Non so se questa è l'area giusta, comunque quello che mi preme confidarvi, soprattutto per avere un vostro parere, è quanto segue.
Sono sempre stata una persona molto sensibile, emotiva, comunicativa e credo che questo dipenda dal fatto di essere cresciuta in una famiglia in cui, fra tanti difetti di cui ho parlato un pò in passato, non ha mai regnato la freddezza o l'indifferenza, anche al costo di liti e discussioni, a partire dai miei genitorti che non hanno mai fatto parte del partito del quieto vivere. Detesto le persone fredde, calcolatrici, opportuniste e quindi non voglio fare l'ipocrita, dicendo che vorrei essere meno sensibile di quello che sono, però negli ultimi tempi, forse a causa della depressione che mi porta a valutare tutto ciò che mi circonda con estrema schiettezza e obiettività, mi lascio coinvolgere troppo emotivamente e appassionatamente dagli eventi quotidiani, anche da quelli che dovrebbero essere meno degni della mia attenzione. Mi riferisco a tutta la mia giornata, da quando mi sveglio a quando vado a dormire. Nè a casa nè al lavoro riesco a "fregarmene" almeno un pò, nel senso che vivo tutto in prima persona e non ho la minima capacità di farmi scivolare addosso le cose, anzi, nel bene o nel male c'è sempre una mia reazione, un mettere in discussione me stessa o le persone con cui sto a contatto. Non so, è difficile spiegare quello che voglio dire, forse Diana mi capisce perchè anche in lei intravedo un atteggiamento simile al mio e forse ciò dipende, non so, dalla sofferenza, da una rabbia repressa che a poco a poco, anzi, a molto a molto (!) sta uscendo fuori. Ogni giorno, mi propongo di cambiare, di non dire sempre la mia, esponendomi in prima persona (cosa che, specialmente negli ambienti lavorativi, i più furbettini non fanno). Ma tutti questi miei propositi lasciano il tempo che trovano e mi faccio tanta rabbia da sola. Come fare per cambiare un pò, per evitare di soffrire sempre e di farsi troppi problemi. Come fare per accettare di più la realtà che mi circonda, con più diplomazia e senza la pretesa, direi quasi adolescenziale, di voler cambiare il mondo.
Boh
Grazie per avermi letta e spero di essere riuscita a farvi capire il mio stato d'animo. Era già da un pò di tempo che volevo parlarvene, anche perchè ho la sensazione che nessuno più di voi possa comprendere. Per me è molto difficile, come forse qualcuno di voi avrà notato in passato, parlare del mio intimo, qualche volta l'ho fatto e credo che lo rifarò, ma volevo dirvi che la stragrande maggioranza dei miei problemi di oggi trova la causa nella mia famiglia d'origine, in carenze affettive o forse, più che affettive, d'attenzione e del rapporto, anzi della mancanza di rapporto vero con i miei genitori; inoltre ho cominciato a soffrire per la morte improvvisa di una sorella quando avevo soli quindici anni ma...è troppo lunga adesso da raccontare.
Ciao a tutti
fanny
vorrei essere diversa
-
-
-
su quello che dici, Fanny, mi ritrovo molto.
Difficile risucire a farsi scivolare le cose.....ed è la cosa che spesso mi tormenta di più.
Non so se però anche a te capita di tenere tutto dentro...
A me piacerebbe dire la mia e a volte farlo tirando fuori quello che ho da dire con la giusta rabbia....
invece spesso mi rimane tutto sul gozzo......vedi poi mal di stomaco...
Però non so....forse non rinuncerei a tanta sensibilità....almeno quella che descrivi tu....
Io me la terrei.... -
Ciao Fanny,
Voglio dirti che anch'io vorrei essere diversa, sono come te e non sono riuscita a capire, nonostante i due anni di psicoterapia, se questo è dovuto a rabbie represse o solo al frutto del mio carattere.
Ti faccio un semplice esempio; al lavoro hanno acceso il condizionatore e tutte si lamentano per il freddo, arriva il tecnico per provare la temperatura, le mie colleghe fanno scena muta ed io mi espongo (come sempre) dicendo che che abbiamo freddo, lui mi risponde che sono solo io a lamentarmi ed allora mi incavolo sia con lui che con le mie colleghe.
Allora, pur facendomi autocritica, mi dico che oramai non cambio più, certo ho smussato un pochino il mio carattere, ma proprio un pochino.
