugati. Una ragazza ha usato la parola "mistificazione" con pertinenza d'uso. Anche quelli che sembravano piu' allegri e desiderosi di scherzare con la telecamera, hanno dato risposte che ora non sento nemmeno dagli adulti.

    Quei ragazzi che ho visto mi sembrano gia' diversi anche dalla mia generazione, che i 18 li ha fatti un decennio dopo, figuriamoci se si confrontano con la nostra contemporaneita'. Io non ho una gran esperienza dei "ragazzi di oggi", ma tra nipoti e conoscenti vari un'idea ce l'ho, e mi sembrano molto diversi da quei ragazzi degli anni ottanta. Ho come la sensazione che il livello si stia abbassando, non voglio con questo essere offensiva ma sembrano tutti meno istruiti man mano che il tempo passa, eppure la scolarizzazione si e' alzata in 30 anni, come e' possibile? e' solo una mia impressione? magari anche la mia generazione sembra piu' ignorante a chi ha 20 anni piu' di me, perche' no? :)

    So che qui sul forum ci sono persone di eta' anche molto diverse, vorrei sapere da tutti cosa ne pensano :search:

    Da amante della lingua italiana preferirei tirarmi una martellata su un piede piuttosto che esprimere il concetto che sosterrò qui di seguito :pinch: , però è il frutto della mia riflessione..
    La lingua è un MEZZO di comunicazione, non il fine, e dev'essere efficace affinchè il messaggio passi, altrimenti diventa esercizio di stile, sicuramente bello ma ascrivibile più a forma d'arte che a canale di comunicazione. Le genrazioni di oggi seguono l'evoluzione della comunicazione, che chiaramente non risponde più ai canoni precedenti.
    La comunicazione è veloce, immediata, e telegrafica (sms per fare un esempio) per cui l'italiano si semplifica; la comunicazione si estende al mondo, non è più circoscritta a spazi limitati come prima, per cui si deve sapere l'inglese. I mezzi sono il telefono e il pc, quindi la bella calligrafia è pressocchè inutile e oltretutto ritorno al concetto di prima dicendo che ci dev'essere sinergia tra canali, quindi il pc solleciterà l'uso dell'inglese, il cellulare (o la chat) l'uso dell'italiano semplificato.
    I ragazzi di oggi non sono più ignoranti, ma hanno una cultura differente: sanno usare la tecnologia in modo adeguato (un bambino di 10 anni è più avanti di me che ne ho 30), sanno parlare l'inglese molto più di noi e conosco parecchi 20enni che masticano anche 2 o 3 lingue, e poi non parliamo di tutti gli aggiornamenti quotidiani nei vari campi della scienza, della tecnologia, dell'attualità che ai nostri tempi seguivano un ritmo di gran lunga più lento. Vengono a contatto con altre culture e conoscono nuovi stili di pensiero.
    Siamo abituati ad essere egocentrici nel pensiero (etnocentrici, antropocentrici ed ora centrici nella generazione), per cui il cambiamento che vediamo lo valutiamo per forza di cose come un degrado (mi ci metto io per prima), mentre io credo che sia semplicemente evoluzione e adattamento ad un nuovo ambiente, con pregi e difetti esattamente come era il nostro.

    Le persone sane si innamorano follemente, amano ardentemente, si arrabbiano furentemente, possono provare gelosie violente, lottare per la propria realizzazione o sacrificare tutto, fino a consumarsi, per i valori in cui credono, e giungere alla battaglia. (C. Albasi)

  • Discorso diverso invece per chi studia letteratura, allora l'approfondimento della lingua e della sua grammatica e' indispensabile.

    In effetti a ben vedere il conflitto sta proprio in quello che davvero oggi è utile e funzionale a un cambiamento di direzione.
    Oggi il ragazzo fuori dalla scuola che conserva i vecchi metodi , sperimenta la leggerezza se non il piacere attraverso la tecnologia a sua disposizione di spaziare in molteplici ambiti . In passato per arrivarci sarebbe costata molta più fatica ,impegno.

    La comunicazione è veloce, immediata, e telegrafica

    Una velocità che fa guadagnare tempo per altri interessi e possibilità altrimenti è noia.

