Desiderio inconscio di suicidarsi

  • Mmh! ascolto quel "produci, consuma crepa" quando ho voglia di suicidarmi... oppure anche "svegliaaaami, svegliaaami"...

    Credo di averle le ragioni per continuare, sia razionalmente sia emotivamente, ma se sotto sotto non ne fossi così convinta? Questa mattina ho veramente dormito troppo senza aver sonno! Terribile! E perché? Perché volevo morire. Ieri sera ero tutta contenta, forse si va in Calabria da parenti acquisiti, è una terra che mi suscita un'asprezza particolare e sono molto sensibile ai luoghi naturali del sud Italia, sono la suola di ferro dei miei piedi. E stamattina, come se questa possibilità di andare in Calabria non contasse nulla.
    Per questo dico "desiderio inconscio di suicidarmi". Che per orgoglio mi dico che ho tutte le motivazioni per continuare, quando invece sarebbe più sincero dirsi faccia a faccia "vorresti morire"? e poi "dimmi perché vuoi morire"? Se avessi paura di fare una cosa del genere? Ho paura sì...di che boh di sentirmi persa confusa ecc. vado ad ascoltarmi "Svegliami" :P

    Capito insomma che quello che scrivete è pertinente, ma c'è una differenza, un passaggio... :hmm:

  • Povera Gea! :friends:
    Te l'ho detto, sei una che si pone domande, e una delle domande più grandi, da filosofi, è proprio quella sul senso!
    "Produci, consuma, crepa" ti fa venire l'orticaria?
    Bene! Benissimo!
    Nel senso che, di solito, le persone che stanno attraversando la fase della crescita, del'individuazione, fantasticano sul suicidio.
    Non è facile essere se stessi, o meglio, per dirla con le parole del filosofo: diventare ciò che si è!
    Innanzitutto, bisogna rinunciare all'approvazione di gran parte della gente che ci circonda!
    Ognuno ha le sue idee di "giusto/sbagliato", "normale/anormale", "desiderabile/indesiderabile". E per lo più, credimi, queste idee e valori son roba piovuta dall'alto e mai messa in discussione. Se piaci (come molto nostri politici che noi consideriamo falsi e ipocriti) allora sei OK!
    Peccato che nessun politico, per quanto lecchino possa essere, avrà mai il 100% dei voti. A meno che, beninteso, non sia un dittatore, eh!
    Se la vita ti sembra priva di significato è un buon segno, che non sei una pecorona!
    Ma è anche un brutto segno, perché significa che devi trovartelo tu un senso alla tua vita. E non è mica facile, se non ci pensi attentamente. Del resto, chi non si pone domande non avrà le risposte!
    Ho una carissima amica che agli occhi del mondo pare una "fallita", una "bambocciona". Il fatto è, per quanto straordinario possa sembrare, che lei non poteva percorrere le vie usuali: laureati, lavora, sposati, procrea e crepa!
    Non poteva perché era molto impegnata a cercare un senso alla sua vita e alla vita in generale.
    Oggi, se parli con lei, parli con una filosofa. Tra l'altro scrive cose molto belle, perché è un'artista, una poetessa.
    Ha sofferto molto i giudizi altrui, anzi, di quegli altri che si gonfiano tanto ma poi a ben vedere sono "produci, consuma e crepa".
    Lei lo sa perché non si è suicidata, e te lo spiega con una lucidità paurosa.
    Lei ha vissuto molte contraddizioni, ha sofferto molto, ha avuto molta paura. Ma che persona è diventata! Io sono fiera di lei, e so di essere una delle poche persone al mondo a capirla davvero. E questo è un mio privilegio, di cui mi vanto.
    Io non so quale sia la tua strada, ma di certo non è usuale, non è facile, ma unica, come lo sei tu.
    Alle tue domande, solo tu puoi trovare risposta.
    Io non so se alla fine morirai, oppure no... Però so che sei speciale e ti auguro di uscirne rinforzata, potente, unica, come il compito a cui sei chiamata.
    Lo so, ti sembro una pazza e va bene così. Mi rendo conto che non sono discorsi da strada, quelli che ti faccio.
    Però, credimi, ho avuto la mia parte di mali, e non piccola. Se ti dico queste cose è unicamente perché ci credo. Se ci credo è perché ci sono passata, e so vedere certe cose.
    Detto questo, sono curiosa di sapere qual è il passaggio che lasci sottinteso nei punti di sospensione, potrebbe essere importante.
    Qual è questa differenza, questo passaggio che non ti torna?

