L'avete mai avuto?
Io ogni tanto me ne accorgo, quanto più mi avvicino. E' come se negassi in continuazione che vorrei farmi morire, ho avuto una marea di gesti che mi portavano a chiedermi: "Ma ti vuoi morta o cosa?".
Sia tentativi di suicidio, sia stati d'animo in cui credo inconsciamente mi dico "perché non muori? perché non sei ancora morta?".
Mi sono accorta che per compensare qualcosa spendo un sacco di soldi in cibo. Vado sempre nelle solite caffetterie e panifici e spendo più di quanto potrei permettermi in cibi e bevande elaborate. Non mi sono mai comportata così, una delle cose su cui sono stata più precoce e indipendente è stata l'alimentazione sana, coi soldi son sempre stata attenta fino al centesimo, raramente mi sono permessa vestiti di buona qualità per dirne una.
Avete qualcosa da dire? Vi ringrazio molto!

Desiderio inconscio di suicidarsi
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ma scusa io non ho capito ma tu hai dei pensieri di morte sono solo pensieri ? che vuoi dire quando dici "SIA TENTATIVI DI SUICIDIO " .... mi interessa questo argomento ti va di essere piu chiara ?
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C'era uno scrittore che provocava per un nonnulla altre persone, affinché lo sfidassero a duello. In un duello è morto, come se non aspettasse altro. Capito in che senso?
Mi capita di attraversare la strada in momenti pericolosi, mi capita di fare cose di impulso...
Ho un sacco di paura, mi sento sola... -
Il fatto stesso che questi comportamenti ti preoccupano per le loro conseguenze signifca che non vuoi morire evidentemente ma anzi, come è giusto che sia, ne hai paura perchè sei consapevole che anche un piccolo gesto sconsiderato potrebbe metterti in pericolo di vita...è una cosa riconducibile agli stati ansiosi, si ha sempre paura di perdere il controllo e di fare qualcosa di stupido e irreparabile
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no più che altro devono esserci cose più o meno conscie o inconscie che mi danno disperazione, anche se la nego, e tendenza a lasciarmi andare, anche se nego anche questo.
E' come se fossi stata a lungo depressa senza che avessi la possibilità di fare e non fare le cose che "i depressi" fanno e non fanno.
E' come se avessi recitato l'iperattiva per forza, sentendomi tutt'altro...io dico alla psicoterapeuta le cose, ma tanto vale non dirgliele, prima di andare da lei bene o male ero consapevole di tutte quelle cose, adesso le dico e cadono nel vuoto, così mi dimentico delle mie emozioni.Poi gliele ripeto dopo qualche mese e lei le prende come se gliele avessi dette per la prima volta...io rimango sconcertata...dai chiamo un'altra dottoressa, non faccio altro che lamentarmi di questa... -
Non so cosa fai nella vita... se studi, lavori... esci o stai in casa. Ma quello che fai... lo sai per chi lo fai? E perchè?
Già che scrivo faccio un passo indietro e rispondo alla tua domanda, desiderio inconscio di suicidarsi... Sì, avuto... e nemmeno tanto inconscio visto che ho dovuto "resistergli". -
Da ragazzo il suicidio era il mio sogno, avevo elaborato tanti modi per farlo, per fortuna non ho mai avuto il coraggio di farlo.
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Ma voi perché?
Secondo me l'ho sempre avuto, ma adesso che "c'è crisi" (de tutto) l'ho scoperto.
Oppure no...
Ieri sera mi sono detta che volevo farla finita, e questa mattina sono riuscita di nuovo a dire a me stessa un sacco di cose...
mi mancano le amiche, mi manca la complicità, mi mancano un sacco di cose, sono diventata praticamente asessuata, studio e lavoro per cosa? per boh, per niente, per non starmene a letto che poi a letto non ci voglio stare...mi manca un gesto affettuoso. L'altro giorno mi sono venute le mestruazioni e come al solito non ho nessuno a cui dirlo, allora sono andata a comprarmi un paio di pantaloni, sono andata al bar e mi sono defilata in bagno...mi è venuto da piangere perché è una vita che non ricevo un gesto affettuoso e me lo sono data da sola, mi sono - per forza di cose - accarezzata la pancia che mi faceva un male...mi sono calmata, ma sempre da solaquando vado dal medico di base sembro un pesce lesso, mi viene spontaneo dare un'importanza in più a quei gesti di cura...
