Allora, sono tornata dalle vacanze 15 giorni fa, non ho ancora avuto la minima voglia di uscire con qualsiasi persona per fare qualsiasi cosa, e nemmeno stasera ce l'ho.
Stavo guardando un telefilm, una mamma per amica, avete presente? giusto per avere la minima idea prima che un tir per sbaglio mi passi sopra di cosa sia un rapporto sano tra madre e figlia, per fortuna è anche edulcorato il telefilm così evito un contatto troppo diretto con la realtà che mi faccia pensare troppo.
In questa puntata c'era la figlioletta che aveva il primo appuntamento e riceveva il primo bacio. Così mi viene in mente la mia adolscenza, tutto quello che ho finto per non sentirmi diversa, per parlare di tante cose di cui parlano le ragazze con le amiche. Non mi ha mai attratta nessuno, né maschio né femmina, baciare mi faceva schifo, non ho avuto nessun rapporto basato sul rispetto, non me ne fregava nulla di nulla. E' così e sarà così. Mi invento desideri che non ho. Non ho mai dato la responsabilità alla "fortuna", ho sempre lavorato su di me, ma che vita è passare il tempo ad aggiustarsi a causa dei danni che ti hanno fatto? Vorrei sparire dalla mia città, non c'è sole, è opaca, la gente non riesco a riconoscerla "della mia razza", non c'è il mare e le montagne di qui non mi emozionano. La apprezzo, ma poi mi ricordo della gente che c'è, del fatto che risulterà sempre qualcosa sul mio conto a gente che non conosco, niente mi lega a qui e più ci sto più mi dimentico dei veri legami che ho e che mi rendono libera. La gente è uguale, ovunque vai, ma altrove forse me ne potrei andare in riva al mare e percepire che c'è un mondo intero attorno a me, non questa gabbia piena di brutti ricordi che la gente ti rimette sempre davanti alla faccia...
Avrò i miei buoni motivi per voler morire?

Desiderio inconscio di suicidarsi
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No.
Hai elencato dei buoni motivi per andar via dalla città in cui vivi adesso.
E li capisco molto bene. Anche io me ne sono andata, a 18 anni.
Se non ci fossi riuscita mi sarei ammazzata, ovvio. Però ci sono riuscita e quindi eccomi qui.
Hai detto che vuoi essere altrove, che hai dei veri legami. Bene. Andar via e ritrovare quei legami può essere un buon obiettivo per vivere.
Ma, evidentemente, qualcosa ti impedisce di farlo.
Cosa?
Pensi di poter superare l'ostacolo? -
I soldi. Avevo pensato quest'anno di provare all'estero, do qualche esame a settembre e poi a giugno o settembre, ma non so, devo continuare la psicoterapia tra i pochi motivi.
Potrei cambiare città a fine "laurea triennale", andare in una città di mare, tanto con laurea non ci faccio niente a meno che non la prendo a Oxford, insomma studio solo per me e se capita per un lavoro preciso, quindi se non è un'università di nome particolarmente buono, ce ne freghiamo, no? Ma allora devo trovare lavoro e pagarmi l'affitto.
Perciò ho pensato, quest'anno lavoro di brutto, do tutti gli esami a parte quattro e tesi la faccio l'anno prossimo, può essere che riprenda un po' il desiderio di avere vita sociale... Anche se non ne sono convinta. -
Se ti poni degli obiettivi ragionevoli e li raggiungi, la tua autostima salirà alle stelle e ritroverai l'energia per fare vita sociale.
Perché no? -
Ok, e poi staccare dalla propria città fa comunque bene. Anche rimanendo in Italia.
Starei in un'altra città, nessun legame con quella in cui vivo, la mia autostima so che sale quando ho il mio lavoretto part-time, quando me la sbrigo da sola in tutte le faccende anche senza vivere proprio da sola.
Ho pensato a Bologna, basta che si trovi lavoro. Con la psicoterapia, basta che torno almeno 3 volte al mese, tanto non è un viaggione.
Vorrei trovare lavoro come cameriera o commessa, così avrei un'esprienza in un più nel curriculum se ci volessi in futuro provare anche all'estero. 22 anni e poca esperienza, mi conviene dare disponibilità full.time, fare formazione? Si vede un po' che sono depressa, l'ultima esperienza è andata un po' alla deriva perché aveva comportamenti un po' maniacali (parlavo troppo). Tanto lavoro lo devo trovare perché il debito dalla psicoterapeuta non me lo voglio fare. -
Ok. Penso che per il lavoro non ci dovrebbero essere problemi a Bologna. So che è una città molto vivace (ho amici che vivono lì e colleghi che ci hanno lavorato).
Conosci qualcuno che ti può ospitare per i primi tempi?
Oppure hai da parte qualche soldino per trovare una stanza?
Bisogna fare un piano e lavorarci, ma un giorno alla volta, senza strafare. Un giorno alla volta, una cosa alla volta e arrivi lontanissimo! -
Ho trovato un corso per camerieri di sala/bar vicinissimo alla mia città. Non so se c'è posto, ho un senso di frustrazione represso... Però è un'idea, è gratuito, può essermi utile, immagino.
Facciamo così, a malincuore quest'anno rimango nella mia città, seguo gli ultimi corsi e rimando la trasferta all'anno prossimo, quando non avrò più corsi da seguire e avrò solo esami da dare.
Veramente a malincuore. Ma è troppo difficile, se le cose non vanno ottimiste al 100% io non posso molto chiedere prestiti di soldi.
Come si fa a farsi prendere a questi corsi? Qualcuno sa qualcosa, è tanto difficile? Sarebbe perfetto, così se maturo esperienza, in futuro posso cercare lavoro in zone di mare, all'estero... -
M E L A S T O F A C E N D O S O T T O
almeno è una funzione vitale va' -
A 23 ANNI SONO VECCHIA PER FARE LA CAMERIERA O LA COMMESSA?
Dovevo fare più esperienza prima? Ne ho fatta poca...ma no no devo solo darmi un calcio...non ce la faccio. -
Ma che bella Annarella!!!
I pensieri suicidi li ho anche io. Le cause sono la solitudine, l'egocentrismo, il pessimismo e l'ansia. Da come scrivo mi sembri un po' smarrita e parecchio ansiosa. Io ti consiglio di non rimandare il problema delle relazioni sociali Non pensare "quando mi sarò sistemata e starò bene farò conoscenze". Tu devi cominciare fin da subito ad entrare in contatto con gli altri, a diventare meno selvaggia. Da soli si impazzisce, ci si deprime, si rimane in balia del proprio egocentrismo infantile e ci si annoia. Poi pensi di scappare in un'altra città ripartendo da capo, ok allora vedi l'anno che viene come un periodo di allenamento per le tue abilità relazionali.
Per quanto riguarda il lavoro, anche qua vedi le cose in modo distorto, ma forse perchè non conosci la situazione. Hai 23 anni e sei giovane.
Poi guarda qua http://miojob.repubblica.it/no…ichiesti-del-2010/3816874 il commesso è una delle figure più ricercate. Lascia perdere i corsi. E' molto meglio allora cominciare come apprendista (magari non in nero).
Dopodichè sono il primo a dirti: cambiare città fa bene (io infatti sto marcendo a 29 anni). FInito l'anno universitario non ci sono scuse, parti anche se non ti senti pronta!!
Dai!!
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