    "Diventa ciò che sei" F. Nietzsche

  • Ecco, delle frasi che mi devo ripetere spesso per mantenermi aderente alle mie emozioni davanti ai comportamenti altri sono proprio "io ho la mia storia e questa ha la sua dignità, come quella di tutti", "io sono stata forte e se nessuno sa riconoscerlo non ha importanza, mi basta che lo sappia fare io" devo ripetermelo talmente spesso... Ok, ci riesco, mi sembra di non avere bisogno che lo facciano gli altri al posto mio... Oggi mentre studiavo continuavo a immaginare dialoghi con persone che non sapevano dare il giusto senso alle mie azioni. Quello che dicevo era indipendente, ma tutte queste immaginazioni erano paranoiche :crazy: che peso ammetterlo. Ho bisogno di amici con cui condividere il senso della mia storia forse (senza doverne parlare), ma sono socialmente insipida, se un punto centrale fosse che non so in realtà dare la giusta importanza alla mia storia? anche dalla psico parlo delle mie emozioni quasi con timidezza, oppure con un orgoglio manifestato, ma mai come se fossi completamente sicura. Il passaggio, che ne so, ho paura ad ammettere che vorrei morire, ma perché?
    Dev'essere che non oso verbalizzarmi delle cose che hai scritto tu, il fatto che non riesco a trovare un senso perché attorno a me non ne trovo la manifestazione adatta, dovrei cercare un gruppo in cui identificarmi, sono un po' pigra. Molte persone che incontro che sposano ideali (che espressione...) moralmente apprezzabili, spesso mi sembra che manchino di concretezza emotiva, poi mi chiedo "ma perché devi rompere le scatole per ogni cosa?", eppure ci sono state poche persone che sono state un colpo di fulmine, uno sguardo e sentivo legittimata la mia vita e le mie emozioni, di più, erano l'incarnazione di quella che io immagino come "persona forte". Se non mi fossero capitati questi incontri sarebbe più facile. Non ho legato particolarmente con queste persone per complesso d'inferiorità. ...Curami curami che ti venga voglia di me ahahaha :roftl:

    Di più non riesco a capire...

  • Però sei sulla buona strada.
    Le cose che ti ho scritto le ho capite solo dopo molto tempo (sono più vecchiotta di te, eh!).
    Ho fatto 5 anni di psicoterapia (l'ho iniziata a 28 anni) ho letto molto, ho avuto la fortuna di incontrare certe persone... Non è semplice.
    Ci vuole tempo, ma ce la farai.
    Ne sono sicura.
    Per adesso hai bisogno di ascolto, hai bisogno di tempo per rafforzarti, e anche di una guida decente (la tua psico).
    Ti posso consigliare dei libri se vuoi, anche se io stessa li ho compresi molto più tardi, perché l'esperienza è insostituibile e aiuta anche in questo.
    Un giorno, quando le tue ferite saranno guarite, potrai iniziare a capire molte cose. Per adesso è importante che tu guarisca, piano piano, senza arrenderti. Poi, arriverà il resto.
    Hai già avuto il coraggio e la saggezza di chiedere aiuto, e non è poco, credimi.
    Lavorerai, e ti sembrerà di non stare facendo passi avanti, ma ti posso dire che le cose arrivano, improvvisamente, da un giorno all'altro, perché ci vuole tempo perché il seme dia i suoi frutti.
    Anche nel mio gruppo di auto-aiuto ho visto che era così.
    Forza!
    Stai facendo i passi necessari.
    Non sei socialmente insipida, sei per pochi! Lo troverai il senso. A volte basta porsi la domanda, la semplice domanda, che poi qualcuno là sotto, nelle officine dell'anima, lavora, e non c'è bisogno dello sguardo attento del padrone. Quelli sono impiegati coscienziosi.