Ho scritto a un centro per fare gruppo di auto aiuto, ma siamo ad agosto...per sviare la voglia di morire faccio la banalissima azione di ingrassare senza curarmene, ma noooooooooo che roba èèèèè
son sempre da sola non dico niente a nessuno, prima ero una chiacchierona, le amiche erano la priorità della mia vita, adesso...o mi metto il tappo ma mi viene voglia di morire...oppure sempre qui a scrivere? -
ciao Gea....
parli di come eri prima e di come sei ora, cos'è cambiato in te, nella tua vita, che è successo? come mai non hai più le tua amicizie? gli affetti? e la tua famiglia che ruolo ha nella tua vita...
beh quando uno è depresso il pensiero di suicidio efisso, ma si può uscire da questa situazione... trova una psicologa con qui ti trovi bene... le cose migliorano gea, ma devi metterci tutte le tue forze...
ti dico una cosa che non ho mai detto a nessuno, ci sono arrivata al suicidio(non solo come pensiero), e non lo auguro a nessuno....e ora che direi ne sono uscita fuori da quei pensieri, ogni tanto ritornano...ma non come prima per fortuna, e penso che in tutto questo mi hanno aiutato delle esperienze all'estero e i miei nipotini...
ora mi fermo qui, ma puoi chiedermi qualsiasi cosa, la volontà di aiutarti nel mio modo c'è....e più che dirti che ti capisco....e ti sono vicina anche se solo coi pensieri...
p.s un'altra cosa che ho notato è il fatto di spendere soldi, cosi dal nulla...lo facevo anch'io... è un momento che ti prende e lo devi fare...
a presto! -
Dice Carotenuto, in Amare Tradire che spesso vagheggiare il suicidio è un modo per scegliere la vita. Il suicidio nasconde, cioè, una ricerca di senso.
Anzi, dice che "a volte una ragione per morire non fa che sottolineare le ragioni di vita".
Io penso che sia così, perché il suicidio l'ho vagheggiato anche io.
Ma poi non mi sono suicidata, per una serie di ragioni che evidentemente io reputo importanti.
Posso dire solo questo, in breve.
Alla domanda: Che vivo a fare se la vita fa schifo?, domanda che mi sono posta durante la mia adolescenza, io ho risposto a me stessa che vivo per conoscere, e che senza la conoscenza per me la vita non ha senso. Sono una persona curiosa, che ci posso fare?
(Produci, consuma, crepa, non fa per me, mi dispiace).
Poi, mi volevo suicidare perché mi mancava l'amore, perché volevo questo e non potevo, volevo quello e non potevo, volevo essere così e non lo ero, mi capitava questo e non quello ecc. ecc. Insomma, io personalmente mi volevo suicidare perché volevo vivere!
Così mi sono convinta a rimandare il suicidio, e nel frattempo a cercare di realizzare i miei desideri.
Fatto sta che il suicidio continuo a rimandarlo da più di 20 anni.
Ogni volta che mi si propone la scelta se vivere o morire, trovo sempre che il motivo per cui voglio morire non è abbastanza "serio", cioè, alla fine credo sempre di poterlo risolvere, come te mi dico un sacco di cose e, di fatto, ne ho risolti tanti di problemi da suicidio!
Come a dire che per me il suicidio è una scelta importante e definitiva, e non mi va di suicidarmi per qualcosa che io stessa per prima reputo risolvibile, in qualche maniera.
Adesso che non trovo lavoro ho ripensato al suicidio. Ma poi mi sono detta che forse prima potevo provare a fare qualcosa di mio, al limite, prima potevo persino provare ad andare all'estero e se avessi fallito mi sarei suicidata.
Insomma, per me il suicidio non ha senso se non è proprio l'ultimissima spiaggia.
E per adesso, di alternative ragionevoli, ne ho sempre trovate una marea.
(Scusami se ne parlo con apparente leggerezza. Condivido quello che ha scritto Ledi. Lei un motivo per vivere alla fine lo ha trovato. Paradossalmente, nel suo caso, lo ha trovato proprio dopo aver provato a suicidarsi... Perché non dovresti trovarlo anche tu? Magari senza arrivare a gesti così estremi... a farti del male...)
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