    Visto da vicino nessuno è normale

  • Anch'io mi sono chiesta varie volte cosa sia andato storto ... ma anche se era davvero oro tutto ciò che luccicava.
    Mi spiego: le persone "di una volta" erano veramente più colte, avevano un altro spessore o semplicemente tenevano di più alla forma?
    Per esempio nell'intervista di cui parla Stradablu , siamo sicuri che i ragazzi rispondessero veramente a caldo? Me lo chiedo perchè guardando le repliche di programmi vecchi degli anni 60, 70 e anche 80 mi sembrava tutto molto studiato a tavolino, perciò non escludo che anche la "gente della strada" non fosse così genuina nelle risposte. Per esempio su Rai Storia una volta ho visto un'intervista a persone di un paesino isolato sulle montagne (erano gli anni 60 ) e parlvano un italiano corretto, semplice, ma nello stesso tempo ho avuto l'impressione che fossero frasi troppo sofisticate per persone di quell'epoca e che non si erano mai spostate dal paese. Ho conosciuto anziani che avendo sempre fatto i contadini e non essendosi mai mossi dal paese se non per fare la guerra, parlavano al 90% in dialetto e le poche cose che dicevano in italiano erano frasi molto semplici.
    Nulla di male se lo scopo degli autori era dare dignità a queste persone aiutandole ad esprimersi bene dato che sarebbero state viste da tutta Italia, adesso questa delicatezza non esiste più e di alcuni personaggi è bene che si veda di che pasta sono fatti ( anche se poi sono ammirati lo stesso dalla gente!).
    Mio padre è nato negli anni 50 e mia madre nei primi 60 e non hanno per niente questo amore per cultura e alla loro epoca le scuole erano toste e loro sono stati anche bocciati, ma non hanno imparato niente e sono rimasti due bestie che pensano solo al benessere.
    Alla fine mi viene da pensare che la corsa al benessere iniziata dal dopoguerra abbia resa la gente più rozza solo che fino agli 70, forse 80, si teneva di più alla forma e la gente cercava di non essere ignorante e se lo ero si vergognava. Adesso a chi importa di sapere, di conoscere? Adesso importa il titolo, anche se l'hai ottenuto a colpi di c∙∙o senza studiare niente o l'hai comprato come il Trota, l'importante è dire "ho la laurea" anche se di fondo sei una capra che ne sa quanto un allievo di terza elementare degli anni 50.

  • Citazione da Sera

    Mi spiego: le persone "di una volta" erano veramente più colte, avevano un altro spessore o semplicemente tenevano di più alla forma?
    Per esempio nell'intervista di cui parla Stradablu , siamo sicuri che i ragazzi rispondessero veramente a caldo? Me lo chiedo perchè guardando le repliche di programmi vecchi degli anni 60, 70 e anche 80 mi sembrava tutto molto studiato a tavolino, perciò non escludo che anche la "gente della strada" non fosse così genuina nelle risposte

    Oddio Sera, sai che non avevo proprio considerato questo aspetto?
    io davo per scontato la genuinita' di quei filmati. Tu li trovi studiati a tavolino?

  • Prendo il commento di Sera per inserirmi nella conversazione, che si fa interessante.

    Citazione

    Anch'io mi sono chiesta varie volte cosa sia andato storto ... ma anche se era davvero oro tutto ciò che luccicava.
    Mi spiego: le persone "di una volta" erano veramente più colte, avevano un altro spessore o semplicemente tenevano di più alla forma?
    Per esempio nell'intervista di cui parla Stradablu , siamo sicuri che i ragazzi rispondessero veramente a caldo? Me lo chiedo perchè guardando le repliche di programmi vecchi degli anni 60, 70 e anche 80 mi sembrava tutto molto studiato a tavolino, perciò non escludo che anche la "gente della strada" non fosse così genuina nelle risposte. Per esempio su Rai Storia una volta ho visto un'intervista a persone di un paesino isolato sulle montagne (erano gli anni 60 ) e parlvano un italiano corretto, semplice, ma nello stesso tempo ho avuto l'impressione che fossero frasi troppo sofisticate per persone di quell'epoca e che non si erano mai spostate dal paese

    Quando ho letto l'intervento di stradablu ho pensato le stesse cose, mi sembra un discorso selettivo quello di pensare che i ragazzi di 20/30 anni fà erano più colti, in effetti si potrebbe supporre che abbiano mandato in onda le interviste più comprensibili, anche ora quando intervistano i ragazzi fuori dai licei mi sembra che si esprimano con un italiano piuttosto forbito.

    Pasolini ha sempre sostenuto che l'Italiano inteso come lingua è stato diffuso dalla televisione invece che dalle scuole, cosa ne pensate?