    "Diventa ciò che sei" F. Nietzsche

  • cara gea,anch'io ultimamente ho avuto questi pensieri,mi son domandata se la mia vita valeva la pena di esser vissuta!io in più sono anche straniera.il fatto è che so bene quello k potrei fare per uscire da questa gabbia chiamata depressione,ma la situazione non me lo permette!i miei hanno due grandi negozi,dovrei sussultare di gioia !questo è quello k pensano le persone che non hanno un lavoro,ma i miei son persone che pensano soltanto ai negozi,mi chiedo se son figli i negozi o sono io la loro figlia?il successo nella loro vita è avere lavoro ai negozi,guadagnare ,sono cosciente del fatto k la vita è molto cara, e senza soldi non si vive,ma penso anche k non si vive per lavorare!nella mia famiglia non abbiamo amici ,non esiste un giorno di riposo,un barbecue con gli amici,una festa,è semprwe soltanto lavoro e casa.la sera si ritorna tardi dal negozio , la mattina appena si apron gli occhi si deve correre per arrivare al lavoro ,k è lontano!non c'è la faccio più di questa vita monotoma e stressante.un uscita cn l'unica amica k ho viene vista come un inadempimento al dovere di stare al negozio!a qsto punto cosa è per me la vita?nessuna soddisfazione!in più ho gli attacchi di panico ed ansia generalizzata k non mi permettono di lavorare tutti i giorni per una giornata intera!il mio fisico è molto sensibile allo stress!le giornate di riposo anche sono un tormento perchè non ho nessuno con cui uscire il mio raga' è straniero anche lui e lavora anche lui quasi tutti i giorni!se esco una sera si preoccupano troppo ,tocca litigarci,ma io la sento troppo forte questa immensa solitudine che mi devasta,ho pensato anche di andarmene da casa,ma da un a parte mi sentirei troppo in colpa per il fatto di abbandonarli nel loro lavoro giacchè sono io la maggiore!non ho nessun amico ,mi sento davverro un schifo!se qualcuno avesse voglia di essere mio amico ,amica me lo facesse sapere!potremo organizzare qualche uscita insieme se vi va!ma sia chiaro non voglio la vostra pietà ,solo amicizia!non mi ricordo cme usare messanger perchè l'avrò fatto una sola volta nella mia vita ma chi vuole mi scriva a funnychen@live.it grazie!ed un bacio a tutti! :sos:

  • Ledi, per la spesa di soldi, alla fin fine non sono nemmeno peccati grossi. Mi son comprata vestiti decenti, qualche collana, smalto, acqua profumata...che problemi mi faccio! Sì, la carenza di soldi, ma mi curo meno di quanto vorrei, forse dovrei e di quanto facciano molte mie coetanee. Spero di trovare lavoro, la mia autostima crescerebbe del 50%!
    Per le domande che hai posto, non mi va di scrivere su un forum pubblico, ma almeno me le hai fatte, io le soffoco perché mi fa tra lo schifo e la tristezza...

    Hiba ho letto "Donne che si fanno male" di "pertinente" alle cose che ho scritto nei miei post. Non so che libri tu intenda, a livello "filosofico" non ho voglia di sentire nulla da tempo, non so se intendi quello che voglio dire. Aspetto volentieri il tuo suggerimento.
    Rileggendo quello che hai scritto mi pesano un po' di meno i miei "drammi", vorrei veramente percepire che non sono la sola (saperlo non serve a niente) e che non è l'ultimo stadio...

    Powerflora hai proprio ragione a sfogarti!

  • Cara Gea,
    niente di filosofico. Semplicemente, ognuno si aiuta come può, e leggere libri che possono darti delle indicazioni, su ciò che a te interessa sapere, è solo uno strumento in più.
    Io mi fiondavo in libreria, curiosavo, e semmai compravo il libro che in quel momento mi sembrava interessante, perché ti capisco quando dici che non hai voglia di sentire "nulla" da tempo.
    Ma forse, sarebbe più corretto dire che non hai voglia di sentire "certe cose" da tempo. Magari di altre cose hai voglia, ma non lo sai...

    "Diventa ciò che sei" F. Nietzsche

  • Ma anche se sai che vuoi delle cose non le ottieni... O non ci sono le condizioni, o tu sei troppo depressa...
    Già se trovassi un lavoro qualsiasi, otterrei alcune cose che mi farebbero stare meglio...

  • Mi è crollato addosso troppo dolore, non riconoscevo più un'emozione, tutto rubato, è normale aver preteso qualcosa nella piatto positivo della bilancia, non esser riuscite a guardare il dolore per tutte quelle cose, poi da soli... E' normale, mi sto reimpostando, dev'essere così...
    Esprimermi in modo così chiaro e sano come fa powerflora, con assoluta semplicità, mi è veramente impossibile, inciamperei in continuazione perdendo il senso delle parole...

  • Ciao ragazzi volevo dirvi che sono nuovo :hi: .Comunque io ho 27 anni e mi definisco un asociale,non mi è mai piaciuto stare in compagnia,preferisco stare da solo.
    Sono un pilota di linea e lavoro sempre,non ho amici,sono sposato da 2 anni e lavoro da 1 anno in una compagnia aerea britannica,mi sento stressato,secondo voi dovrei cambiare lavoro?Se continuo non potrò mai avere un figlio,però guadagno bene...che faccio?

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