Se tu riuscirai aad essere diversa ti dico brava, se sarai te stessa come lo sei ora ti dico ugualmente brava.
Amri -
Cara Fanny,
una cosa la puoi cambiare. Non il tuo carattere, che va benissimo così come è!
Io ho un'amica che ti somiglia in questo. Lei non riesce a farsi scivolare le cose addosso ed è una che dice sempre la sua.
E ti dirò che è diventata così brava nell'argomentare le sue opinioni che è riuscita spesso a fare cambiare idea alle persone guadagnandosi la loro stima.
Essere assertivi non è un difetto ma un pregio. Basta avere sufficiente stima e amore di se stessi e imparare a dire le cose in maniera diretta, senza aggredire o offendere. Si acquista autorevolezza e rispetto in questo modo.
La mia amica mi rimprovera sempre perché io non legittimo a sufficienza i miei bisogni e i miei sentimenti. Non si tratta di cambiare il mondo, ma di legittimare la propria presenza nel mondo rivendicando i propri diritti, tra cui quello di dire la propria opinione senza timore di essere puniti per la propria sincerità. -
ciao! sono nuovo del forum e non so cosa hai scritto in passato ma quello che dici qua è già tanto. prima di tutto io mi chiederei da dove nasce tutta la rabbia che hai dentro, se è rabbia verso gli altri (che non ti ascoltano per esempio.) o verso te stessa (per i desideri frustrati o per .....). Forse è proprio la rabbia che ti spinge a dire sempre quello che pensi....
La seconda cosa è che noi non possiamo cambiare il mondo ma solo cambiare noi stessi. Il mondo, o la realtà se preferisci, va avanti per conto suo, incurante di quello che ti succede e la prova di questo è che ognuno di noi reagisce ad uno stesso fatto un maniera diversa. Quando è mancata tua sorella tu hai vissuto questo fatto in modo diverso dai conoscenti o dagli estranei eppure è morta la stessa persona per tutti, no? Anche se questo è uno degli eventi più tristi nella vita delle persone, rende bene l'idea. Vuol dire che gli eventi hanno il significato che gli diamo noi e solo noi. e vuol dire anche che spesso, nella vita di tutti i giorni, sopravalutiamo le cose, gli diamo un valore che non hanno.
ok, non voglio filosofeggiare troppo parlando a ruota libera di situazioni e persone che non conosco.
Ti faccio tanti auguri, buonanotte!
riomadara -
Non voglio essere diversa da come sono...
Dobbiamo imparare ad accettarci e amarci così come siamo...coi pregi e coi difetti... -
Citazione da fanny
Non so se questa è l'area giusta, comunque quello che mi preme confidarvi, soprattutto per avere un vostro parere, è quanto segue.
Sono sempre stata una persona molto sensibile, emotiva, comunicativa e credo che questo dipenda dal fatto di essere cresciuta in una famiglia in cui, fra tanti difetti di cui ho parlato un pò in passato, non ha mai regnato la freddezza o l'indifferenza, anche al costo di liti e discussioni, a partire dai miei genitorti che non hanno mai fatto parte del partito del quieto vivere. Detesto le persone fredde, calcolatrici, opportuniste e quindi non voglio fare l'ipocrita, dicendo che vorrei essere meno sensibile di quello che sono, però negli ultimi tempi, forse a causa della depressione che mi porta a valutare tutto ciò che mi circonda con estrema schiettezza e obiettività, mi lascio coinvolgere troppo emotivamente e appassionatamente dagli eventi quotidiani, anche da quelli che dovrebbero essere meno degni della mia attenzione. Mi riferisco a tutta la mia giornata, da quando mi sveglio a quando vado a dormire. Nè a casa nè al lavoro riesco a "fregarmene" almeno un pò, nel senso che vivo tutto in prima persona e non ho la minima capacità di farmi scivolare addosso le cose, anzi, nel bene o nel male c'è sempre una mia reazione, un mettere in discussione me stessa o le persone con cui sto a contatto. Non so, è difficile spiegare quello che voglio dire, forse Diana mi capisce perchè anche in lei intravedo un atteggiamento simile al mio e forse ciò dipende, non so, dalla sofferenza, da una rabbia repressa che a poco a poco, anzi, a molto a molto (!) sta uscendo fuori. Ogni giorno, mi propongo di cambiare, di non dire sempre la mia, esponendomi in prima persona (cosa che, specialmente negli ambienti lavorativi, i più furbettini non fanno). Ma tutti questi miei propositi lasciano il tempo che trovano e mi faccio tanta rabbia da sola. Come fare per cambiare un pò, per evitare di soffrire sempre e di farsi troppi problemi. Come fare per accettare di più la realtà che mi circonda, con più diplomazia e senza la pretesa, direi quasi adolescenziale, di voler cambiare il mondo.