    Citazione

    La comunicazione è veloce, immediata, e telegrafica (sms per fare un esempio) per cui l'italiano si semplifica; la comunicazione si estende al mondo, non è più circoscritta a spazi limitati come prima, per cui si deve sapere l'inglese. I mezzi sono il telefono e il pc, quindi la bella calligrafia è pressocchè inutile e oltretutto ritorno al concetto di prima dicendo che ci dev'essere sinergia tra canali, quindi il pc solleciterà l'uso dell'inglese, il cellulare (o la chat) l'uso dell'italiano semplificato.

    Questo è un concetto sacrosanto, ma la velocità nell'esprimersi non deve cadere nello scempio, onestamente quando mi mandano messaggi con la K al posto del CH, mi viene l'orticaria, piuttosto sto notando che molte moltissime parole italiane stanno cadendo in disuso per lasciare spazio a parole inglesi, che spesso non significano nulla nel nostro vocabolario, ma divengono semplici simboli a cui si associa per esempio una professione.
    Parlo un buonissimo inglese ma onestamente mi esimo dal buttare nei discorsi o quando scrivo, parole anglossassoni a caso solo perchè oggi è più di moda che altro, non per niente dopo grecia e spagna, l'Italia è il paese con il tasso più basso di diffusione di inglese.
    La nostra lingua è veramente colorita e a me piace, i concetti si esprimono chiaramente e per ogni contesto c'è una parola specifica che può descrivere il tutto, l'inglese non è così va ad interpretazione e molte frasi si adattano al contesto, in italiano il contesto è descritto perfettamente da una frase.

    Citazione

    Siamo abituati ad essere egocentrici nel pensiero (etnocentrici, antropocentrici ed ora centrici nella generazione), per cui il cambiamento che vediamo lo valutiamo per forza di cose come un degrado (mi ci metto io per prima), mentre io credo che sia semplicemente evoluzione e adattamento ad un nuovo ambiente, con pregi e difetti esattamente come era il nostro.

    Non posso che essere d'accordo, il mondo si è rimpicciolito negli ultimi 20/30 anni, oggi puoi viaggiare e mischiare le culture, fino a qualche anno fa era impensabile tutto ciò.

    Citazione

    infatti io sostengo questo sistema.

    Discorso diverso invece per chi studia letteratura, allora l'approfondimento della lingua e della sua grammatica e' indispensabile.

    Questo è un discorso che non comprendo, credete veramente che studiare a scuola inglese basti per assimilare la lingua?
    Mi ricordo che quando vivevo in svezia, rimasi colpito dal modo in cui l'inglese era praticamente una seconda lingua, i film erano trasmessi in lingua originale (qui doppiamo tutto), le insegne, i volantini, i menù tutto rigorosamente in inglese.

  • Citazione da Caos

    Questo è un discorso che non comprendo, credete veramente che studiare a scuola inglese basti per assimilare la lingua?

    No. Nessuno ha detto questo. Io infatti per impararlo sono andata a vivere in Inghilterra, altrimenti se speravo di impararlo a scuola stavo fresca.

    Certo e' che se fai dell'inglese il tuo principale oggetto di studio, allora devi conoscerne ogni sfumatura.

    Sarebbe bello fare come in Svezia.
    No, sarebbe bello ESSERE la Svezia, solo con un poi' piu' di caldo, magari :D

  • Citazione da Caos

    Pasolini ha sempre sostenuto che l'Italiano inteso come lingua è stato diffuso dalla televisione invece che dalle scuole, cosa ne pensate?

    scusa mi ero persa un pezzo per strada(blu).

    La televisione ha contribuito a DIFFONDERE l'italiano come lingua, non a crearlo. In questo senso ha avuto una funzione didattica sicuramente piu' estesa ed efficace della scuola.

    Citazione da Sera

    Per esempio su Rai Storia una volta ho visto un'intervista a persone di un paesino isolato sulle montagne (erano gli anni 60 ) e parlvano un italiano corretto, semplice, ma nello stesso tempo ho avuto l'impressione che fossero frasi troppo sofisticate per persone di quell'epoca e che non si erano mai spostate dal paese

    Mi e' capitato di parlare con degli anziani in uno sperduto paesino montano della Sardegna, e tutti parlavano un italiano corretto con me e il dialetto tra loro.

  • Ma andiamo oltre-

    Se ammettiamo che l'inglese scolastico in italia serve a poco, perchè non fare corsi di alfabetizzazione alla televisione, come si faceva per la lingua intaliana negli anni 60? Programmi di chiaro intento didattico divertendo ? Cominciando gia dai cartoni animati o dalle trasmissioni di cazzeggio, dove per ore non si dice nulla?

    Molti hanno imparato a leggere e scrivere proprio con quei programmi.

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