Boh
Grazie per avermi letta e spero di essere riuscita a farvi capire il mio stato d'animo. Era già da un pò di tempo che volevo parlarvene, anche perchè ho la sensazione che nessuno più di voi possa comprendere. Per me è molto difficile, come forse qualcuno di voi avrà notato in passato, parlare del mio intimo, qualche volta l'ho fatto e credo che lo rifarò, ma volevo dirvi che la stragrande maggioranza dei miei problemi di oggi trova la causa nella mia famiglia d'origine, in carenze affettive o forse, più che affettive, d'attenzione e del rapporto, anzi della mancanza di rapporto vero con i miei genitori; inoltre ho cominciato a soffrire per la morte improvvisa di una sorella quando avevo soli quindici anni ma...è troppo lunga adesso da raccontare.
Ciao a tutti
fannyciao cara fanny........che impressione nel leggerti!!!
stavo leggendo con attenzione e pensavo dentro di me ,ma come la capisco..sembro io,... fanny ha scritto un post simile a come l'avrei voluto scrivere...e a un certo punto cosa leggo..forse diana..mi capisce...!
si fanny ti capisco così tanto che non trovo una risposta giusta da darti..perchè io vorrei imparare a diventare menefreghista....ma poi mi consolo pensando: va bè ma sono sensibile..in fondo!
comunque. una cosa la dobbiamo imparare ( e credo valga anche per amri) noi il mondo non lo possiamo cambiare ,dobbiamo smettere di crederlo..al massimo possiamo cambiare noi verso il mondo!!! -
Grazie, amiche e amici, perchè leggendovi in ognuno di voi ho trovato comprensione e anche ottimi spunti per ulteriori riflessioni.
Per Pollicino: qualche volta, ma solo qualche volta, capita anche a me di tenere tutto dentro, ma solo quando sono proprio impossibilitata a dire la mia. Se ad esempio nel market vicino casa, dove passo la mattina prima di andare al lavoro, mi accorgo che la "padrona" tratta male la commessa che è fra l'altro una donna grande, conoscendo comunque da tempo entrambi, invito la padrona a non trattare male davanti ai clienti i propri dipendenti, se invece mi astengo dal dire la mia è solo per paura di peggiorare la situazione a discapito della dipendente e così via. Insomma, non ce la faccio a tacere!
Per amri: sapevo che mi avresti capita! Dai, mal comune mezzo gaudio!
Per hiba: Prima di tutto piacere di conoscerti,anche se ti avevo già letto parecchie altre volte. Hai detto una cosa molto importante: non si tratta di cambiare il mondo, ma solo di legittimare la propria presenzanel mondo rivendicando i propri diritti. E' vero!
Per riomadara: Ciao e benvenuta nel forum
Si, caspita, quanto è vero che sono una che comunque, a parte la mia sincerità e schiettezza, tendo a sopravalutare le cose e in effetti ciò che devo smussare del mio modo di interagire con gli altri, è proprio questo lato. Grazie!
per puccafunnylove: Mi fa piacere sentire da una persona giovane quale sei che non vuoi cambiare, ci mancherebe altro! Se sei nel reale così vitale e allegra come nel forum, guai a desiderare di essere diversa!
Un bacio a tutti
Fanny -
fanny..abbiamo scritto insieme!!
-
Ciao, Vivere. scusa, ma mentre scrivevo la mia risposta, tu scrivevi il tuo intervento e non ho fatto in tempo a leggerlo. Si, è proprio vero, in questo forum ci possiamo veramente dare la mano e in particolare, per quel che riguarda il nostro rapportarci con la realtà che ci circonda, io, te e amri navighiamo nello stesso mare, almeno fossimo più serene, invece questo eccesso di coinvolgimento emotivo ci causa tante piccole sofferenze.
Un bacione
Fanny
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